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Autore: kiana    06/05/2005    3 recensioni
Miyagi scopre la relazione tra Ayako e Mitsui...pensieri e azioni...
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ayako, Hisashi Mitsui, Ryota Miyagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Silence between us - La reazione di Miyagi


No. No davvero. Non possiamo continuare così.
I suoi occhi erano tristi.
Lo sai anche tu. Lui è il nostro capitano ed è nostro amico e continuare a mentirgli mi fa male.
Aveva ferito anche lui. Da un po’ non sapeva fare altro.
È con te che voglio stare Hisashi, ma Ryota ha diritto di sapere la verità.
Come le erano uscite quelle parole non lo sapeva nemmeno lei. Anche Hisashi ne era rimasto colpito. In fondo era sempre stata lei a voler rimandare quel momento. A voler evitare l’inevitabile. Però la sera prima, mentre lei e lui parlavamo del futuro, le era sembrato che fosse giunto il momento e che sarebbe stato tutto più facile.
Quel giorno invece aveva avuto paura di trovarsi sola con lui. Aveva persino tentato di evitarlo per tutta la giornata, cosa praticamente impossibile poiché erano ancora in classe insieme e visto gli allenamenti della squadra di cui lui è capitano e di cui lei era la manager.
Hisashi non c’era quel giorno e per questo a lei sembrava l’occasione propizia per parlare con lui. Voleva essere lei a spiegargli la situazione, a chiarire quello che c’era tra lei e l’altro ragazzo senza che Ryota potesse prendersela con lui, anche se la cosa sarebbe stata impossibile.
Era ormai fine maggio e il caldo che annunciava l’estate iniziava a farsi sentire… Hisashi e lei avevano progettato di passare una settimana al mare appena sarebbe terminato il Campionato Nazionale…ma non poteva pensarci adesso, eppure la sua mente preferiva vagare lontano pur di evitare quell’istante ormai prossimo.
Oggi potrei perderlo…era un pensiero che l’aveva fulminata all’improvviso e si bloccò all’uscita della palestra…perderlo. Non lo aveva ancora realizzato pienamente e avrebbe voluto poter tornare indietro, farlo andare via senza di lei. Invece Ryota la stava aspettando in cortile, come le aveva detto all’inizio dell’allenamento. Fare un pezzo di strada con lui. Sarebbe stato breve il tempo che avrebbero passato insieme, ma dopo sarebbero cambiate molte cose.
Ed era la cosa più difficile da accettare.
Ryota la guardava, ma i suoi occhi non era sorridenti e non sapeva se fosse solo una sua impressione, ma fra di loro c’era silenzio. Un silenzio freddo e non era la prima volta che Ayako lo notava, solo non ci aveva mai fatto caso prima presa dai suoi sentimenti.
Era vero che gli innamorati vivevano in un mondo tutto loro.
Se se ne fosse accorta prima forse non sarebbero giunti a quel punto.
Da quanto non parliamo noi due?


L’aveva aspettata alla fine dell’allenamento di quel giorno.
Il sole era sulla via del tramonto, ma si sentiva ancora il suo calore.
Lei si era fermata di colpo sulla soglia della palestra e gli era apparsa impaurita e allora avrebbe avuto voglia di farla ridere, di avvicinarsi e di chiamarla come faceva di solito, ma quel pomeriggio era tutto diverso.
Non era il solito Ryota e lei lo aveva capito.
Dall’inizio dell’anno scolastico lei era cambiata e insieme a lei anche un’altra persona, un qualcuno che credeva amico.
Siete bravi a nascondere quello che vi lega, ma per me è facile capire i piccoli gesti che casualmente durante gli allenamenti vi scambiate: uno sguardo, un tuo incitamento, lo sfiorarsi delle mani quando ci passi gli asciugamani o le bottigliette d’acqua.
I tuoi sguardi, i tuoi sorrisi hanno qualcosa di diverso da un po’ di tempo a questa parte.
Non è facile capirlo: lo nascondi decisamente bene, ma a me, che ormai sono abituato a comprendere ogni tua espressione, non puoi nascondere nulla.
Per due anni ti ho sognata, ti ho seguita, ho voluto renderti felice nell’unico modo che conoscevo: il basket e pensavo che ci fosse un legame tra noi invece mi accorgo che non parliamo, che un silenzio pesante è calato fra noi.

Aveva perso due persone con cui aveva condiviso tanto.
Mitsui non era riuscito a distruggere il basket come aveva tentato di fare, ma aveva distrutto quell’amicizia che avevano costruito l’anno precedente.
Ayako era rimasta zitta quando le aveva parlato. Forse non si era aspettata che fosse lui ad incominciare, ma se non lo avesse fatto, lei non gli avrebbe detto nulla.
Lei che avevo visto sempre così determinata e coraggiosa non ha saputo dirmi niente, non ha saputo dirmi quello che era già così chiaro, non ha avuto la forza per fermarmi quando le ho detto che non la volevo più vedere.
Lei che credevo fosse almeno un’amica, lei che è stata la mia luce, lei che è stata la mia speranza, oggi non è più nulla.
L’unica cosa che era stata capace di dirgli era che non c’erano colpe per quello che era successo, ma io non posso crederci: un amico non si comporta così colpendoti alle spalle senza avere neppure il coraggio di parlarti.
Perché nonostante le loro differenze lui aveva creduto nella loro amicizia soprattutto in quell’anno in cui aveva avuto bisogno di entrambi. La forza di Mitsui e la determinazione di Ayako lo avevano aiutato nel suo compito di capitano.
Entrambi persi.
Da domani come avrebbe fatto ad incontrarli come se niente fosse?


Di fronte a lui.
Il suo capitano con gli occhi socchiusi e ridotti a due piccole fessure.
Soli in palestra.
Ayako era rimasta a casa, non se la sentiva di rivederlo. Non era mai stata una ragazza debole, ma la situazione che si era creata non era facile da sostenere. Aveva pensato persino di chiudere con il club. E il ragazzo temeva che lo avrebbe fatto.
Ryota era arrabbiato.
Ma cosa ci si poteva aspettare?
Come si sarebbe comportato lui al suo posto?
Ayako era andata da lui ieri sera e avevano parlato tanto, cosa che non era riuscita a fare con Ryota. Aveva sopportato tutte le sue accuse senza saper cosa dire perché nelle sue parole aveva riscontrato un fondo di verità.
Credevo fossimo almeno amici
Sì, aveva ragione. Si erano comportati da bastardi perchè conoscevano quello che provava.
Avrebbe voluto continuare ad essere suo amico. Perché avevano superato tante cose insieme, perché si era rivelato un buon capitano, ma era capitato e non avevano potuto fare nulla, ma Miyagi ora questo non lo poteva capire perché vedeva in lui il distruttore di tutti i suoi sogni, perché aveva creduto in promesse che si sono rivelate false, che si sono infrante involontariamente.
Sarebbero andati insieme al Campionato Nazionale e poi ognuno avrebbe preso la sua strada e forse le loro non si sarebbe incontrate più. Non sarebbe rimasto altro che silenzio fra di loro, ma Ryota doveva credergli, né lui né Ayako avrebbero voluto fargli del male.


Non era andata a scuola quel giorno.
Si era presa un solo giorno per chiudere gli occhi, per far finta che non fosse successo nulla, che tutto sarebbe stato come sempre.
Ma non le era stato possibile perché la sua mente ritornava alle parole del giorno prima, ai bei momenti trascorsi insieme, a quello che si sarebbero detti, a quello che sarebbe potuto succedere.
Si sarebbero potuti picchiare e lei non voleva che due persone che per lei contavano tanto si odiassero per colpa sua e proprio ora che tutto sembrava andare così bene.
Eppure le cose che voleva non si sarebbero realizzate.
Ryota sarebbe rimasto fuori dalla sua vita perché così aveva deciso.
Lei avrebbe abbandonato il club, ormai Haruko poteva farcela anche da sola, ma Mitsui avrebbe dovuto continuare a sopportare lo sguardo di Ryota carico di rancore.
E lei lo avrebbe lasciato solo in quel momento. Stava diventando una vigliacca.
Sapeva quello che sarebbe successo, ma ora che lo vedeva realizzato, non sapeva come comportarsi.
Forse un giorno avrebbe abbattuto quel muro di silenzio, per ora era troppo presto, le ferite facevano ancora male.
Come avrebbe fatto a guardarlo nuovamente negli occhi?
-Il tempo Ayako. Il tempo sistemerà tutto.-
Un abbraccio e lei si sciolse nel pianto.


End


  
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