04/07/2019
3 recensioniNon te l’ho detto?
Ops…
Ops…
-Aiutoooo-
Urlando come un ossesso in preda a una crisi di panico, Bacchus, con in mano una lacrima di comunicazione a distanza, stava, ininterrottamente, facendo avanti e indietro per il sontuoso bagno di uno dei ristoranti più alla moda di tutta Fiore.
-Potresti calmarti? Non ho capito una sola parola di quello che hai detto accidenti a te! –
Dall’altro lato della comunicazione, Rocker con un cipiglio contrariato in faccia e sguardo scettico, fissa il suo compagno di gilda come se fosse un pazzo uscito, o meglio, evaso da un manicomio.
-Amico, non hai capito…- ripete Bacchus per l’ennesima volta continuando la sua tormentata e alquanto inutile camminata.
-Certo che non ho capito, non ti spieghi- ribatte Rocker con il tono di voce di chi ha tutta l’intenzione di chiudere una comunicazione in faccia.
-È qui- insiste il mago dagli insoliti occhi rossi e dai lunghi capelli neri, che per l’occasione sono stati raccolti.
-Chi? –
-Lui-
-Lui chi? –
-Il padre-
-Sei sobrio per caso? –chiede spazientito Rocker col dito pronto e sospeso sopra il tasto di spegnimento.
-No, cioè si- si corregge subito Bacchus fermandosi di colpo sull’attenti. –Sono due anni che sto con Cana, giusto? –
-Si e fattelo dire quello schianto di ragazza non si meritava proprio come sciagura un idiota come te-
-Voleva presentarmi il padre- continua il moro imperterrito non dando minimamente peso alle parole dell’amico.
-E quindi? – chiede quest’ultimo passandosi una mano tra le folte sopracciglia bionde.
-Hai la minima idea di chi sia? –
-Certo, Gildarts Clive-
-Scherzi? Lo sapevi? – domanda Bacchus spalancando la bocca evidentemente allibito.
-Ovvio, chi non lo… aspetta, tu no? –
Sgranando gli occhi sorpreso a sua volta, Rocker fissa attonito, attraverso la lacrima, il compagno di gilda.
-Nooo- urla esasperato Bacchus appoggiandosi con le mani a peso morto contro i lavandini di marmo bianco del bagno. –e ora che faccio? –
-Esci dal bagno smettendo di fare il coniglio, sfoderi le palle e vai lì a presentarti? – chiede ironico il biondo iniziando a trovare la situazione alquanto divertente: Bacchus, mago di spicco dei Quattro Kerberos, uomo strafottente e sempre sicuro di se, impaurito da qualcuno? Decisamente un evento imperdibile.
-L’hai detto anche tu- puntualizza il moro –per Cana sono una sciagura! –
Sollevando le sopracciglia Rocker lo fissa attonito: -Da quando una sciocchezza del genere ti ferma? -
-Da quando ho scoperto che uno dei maghi più potenti non solo di Magnolia, ma di tutta Fiore è il padre della mia ragazza, insomma, l’hai detto anche tu, lei si merita più di uno come me- puntualizza Bacchus sconsolato iniziando a sbattere, in maniera non troppo violenta, la testa contro lo specchio.
-Per quanto sentirti ammettere l’ovvio sia una rassicurazione ti faccio notare che se Cana avesse voluto avrebbe potuto avere chiunque ma tra tutti ha scelto te-
-Ma lui è Gildarts Clive, non mi accetterà mai…-
-Non puoi saperlo se non esci da qui –
Con un sussulto Bacchus si volta allarmato nella direzione da cui proviene la voce. Alle sue spalle con un elegante e lungo vestito rosso, i capelli acconciati in onde che le ricadono sulle spalle e le braccia incrociate al petto Cana lo scruta con aria contrariata.
-Io, non… ti ho già detto quanto sei bella sta sera? –
-Bacchus Groh non osare cambiare discorso- lo interrompe sul nascere la maga.
-Non lo sto facendo- afferma quest’ultimo nascondendo di scatto la lacrima.
-Quindi Rocker dietro alla tua schiena c’entra con la mia bellezza? –
Preso totalmente in contropiede Bacchus abbassa la testa zittendosi come poche volte in vita sua mentre con scatti decidi interrompe la conversazione col compagno di gilda.
-Guardami- sussurra Cana avvicinandoglisi.
-Lo sto facendo-
-Me non i miei tacchi alti- puntualizza la mora arrivando a un soffio da lui per poi passargli le meni dietro il colo. Incrociando le dita esorta Bacchus a ad alzare lo sguardo su di se.
-Questo non sei tu, e sai perché non sei tu? Perché di solito sei deciso e sconsiderato-
-Lo so, ma…-
-E vuoi sapere perché mi piaci? – chiede Cana interrompendolo. –Perché sei assolutamente deciso e incredibilmente sconsiderato. In più sto ancora con te perché mi devi un bikini- sorride la maga facendo scoppiare a ridere Bacchus, che in un attimo torna a essere quello di sempre.
-Ora so esattamente cosa non regalarti per il prossimo natale- bisbiglia quest’ultimo abbassando la testa per leccarle e mordicchiarle il collo
-Quindi questo significa che me ne comprerai uno per il mio compleanno? – sussurra a sua volta Cana trattenendo a stento un gemito di approvazione.
-Magari per un compleanno molto ma molto lontano- conclude il mago avventandosi sulle labbra della mora. È un bacio rude, dominatore, che esige tutto e non concede tregua. Non ci sono vincitori o vinti, solo, pura e semplice passione, accompagnata da una voglia matta di approfondire sempre di più.
-Accidenti amico! – esclama di colpo un uomo non molto ben identificabile appena varcata la soglia del bagno facendo dividere sul più bello i due amanti. –questa non è una camera abbi almeno un po’ di rispetto per la tua signora-
Ignorando beatamente il parere non richiesto dello sconosciuto Cana si sporge in avanti dando a Bacchus un bacio a stampo.
-La mia signora sta bene così- ghigna il mago facendo un cenno all’altro uomo di togliersi dai piedi o di fare quello per cui è venuto.
-Non ci riesco se state lì impalati ad ascoltare- protesta l’ultimo arrivato.
Scoppiando a ridere Cana afferra la mano del suo cavaliere e dopo aver esclamando un: -gli piacerai sicuramente… - trascina Bacchus fuori dal bagno.
-Lo spero-
-Perché in caso contrario ti taglierà le palle e le appenderà al camino- conclude la mora sorridendo allegramente.
-*-
Two Hours Later
[Due Ore Dopo]
Two Hours Later
[Due Ore Dopo]
-Bacchus? - lo richiama a bassa voce, molto probabilmente per non farsi sentire da Cana che li precede pochi passi più avanti, Gildarts o meglio: il signor Clive.
-Si? – chiede l’interpellato iniziando a sudare voltandosi verso il padre della sua ragazza.
-Sai, all’inizio pensavo che non mi saresti piaciuto…- commenta l’uomo dai singolari capelli castano-ramati che intensamente fissa la schiena della figlia; figlia che cammina allegramente tra le strade di Magnolia come se non avesse una singola preoccupazione al mondo.
-E adesso? – domanda il mago speranzoso e pronto a esultare.
-Adesso ho la conferma che non mi piaci- conclude lapidario Gildarts lanciandogli una strana occhiataccia. Un misto tra un avvertimento e una minaccia.
Accidenti… si deprime Bacchus posso dire veramente addio alle mie palle…
Angolo autriceee!
Buona seraaa! Come vaa? Spero tutto bene!
Questa è una ff un po’ particolare! Nelle mie storie sono solita usare la prima persona per raccontare la vicenda, ma per sta sera ho voluto cimentarmi in qualcosa di nuovo!
Personalmente sono molto soddisfatta di come sia uscita, ma vi chiederò, cosa ne pensate?
Grazie mille per essere arrivati fino a qui!
Spero che la OS vi sia piaciuta! E vi abbia strappato un sorriso.
Alla prossima 33NaLu33