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Autore: __Lily    07/07/2019    3 recensioni
E se Daenerys non fosse impazzita e Jon l'avesse uccisa ad Approdo del re?
Cosa sarebbe successo?
Genere: Avventura, Drammatico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cersei Lannister, Daenerys Targaryen, Jaime Lannister, Jon Snow, Sansa Stark
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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TREDICI







TYRION

Era l’alba ormai ma Tyrion Lannister non riusciva a chiudere occhio, aveva passato la notte a pensare a Shae, a Tysha e infine a Daenerys Targaryen.
E’ giovane e vuole rivoluzionare il mondo in cui abbiamo vissuto e inoltre è bella da sembrare una dea, bella e per me impossibile da raggiungere.
Tyrion si alzò dal letto con la camicia che arrivava poco sopra i piedi, le gambe corte e storte.
Perché mai dovrebbe volere un nano? Nessuno mi ha mai voluto davvero nemmeno Shae.
Andò alla finestra e osservò il mare in cui si rifletteva il cielo tinto di un tenue colore rosa e arancio, era un nuovo giorno e ciò significava una nuova giornata di guerra contro Cersei.
Finirà mai questa guerra?
Daenerys presto si sarebbe svegliata, si alzava sempre all’alba e lasciava che Missandei l’aiutasse a vestirsi e le intrecciava quei meravigliosi capelli argentei.
Tyrion avrebbe tanto voluto accarezzarli e sprofondare il viso nel suo petto, ma lei era la sua regina e tale sarebbe rimasta.
Richiuse la finestra e andò a cercare il suo servitore per farsi aiutare a vestirsi, era pur sempre un Lannister nonostante disprezzasse suo padre e disprezzasse Cersei, nelle sue vene scorreva anche il sangue di suo fratello Jaime e lui avrebbe tanto voluto essere come il fratello, ricordava come le donne lo guardavano e a Jaime non era mai importato, a lui importava sempre e soltanto di Cersei.
Idiota - pensò mentre camminava lungo il corridoio.
Essendo il Primo Cavaliere la sua stanza era vicina a quella della regina e fu in quel preciso istante che vide Jon Snow uscire dalla sua stanza.
Indossava solo una camicia sopra alle mutande e la spada era nelle sue mani.
Tyrion accelerò il passo temendo che avesse usato la spada per uccidere Daenerys in principio ma poi vide che la spada era nel suo fodero e la sua camicia era immacolata, non c’era alcuna traccia di sangue.
In quel momento capì ma una parte di lui lo aveva capito orami dal momento in cui Jon Snow aveva messo piede alla Roccia del Drago.
«Sei mattiniero» disse Tyrion a Jon.
Jon si fermò difronte a lui, non era più il ragazzo timido che aveva conosciuto a Grande Inverno ormai Jon Snow era cambiato - era stato troppe cose se le storie che aveva sentito erano vere - per potersi vergognare di uscire dalla stanza di una regina.
«Anche tu mio signore» rispose Jon.
«Lo sono sempre. Qualcosa non va?»
«No, Daenerys ha passato una brutta notte ma ora sta bene.»
«Cosa le è successo?» domandò il nano allarmato oltrepassando Jon.
«Brutti sogni, c’è Missandei con lei ora. Sta bene.»
«Si» rispose Tyrion senza voltarsi verso Jon.
«Con il tuo permesso lord Tyrion» disse Jon, poi se ne andò lasciando Tyrion Lannister fuori dalla porta della sua regina.

 

 

 

 

JON

Dopo essersi lavato e vestito Jon raggiunse Davos per fare colazione, nonostante il cibo fosse scarso Daenerys riusciva a nutrire tutto il suo esercito magari razionando le porzioni.
«Eccoti» disse Davos porgendogli una coppa con del vino caldo.
«Si, scusa se ti ho fatto aspettare.»
«Ero in buona compagnia» rispose Davos indicando ser Jorah che stava parlando con alcuni Immacolati, poco dopo anche Jorah si unì a Jon e a Davos.
«Buongiorno ser Joarah.»
«Anche a te maestà» rispose il cavaliere.
Missandei ha detto che è un amico di Daenerys.
«So che avevi il morbo grigio ser Jorah» domandò Jon.
«Si, un uomo nelle rovine dell’antica Valyria mi ha infettato mentre stavo cercando di tornare da Daenerys. Lei mi ha ordinato di trovare una cura se mai ne fosse esistita una e di tornare per combattere ancora al suo fianco per riconquistare i Sette Regni e così ho fatto.»
«Dunque sei guarito.»
«Si ser Davos, devo la mia vita a Samwell Tarly. E’ stato lui a salvarmi, è stato l’unico a provarci. Cosa avevo da perdere? Sarei morto lo stesso se non avesse funzionato.»
«Hai detto Samwell Tarly?»
«Si. Lo conosci?»
«Si, Sam è un mio caro amico. Sta bene?» domandò Jon.
«E’ in ottima salute, spero di potermi sdebitare con lui un giorno ma per il momento il mio posto è accanto a Daenerys Targaryen e questa volta non la deluderò» rispose Jorah prendendo una coppa e bevendo.
«Sam non vorrà mai una ricompensa, sono certo che la ricompensa sia stata la tua guarigione. E’ fatto così. Perché navigavi tra le rovine di Valyria?»
«Te l’ho detto, stavo cercando di tornare da Daenerys con un dono.»
«Un dono?»
«Tyrion Lannister, credevo che fosse l’unico modo per farmi perdonare da lei.»
Che cosa le avrà mai fatto? - si chiese Jon.
«Ti ha perdonato.»
«Alla fine si, mi ha perdonato e mai più la deluderò» rispose Jorah.
Non è solo la sua regina, lui la ama - comprese Jon.

 

 

 

 

DAENERYS

Missandei stava finendo di intrecciarle i capelli, quel pomeriggio lei e tutti i suoi consiglieri e Jon si sarebbero riuniti per discutere del piano di Tyrion, un piano che avrebbe previsto mettere a rischio molte vite.
«Sei certa di stare bene?»
«Si, non preoccuparti ora sto bene.»
Passò la mattinata a parlare con Tyrion.
«Come faremo a tenere anche Roccia del Drago? Tua sorella la riconquisterà.»
«Era vuota al nostro arrivo nonostante Stannis l’avesse lasciata da tempo.»
«Questo è vero ma se andassimo a Nord…»
«Vuoi andare a Nord dunque?» chiese il suo Primo Cavaliere.
«Il mio popolo ha bisogno di me.»
«Loro non ti accetteranno tanto facilmente come gli abitanti di Meeren.»
«Non intendo far loro del male e anche a Meeren ci sono stati problemi se ben ricordi.»
«Ricordo e io so che non vuoi fare loro del male, lo sa Missandei e lo sa anche Jon Snow ma gli abitanti del Nord… saranno diffidenti e ti temeranno.»
«Mio padre si è fatto odiare da tutto il regno ma io al contrario saprò farmi accettare e amare.»
«Potrebbe accadere, ma non dimenticare che Jon non è solo al Nord e Sansa non sarà felice del tuo arrivo.»
Padre perché hai seminato così tanto odio?
«Capirà che non sono sua nemica e che voglio aiutarli.»
«Sansa ne ha passate tante, io ho visto il modo in cui mio nipote la trattava, ricordo ancora le frustate che le dette quando suo fratello Robb vinse delle battaglie e lo ricordo perché fui io a fermare quella frusta. Joffrey la picchiava, mia sorella la tormentava… io ho cercato di essere un buon marito per lei ma infondo era poco più di una bambina e io lo zio del re che aveva fatto uccidere suo padre difronte a lei.»
Daenerys si sedette, sapeva che Jon aveva sofferto molto e che aveva perso quasi tutti i suoi cari e ora sapeva parte di ciò che sua sorella aveva dovuto passare.
«Mi dispiace per ciò che le è accaduto e io farò di tutto per esserle amica se lei me lo permetterà. Voglio aiutare Jon Snow e voglio aiutare il Nord, sei stato tu a dirmi che il Nord è la terra più vasta dei Sette Regni.»
«E’ vero e sono felice di questa alleanza, ma lui ti ha riconosciuta come regina?»
«No» rispose lei senza togliere lo sguardo da Tyrion, «ciò nonostante quella gente ha bisogno del mio aiuto e io sono pur sempre la vera regina dei Sette Regni. Tua sorella può pure sedere sul trono che era di mio padre e che sarebbe dovuto essere dei miei fratelli, può indossare una corona ma questo non fa di lei una vera regina. Essere un sovrano vuol dire aiutare il proprio popolo ed è ciò che intendo fare. Più tardi discuteremo del tuo piano con tutti gli altri e con Jon Snow e il suo consigliere.»
«Se questa è la tua decisione…»
«Non approvi?» domandò lei.
E’ proprio come con Jorah, non vede una regina vede solo una donna.
«Il mio consiglio è quello di aspettare ancora un po’, prima dobbiamo cercare di ottenere un incontro con Cersei e di questo me ne occuperò io, qualcuno dovrà recuperare un non-morto e stando a Jon potrebbe pure essere possibile, dopo dovremmo convincere mia sorella a crederci e a fare una tregua in caso ci credesse. Infine potrai andare a Nord.»







 

Vi ringrazio per aver letto anche questo capitolo, vi lascio con un'anticipazione come sempre!

 

«Andrò io, io ho chiesto il tuo aiuto e mio è il compito. Li ho combattuti altre volte e so cosa aspettarmi. Conosco le terre dei bruti.»
«Non puoi» disse Daenerys ancora più affranta.
«Io sono un re, non puoi impedirmi di partire.
»

  
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