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Autore: Harry Fine    07/07/2019    3 recensioni
[Anime/manga fantasy]
Al mondo ci sono tantissimi ragazzi che soffrono. Oppressi dai bulli, soggetti a violenze e che annegano nella loro disperazione. E in cambio tutti loro ottengono qualcosa di molto speciale. Gli Stick. Oggetti venduti da uno strano sito che dona poteri che gli concederanno la loro vendetta. Almeno fino al giorno dell'arrivo di Tempest, il cataclisma che distruggerà e ricostruirà il mondo da zero. Riusciranno i protagonisti a svelare il mistero dietro il sito per maghi prima che ciò accada?
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: OC
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Runa e tutto il resto del suo gruppo guardarono il bizzarro ragazzo tirarsi su, mentre il rosa dei capelli schiariva un po' e i suoi occhi verdi tornavano normali.

La cosa che più attirò la loro attenzione fu il suo particolare abbigliamento. Oltre al cappello a cilindro, Portava una giacca e dei pantaloni blu scuro dagli orli azzurri molto attillati, lunghe calze dello stesso colore, una sorta di coccarda azzurra al collo, poi guanti neri e stivali con poco tacco, che dovevano costare un occhio della testa, ora leggermente sporchi di sangue.

Lui se ne accorse e il sorrisetto si trasformò in un'espressione schifata. 《Accidenti! Questi erano i miei stivali nuovi!》 Disse, pulendo le suole sul cadavere dell'amministratore, ora trasformato in quello di una ragazza dai lunghissimi capelli rossi.

Gli altri maghi si guardarono sconcertati. Chi diamine era quel tipo? Era saltato fuori dal nulla, uccidendo un amministratore, per poi lamentarsi delle scarpe sporche.

Il ragazzo, dal canto suo, alzò lo sguardo e vide il modo in cui lo stavano fissando. Avevano l'aria di chi non ha capito niente di tutto quello che stava succedendo.

Infatti la ragazza dagli occhi rossi si fece avanti con aria sconcertata. 《Tu chi saresti?》

Lui emise uno sbuffo. 《Come ho già detto, il mio nome è Alastor. Sono un mago esattamente come voi e ho mollato una festa stupenda per venire qua e vedere due mocciose venir ammazzate da un amministratore di terza categoria e sporcarmi le scarpe.》

L'altra alzò un sopracciglio. 《Sei venuto qui per unirti a noi?》 Lui si toccò il mento con le dita dorate. 《Possiamo anche dire così. La Caccia non mi interessa nulla, ma preferirei restare vivo il più a lungo possibile. E per quanto alcune vostre compagne non fossero all'altezza del compito… voi siete il meglio che possa trovare.》

Gli altri maghi non sapevano sinceramente come dovessero reagire a quel punto. Erano stati colti di sorpresa. Quel ragazzo poi aveva qualcosa di strano. Emanava un'aura alquanto strana attorno a lui, quasi magnetica, ma allo stesso tempo famelica nonostante il sorrisetto calmo.

E non solo era letteralmente saltato fuori dal nulla, uccidendo la loro nemica sul colpo, ma adesso stava pure chiedendo di unirsi a loro. Sicuramente quella serata era stata una delle più strane e sfiancanti che avessero mai vissuto.

Il rosato si accorse della loro confusione e sbuffò ancora. Quei ragazzi erano troppo spossati per sostenere una conversazione anche solo decente e lui si stava perdendo il giro di alcolici e la musica migliori che avesse provato in un intero mese. Non poteva perdere altro tempo.

《Ok, sentite, è evidente che non riusciremo mai a metterci d'accordo se non recupererete le forze, quindi io sto Solo sprecando tempo. Prendete i pesi morti lì e riposatevi. Ci vedremo tra un paio di giorni.》 Disse saltando oltre la finestra prima che potessero chiedergli altro, lasciandosi dietro solo altre domande.

A quel punto si limitarono davvero a prendere in braccio i cadaveri distesi sul pavimento e a portarli via. Sarah e Mayumi sembravano ancora più piccole così, con gli arti immobili e i visi pallidi e macchiati di sangue.

 

****

 

Nei due giorni seguenti non poterono fare altro che organizzare per entrambe un breve funerale a cui parteciparono solo loro. La curiosità sullo strano ragazzo dai capelli rosa occupava molti dei loro pensieri, ma la lasciarono perdere per un po' per rendere onore alle due defunte.

Avrebbero voluto farlo come d'usanza, ma non avevano ne i soldi ne il tempo per eseguire tutti i riti funebri voluti dalla tradizione. E poi... nessuna delle due aveva più la propria famiglia, non avevano una tomba familiare in cui riposare coi loro cari. Nessuno le avrebbe piante eccetto loro.

Rimasero fermi nei loro abiti neri tutto il tempo, mentre le bare adorne di fiori scorrevano sotto i loro occhi verso i forni crematori e anche quando le urne in cui erano state poste le loro ceneri fecero lo stesso.

Restarono lì ancora un po' dopo la fine della funzione, ad osservare i resti delle loro compagne. Pensare che quelle due fossero morte davvero era ancora… in qualche modo destabilizzante.

Solo che la loro contemplazione fu interrotta da una voce conosciuta. 《Che gentili. Avete pure organizzato loro un funerale?》

Quando gli altri maghi si voltarono, videro la slanciata figura di Alastor che se ne stava appoggiata ad una colonna lì vicino e li guardava sardonico. 《Per due incapaci simili sembra uno spreco.》

Loki alzò un sopracciglio un po' indispettito, ma si astenne dal commentare. Quel ragazzo lo metteva vagamente in soggezione. Aveva un gran fascino, doveva concederglielo, ma solo uno stupido non si sarebbe accorto che non era un semplice diciottenne.

A quel punto, però, si fece avanti Dimitri. 《Forse, prima di andare in giro a sparlare dei morti, potresti spiegarci per bene cosa vuoi da noi.》

Il rosato assottigliò lo sguardo verde. Quel tipo gli piaceva. Aveva fascino e un bel caratterino. Avesse avuto una ventina d'anni in più…. Poi però scosse la testa. Non era lì per quello. E poi… aveva abbastanza giocattolini in quel momento. Non gliene servivano altri.

《Come ho già detto, io sono Alastor. Come voi sono un mago, uno dei pochi ancora in circolazione che non è stato ucciso e che non sta venendo braccato dagli amministratori. Come avrete ben capito, sono venuto qui per offrirvi un'alleanza contro di loro.》

Runa si fece avanti. 《E quali sono i termini di questo accordo?》. Anche lei aveva capito che quel ragazzo era pericoloso. E poi aveva visto il suo simbolo. Era ancora completamente pieno. Quindi o era un mago completamente disinteressato alla lotta, o era stato abbastanza sveglio da capire fin da subito che la Caccia era solo una trappola.

《Beh, restare vivo è già un fantastico modo per formare un’alleanza con voi. Basta che non pretendiate che vi salvi il didietro ogni volta come ho fatto l'altra sera.》

I maghi si scambiarono uno sguardo di intesa. Quel tipo aveva una personalità sicuramente particolare. 《Qual è il tuo stick esattamente? Cosa può fare?》 Chiese Meito con curiosità.

Tutti loro avevano visto che l'amministratore era stato ucciso da delle specie di lunghe lame, ma non lo avevano visto con nessun oggetto particolare in mano. Che fosse un indumento o un accessorio?

L'altro gli si rivolse con un sorrisetto, tirandosi su una manica e mettendo il braccio in mostra. 《Questo è il mio Stick, piccolo.》

Solo allora gli altri notarono che quello che avevano scambiato per un guanto era in realtà una protesi! Una protesi talmente ben fatta da sembrare un braccio vero.

Le dita erano di metallo dorato, mentre i decori dello stesso colore risalivano il legno scuro fino al gomito, dove sembrava fondersi con la carne e le ossa del braccio. 《Abbastanza impressionante vero? Non ha l'abilità di risucchiare la vita come quello del vostro amico, a proposito ottima mossa quella, ma posso letteralmente distruggere tutto quello che desidero, indipendentemente dalla sua durezza e resistenza. Niente mi può resistere.》 Commentò col solito sorrisetto malizioso.

Solo che questa osservazione riportò l'attenzione su qualcosa che negli ultimi giorni, a causa dello shock e della stanchezza, nessuno aveva menzionato.

Xsorof aveva in qualche modo assorbito una buona quantità della vita di Sarah per donarla a Loki e Midori. Questo non era mai accaduto prima.

Immediatamente il ragazzo pieno di cicatrici si ritrovò tutti gli occhi puntati addosso. E stranamente non gli piaceva affatto.

《Cosa c'è?》

《Lo sai benissimo. Non ci avevo detto di poter letteralmente estrarre la vita altrui.》 Disse Hana guardinga.

Quel ragazzo aveva dimostrato altre volte di saper essere tanto allegro quanto senza scrupoli se serviva, ma non si sarebbe mai aspettata una cosa simile.

《Non è quella la mia capacità primaria. È… arrivata dopo. Vi avevo già detto che gli Stick non sono semplici oggetti. I loro poteri evolvono se il loro possessore sa come usarli. E questo vale per tutti.》

 

《Beh, non pensavo che l'avresti usata su uno di noi.》 Rispose Lei.

《Soprattutto perché hai indebolito Sarah proprio quando era lei il bersaglio dell’amministratore.》 Commentò Dimitri, il cipiglio duro. Xsorof irrigidì la mascella.

《Non era Sarah ad essere l'obbiettivo, era Midori! Lei si era messo in mezzo per salvarla e sono abbastanza sicuro che fosse una preda ben più importante. Esattamente come lo era Loki. Ho dovuto fare una scelta!》

《Una scelta che ha condannato Sarah.》

《Credo che se fosse morta Midori al posto suo tu saresti molto più triste! Innanzitutto lei è incinta e poi credi davvero che non abbia visto come vi guardate? È chiaro che tu ci tieni a lei e lo stesso vale per me. E anche Loki è un buon amico. Entrambi stavano rischiando per salvare una persona che non ha mai aiutato nella vera battaglia e che ha sempre visto me e i miei amici come degli stranieri, quindi non ho dovuto faticare a scegliere chi aiutare.》

《Soprattutto, quelle due erano seriamente dei pesi morti. Vi ho osservato un po' quando avete iniziato a combattere davvero gli amministratori. Loro sono sempre quelle troppo testarde e deboli per aiutarvi sul serio.》 Si intromise Alastor.

Era seriamente incredibile che stessero aprendo un tale dibattito per parlare di quello che era successo. Avevano sacrificato una coppia di stupide per salvare un mago veterano e una molto talentuosa. Ci avevano solo guadagnato secondo lui.

Il russo lo fulminò con gli occhi. 《In ogni caso noi ci fidavamo e lui non solo non ha detto nulla su questo potere, ma l'ha pure usato su una di noi.》 Disse, per poi rivolgersi a Meito con un'aria quasi dispiaciuta o delusa.

《Tu lo sapevi?》 Chiese, mentre il ragazzo abbassata lo sguardo colpevole.

Mirai a quel punto si mise davanti al gemello con fare protettivo. 《Non lo coinvolgere in questa discussione. Lui non ti ha fatto niente!》

Ma il russo si era già voltato con lo sguardo basso e l'aria ferita senza dire più niente. Ma ci pensò Hana a rincarare la dose. 《Perché non ci avete detto niente!? Noi ci fidavamo di voi!》

《Cosa avremmo dovuto dirvi? Che il nostro migliore amico può assorbire la vita altrui? Non vi sareste mai fidati di noi così. Vi sareste sempre aspettati un colpo nella schiena e questa conversazione lo dimostra.》 Rispose il biondo arrabbiato.

《Beh, forse dopo, quando avreste avuto la conferma della nostra lealtà verso di voi, avreste potuto dimostrare di esserlo anche voi.》 Disse Runa con un pungente sarcasmo.

《Ok! Ora basta!》 Si intromise Loki di colpo. 《Finitela con questi stupidi bisticci! Faremo solo il gioco degli amministratori così!》

《Avrebbero potuto parlare prima che quelle due morissero.》 Commentò Dimitri. 《Non è stata colpa loro se sono state uccise. E neanche vostra. Avete gestito un attacco simultaneo da cinque amministratori su più fonti, uccidendone tre grazie a me, sbarazzandovi di due sciocche e ricaricando la vita di due membri validi. Direi che non vi è andata affatto male.》 Lo sostenne Alastor con un sopracciglio alzato.

A cosa servisse tutta quella discussione quando non si poteva far più niente era un interrogativo che non riusciva a risolvere.

 

La mora lo osservò in cagnesco. 《Qui si parla di vite umane! Non di giocattoli o numeri!》

 

Il suo sopracciglio si alzò anche di più. 《I nostri stick sono fatti apposta per distruggere tutto quello che ci ha resi miserabili. Ci danno il diritto di prenderci la nostra vendetta. Quindi possiamo dire che gli altri sono i giocattoli di noi maghi. Dopotutto, tutti noi abbiamo ucciso, no?》

 

Gli altri maghi non risposero. Era ovvio che avevano ucciso. Dimitri si ricordava ancora il piacere di vedere tutti quei dannati camionisti stramazzare per terra come sua sorella. E Hana si era addirittura messa a piangere di felicità quando aveva spezzato le ossa a quei dannati che avevano aggredito lei e Sakura.

 

Il ragazzo si ritenne soddisfatto e rimase silenzioso, osservando la situazione evolversi.

 

《A questo punto non importa. Non possiamo fare più niente per loro due. Ma io non ho intenzione di continuare a combattere accanto a dei bugiardi.》 Disse la giovane.

 

《COSA!? Hana! Non puoi fare una cosa simile!》 Le disse Midori.

 

《Perché tu lo faresti?》 Chiese lei sconvolta.

 

L'albina annuì abbassando la testa. L’avevano aiutata molto con la vita che le avevano dato. Non poteva voltargli le spalle. E lo stesso pensava Loki, che continuava a guardare il suo simbolo, ora pieno oltre i tre quarti.

 

La mora ed il russo fissarono entrambi ad occhi sgranati, mentre Runa si mordeva il labbro. Le era dispiaciuto per Mayumi e Sarah… ma non poteva negare che il suo ragazzo avesse ricevuto un aiuto inaspettato. Forse era troppo egoista, però non poteva fare a meno di sentirsi sollevata.

 

Si era preoccupata per giorni guardandolo, temendo che sarebbe morto o diventato un amministratore, ma adesso aveva vita in abbondanza. Cosa doveva fare?

 

Doveva decidere in fretta. La situazione si stava scaldando sempre di più.

 

《Se volete combattere ancora con loro, allora andremo via noi. Non possiamo fidarci.》 Disse Dimitri.

 

《Non potete andare via! Non adesso che Tempest sta arrivando! Manca poco!》 Urlò Mirai.

 

《Non cambieremo idea. Fin quando vi fiderete più di loro che di noi, le cose staranno così.》 Replicò Hana dura, lanciando solo uno sguardo triste a Midori prima di andare via.

 

Lo stesso fece l'altro gruppo, immersi in un pesante silenzio e solo Runa e Loki rimasero, con Alastor a far da spettatore.

 

Lei era ancora indecisa, ma lui la guardò comprensivo.

 

《Lo sai che devi andare con loro. Hanno bisogno di te.》 Disse mesto.

 

Lei rimase in silenzio. Lo sapeva. Ma non le piaceva per nulla. Tutta quella situazione non le piaceva per nulla. Separarsi era oggettivamente una mossa illogica a quel punto, Ma non poteva lasciare quei due da soli.

 

Voleva dire qualcosa, solo che lui le poggiò un bacio sulla fronte. 《Sono solo arrabbiati e sconvolti. Vedrai che non tarderanno a ravvedersi. E poi andremo tutti insieme a prendere un gelato per festeggiare. Te lo prometto.》

 

L’albina annuì con un lieve sorriso e si allontanò, mentre Loki la osservava andare via.

 

《Che bell’inizio per la nostra collaborazione.》 Commentò Alastor.

   
 
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