Linee sottili, solchi indelebili, si diramano dai polsi, lungo le dita della mano.
Solo tu sai quanto l’hai odiato, quel tremito spietato, a ricordarti in ogni istante che ogni foglia infine cade.
Poi bagliori d’altri mondi, universi sconfinati. Galassie nei tuoi occhi, luce astrale nei tuoi palmi.
Lo spazio è una porta dorata, il tempo uno smeraldo appeso al collo, le tue dita fili magici e luminosi che tracciano nell'aria incantesimi di luce.
Le sue mani sulle tue, sai che il vero potere è lì, nel suo tocco delicato, nella forza che vi tiene avvinti oltre il tempo e lo spazio.
Ti sfiora. E le tue mani non tremano più.