Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Segui la storia  |      
Autore: im pretty optimistic    26/07/2009    0 recensioni
Da allora sono passati due anni. Due anni da quando hanno firmato un contratto. Due anni da quando le cose sono cambiate. Due anni da quando ho deciso di uscire dalle loro vite. Da quando un maledettissimo giorno il mondo mi è crollato addosso.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Matt tu non oserai..-
Cercai di sembrare il più convinta possibile squadrandolo con uno sguardo terrorizzato, ma opporsi a una montagna di muscoli e tatuaggi, non è per niente facile.
Soprattutto se riesce a sollevarti e a caricarti su una spalla come se fossi un fazzoletto.
Io vivevo con mio fratello Zacky, e Matt ormai era diventato uno di casa.
Alla mattina quando mi alzavo, era lui che ci faceva trovare la colazione pronta, e di notte, prima di addormentarmi, era con lui che parlavo.
Il fatto è questo, mio fratello e Matt, insieme ad altri 2 personaggi hanno una band, e avevano preso casa nostra come base per le prove.
Perciò non facevo neanche più caso ai 4 primati della specie umana che giravano per casa giorno e notte, a qualsiasi ora e conciati in ogni maniera.
-Shadows non ho più 15 anni, sai?-
-no infatti, ne hai 17, ma questo non cambia le cose!!- disse scambiandosi uno sguardo complice con mio fratello dopo aver circondato il tavolo dove stavo facendo uno spuntino.
Sapevo già quale era il suo obbiettivo.
Era la tradizione che si ripeteva da un paio di anni a questa parte, l’ultimo giorno di scuola.
Almeno per me, visto che lui e quell’altro avevano lasciato perdere da anni ormai.
Sentimmo la porta della cucina aprirsi e due facce da dopo sbornia entrare.
-ma si, prego, come se foste a casa vostra, girate pure in mutande, tanto io non..-
Non riuscì a finire la frase, che mi sentii sollevare da terra.
Si guardarono in giro non capendo da dove veniva quella voce, poi si accorsero di me sulla spalla di Matt, o meglio del mio sedere che li fissava.
-oh no, è oggi vero?- chiese il ragazzo più basso. Johnny, il loro bassista, era un altro che insieme al Rev, il batterista, frequentava assiduamente casa nostra.
In pratica vivevano tutti e 3 con noi, come se fossimo una grande famiglia.
-allora bisogna andare a comprare da bere per festeggiare!!- sentenziò il Rev passando un braccio intorno al collo di Johnny.
-ragazzi no, aspettate, non potete abbandonarmi così..hey- Matt stava ridendo di gusto.
-ah ora che ricordo, oggi dovrebbe arrivare anche il nuovo chitarrista…ci vediamo dopo- Jimmy Sullivan e la memoria erano due cose separate. E entrambi uscirono dalla cucina.
-Zacky tu dovresti impedirglielo- ma neanche lo sguardo omicida riuscì a placare il ghigno che aveva sul viso.
-Alex, lo sai che non posso- mio fratello a volte era proprio un imbecille.
-se hai finito di lagnare nana, è arrivata l’ora del bagno-
Qualcuno però suonò alla porta.
E la montagna senza badare ai miei tentativi di divincolarmi andò ad aprire.
-devi essere il nuovo chitarrista, giusto?-
-emm, si, sono Brian…ho interrotto qualcosa? Se no posso passare anche più tardi-
Non so il perché, ma ebbi la sensazione di essere stata tirata in causa.
-ah dici per lei? No tranquillo, un minuto e torno, accomodati intanto-
-LEI ha un nome, sai?- dissi io da dietro la sua schiena.
Ma ormai non mi ascoltava più.
Aprì la porta-finestra della veranda e si diresse senza troppe cerimonie verso la nostra piccola piscina.
Mi aggrappai al suo collo, e lui mi fece scivolare in avanti, tenendomi in braccio.
-ti prego, ti prego, ti prego, almeno per quest’anno non possiamo lasciar perdere?- cercai di mostrare la mia miglior faccia da supplica, ma in tutta risposta scosse la testa con un sorriso gigante, accentuando quelle fossette che da piccola, quando avevo una cotta per lui, mi facevano impazzire.
Intanto Brian, quello che doveva essere il nuovo chitarrista ingaggiato dalla band, si affacciò alla porta della veranda, incrociando le braccia.
-prendi un bel respiro nana-
-prendilo anche tu Sanders- dissi con uno sguardo furbo.
Fece per lanciarmi, ma mi aggrappai più forte che potevo a lui, e entrambi finimmo in acqua.
Quando tornammo a galla stavamo ridendo tutti e 4, compreso Brian.
Fu allora che mi accorsi che mi stava guardando...

Da allora sono passati due anni.
Due anni da quando hanno firmato un contratto.
Due anni da quando le cose sono cambiate.
Due anni da quando ho deciso di uscire dalle loro vite.
Da quando un maledettissimo giorno il mondo mi è crollato addosso.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: im pretty optimistic