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Autore: Crepuscolina13    12/07/2019    0 recensioni
Crossover con True Blood ma non è necessario aver visto la serie perché è scritta in modo che tutti possano leggerla.
Ship Pam/Regina, accenni SwanQueen.
Emma si è sposata e Regina ne è sconvolta quindi decide di scappare da Storybrooke fino a fermarsi in una citta della Louisiana, qui si imbatterà in un locale, il Fangtasia dove scoprirà che i vampiri sono reali e che tutti conoscono la loro esistenza, ma incontrerà anche una donna attraente, Pamela o Pam, che stranamente è identica alla sua vecchia fiamma, Malefica.
Che cosa farà Regina? Tornerà a Storybrooke da Henry o resterà un altro po' nei dintorni, a scoprire quanto possa essere affascinante il mondo dei vampiri?
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Regina Mills
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11:

Quando quella sera arrivai al Fangtasia non vidi Pam nei paraggi per cui come avevo già fatto mi sedetti in disparte su un divanetto ad aspettarla mentre le mie gambe non smettevano di cambiare posizione, ero un poco nervosa.

Decisi di distrarmi osservando le persone che mi circondavano e subito saltò al mio occhio una coppia seduta sul divanetto di fianco a me.

Un giovane ragazzo era tra le braccia di una donna più matura di lui, i suoi denti erano sguainati e grazie a quello capì subito che si trattava di una vampira.

La cosa curiosa era che non era lei che stava bevendo dalle vene del povero ragazzo ma il contrario, lei lo osservava eccitata mentre il giovane beveva assiduamente dal suo polso.

Ricordai che Pam me ne aveva parlato, il sangue dei vampiri era come una droga per gli umani, veniva chiamato “V”.

Era strano come tutto ciò che riguardava il mondo dei vampiri venisse sempre ricondotto alla parola “droga”.

Chissà come sarebbe stato assaggiare quello di Pam.

Dovetti ammettere che un po’ ne ero curiosa.

Rifiutavo categoricamente l’uso di droga però ricordavo bene gli effetti piacevoli del morso di un vampiro, chissà quali sensazione avrei provato assaggiandone il sangue.

Comunque ormai era inutile pensarci, probabilmente non avrei mai potuto sperimentarlo visto quello che ero venuta a dire a Pam.

Sapevo che non l’avrebbe presa bene, non era il massimo abbandonarla dopo quello che era successo tra di noi ma sapevo di doverlo fare.

Dovevo ritornare alla mia vera vita, da Henry, dalla mia famiglia.

Dopo poco Pam uscì dalla porta che dava sul magazzino e appena mi vide si catapultò da me con la sua super velocità e in men che non si dica mi ritrovai in piedi con le labbra impegnate a giocare con le sue.

-Ma ciao- mormorai sorpresa quando finalmente mi concesse di respirare, non mi aspettavo di certo quel benvenuto.

-Ciao Regina- mi rispose con quella sua voce decisamente sensuale -Mi sei mancata- rivelò infine.

Non riuscì a sostenere il suo sguardo e per questo abbassai la testa per qualche istante, forse ritornare a Storybrooke sarebbe stato più difficile del previsto.

-Vieni con me- Pam interruppe i miei pensieri prendendomi una mano e trascinandomi con sé nel suo ufficio per la contabilità, appena entrati chiuse la porta a chiave e poi mi spinse contro la scrivania abbracciandomi per i fianchi.

-Te ne sei andata senza salutarmi- mi rimproverò mentre la sua bocca strisciava su e giù per il mio collo riempendolo di baci.

-Scusa ma stavi dormendo ed io avevo fame..e il tuo frigo era vuoto- spiegai mentre il mio cervello stava iniziando a dimenticare il motivo per il quale ero venuta lì, le sue labbra erano dannatamente umide quasi quanto il centro delle mie gambe che si stava iniziando a riscaldare.

-Non tengo mia del cibo in casa, non sono abituata ad avere ospiti- rispose mentre le sue mani iniziarono a sbottonarmi la camicetta che indossavo in quel momento.

-Pam..- balbettai -Siamo nel tuo ufficio, circondate da decine di orecchie vampiriche che possono sentire tutto- spiegai arrossendo leggermente.

Certo una volta, quando ancora abitavo nella Foresta Incantata ero abituata ad avere rapporti in qualunque genere di posti ma adesso mi ero calmata e non ero più abituata.

-Oh credimi, i vampiri in questo locale hanno di meglio da fare che spiare altre persone che fanno sesso- in quel momento i suoi canini si allungarono segno che la sua libido era alle stelle e che io avrei potuto fare ben poco per farle cambiare idea quindi mi arresi al suo tocco e portai le mani ad accarezzarle il sedere.

Pam interpretò quel gesto come il via libera e alzandomi da terra mi fece sedere sulla scrivania, poi tolse con velocità la camicetta e il reggiseno trovando subito la strada per andare a succhiare i miei capezzoli che si erano già irrigiditi.

Dalle labbra le scappò un gemito e usando le mani per tenerle i capelli spinsi la testa della bionda più forte contro il mio petto, la sentì ridacchiare e poco dopo una mano si stava già intrufolando tra le mie gambe nude grazie alla gonna che indossavo.

Istintivamente tirai la testa indietro e subito Pam ne approfittò per riportare la bocca sul mio collo scoperto, sentii chiaramente i canini sulla pelle pronti per mordermi.

-Aspetta- la fermai riaddrizzando la testa -Non qui- dissi accarezzandomi il collo con una mano e gli occhi di Pam si illuminarono.

-Dove allora?- le sue pupille erano completamente dilatate.

-Nel tuo posto preferito- la mia voce era bassa, colpa della gola improvvisamente secca.

A quelle parole Pam mi tolse la gonna con un movimento veloce e poi gli slip buttando tutto a terra, poi mi guardò negli occhi ed io ricambiai aprendo le gambe come a confermare il tutto.

Contemporaneamente sentii due dita penetrarmi e i denti della bionda affondare nell’inguine, tra la piega creata dall’incrocio della coscia destra con l’intimità, questa volta sentii una leggera fitta di dolore, in quel punto la pelle era più delicata e piena di centri nervosi ma poi grazie anche al movimento delle dita il piacere iniziò a diffondersi nel mio corpo, anche grazie al pollice che cominciò a premere sulla mia clitoride.

Il piacere era intenso e completo sia per me che per Pam che gemeva assaggiando il mio sangue.

Non impiegai molto tempo a raggiungere l’orgasmo e a ritrovarmi completamente stesa sulla scrivania con il respiro in affanno.

-Ehm..Regina..- mi richiamò Pam dispiaciuta di dover interrompere quel momento d’estasi.

-Stai sanguinando molto, devo andare a cercare dei cerotti- spiegò mortificata ripulendosi con la lingua le labbra insanguinate.

A quelle parole ritrovai la forza per mettermi a sedere e osservare tra le mie gambe il morso che a differenza di quelli sul collo non si stava coagulando.

-Magari non serve- riuscii a dire dopo qualche istante di riflessione, quella sarebbe stata la mia unica possibilità di provare quelle sensazioni che tutti raccontavano essere fantastiche.

-Vuoi il mio sangue?- chiese Pam per capire meglio ed io annuii, al che la bionda non mi chiese neanche se ero sicura, ormai aveva imparato a capire che quando prendevo una decisione non tornavo mai sui miei passi.

La vampira sorrise e con una mano mi accarezzò la guancia sorridendo felice.

-Sai che dopo avremo un legame che non si spezzerà finché il tuo corpo non avrà smaltito del tutto il mio sangue, saprò sempre dove ti trovi e riuscirò a percepire le tue emozioni- In realtà mi era dimenticata di quelli effetti, tutto quello che volevo era provare l’esperienza però annuii lo stesso.

Pam sorrise ancora e con eleganza si morse il proprio polso che subito avvicinò alla mia bocca, un po’ schifata osservai i due buchini dai quali stava iniziando ad uscire del sangue, stranamente non sentivo quel tipico odore metallico e questo mi rassicurò un poco.

Lentamente con la punta della lingua leccai via alcune gocce e subito un sapore inebriante si diffuse nella mia bocca che si riempi’ di saliva, era aggressivo come la cioccolata ma delicato come il latte poi passando per il mio esofago lo sentii estremamente freddo come una granita in piena estate ma allo stesso tempo bruciava come l’alcool che subito raggiunse il cervello e mi spinse a volerne di più per cui mi aggrappai al suo braccio con le mani e cominciai a succhiare con foga ad occhi chiusi.

-Okay okay adesso può bastare- disse Pam dopo qualche istante anche se a me sembrava essere passata un’eternità e usando un po’ di forza tirò via il braccio, azione che mi svegliò dalla trans nella quale ero quasi caduta e sbattei gli occhi velocemente.

-Tutto bene?- domandò la vampira il quale polso era già guarito.

-Si..si credo- riuscii a balbettare – E’ stato..intenso..- dissi ancora confusa.

-Si la prima volta può essere un po’ destabilizzante ma adesso capisci perché molti usano il V per drogarsi..però almeno sei stata risparmiata da un imminente dissanguamento- disse ironica accarezzando il mio inguine completamente guarito.

-Beh si è piuttosto utile però è stato bello, all’inizio sembrava una cosa vomitevole e invece è molto buono ...zuccheroso- commentai infine ancora un po’ scossa.

Pam sorrise dolcemente e prese il mio viso con entrambe le mani per poi abbracciarmi delicatamente.

-Lo so ...adesso so come ti senti..euforica, confusa, eccitata..- smise di abbracciarmi per potermi lasciare un veloce bacio sulle labbra.

-E tu come ti senti?- chiesi curiosa, poggiando la testa sulla sua mano immergendomi negli occhi di Pam e ciò mi procurò una fitta allo stomaco, stavano ritornando quelle maledette farfalle.

-Io….- iniziò con voce estremamente dolce e bassa -credo di starmi innamorando di te Regina-

Quelle parole mi colpirono come un enorme macigno in pieno petto, allargai leggermente gli occhi e sentii la gola secca, improvvisamente mi ero ricordata il motivo per il quale ero venuta al Fangtasia quella sera.

Pam percepì quelle emozioni e non ne sembrò entusiasta.

-Scusa non avrei dovuto dirlo- iniziò allontanandosi da me ma subito la fermai, era arrivato il momento di dirglielo.

-No Pam...va ...va bene ma...domani ritorno a Storybrooke- con poche e semplici parole sganciai la bomba.

-Cosa?!- esclamò la voce stridula della vampira trasformando le sue mani in dei pugni.

  
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