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Autore: marty81    17/07/2019    0 recensioni
sei in maternità… tre parole che creano scompiglio, agitazione e confusione
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Questa è la mia prima storia. La pubblicherò poco alla volta anche perchè non ho tantissimo tempo libero, ma spero che vi piaccia.


Capitolo 1

 

-Ma dove sono andata io? Per curiosità…. – chiede a Sam a Martuf, meravigliata dal fatto che quella fosse l’unica squadra SG-1 dove mancava lei e dove erano invece presenti sia Martuf, grande amore di Jolinar, che Janet, la sua grande amica e confidente morta un anno prima mentre svolgeva il suo lavoro.

-Sei in maternità! – rispose Janet.

Quelle parole erano come un pugno allo stomaco; come era possibile? Perché si sentiva così turbata da quelle parole non lo sapeva.

 

Dopo la partenza dell’ultima squadra SG1, Sam si era rintanata nel suo laboratorio, come faceva sempre quando aveva qualche pensiero o qualche preoccupazione. Cercava di concentrarsi su un progetto di Merlino, ma non riusciva ad arrivare a capo di nulla; sei in maternità, quella frase l’aveva proprio sconvolta.

In mensa, Daniel e Mitchell parlano un po’ di quello che è successo.

- Posso farti una domanda, Daniel? –

- Dimmi pure, Mitchell –

- Credi che Sam stia bene? L’ho vista rintanarsi nel suo laboratorio –

Abbassando gli occhi, Daniel rispose: - Credo che adesso Sam abbia bisogno di un po’ di tempo per riprendersi. Dalla morte di Janet è stata veramente dura; si è presa cura di Cassandra e ha cercato di mostrarsi forte con tutti anche se in realtà soffriva moltissimo. Anche Jack ha fatto fatica a convincerla a darsi un po’ di tempo e a confidarsi con lui. Sam è fatta così: si chiude in sé stessa e fatica ad esprimere quello che prova in circostanze come queste -.

 

Cam si trova a passare davanti al laboratorio di Sam; era tentato di entrare e chiedere se era tutto ok, ma sapeva che non sarebbe servito a nulla. Poteva solo fare una cosa per aiutare Sam… Arrivato nel suo ufficio solleva il ricevitore del telefono e compone il numero dell’unica persona che sapeva lei avrebbe voluto vicino in quel momento.

   
 
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