Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: __Lily    20/07/2019    4 recensioni
E se Daenerys non fosse impazzita e Jon l'avesse uccisa ad Approdo del re?
Cosa sarebbe successo?
Genere: Avventura, Drammatico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cersei Lannister, Daenerys Targaryen, Jaime Lannister, Jon Snow, Sansa Stark
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

QUINDICI







JON

La riunione si era sciolta e Jon se ne era andato poiché aveva capito di non essere il benvenuto in quel momento.
L’aveva ferita e non avrebbe mai voluto ma quello era il suo compito e forse lo era sempre stato.
Jon stava per entrare nella sua stanza quando Daenerys lo raggiunse, il suo sguardo era carico di rabbia e al tempo stesso di tristezza e amore.
Da quanto una donna non mi guarda così?
Spinse Jon dentro la stanza e chiuse la porta.
«Perché?»
«Danerys… dovevo essere io a farlo.»
«Ci tieni così tanto a morire? Perché dovete fare tutti gli eroi? Tu e Jorah, Daario, Drogo. Credete che questo vi renda più affascinanti?»
«Credo che ser Jorah ti ami.»
«Pensi che non lo sappia? Conosco bene Jorah è stato al mio fianco in tutti questi anni e so bene cosa prova per me» rispose lei.
«E tu? Non lo ami?» domandò Jon, in parte temeva la risposta.
«No, non lo amo. Una parte di me vorrebbe ma non è così, però tengo a lui. Non voglio che andiate a Nord, è troppo pericoloso.»
«Vorrei restare e non andarmene mai più da questa isola ma non posso. Come te io ho dei doveri. Doveri verso il Nord, doveri verso la mia gente e gli alfieri che mi hanno reso re e doveri verso la mia famiglia. Non voglio essere un eroe, non ne ho bisogno. Ma devo andare, questo lo capisci vero?»
«Lo capisco ma non significa che lo accetto.»
Jon sorrise e le accarezzò una guancia, Daenerys chiuse gli occhi e si lasciò andare al suo tocco, la rabbia stava svanendo nell’esatto modo in cui era arrivata.
«Promettimi che tornerai.»
«Hai la mia parola, per quello che vale. Se non tornassi non dovrai più preoccuparti per il re del Nord» disse quasi un sussurro poco prima di baciarla, poco prima di sentire nuovamente il sangue infiammarsi.
«E’ vero» rispose lei subito dopo.
All’alba del giorno seguente Jon aveva accompagnato Davos alla barca che avrebbe portato sia lui che Tyrion ad Approdo del re.
«Fa attenzione» gli disse Jon.
«Come sempre, non temere non mi caccerò nei guai. Mentre lord Tyrion farà ciò che deve io andrò a cercare una persona e spero tanto di trovarla.»
«Chi?»
«Se sarà dove credo al mio ritorno te la presenterò, sono certo che andrete d’accordo.»
Davos si avvicinò alla barca e ricontrollò tutto, Jon sapeva che in passato era stato un contrabbandiere, così come sapeva che Stannis Baratheon lo aveva punito per questo eppure faticava a vederlo in quelle vesti.
«E’ tutto pronto?» chiese una voce ormai familiare.
Daenerys aveva accompagnato il suo consigliere alla barca.
«Lo è altezza, Davos sta solo controllando tutto. Ancora.»
«E’ grazie alla mia meticolosità se Stanins è sopravvissuto all’assedio. Ci siamo, quando vuoi partire…»
Tyrion salutò la sua regina e salutò Jon poi si avviò verso la barca.
«Tyrion, fa attenzione. Voglio che il mio Primo Cavaliere faccia ritorno, ho bisogno del suo consiglio» disse Daenerys facendo dei passi in avanti.
«Tornerò mia regina. Jon, aspettami prima di partire dammi il tempo di ottenere una tregua da Cersei.»
Il re del Nord chinò la testa.
«Che i venti siano favorevoli miei lord.»
Jon aiutò Davos a far partire la barca e poi tornò indietro sulla spiaggia dove Daenerys li aveva osservati partire, si avvicinò a lei e le strinse la mano osservando anche lui la piccola barca che ormai stava prendendo il largo.

 

 


 


DAENERYS

Era preoccupata, la partenza di Tyrion e la possibile tregua con Cersei le mettevano molta ansia e preoccupazione e quella voce nel profondo che le diceva che tutto sarebbe stato vano non aiutava.
Missandei l’aveva aiuta a sfare le trecce e a cambiare la veste come ogni sera ma non riusciva a dormire, continuava a rigirarsi nel letto pensando a Tyrion Lannister, e pregando gli dei che Cersei non lo uccidesse.
Sapeva solo che i due si odiavano anche se era certa che una parte di Tyrion amasse Cersei nonostante tutto, così come una parte di lei amava ancora Viserys.
Si alzò dal letto e non riuscendo a dormire decise di uscire dalla fortezza, prese una torcia e camminò, camminare la aiutava a non pensare e così camminò nel palazzo scuro e silenzioso accompagnata solo dai suoi fantasmi e certa che tutti stessero dormendo discese le scale fino alla baia e gettò la torcia sulla sabbia che in breve tempo la spense, Dany la osservò bruciare fino all’ultimo.
Anche la mia vita si estinguerà come questa torcia? Cosa verrà ricordato di me? - pensò, poi si tolse le scarpe e le lasciò accanto alla torcia.
Quella sera faceva caldo e la veste era appiccicata al suo corpo, spalancò le braccia e respirò l’aria salmastra, la luna risplendeva alta nel cielo e si specchiava nell’acqua fredda e scura della notte.
Anche le stelle risplendevano e lei aveva imparato a riconoscerle da piccola, era stato Viserys a insegnargliele le notti in cui erano in fuga e non avevano un tetto sopra la testa, suo fratello le diceva che le stelle erano il loro tetto e che un giorno Dany avrebbe avuto una stanza tutta sua quando fossero tornati ad essere i signori di Westeros.
«Eri troppo debole per ottenere ciò che desideravi» disse rivolta alla luna che rimase silenziosa e pallida a risplendere nel cielo, «ma io non commetterò i tuoi errori fratello.»
Poco dopo vide una figura venirle incontro, non aveva idea di chi fosse così immersa nel buio, solo quando le fu vicino capì.
Il suo corpo era bagnato, il suo petto muscoloso come le sue spalle, le sue mani erano quelle di un guerriero eppure quella notte erano stati mani gentili e dolci, ma Daenerys non poté far a meno di chiedersi quante vite avessero tolto quelle stesse mani.
Indossava i pantaloni ma il resto della sua roba non c’era.
«Maestà» disse Jon Snow avvicinandosi ancora di più.
«Credevo che stessero dormendo tutti. Tutti eccetto me.»
«Non io» rispose.
Era bello pure nel buio.
«E’ meglio che vada» disse, non voleva cedere alle sue passioni, in un certo senso sapeva che amare la rendeva debole e che i suoi nemici avrebbero sfruttato quelle debolezze per colpirla.
Jon le afferrò la mano prima che potesse andarsene.
«Non farlo, resta.»
«Jon…»
«Ti prego, solo per questa notte. Dimentichiamo chi siamo, io dimenticherò di essere Jon Snow e tu di essere Daenerys Targaryen, niente re e regina ma solo… solo noi» le disse Jon lasciando la sua mano, poi si diresse verso l’acqua fredda e entrò, tese la sua mano a Daenerys che rimase sulla spiaggia  ad osservarlo.
«Non dirmi che hai paura dell’acqua?» le chiese lui sorridendo.
E’ la prima volta che lo vedo sorridere.
«Un intero khalasar mi ha vista nuda Jon Snow, credi davvero che io possa temere l’acqua?»
Jon non rispose, rimase lì con la mano tesa ad aspettare che lei lo raggiungesse e poco dopo Dany si costrinse a muoversi, i piedi si avvicinano all’acqua, sussultò quando sentì il freddo ma ciò non le impedì di stringere quella mano perché per quella notte era tutto ciò che desiderava.
Piano piano entrano del tutto in acqua, i suoi capelli argentei ondeggiavano come il suo vestito e nonostante sapesse nuotare si aggrappò alle spalle di Jon e il suo corpo si unì a quello di lui, piano piano con la mano toccò il suo petto e ne percorse i lineamenti con le dita, notò delle cicatrici ma non fece domande perché tutto ciò le sembrò così naturale, come se lo avesse fatto ogni notte dalla sua nascita.
Jon la baciò con intensità, con tutta la passione che sentiva dentro, la sua mano toccò i suoi seni delicati e rotondi e poi scese giù, sempre più in basso fino alla veste e poi dentro di essa, toccò le sue cosce lisce e morbide e salì fino a quando la mano non fu dentro di lei e Dany si sentì pervadere da una sensazione che da tempo non provava, un gemito uscì dalle sue labbra che erano premute contro il volto di Jon, mentre con una mano si teneva a lui l’altra accarezzava il suo petto, i suoi capelli e il suo corpo vibrava di piacere.
E quella sera così come quando era bambina le stelle furono nuovamente il suo tetto, un tetto che stava condividendo con Jon Snow.

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: __Lily