Serie TV > I Bastardi di Pizzofalcone
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Autore: FiammyRT    22/07/2019    1 recensioni
Il giorno fatidico è arrivato, Alex presenta la sua amata Rosaria ai "Bastardi" pur temendone la reazione. Incentrata sulla coppia Alex e Rosaria dalla serie TV "I Bastardi di Pizzofalcone".
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Rosaria Martone
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!
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La giornata iniziò come tutte le altre, caffè, bacio alla sua ragazza e via di corsa al lavoro per non rischiare di arrivare in ritardo.

Alex entrò nel commissariato di Pizzofalcone contenta: la sua vita stava andando bene, aveva l'amore e il lavoro, cosa poteva volere di più?

Salutò i colleghi già presenti nella stanza, Ottavia, Lojacono e Romano con un "ciao" veloce e si mise alla scrivania per completare le pratiche che non aveva terminato la sera prima. All'appello, come al solito, mancava Aragona che arrivò con i canonici 10 minuti di ritardo.

Il capo uscì dal suo ufficio per dare un nuovo incarico ai "Bastardi", ormai erano conosciuti con questo nome e ci stavano prendendo gusto perchè dava loro un certo spessore.

C'era stato un omicidio nel quartiere di Pizzofalcone e il medico legale era già sul posto. Palma decise di mandare lei e Lojacono per prendere le prime dichiarazioni dei presenti mentre Ottavia si stava già mettendo al computer per cercare informazioni utili.

Ad Alex piaceva lavorare con Lojacono, le piacevano il suo modo di vedere le cose e la sua calma nel gestire le situazioni anche più complicate.

Una volta sul posto i due si suddivisero i compiti e iniziarono a fare le loro domande. Arrivò anche il magistrato Laura Piras che scambiò uno sguardo complice con il poliziotto; Di Nardo se ne accorse, ormai era chiaro che i due avessero una relazione, ma capiva perchè non volessero dirlo a tutti. D'altronde anche lei nascondeva il suo amore per Rosaria agli occhi degli altri, un po' per paura del loro giudizio e un po' perchè la voleva tenere per sè.

La mattinata passò velocemente con i primi rilievi della scientifica che sarebbero già stati pronti nel pomeriggio, notizia che Alex recepì con gioia visto che desiderava vedere la sua ragazza.

I due poliziotti si recarono alla sede della polizia scientifica nel tardo pomeriggio e la dottoressa Martone li accolse nel suo ufficio, l'uomo con una forte stretta di mano e la ragazza con un sorriso complice.

Lojacono non notò nulla, ignorò il comportamento delle due donne, mentre Alex arrossì.

La dottoressa iniziò a elencare i risultati dell'autopsia del cadavere e dei rilievi sul posto. Lojacono la fissava concentrato, mentre la ragazza non potè fare a meno di fissare le labbra della donna che portavano un nuovo rossetto di un rosso sicuro che la rendeva ancora più bella.

Quanto avrebbe voluto poterle baciare quelle labbra in quel momento, o comunque prima di andare via. Ma non si sentiva ancora pronta per presentare la sua vera identità ai suoi colleghi, non sapeva come avrebbero reagito e questo la spaventava.

Rosaria terminò il suo discorso e chiese qualcosa ad Alex che non capì la domanda e rimase a bocca aperta a fissarla; quindi la donna ripeté la domanda perché non le piaceva mettere in difficoltà la sua ragazza, così ricevette la risposta che le serviva e l'incontro terminò.

L'ispettore salutò la dottoressa mentre la poliziotta si soffermò un momento sull'uscio della porta e sussurrò un "Sei bellissima" che fece risplendere ancora di più il sorriso della donna di fronte a lei.

"Quando ci vediamo?" chiese Rosaria speranzosa, "stasera a cena, ti va?" replicò Alex. "Certo che mi va!" rispose la donna soffiandole un bacio sulla punta delle dita. La ragazza le sorrise e seguì il collega verso la macchina parcheggiata fuori dall'edificio.

 

Quella sera Alex aveva mille pensieri per la testa e Rosaria lo capì dalla sua espressione preoccupata, quella che faceva sempre quando qualcosa non andava.

"Tutto ok?" le chiese la dottoressa, "sì sì, non ti preoccupare, niente di che". "Eppure mi sembri abbastanza preoccupata, lo sai che a me puoi dire tutto, vero?" "Hai ragione, è che mi piacerebbe uscire allo scoperto, almeno in parte per ora. Sono stanca di nascondere chi sono veramente a persone che ormai sono diventate veri amici".

Rosaria rimase colpita e sorpesa dalla dichiarazione di Alex, era veramente arrivato il momento che tanto aspettava?

Alex interpretò il suo silenzio come una reazione negativa a ciò che aveva detto e subito iniziò a rimangiarsi tutto, ma la donna la fermò con uno dei suoi sorrisi e le disse "Ma scherzi? Lo sai che mi faresti la persona più felice sulla faccia della Terra se mi presentassi ai tuoi amici?" "Davvero?" "Certo amore, mi piacerebbe un sacco conoscerli meglio, non solo per la loro fama da poliziotti". "Perfetto, allora è deciso, organizzerò una cena qui a casa mia e ti presenterò ai Bastardi".

Il proposito di Alex riempì Rosaria di gioia, così le due inizarono a baciarsi, prima con delle carezze innocenti, poi con tocchi sempre più azzardati che condussero a un'intensa notte d'amore.

 

La settimana successiva Alex programmò la cena con i suoi colleghi, invitando pure il capo, perchè anche lui faceva parte del gruppo, e la Piras dal momento che sapeva che frequentava Lojacono e magari la sua rivelazione avrebbe condotto a un'altra sorpresa.

 

Il giorno della cena iniziò come tutti gli altri, ma Alex si sentiva agitata e Rosaria lo intuì subito, così per cercare di calmarla cominciò ad accarezzarle i capelli. La poliziotta si sciolse al tocco della sua donna e ad un tratto disse "E se reagissero male? Cosa dovremmo fare?" "Non preoccuparti piccola, ci sarò io a proteggerti, anche se penso che nessuno sarà contrario alla nostra relazione, mi sembrano tutti molto aperti di mente" "Boh, speriamo...".

 

Il momento fatidico arrivò, erano tutti riuniti intorno al tavolo, tranne il povero Pisanelli che si trovava ancora in ospedale, e avevano terminato la gustosissima cena preparata da Rosaria.

Nessuno si fece domande sulla sua presenza perché faceva un po' parte del gruppo anche lei con tutte le collaborazioni che avevano avuto.

A un certo punto Alex guardò negli occhi Rosaria, seduta al suo fianco, e si alzò in piedi con il bicchiere in mano. Si schiarì la voce attirando l'attenzione di tutti e con il cuore in gola disse "Vorrei proporre un brindisi in questa bellissima serata e dedicarlo alla mia ragazza, la dottoressa Martone, ringraziandola per essere riuscita a sopportarmi durante questi mesi duri della mia vita. Ti amo". Concluse il suo discorso con un bacio sulle labbra a Rosaria e si sedette. Tutti rimasero in silenzio per pochi secondi, poi partì un applauso, i bicchieri si alzarono e tutti gridarono "Alla dottoressa Martone! E alla nostra Di Nardo!".

Alex si commosse, tutti le sorrisero, Lojacono le fece un cenno di approvazione e Aragona disse "Auguri ai figli maschi! O femmine... Oh, non so che se dice in queste occasioni, comunque complimenti Alex, hai fatto proprio una bella scelta, anche se ti devo confessare che all'inizio pensavo che la dottoressa fosse attratta da me per gli sguardi che mi rivolgeva" tutti iniziarono a ridere di gusto mentre l'agente non capiva il perché di questa ilarità improvvisa.

Ottavia e Laura scambiarono degli sguardi complici con le due donne innamorate e Romano quasi si commosse nel vedere l'amore che c'era tra la collega la dottoressa.

 

Quella notte Alex e Rosaria rimasero sveglie a raccontarsi le impressioni della cena, entrambre erano entusiaste della reazione dei poliziotti e la seconda non vedeva l'ora di poter prendere parte a eventi riguardanti il commissariato.

   
 
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