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Autore: Gloria Lovely    24/07/2019    1 recensioni
A combattere a fianco delle guerriere Sailor sarà una squadra proveniente dalla galassia Andromeda, custodi di gemme dai poteri speciali e leggendari. Ogni nemico è in cerca di vendetta, con un unico obiettivo: impadronirsi del Cristallo d'Argento e distruggere la Via Lattea e la sua alleata.
Riusciranno le Sailor Senshi, grazie all'aiuto di Sailor Y e la sua squadra, a sconfiggere il male e liberare i loro pianeti dalla distruzione?
Suddivisa in tre atti: 'The Other Galaxy', 'Verbo Cordis' e 'Daemonium Ribellium'.
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«Questa storia era nata col nome di "Fragile Guerriera", ora divenuta una saga vera e propria.»
Spero vi piaccia!
Buona lettura.
© Gloria Lovely 2017
Genere: Comico, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Inner Senshi, Nuovo personaggio, Outer Senshi | Coppie: Endymion/Serenity
Note: Missing Moments, OOC, Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Dopo la fine, Più serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pretty Guardian Sailor Andromeda | Saga'
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Act. 2 | "Verbo Cordis"

Eternal Cage




"La gabbia in cui vivo è indistruttibile, ma troverò la chiave per liberarmi da questa prigionia eterna."









Capitolo trentasei

• Ragazza incompresa •





Elvira's POV




«Ti prego, scusami, non volevo offendere i tuoi amici!»
È la terza volta che succede: vengo fraintesa da un ragazzino due anni più piccolo di me. Questa sono io: Elvira Sowashi, la ragazza più bassa e temuta della scuola. Ho quattordici anni e frequento la seconda media, sono nella stessa classe di Usagi Tsukino, nonché una delle mie più care amiche. Cerco di osservare ogni sfumatura di una persona per approcciare con loro, ma non sempre funziona anzi, vengo trattata al contrario di ciò che mi aspetto.
Dolcemente? Simpaticamente? No, piagnucolando o con voce roca. Raramente mi è capitato di litigare usando parole volgari.
«Non intendevo dire questo, io...»
«Scusami, scusami, ti chiedo umilmente scusa.»
«Ahh, vattene via!» grido scocciata allontanandomi dal ragazzino con il fumo che esce dalla mia testa. Come si fa ad essere così cocciuti? Ha quasi tredici anni e piange come un bambino di tre anni? Ridicolo.
Mi cambio le scarpe e cammino per il corridoio con aria un po' nostalgica. Mi manca già Jackie, la mia migliore amica. Passavamo sempre la giornata a ridere e guardare i ragazzi più grandi passare davanti a noi fantasticando.
Perché Jackie ha cambiato scuola? Perché sento la sua mancanza? E pensare che finora non sono riuscita a rendermi conto della stima che provo per lei, eppure ci conosciamo da quasi due anni.
«Su con il morale, Elvira», mi sorride dolcemente Lisa «puoi sempre rivederla dopo la scuola.»
«A meno che suo padre non voglia spegnerla per farle qualche strano aggiornamento.»
«Un androide deve essere sempre al massimo delle sue efficienze.»
"Ma io voglio vederla!" grida il mio cuore.
"Pensa a studiare, invece di pensare a lei!" replica la mia coscienza.Lisa afferra la sua cartella e lascia la scuola in compagnia di Lucrezia e Makoto, mentre io rimango a fissare il mio armadietto arrugginito. Ho molto sonno e non mi reggo più in piedi, ho una carenza di vitamine incredibile, non mangio da giorni anzi, da quando Jackie non è più al mio fianco.
«Avete sentito? Pare che Yoshiro e Kowanawa si siano lasciati.»
Le mie orecchie rantolano aiuto, forse ho sentito male. Quelli sono i cognomi di Gwendaline e Kai, la coppia "perfetta" e la migliore dell'anno. Tsè, sai che roba!
«Non ci credo!»
«Era una coppia così perfetta!»
«Significa che abbiamo una possibilità?»
«Sapevo che Gwen non era la ragazza giusta, quei due erano fin troppo perfetti.»
Io, invece, conosco la ragione. La corvina è ancora scossa dalle parole di Vicky, non mi dispiace affatto vederla avvilita anzi, se lo meritava da tanto tempo.

"Ecco, così impara a fare la perfettina di 'sta cippa!"

«Io ho sentito dire che è nata una nuova coppia alla Mugen Academy!»
«Davvero?»
«Conoscete Victor, il ragazzo prodigio e figlio del professor Kamesuke? Pare abbia trovato la sua anima gemella!» i loro occhi diventano a cuoricino. Chi è Victor? Lo conosco? Non credo, ma quel cognome mi risulta essere molto familiare.
«Oh, davvero?» chiede una del gruppo un po' delusa. «Speravo di poterlo incontrare e abbracciarlo.»
«Non ci sperare, e poi c'è sempre Haruka.»
«Ahhhh, lui!» di nuovo gli occhi a forma di cuore. Maledizione, come fanno le ragazze a sbavare davanti ai ragazzi? Non me lo spiegherò mai e poi, a me non interessano anzi, non li sopporto.
«Vi siete rese conto che lui e Victor si somigliano molto? Che siano fratelli?»
«Impossibile, hanno cognomi diversi.»
Io so cosa sono davvero: due nemesi uguali ma diverse, come Ami e me. Io sono il suo esatto contrario: irascibile, decisa e grintosa - la voglia di fare i compiti non mi manca di certo, ma detesto concentrarmi e studio in una maniera idiota: leggo e basta.
«A proposito, questo pomeriggio Victor si allenerà per le gare nazionali di pallavolo» esclama una ragazza mora del gruppo - sono in due «chi vuole portargli qualcosa?»
«Io gli porterò i biscotti!» dice una.
«Io un asciugamano di seta!» dice un'altra.
«A me basta la presenza» conclude la bionda del gruppo. Io, invece, ho deciso di andare a trovare Jackie ma, indubbiamente, andrà a fare compagnia a sua sorella insieme a Regiela. Le invidio.
Nonostante il brutto rifiuto di Gwen, ha deciso comunque di amare qualcun'altra e ha fatto la scelta giusta. Conosco Regiela e mi fido ciecamente di lei, anche perché non è colei che tutti pensano; è una vera amica.


*


Da quando Jackie e sua sorella sono diventate studentesse di quella scuola, le ragazze non fanno altro che ammirarle, Vicky in primis. Com'è possibile che l'hanno scambiata per un maschio? Oh, beh, con quella divisa dai colori spenti, una divisa simile a quella di un uomo d'affari (yuppie, per la precisione), chi mai non abboccherebbe ad un inganno simile? Confesso che non l'ho mai vista in queste vesti.
Le giovani ragazze la chiamano a gran voce e lei sorride incrociando i loro sguardi, fa l'occhiolino ammiccante e alcune di loro vanno in estasi. Ora capisco perché lei e Haruka sono esattamente uguali: tutti le vanno dietro, basta un semplice sguardo per farle impazzire e solo una carezza per farle bagnare. Ecco perché detesto gli uomini!
«Senti, quel ragazzo non è tuo, chiaro?»
«Bada a come parli, ragazzina, io sono la sua fidanzata ergo, non voglio che vi avvicinate a lui. Chiaro?»
Non ho mai visto Regiela così gelosa, si vede che è pazzamente innamorata di Vicky e non lo nega. Noto che ha una grande difficoltà a gestire quella mandria di ragazze dagli ormoni impazziti, così faccio avanti e grido da dietro alla folla.
«Lo spettacolo è finito, ARIA!»
«Altrimenti?» ribatte una di loro.
«SPARITE O VI MANDO TRA LE FAUCI DEGLI ORSI POLARI A SUON DI CALCI NEL DIDIETRO!» ringhio con voce spaventosa facendo spaventare le ragazze che, di colpo, si allontanano gridando e piagnucolando. «Questa ragazza è pazza!!!»
Sorrido maliziosa mentre le piccole leccapiedi scappano spaventate dalla mia voce paurosa. So essere pazza quando voglio, sopratutto quando le ragazze si esaltano troppo per un ragazzo affascinante anzi, una donna bella, gentile e onesta.
«Ti devo un favore, Elvira» mi sorride dolcemente Regiela tenendo il manico della porta con entrambe le mani.
«Scusami se mi sono intromessa» mi affretto a dire.
«Non devi scusarti anzi, sei capitata al momento giusto» una voce sensuale attira la mia attenzione ed io, curiosa, mi metto in punta di piedi osservando il suo profilo.
Dietro le spalle di Regiela c'è una ragazza alta dal fisico slanciato, capelli biondi e un ciuffo blu cobalto che le copre un occhio: è proprio Victoria. Com'è cambiata, ora sembra una ragazza molto matura. Nonostante sia passato solo un mese da quando ha lasciato la nostra vecchia scuola, sembra aver dimenticato pienamente la sua vecchia fiamma. Dovrebbe essere una cosa positiva, ma non lo è: sento che qualcosa non va.
«Davvero, non volevo...»
«Smettila di scusarti», sorride lei «e poi, quelle ragazze urlavano così forte che mi hanno fatto venire il mal di testa.»
Era sarcasmo o parlava sul serio? Non è facile capire il senso dell'umorismo di un robot di ultima generazione.
«Non hai tutti i torti: se fossi stata al tuo posto, le avrei mandate a quel paese fin dall'inizio.»
«Lo farei, se non fosse così difficile» sogghigna «va contro i miei principi e poi, non voglio che nessuno ci rimanga male o si offenda, perché non mi piace vedere una persona triste.»
«Sei davvero buona» sibilo sottovoce osservando le loro mani intrecciate; hanno tante cose in comune, fanno parte della stessa scuola e il loro caratteri coincidono perfettamente.
«Ti va se facciamo la strada insieme, oggi?» sussurra al suo orecchio.
«Va bene» risponde lei con una voce più profonda del solito. Incredibile come quelle due ragazze siano cambiate, da quando sono insieme. Vicky, ogni tanto, dorme a casa sua per farle compagnia e suo padre non è affatto contrario anzi, è contento di vedere sua figlia felice dopo tanto tempo. Ma sento che qualcosa non va.
In verità, le cose dovevano andare diversamente, ma una cicatrice sul cuore ha squilibrato tutto. Certo, è colpa di quella stupida di Yoshiro!
A volte mi chiedo perché sia la leader della squadra esterna di Andromeda - di cui faccio parte, per giunta - e perché non le abbia dato un pugno sul naso quando ha preso in giro i sentimenti di una ragazza androide simpatica e attraente come Victoria. Maledizione, avrei voluto essere lì per farlo, almeno si sarebbe rimangiata tutto!
«Va tutto bene, Elvy?»
Elvy... il diminutivo che ha creato Jackie per me e che nessuno ha il diritto di pronunciare. Se lo dice sua sorella, non mi dispiacerà affatto sentirlo.
«Sì, certo» indietreggio di qualche passo «forse è meglio che vada.»
«Mia sorella è a casa, se vuoi andare a trovarla, sei libera di farlo» sorride Vicky capendo che la persona che mi manca di più è sua sorella. Quella ragazza ha un cuore d'oro; Regiela ha fatto la scelta giusta scegliendola come partner, e viceversa. Sono davvero una bella coppia.








Lisa's POV



«Avanti, Lisa, sbrigati a vestirti!»
Sono passati quarantacinque minuti precisi, Sora non sembra aver voglia di aspettare oltre. Per la prima volta nella mia vita, mi sto mettendo il mascara e il rossetto rosso per apparire più "adulta". Ora che mi guardo meglio allo specchio, sembro una ventenne pronta a rimorchiare anziani o chissà chi.
«Un momento solo, pasticcino, mi manca davvero poco.»
Da quando io e Sora siamo fidanzati, la mia vita ha preso una strana piega; parole sdolcinate, baci e abbracci, luoghi proibiti, frasi con doppi sensi... è questa la vita di coppia?
Tuttavia, non è poi così male. Mi basta la presenza di un ragazzo dagli occhi d'argento per essere felice: il mio adorato principe bianco mascherato.
«Ma quanto ci metti?»
Torno nella realtà ed esco frettolosamente dal bagno, afferrò il cappotto ed esco di casa. Non sono esattamente come Sora si aspettava - un vestito attillato, scarpe col tacco alto, gioielli ovunque, un trucco da ragazza di strada... no, sono semplicemente me stessa.
«Finalmente ce l'hai fatta», sorride «credevo non uscissi più.»
«Ora sono qui, come puoi vedere» ridacchio nervosa «ma non mi sono vestita come una donna ricca sfondata... cioè, non come una vera signora.»
«A me piaci così come sei, piccolo zaffiro» di colpo il mio cuore si scioglie. È una sensazione così piacevole, non mi sarei mai immaginata un bellissimo appuntamento con il mio principe azzurro (che azzurro non è, ahah!), peccato sia un'uscita in quattro tra due coppie di nemesi. Che trovata geniale!
«Siamo pronti, Mamoru-san?»
«Siamo nati pronti, vero, Usako?»
Il coniglio della luna si presenta con un classico abito da cocktail nero e bianco, accoppiato con lo smoking elegante del suo fidanzato. Sembra imbarazzata. In effetti, neanche lei pensava di partecipare ad un'uscita in quattro. Che cosa si sono messi in testa quei due?

"So già che questo appuntamento in quattro sarà uno schifo."



   
 
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