Anime & Manga > Saint Seiya
Ricorda la storia  |      
Autore: Red Saintia    24/07/2019    13 recensioni
Due anime affini legate da un destino ineluttabile fatto di devozione, morte, rinascita... amore.
La scelta di restare accanto a colei attorno alla quale ruota la sua intera esistenza. Una promessa, un filo invisibile e indissolubile che attraverso le epoche ed il mito rimane immutato per sempre.
"Questa storia partecipa alla Soulmate Challenge indetta sul gruppo Facebook Il Giardino di Efp."
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Pegasus Seiya, Saori Kido
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
SOULMATES CHALLENGE: PROMPT 17, Destinati a incontrarsi in qualsiasi epoca.



 
E’ tutto così silenzioso qui… c’è una tale pace, una tranquillità che rasserena i pensieri. In questo posto sento che nessuno potrebbe farmi del male, ed io forse potrei vivere quella vita da semplice ragazza che mi è stata sempre preclusa.
I riflessi del sole che lentamente scompare lungo l’orizzonte mi ricordano che un altro giorno volge ormai al termine, anche se di rientrare non ne ho alcuna voglia.

Su questa terrazza sto così bene, a mio agio. Basta parlare di guerre, di piani di battaglia, di nemici. Sono stanca… stanca nell’animo, e sento sempre di più che il potere di Athena sta prosciugando quel poco di umanità che ancora mi era rimasta. Avverto dentro di me l’incombere di un destino al quale non posso sottrarmi, e ho paura… sì, ho paura, benché io sia la reincarnazione della dea della guerra il mio cuore è inquieto.
Da sempre il destino di Athena è quello di combattere e sacrificarsi per il genere umano, ed io di buon grado sarei disposta a donare tutta me stessa se ciò non implicasse non poter più rivedere lui.

Sono una stupida… non dovrei neppure pensare certe cose. Se Tatsumi e lo stesso Mur mi sentissero di certo mi ricorderebbero i miei doveri, ribadendo il fatto che Athena deve amare in egual modo tutti i suoi cavalieri. Ma come posso spiegare loro che non è la dea che ama perdutamente quel ragazzo, ma la donna. La stessa ragazzina che lo ha visto crescere e diventare uomo, la stessa che un tempo non capiva il perché provasse invidia e irritazione ogni qual volta lo vedesse.
Poi il tempo mi ha resa consapevole del perché di quei sentimenti. Avrei voluto tarpare le ali a quel irruento ragazzo, perché lui era ciò che io non sarei mai potuta essere… libera.

Ho dovuto sbattere la testa molte volte contro la sua sfacciataggine prima di capire che al cavaliere di Pegasus non si possono strappare le ali. Lui è puro istinto, sregolatezza… eppure sulla sua presenza ho sempre potuto contare.
Cosa dovrei fare adesso? Qual è la scelta giusta?
La battaglia contro Nettuno è terminata, i giovani cavalieri si sono ripresi dalle cruenti battaglie, e adesso festeggiano all’interno della baita in cui ci troviamo la riconquistata pace. Avrei voluto trattenermi anch’io con loro, facendomi coinvolgere dalle risate, dalla loro allegria e da quell’ottimismo che non hanno mai perso. Dopo un po’ però non c’è lo fatta, mi sono sentita di troppo, un’estranea, una presenza ingombrante che aveva portato loro solo sofferenze.

Ecco perché adesso mi ritrovo da sola su questa terrazza, con il rumore del vento che scuote gli alberi e smuove il mio vestito provocandomi qualche brivido. Poco distante si avvertono leggeri rumori provocati dai pesci del lago che saltellano fuori dall’acqua. E’ bello vedere come la natura tutta intorno non abbia risentito dell’enorme pericolo che fino a pochi giorni prima incombeva su tutta la terra.
Anche questo piccolo angolo di paradiso è stato protetto da quei cinque ragazzi all’apparenza così esili e miti ma con una forza interiore inesauribile. Anch’io, che dovrei essere la fonte della loro forza, da loro invece attingo le giuste motivazioni per poter portare avanti il mio compito.

Adesso è meglio rientrare però… e mettere a tacere la mente per un po’ di tempo. Ci sarà modo di pensare al futuro, o almeno è quello che spero. Mi volto spostando dal viso i capelli che il vento ha inevitabilmente agitato, in quel istante i miei occhi agganciano fulminei due iridi castane che ormai ho imparato a conoscere alla perfezione. Anche se… neppure i poteri di Athena sapranno mai capire cosa celano fin nel profondo.

“Eri qui allora… ti cercavo da un po’, credevo fossi nella tua stanza.”

“Sono uscita per prendere una boccata d’aria, e per guardare questo bellissimo paesaggio.”

“In effetti è un posto magnifico, molto meglio di Villa Kido e sicuramente più rilassante.”

“Già… il nonno mi ci portava spesso da piccola, era un modo per ritrovarci, solo lui ed io.”

“E con noi non hai piacere a ritrovarti?” il solito Seiya, sempre schietto e diretto.

“Che domande… certo che mi fa piacere. E’ solo che…”

“Cosa? Avanti parla?”

“Quello era un momento vostro, io non c’entravo niente in quel contesto. Ho preferito farmi da parte, era giusto così.”

“Ma come… la guerra contro Nettuno è appena finita e vuoi già liberarti di noi?”

Quelle parole furono come uno schiaffo in pieno viso, perché involontariamente avevano centrato esattamente i dubbi che mi stavo ponendo fino a qualche istante prima.
“Siete pur sempre dei ragazzi Seiya, non potete trascorrere la vostra vita a combattere. Avete fatto già tanto… forse troppo, è giusto che torniate alle vostre vite.”

“Stai scherzando?”

Lo guardai con risolutezza stavolta, e lui capì che le mie parole erano vere.
“No, affatto!”

“Andiamo Saori non dirai sul serio?”

“Questo non è il posto giusto per discuterne Seiya. Una volta tornati ad Atene il nuovo Gran Sacerdote renderà esecutive le mie decisioni.” detto ciò mi incamminai per rientrare nella baita, per me il discorso si chiudeva lì.

“E’ no, non puoi andartene così, aspetta!” rispose, mentre mi teneva ferma per un braccio impedendomi di proseguire 
“Cos’è questa storia Saori… noi siamo i tuoi cavalieri, dopo tutto quello che abbiamo affrontato insieme non puoi tagliarci fuori così.”

Come sempre la sua testardaggine rendeva tutto più difficile.
“Credi che non lo sappia? Credi che mi faccia piacere lasciar andare le uniche persone che mi abbiano mai trattato con rispetto e devozione, che mi hanno protetto a costo della loro vita? Ma devo farlo Seiya… perché è giusto così. Perché il destino di Athena è fatto di morte e sacrificio. Finché il male non verrà estirpato da questo mondo la dea che è in me si reincarnerà sempre, fino a quando un giorno il ciclo del destino non si spezzerà.”

“E pensi che questo m’importi?” adesso era lui a guardarmi serio e risoluto. Ed io in quello sguardo rividi il ragazzo che tempo addietro fece la promessa di salvarmi dalla freccia che mi aveva colpito ai piedi del Grande Tempio.

“Io… io non posso essere egoista Seiya, non con voi. E soprattutto non con te.

“Non fare così Saori, non nasconderti come al solito dietro le tue decisioni arbitrarie. Non sei solo tu a dover decidere, la scelta spetta a noi. Io non posso parlare per gli altri, anche se sono sicuro di sapere come la pensano, ma la mia decisione l’ho presa ormai da tempo.”

Una parte di me desiderava con tutta se stessa che la risposta fosse una sola, eppure sapevo che se così fosse stato avrei in qualche modo condannato anche lui a seguire il mio stesso destino.

“Il mio posto è al tuo fianco, così è sempre stato, e così sarà sempre. La costellazione di Pegaso protegge Athena, non permetterò che ti accada nulla Saori, questa è una promessa.” Di una cosa ero sempre stata certa, Seiya non mi aveva mai mentito.

“La mia vita è destinata ad estinguersi prima o poi, non puoi fare niente per impedirlo.”

“E allora se è questo il tuo destino vorrà dire che morirò al tuo fianco. Brucerò il mio cosmo fino al limite e in un modo o nell’altro ti ritroverò sempre. Non importa in quale epoca, non importa quanti anni o secoli dovranno passare. Io ritroverò sempre Athena… e nei suoi occhi riconoscerò sempre e solo te, Saori.”

Ed io sapevo che quelle parole erano la verità. Perché lui era lo scudo dietro il quale da sempre trovavo protezione. Se avevo raggiunto la consapevolezza dei miei poteri era solo grazie al suo coraggio.
Giuro che non avrei voluto piangere, ero stanca di versare lacrime, volevo essere forte e risoluta, volevo essere la dea che tutti loro meritavano. Ma di fronte a quelle parole io mi sentivo una semplice donna… alla quale era stata fatta una promessa che valeva molto di più di qualsiasi dichiarazione avessi mai potuto ricevere.

“Perché sei così ostinato Seiya? Potresti vivere la vita che desideri, non dovresti più combattere ne soffrire. Pensa a quello che perderesti se scegli di restarmi accanto.”

“Non m’importa. Io so solo che se me ne vado perderei te… e non sono disposto a pagare questo prezzo.”

Mi lasciò il braccio… facendo scivolare lentamente la mano nella mia. La sua stretta era forte, rassicurante, e il suo cosmo entrò in risonanza con il mio come fossero un’unica fonte di energia calda e avvolgente. Non dissi altro… non ne ebbi la forza, o forse non volevo e basta. Non avevo motivo di credere che stesse mentendo, avrei potuto saperlo facilmente leggendogli dentro, ma non lo avevo mai fatto e non avrei cominciato adesso.
Forse per la prima volta lui aveva visto più lontano di me… un disegno scritto secoli prima dal destino che aveva unito attraverso le epoche e indissolubilmente il cavaliere di Pegaso ad Athena.

Che bella favola sarebbe stata… se solo avessi avuto la certezza di un lieto fine. Ma questo, ahimè, mi era precluso sapere.

Mi accontentai di rintanarmi nel suo abbraccio protettivo che mi riconduceva silenziosamente dagli altri, ricordandomi senza parlare, che tutto quello che il fato aveva in serbo per noi lo avremmo condiviso insieme. L’incertezza del futuro non mi spaventava più così tanto. Ciò che prima era solo una vaga speranza adesso era certezza.

Qualunque fosse stato il mio destino avrei sempre ritrovato Pegasus al mio fianco.





Che dire... mai prompt fu più calzante per descrivere questa coppia (la mia Otp) ma tanto la stragrande maggioranza di voi lo sa bene. Anche chi non ama particolarmente questi due personaggi, attraverso questa one shot, potrà definire e interpretare il loro rapporto come meglio crede. Io fin da ragazzina li ho sempre visti così, sono gli unici due che da sempre mi fanno emozionare tirando fuori la parte più romantica di me. Spero di aver rispettato le direttive del prompt e che la lettura sia di vostro gradimento. Un abbraccio virtuale, a presto.
 
   
 
Leggi le 13 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Red Saintia