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Autore: Hikari29    25/07/2019    0 recensioni
[ATTENZIONE : non fatevi ingannare dal titolo... Niente lupi mannari qui]
AU...mi hanno sempre incuriosito questo genere di storie...
E voi? Avete mai pensato a come sarebbero cambiati i personaggi vivendo in un altro mondo?Beh, io si ...e personalmente il contesto di dolce flirt mi ha sempre ispirata parecchio .
Vecchi e nuovi personaggi,ognuno con un ruolo fondamentale in questo mondo fatto di magia ,combattimenti ,amore...e anche un pizzico di follia. Due scuole... Dove ognuno avrà il suo ruolo. Una protagonista dal passato complicato, che ricomincerà a sorridere solo grazie all'affetto per i suoi nuovi amici. Incontri, scontri, lacrime, sorrisi, abbracci e sfide, e comportamenti inaspettati da parte di alcuni studenti, perché diciamocelo... Non si giudica un libro dalla copertina... Ed Eri lo capirà presto.
Questa è la mia prima storia ,o meglio la prima volta che ho il coraggio di presentarvi una mia creazione...e se vi ho incuriositi, preparatevi ad "Alpha Academy "....il dolce amoris non sarà più lo stesso.
! AVVERTENZE: la storia è un adattamento di una versione originale che potete trovare su wattpad!
Genere: Fantasy, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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P.O.V.  ERI

Se mi avessero detto che a quest'ora sarei stata qui, a godermi questo bel tramonto, circondata da persone che è usuale chiamare "amici", probabilmente mi sarei sentita pienamente presa in giro.

Insomma, diciamolo pure : non sono mai stata un tipo socievole.

Ero cosi abituata a chiudermi in me stessa, da aver dimenticato cosa volesse dire divertirsi e sorridere. Questo, ahimè, riuscivo a farlo solo in compagnia di mia
madre.

Oh, mamma...papà.

Ero rimasta da sola. Talmente tanto da pensare che qualunque tipo di rapporto che includesse l'affetto fosse
superfluo.
E ne ero cosi convinta, non so come, da essere riuscita a creare un muro tra me e gli altri bambini.

Ero diversa. Ero.."un mostro".

Ed era bene così. 
D'altronde, nessuno aveva bisogno di me e gli incubi mi ricordavano di come si finisce sempre
col perdere le persone che si amano.

Ne ero convinta. Lo sapevo.

Come sapevo che non ci sarebbe mai stato nessuno disposto ad amarmi sul serio. 
Certo, eccezion fatta per zia Agata.
Lei..lei è...una fata, ecco.

A proposito, mi chiedo come mai non mi abbia ancora richiamata.
La sua esuberante segreteria telefonica mi ha già avvertita, per la seconda volta, della sua assenza a casa. 
Possibile che abbia sempre cosi tante commissioni da fare?

<< Fwahh >>

<< Cos'hai da sospirare tanto, Kitamura-chan ? >>
Ed ecco Nathaniel. 
Quasi mi sento in colpa : da quanto siamo seduti qui, su una panchina, senza che io dica una parola?

<< Nulla di che. >> Dico tranquillamente.

<< Ahh, voi ragazze! Dietro quel 'nulla' potrebbe nascondersi qualsiasi cosa. >> 
Sembra quasi esasperato.

<< Ma io non nascondo proprio nulla. >>

Spero non si sia offeso. 
Sono consapevole del mio lato inespressivo che, ogni tanto, ancora  viene fuori. 
Magari ha interpretato male qualche mio atteggiamento, oppure sono io ad aver detto qualcosa di sbagliato?

<< Ahah. Non prenderla tanto sul serio, stavo solo scherzando. >>
Continua a ridere.

<< Però non hai torto : non sei una ragazza che nasconderebbe i suoi pensieri. Sei così semplice... N-non nel senso cattivo del termine! A-anzi! >>
Ha cominciato ad agitarsi ed ora le sue gote sono, quasi impercettibilmente, arrossate.
Poi si gratta il viso e riprende il discorso.

<< Penso solo che quelle come te siano speciali. Mi sono sempre chiesto il perché della tua perenne espressione neutra, ma non riuscivo a leggere nulla dentro di te, almeno all'inizio.
Poi, ho capito che la barriera emotiva che ti eri creata era troppo forte, anche per il mio Alph... Ma poi, ecco che cominci a mostrare il meglio di te : il tuo affetto, il tuo senso di giustizia, i tuoi sorrisi confortanti. Il tuo cuore è...così limpido. >>

Nathaniel...

<< Deve essere per questo che avevo una cotta per te. >>

Eh?!

Lo guardo. Allibita, per quanto la mia mimica facciale possa permetterlo.
Intende...quello?

<< Eheh. Ti ho sorpresa, eh? >>
Beh, in effetti.

<< Mi dispiace, non volevo metterti in imbarazzo! >> Dice, agitando le mani davanti al viso.
<< Ma ehi, tranquilla, ho parlato al passato, non sono mica qui per metterti a disagio! >>

Cos'è questo lieve senso di colpa che sento all'altezza del petto?

Si alza di scatto. 
<< Sono venuto piuttosto per chiederti scusa, da parte mia e di Kazuya-sempai. Quindi, mi dispiace! >>
Con gli occhi chiusi, si piega in avanti, raggiungendo l'altezza della panchina.

<< E-ehi! Non hai di che scusarti, anzi, dovrei essere io a- >>

Mi interrompe.
<< Lei si è dichiarata. >>

Come?
<< Ed io ho...accettato. >> Ritorna in posizione eretta e unisce gli indici con fare imbarazzato.

Melody?
Ecco il perché di quegli sguardi strani in mia presenza.

<< Non hai di che scusarti. >>
Sorrido, almeno credo, cercando di mostrare un minimo della compassione e della tenerezza che provo in questo momento.

<< Ti ringrazio. >>
E anche lui si rasserena.

Mi raggiunge, sedendosi ancora una volta al mio fianco, mentre un po' di venticello, tipicamente autunnale, fa si che i miei capelli mi solletichino il viso.

Mi racconta di come la castana si sia fatta avanti, dichiarando a lui i suoi sentimenti proprio nel bel mezzo delle vacanze estive, dandogli almeno il tempo di assimilare la cosa.
Lei è sempre stata al suo fianco, così carina e gentile, proprio come la mia prima impressione su di lei mi aveva suggerito. 
Certo, spero che d'ora in poi possa esserlo in tutto e per tutto anche con me. Quel tono, improvvisamente infastidito al solo vedermi, non era esattamente rassicurante.

Nathaniel, alla fine, ha capito che a volte bisogna dare una possibilità a chi ci vuole bene davvero e, nel suo cuore, ha sempre privileggiato in qualche modo la ragazza in questione. Amore e amicizia, in alcuni casi, si incontrano.
Eppure io ne so così poco...

Ore 19:30. Coprifuoco.
Meglio andare a cenare.

<< Tanto per la cronaca, Eri. >>
Comincia a formulare mentre fa per andarsene verso la direzione opposta alla mia.

<< Se ho rinunciato a te, è anche perché ho capito che il tuo sguardo era già impegnato a guardare verso un'altra direzione. E penso di non essere stato l'unico a capirlo. >>
La sua mano sinistra raggiunge la mia spalla dal medesimo lato.

<< Adesso sta a te. >>

Se ne va.

Ero così sollevata di saperlo finalmente felice. Allora perché, adesso, con una sola frase, è riuscito a farmi dubitare persino di me stessa?
Verso quale direzione dovrebbe essere indirizzato il mio sguardo?

<< Ragazzina, il coprifuoco! Tu e la campanella non andate per niente d'accordo o è il tuo udito ad essere deboluccio? >>

Non c'è neanche bisogno che mi volti per capire che si tratti di Castiel che, con i suoi soliti modi poco delicati e, in questo caso, la sua presenza inopportuna, è riuscito a interrompere il mio flusso di pensieri.

<< Grazie per avermi fatto dimenticare a cosa stessi pensando, Maekawa. >>
Dico, ovviamente, ironica.

<< Stavi forse pensando a me? >>
Eh??

<< Sei irritante. >>
E, senza degnarlo di troppa confidenza, valco finalmente la soglia del mio dormitorio.
Mi chiudo la porta alle spalle sospirando, trovandomi davanti Kim con un asciugamano sulle spalle, segno che deve aver appena finito di allenarsi chissà dove.

<< Ehi, piccoletta! Sei tornata, vedo. >>
Mi dice, scompigliandomi i capelli come suo solito.

<< Ma... Ehi, Eri. Per caso, hai la febbre? Sei tutta rossa. >>

<< Cosa? >>
E, solo toccandomi il viso, mi rendo conto di quanto la temperatura del mio corpo sia salita. 
Le mie guance sembrano quasi in fiamme e sono sicura di non avere alcun tipo di influenza o malessere. 
Ma, allora, perché?

***

P.O.V ARMIN

<< Waa! Ancora non ci credo che le vacanze estive siano finite. >>
Si lamenta la mia ragazza stiracchiandosi.

<< Su, Iris. Ci siamo divertiti abbastanza, a quanto pare. Si torna al lavoro! >>
E, senza pensarci troppo, le regalo un bacio sulla fronte prima di allontanarmi.

<< Ehi, Armin! Ma dove vai? >>

<< Torno subito! >>
Mi volto un'ultima volta, sollevando la seconda cartella in mio possesso perché capisca.
Devo solo restituirla ad Alexy. Quell'imbranato!

Conoscendolo, dovrebbe ancora trovarsi nel sottoscala ad ascoltare musica o, magari, a bearsi della compagnia della piccola Karla.
È incredibile come quella ragazzina si sia legata a lui.
Penso lo veda proprio come un fratello maggiore.
Dovrei, per caso, essere geloso?
Nahh.

Neanche a dirlo, scendo la rampa di scale dell'edificio scolastico e mi ritrovo a guardare dall'alto il mio fratellone, proprio in compagnia di Keizo-chan.

<< Fratello >>
Alza la mano con fare annoiato.

I suoi capelli azzurri sembrano quasi avere vita propria .
Che non abbia dormito bene?

<< Buongiorno a te, Alexy. Sbaglio, o non sei riuscito a chiudere occhio stanotte? >>
Gli chiedo appoggiandomi al passamano della scalinata.

Si stropiccia gli occhi con la mano libera.
<< Ho solo ascoltato musica fino a tardi. >>

Mi accorgo solo adesso che la piccola presenza alla sua sinistra è praticamente avvinghiata al suo braccio, mentre, con le guance gonfie, osserva nella mia direzione con uno sguardo che potrei definire intimidatorio.
Sorrido nervosamente, mentre restituisco a mio fratello la cartella che, stamattina, aveva distrattamente dimenticato nella sala comune del dormitorio.

Non capisco perché Karla debba sempre guardarmi in quel modo. 
Sembra quasi ce l'abbia con me, ma sono sicuro di non aver mai fatto nulla che possa averla offesa in qualche modo.

Ok, quasi.

Ma sono un tipo dalla battuta facile io! 
Possibile che sia così permalosa?

P.O.V  ERI

<< E anche la signorina Suzuki si è finalmente degnata di onorarci della sua presenza. >>
Dice l'insegnante di arti magiche senza neanche osservare direttamente la ragazza in questione.

Ogni tanto fa piacere vedere la barbie irritata.

<< Adesso che siamo tutti, io direi di iniziare! >>
L'entusiasmo di Boris sembra animare anche i più assonnati.

La sua presenza è inusuale.
Siamo nell'aula di simulazione, dopotutto.
Ma, con un po' di calma, ci è stato spiegato che la presenza dei due insegnanti è fondamentale per la lezione di oggi.

<< Che ne dite di una lezione speciale? >>







*** NOTE D'AUTRICE ***

EEEEEEEEE allooooooraaaaaa !!!!!!!!!
Come vi va? 
No, non sono sparita. Semplicemente, scusatemi, ma le responsbilità e gli impegni si fanno sentire.
Se poi aggiungiamo anche il tempo libero con gli amici e quello per disegnare, l'unico momento libero che avevo per pensare a scrivere era LA NOTTE!

E, quindi ,eccoci qua. Con la nostra Eri, come si suol dire, "più confusa che persuasa" da queste nuove sensazioni STRANISSIME e ANOMALE mi dicono! ( - Non è colpa mia se sono sempre stata apatica. Mi hai creata tu.- NdEri )
Dall' altra parte abbiamo praticamente tutto il resto dei personaggi, quali il nostro amato Castiel, che non fa che importunare la nostra eroina;
La tripletta Armin, Alexy e Iris, ai quali stavolta aggiungiamo anche la piccola Karla (e niente, mi sono abituata troppo a questa immagine di lei), con il suo strano "odio" verso il corvino che pian piano chiariremo.
E che dire della mia adorata Kim che AZZECCA SEMPRE I MOMENTI GIUSTI! 
Ok, basta, la smetto.

Ma, tornando seri, quanti di voi hanno fatto caso a una determinata frase a inizio capitolo?
*coff coff* zia Agata *coff coff* 
Ma niente spoiler! In fondo, non manca tanto alla fine.

Piccolo appunto : mi sento leggermente sclerata e non vedo l'ora che Alpha Academy finisca così da potervi liberare da questo peso ( sad :c ).

MA 

Dato il mio essere masochista, ho deciso di accavallarmi oltre 3mila cose insieme e mi son detta :" perchè non allegare qualche disegno e preparare le schede personaggio?". 
E, neanche a dirlo, le schede in questione sono già pronte e contengono, per la cronaca, cose ovvie ( aspetto ) e non ( Alph, punti deboli, eccetera ).
Fatemi sapere se l'idea vi piace e se dovrei pubblicarla e, SOPRATTUTTO, cosa ne pensate del capitolo!

A presto (si spera)
Un bacio,
Hikari.
   
 
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