Era una notte come tutte le altre ,
era una notte d'estate calda,
era una notte semplicemente questo...

Tutti quanti i miei compagni di squadra del Bayer Monaco stavano festeggiando,
era il compleanno di Schester cosa potevo aspettarmi da un branco di ragazzi?
Ormoni e testosterone al massimo,
donne e alcolici di ogni tipo,
luci e musica altissime,
mille e più colori stravaganti inondavano completamente il locale,
tutto nostro noleggiato per quella serata da panico totale.

Se dovevo essere sincero non mi piaceva molto l'atmosfera,
tutti non capivano più un cazzo di ciò che stava succedendo,
talmente ubriachi da non sapere neppure dove si trovavano...

Non dicevo niente,
stavo muto nel mio scudo di ghiaccio,
mentre tutte quelle donne facevano a gara per buttarsi su di me,
evitavo quella sera non ero in vena di sesso facile,
sinceramente? Non mi è mai piaciuto farlo...

Dare sfogo così ai propri istinti sessuali,
non è che un modo per essere accettati dal branco...

Un altro fottuto obbligo morale,
non quella sera,
non lì,
non così.

Mi sono alzato da quello squallido divanetto ricolmo di puzza;
Fumo e alcolici stavano incominciando a soffocarmi altro che festa!

Dove vai Karl?

Mi chiedeva Franz;
abbracciava due ragazze semi nude,
molto probabilmente spogliarelliste ingaggiate da lui,
del resto gli anni si compiono una volta sola...

Esco a fare due passi...

Non aggiunsi altro neppure una parola,
chi lo sa magari lo lasciato davvero di merda,
ma sono i miei modi di fare non ci posso fare nulla.

Io e la Luna

Cazzo mi ero scordato quanto fosse bella,
tonda e argentata non c'è nulla da fare,
nessuna donna sapeva essere come lei,
così seducente con i suoi raggi ,
sapeva guardarti dentro come nessuno …

Perché?....

Perché non riuscivo a riempire quel vuoto che sentivo dentro?,
quella fottuta solitudine,
mille persone attorno ma nessuno sapeva farlo,
perché?
Karl... Karl... e solo Karl...
Il Kaiser sul campo il numero uno della Germania e dell'Europa,
Karl... Karl... Karl...
quello figo il sogno erotico di tutte le donne dell'Europa e forse oltre,
Karl... Karl... Karl...
il figlio perfetto il modello .

Ma nessuno aveva mai chiesto a Karl cosa voleva essere?
Nessuno i era mai fermato a chiederli “come stai “ ? sinceramente...

Ma tu mia bella amate d'argento non mi chiedevi mai nulla,
ti fermavi lì a guardarmi dentro...

Anche io volevo potermi fermare,
volevo potermi abbandonare fra le braccia gentili della mia donna,
donna di una vita una donna come lo eri tu Luna …

Ma io ero e resto sempre Il Kaiser …

Entravo di nuovo afferrando la prima donna che passava vicino,
entravo e mi comportavo come il Kaiser di sempre .