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Autore: kamy    29/07/2019    0 recensioni
E se Steve non fosse finito sotto ghiaccio? E se avesse cresciuto lui Tony?
Partecipa all'Au challenge.
Genere: Fluff, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Questa storia partecipa alla Parole Intraducibili Challenge indetta sul gruppo facebook Il Giardino di Efp”.

Prompt: 12) Cafuné. Dal portoghese: passare le dita tra i capelli di una persona a cui si vuole bene.

 

Cap.12 Cafuné

 

Howard chiuse il cellulare e lo lasciò cadere sulla scrivania, questo ricadde su un fianco e si aprì, facendo aprire la plastica nera con uno stridio.

Stark cadde in ginocchio, i suoi occhi erano sporti e arrossati, una lacrima gli aveva rigato il viso. Boccheggiò, gemendo piano e si tappò la bocca con entrambe le mani, soffocando un urlo.

Jarvis lo raggiunse, aiutandolo a rialzarsi.

“Anna! Anna, presto, chiama il signor Rogers! Mr. Stark sta male!” gridò.

< Fortunatamente in questo momento il signorino Tony si trova al rientro della scuola e il signor Creed non è in casa > pensò.

“Vado subito” obbedì Anna, correndo verso il giardino.

< Mi era parso di averlo visto a passeggiare con la signorina Peggy, prima, mentre stavo stendendo la biancheria >. I suoi passi risuonarono sempre più lontani.

“N-non c’è più… Maria non c’è più… J, non c’è più” pigolò Howard con voce strozzata.

Jarvis lo prese in braccio, impedendogli di crollare svenuto per terra. Raggiunse il divano e ve lo fece stendere, prendendogli la mano gelata nella propria.

“I-io non la amavo… Avevo iniziato ad odiarla, però… Tutto questo è colpa mia. Non è giusto, non è giusto” piagnucolò.

< Suo padre era un brav’uomo, un ottimo generale. Gli dovevo molto, era tra i pochi ad avere la mia stima. Lei era così dolce, così innamorata. Lo voleva così tanto Tony, ma…

Lui era come me. Siamo troppo diversi dagli altri, il nostro esacerbato genio ci rende dei mostri. Il suo cuore fragile non poteva sopportare due creature come noi.

Non avrei mai dovuto sposarla > pensò Howard, singhiozzando rumorosamente.

“STEVEN!” gridò con voce strozzata.

J abbracciò Howard e lo cullò al petto, si voltò e vide Rogers entrare correndo.

“Cos’è successo?” esalò Steven, raggiungendoli.

Howard si alzò seduto e gli gettò le braccia intorno al collo, gli nascose il viso contro il petto singhiozzando, stringendolo a sé.

Jarvis si allontanò, guardandoli di lato.

“Non mi lasciare, ti prego! Non andartene anche tu!

Ti supplico, ti giuro che cambierò! Non lasciarmi!” sbraitò Howard.

Anna prese il marito per il braccio e lo trascinò fuori dalla stanza, socchiudendo la porta.

“Lasciamoli soli” gli bisbigliò all’orecchio.

Howard gridò nuovamente, lanciando dei versi striduli.

Rogers gli accarezzò le guance, inumidendosi le dita di lacrime, e lo guardò in viso, dicendo: “Non ti lascerò mai, te lo giuro”.

“I-io… ti ho costretto a rinunciare ai tuoi sogni” biascicò Howard.

Steve lo fece stendere sul divano, sdraiandosi accanto a lui, continuando a stringerlo a sé.

“Non potevo desiderare una vita migliore di questa, accanto a te e Tony” mormorò, posandogli un bacio sulla fronte. < In fondo volevo ritirarmi dopo tutto quello che ho visto, sarei tornato in servizio solo per te >.

Howard scosse furiosamente la testa.

< Non voglio che lui e Tony soffrano a causa mia, non voglio perdere anche loro. Il giorno in cui nacque mio figlio conobbi un uomo e capii come avrei voluto che fosse mio figlio fattosi uomo. Non deluderò ancora chi sono in realtà, non mi nasconderò u giorno di più > pensò.

“Ricordi quando ti scattavo quelle foto?” esalò.

“Il nudo d’arte?” domandò Steve, corrugando la fronte.

Howard annuì.

“Vo-vorrei… che tu mi dipingessi in quel modo. Vorrei essere un’opera tua, per sempre” esalò.

“D’accordo, ma in cambio mi permetterai di aiutarti” mormorò Steve.

Howard gli passò le dita tra i capelli biondi, scompigliandogli il ciuffo biondo cenere.

“Non voglio mai più smettere di accarezzarti i capelli, ti voglio bene, profondamente. Sei la cosa più bella della mia vita, come Tony è la cosa più meravigliosa che io abbia mai fatto” biascicò.

  
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