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Autore: dream_writer    30/07/2019    0 recensioni
Los Angeles, la città degli Angeli, delle amiche scatenate, un pizzico di fortuna e un amore da perderci la testa: ecco che il mio sogno si è avverato.
Johnny Depp ha dato una svolta alla mia vita rimettendo al suo posto il mio ultimo frammento di cuore.
Ma come sempre non può essere tutto rose e fiori e ci siamo trovati entrambi a fare i conti con gli ostacoli della vita.
Una storia ricca di momenti spensierati, pieni di rabbia e di lacrime che vi coinvolgeranno in un amore travolgente e all'apparenza impossbile.
Spero tanto che questa mia prima storia vi piaccia e adesso vi lascio al racconto e al nostro amato Johnny.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi svegliai bastanza presto poiché il telefono iniziò a suonare come se non ci fosse un domani.

Vedere il nome sul display fu come se qualcuno mi avesse tirato un secchio di acqua ghiacciata. Mia madre doveva essere venuta a sapere di cosa era successo la sera prima e sinceramente non ero psicologicamente pronta.

<< pronto mamma! >

<< Franci come stai? Cosa ti è successo? Abbiamo saputo tutto ieri sera da Greta e Spencer! >>

<< mamma adesso sto bene...mai stata meglio! Non ti preoccupare poteva succedere a chiunque... adesso la cosa importante è che sia tutto apposto, ed è così, quindi non c’è più niente di cui preoccuparsi >>

<< io te lo avevo detto che non saresti dovuta andare in quel postaccio! Pieno di ubriachi, drogati e vagabondi! >>

<< quanto la fai lunga mamma! In qualunque posto del mondo ci sono persone del genere! >>

<< ...non sei in hotel, eh? >>

<< eh no....in un luogo migliore! >>

<< sì, sì lo so...me lo ha detto Greta...stai attenta! Non lo conosci >>

<< cosa stai insinuando? Johnny è una persona per bene! Lo conoscevo già da prima di ieri sera. Ho giocato con i suoi figli l’altro giorno in spiaggia e niente abbiamo parlato. Se non ci fossimo già incontrati, probabilmente non mi avrebbe salvata. E poi è grazie a lui se adesso sono viva! Gli devo un grosso favore! >>

<< ci risentiamo domani...ciao ti voglio bene e non cacciarti in altri guai! >>

<< sì ok....ciao mamma >>

Johnny doveva sempre dormire così decisi di andarmi a fare una doccia. Mi misi l’accappatoio che mi aveva lasciato e uscii dal bagno.

Nel corridoio vidi una figura venire avanti con passi pesanti; Johnny si era appena svegliato ed era ancora insonnolito. Beh la cosa più bella di quel risveglio? Era in boxer. Mi scappò un risolino, o un urletto, non so bene cosa fosse quel verso. Menomale che non mi sentì e si accorse della mia presenza solo quando mi decisi a parlare:

<< ma buongiorno! >>

<< buo – ngiorno >> rispose lui tra uno sbadiglio e l’altro.

Appena si accorse di essere in mutande arrossì, portò la mano sulla nuca e iniziò a tormentarsi il labbro con l’altra mano. Ouhhh che carino quando era in imbarazzo! Faceva sempre in quel modo. Stavo per svenire di nuovo. Come poteva pensare di presentarsi davanti a me in quel modo di prima mattina?

Decisi di non infierire e di tornare in camera mentre lui si preparava, ma soprattutto perché rischiavo di rimanere lì imbambolata a bocca aperta con un rivolo di bava!

Bussò alla porta prima di entrare con altri vestiti.

<< ho pensato di portarti qualcosa da metterti per uscire visto che il tuo vestito beh...ha vissuto tempi migliori... >>

<< grazie mille! Non dovevi! >>

<< oh dovevo eccome...solo che beh sono miei...ho trovato solo un paio di jeans bermuda e questa maglia bianca. Quest’anno va di moda no? Che dici? >>

<< dico che sono perfetti! >>

<< ok ti aspetto di sotto per colazione! >>

<< ok, grazie! >>

Quei vestiti mi donavano molto; modestamente!

Scesi di sotto con in mano il mio vestito strappato. Puzzava pure di alcool ed era macchiato di sangue...avrei dovuto buttarlo...

<< cosa preferisce per colazione milady? Abbiamo caffè, latte, succo, brioche, biscotti... >>

<< solo un caffè grazie >>

Mi guardò accigliato.

<< non ho fame stamattina... >>

<< ok ok >> << ti lascio il mio numero di telefono così in caso di “ pericolo” potrai chiamarmi >>

<< ti ringrazio Johnny >>

Finii il mio caffè, infilai le scarpe e presi la borsa.

Mi guardò perplesso da sopra il giornale.

<< mi sembrava ovvio che ad accompagnarti sarei stato io >>

<< non devi preoccuparti, hai già fatto troppo per me e di certo avrai altro da fare e non voglio dare altro fastidio! >>

<< scherzi? Non dai nessun fastidio! Insisto per accompagnarti! >>

<< davvero...sei stato fin troppo gentile n- >> Non mi fece finire di parlare.

<< la mia presenza è così sgradevole? >>

Come aveva osato anche solo pensarlo?!

<< ok se la metti così...sarai tu ad accompagnarmi...come vuoi >>

Mi accomodai sul divano in salotto davanti al grande televisore mentre finiva di prepararsi.

Era davvero una gran bella casa. Da per tutto c’erano foto dei suoi figli e della sua famiglia. Era davvero un bravo padre. Teneva molto a loro.

Scese le scale. Prese da un piattino sul tavolo vicino la porta le chiavi dell’auto e i suoi inseparabili occhiali. Lo seguii fino fuori e con fierezza riconobbi che avevo pienamente azzeccato dove si trovava casa sua. Non ci credevo ancora! Il giorno prima mi sembrava impossibile entrare o per lo meno avvicinarmi a casa sua! Un sogno irraggiungibile! E adesso, eccomi qua! Lo raggiunsi all’auto curiosa di sapere quale macchina mi avrebbe portato a giro per Los Angeles a fianco di Depp.

Wow non potevo crederci! Una Rolls Royce nera. Salii dopo di lui. Non potevo crederci; mai nella vita mi sarei aspettata di viaggiare su una macchina così lussuosa.

<< allora, dove ti porto? >>

<< all’hotel... >>

<< ok ma prima...un bel giro turistico per Los Angeles! >>

<< no ma che scherzi!? Seriamente, non voglio farti perdere altro tempo. Avrai mille cose da fare e io ti starò già facendo perdere tempo >>

<< ed è proprio qui che ti sbagli! Ho due settimane completamente libere. Le avevo prese per stare con Vanessa e i bambini, ma è andata come è andata... E poi non è un perdita di tempo stare con te >>

L'ultima frase...l'aveva detta veramente? Ok stavo in paradiso.

<< c’è qualcosa che non va...vero? Se potesse farti star meglio possiamo parlarne... >>

Non volevo essere troppo invadente, ci conoscevamo da pochissimo; mi pentii subito di aver detto quelle parole. A dir la verità mi erano scappate di bocca senza averci pensato...la curiosità era troppa e poi...avevo intuito qualcosa in lui che mi fece capire che voleva parlarne...

<< con Vanessa non è successo niente di particolare. Lei è fatta così, ha bisogno di tempo senza motivo. Così ha deciso di partire e tornare in Francia dai suoi genitori lasciandomi solo qui senza sapere se si tratterà di qualche giorno o più tempo >>

Wow...mi aveva parlato di sé stesso così liberamente...come se fossimo vecchi amici.

<< sei speciale...non so nemmeno io perché le parole mi siano uscite di bocca così spontanee. C'è qualcosa di te che mi da sicurezza... >> diede un colpo di tosse e distolse lo sguardo, fissando adesso il volante dell'auto. Lo vidi sorridere sotto i baffi.
Arrossii...
<< vedrai che nel giro di qualche giorno tornerà da te e si sistemerà tutto >>

Avrei voluto dire lo stesso per la relazione tra me e Alex. L’unica cosa integra che mi era rimasta dalla scorsa sera era l’anello.

Johnny estrasse dallo sportellino un cappellino, lo indossò e mise in moto la macchina. Mi fece fare un bel giro portandomi a vedere tutte le meraviglie di Los Angeles. Per le strade con una Rolls Royce tra i grattacieli, i negozi, i parchi e i murales.

Prendemmo un panino e una birra in un camioncino all’incrocio di due strade trafficate. Adoravo tutto questo...la sua semplicità.

A quel punto mi riportò all’hotel dagli altri.

Erano nella hall e mi accompagnò per dare maggiori spiegazioni.

Salutai le miei amiche che appena mi videro mi abbracciarono come non avevano mai fatto. Anche Spencer mi salutò in questo modo mentre Alex se ne stava in disparte imbarazzato. Non sapeva cosa dire...glielo leggevo in faccia: non aveva dormito tutta la notte aveva delle occhiaie allucinanti. Beh almeno un poco ci teneva a me. Mi venne in contro. Volevo che mi dicesse solo una cosa e poi ne avremmo riparlato con calma.

<< scusa amore...mi sono comportato da stupido...lo sai che non lo avrei fatto veramente se non avessi bevuto, ma sopratutto mi dispiace per non averti aiutato... >>

<< ...scuse accettate. L’importante è che adesso sia viva...no? >>

<< non sai quanto sono stato in pensiero, ho temuto il peggio >>

Abbassò lo sguardo.

<< cosa avete organizzato per oggi pomeriggio? >>

<< pensavamo di andare a fare shopping...solo che non conosciamo molto bene Los Angeles... >> esordì Greta.

<< beh se volete posso accompagnarvi io! Conosco piuttosto bene Los Angeles >>

Johnny che fino a quel momento era rimasto in disparte si fece avanti.

<< davvero lo faresti? Passeresti tutto il pomeriggio con gruppetto di ragazzi a giro per le strade di questa città? >>

<< perché non dovrei? >>

Greta e Bianca si scambiarono uno sguardo complice e un sorrisetto malizioso. Povero Johnny non volevo essere nei suoi panni.

Andammo in tantissimi negozi e comprammo borsate di vestiti. Johnny conosceva praticamente tutti e mi divertivo a vederlo indossare sciarpa e cappellino d’estate con un caldo allucinante. Appena entravamo in un negozio si toglieva tutto quel ben di dio di roba e inutile dire che era sudatissimo. Così per farlo riprendere mangiammo un gelato in parco, pieno di fontane e prati immensi. Beccai Johnny un paio di volte osservare i movimenti di Alex e scrutarlo nei minimi dettagli.

Io e Alex, piano piano, tornammo come prima. Anche se io facevo molta più attenzione ed ero leggermente diffidente; d’altronde non si era comportato bene nei miei confronti.

<< domani mi esibirò con il mio gruppo. Ho dei biglietti per voi...non so, vorreste venire? >>
Nel dirlo si passò una mano dietro la testa e mi dovetti trattenere dall'impazzire. Anche Greta e Bianca sembravano sul punto di svenire e mi sussurrarono all'orecchio: << sexaggine a parte...ha detto seriamente che siamo invitate al suo concerto? >>

<< a quanto pare >> risposi con un fil di voce ancora imbambolata a fissarlo.

<< a noi farebbe molto piacere! Mi piacerebbe vederti suonare! Non vorremmo però approfittarne troppo della tua gentilezza >>

<< Perfetto, sarete i miei ospiti d'onore! >> mimò un inchino con tanto di sorriso smagliante. Vabbè, via...voleva farci morire. Frugò nella tasca e poi si accese una sigaretta. << vi farò avere i biglietti entro domani a pranzo! >>

<< a domani allora! >>

<< ciao! >>

<< ciao Johnny! >>

Si diresse verso l’auto e mi osservò salire le scale che procedevano la hall. Sbirciai con la coda dell'occhio; sembrò sorridermi e scuotere leggermente la testa mentre apriva la portiera dell'auto. 

Non so se Johnny osservasse Alex per proteggermi e fare in modo che non capitasse più una situazione come quella della sera prima, o perché fosse “ geloso”. Al solo pensiero arrossii. No, non può essere possibile. È soltanto una persona premurosa e protettiva. Dopo tutto è felicemente sposato, almeno credo, e ha dei bellissimi figli.

Ok, ok ci sono! Oggi avevo intenzione di postare due capitoli, visto che avevo il pomeriggio libero, ma essendo estate ci sono le amiche che ribaltano i piani! Stasera comunque ne posterò un altro come promesso. ;-) 
Cosa ne pensate per ora della storia? La nostra protagonista ha fatto bene a perdonare Alex? E Johnny, è veramente geloso? Seguitemi e lo scoprirete! Ringrazio con tutto il cuore coloro che hanno letto i capitoli precedenti! Grazie davvero!
- dream_writer



 

   
 
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