Anime & Manga > Altro - anime/manga shoujo
Ricorda la storia  |      
Autore: The Bride of Habaek    31/07/2019    0 recensioni
[Spice and Wolf]
"Chi, essendo amato, può dirsi povero?" (Oscar Wilde)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Siamo in viaggio da mesi ormai, sostiamo alcuni giorni giusto il tempo di contrattare e ripartiamo per raggiungere Yoitsu anche se non sappiamo ancora se la mia terra esiste ancora oppure è andata perduta nei secoli.
Lawrence: "Esco a comprare della merce, devo contrattare con alcuni clienti. Ci vediamo dopo!" dice dopo essersi vestito velocemente, con tutta l'aria di chi non rientrerà poi così presto.
Holo: "Non dovresti riposare un po'? Siamo appena approdati qui dopo un lungo viaggio, sarai stremato."
Lawrence: "Mi fa piacere che sei preoccupata per me ma Holo, sai bene anche tu quanto sia costoso oltre che faticoso spostarsi da un posto all'altro."
Holo: "Almeno portami con te. Cosa ti costa?" posso esserti utile, potrei guardarti le spalle.
Lawrence: "Sai che ti porterei sempre con me se solo potessi. I mercanti con cui contratterò sono particolarmente malfidati e guardinghi, se ti porto con me potrebbero pensare che stiamo tramando alle loro spalle. Ti prometto che tornerò il prima possibile... prima che sorga la Luna."
Mi avvicino a lui e lo stringo forte.
Holo: "Va bene, stavolta hai vinto tu. Fai attenzione!" torna da me il prima possibile.
Lawrence mi bacia la fronte ed esce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle. Non ho alcuna voglia di uscire, finché non torna non posso che stare in pensiero, d'altronde lo fa per il mio bene... vuole che non mi manchi niente ed è proprio per questo che si da così tanto da fare per guadagnare lumioni su lumioni. Provo dei sentimenti nei suoi confronti e quando siamo distanti è come se una parte di me smettesse di esistere. La lancetta dell'orologio scorre veloce e le ore passano come fossero minuti. Fuori è buio ma di Lawrence ancora nessuna traccia, è molto strano... non è da lui tardare, non vorrei gli sia successo qualcosa. Mi avvio verso la porta, afferro la maniglia e il portone si spalanca: Lawrence mi cade addosso privo di sensi.
Holo: "Lawrence che cosa è successo? Rispondimi ti prego!!!"
Per fortuna sono un lupo e la forza non mi manca. Lo carico di peso sulle mie spalle e lo distendo sul letto, gli tocco la fronte e bolle come una pentola d'acqua sul fuoco... qualche istante dopo gli sbottono la camicia e noto del sangue che scivola copiosamente da una ferita aperta sul suo petto. Trattengo le urla e le lacrime cercando di rimanere calma, tampono la ferita e Lawrence apre finalmente gli occhi dicendo: "M-mi hanno accoltellato Holo."
Poi sviene nuovamente e vengo presa dal panico.
Holo: "Vado a chiamare un medico, resisti!"
Corro per le scale saltandone due a due urlando: "Serve un dottore è urgente!"
Per fortuna c'è un uomo nella locanda che sa il fatto suo e può aiutarci. Lo prego di salvarlo e l'uomo sulla cinquantina mi segue sin dentro la stanza in cui soggiorno ormai da qualche giorno insieme a Lawrence, che ora giace tramortito sul letto.
Holo: "Aiutatelo vi scongiuro!"
Piango senza trovare la forza di combattere quelle sensazioni che mi attanagliano il cuore e la mente. L'uomo che mi ha seguita nella stanza si rivela essere un medico, lo visita e disinfetta la ferita, poi cuce la parte lacerata dal coltello mentre stringo un panno bagnato sulla fronte di Lawrence che viene invaso da spasmi di dolore e cerca di non urlare mordendo un lembo del lenzuolo.
Medico: "E' fuori pericolo, deve rimanere a riposo, non permettetegli di alzarsi per alcun motivo."
Holo: "Grazie infinite dottore. Non so come avrei fatto senza il vostro aiuto. Vi sono debitrice."
Medico: "Salvare delle vite è il mio mestiere. Il vostro compagno è giovane e forte, si riprenderà in men che non si dica."
Quando l'uomo esce dalla stanza mi avvicino a Lawrence per cambiare le pezze bagnate posandone delle nuove sulla sua fronte affinché facciano scendere la febbre, poi poggio la testa sul suo addome e cerco di soffocare la frustrazione per averlo lasciato andare: avrei potuto fargli evitare tutto questo. Piango come se mi avessero amputato un arto o asportato un organo vitale, tanto che lui si sveglia ed inizia ad accarezzarmi la schiena lasciando scivolare le dita sulla mia pelle.
Lawrence: "Holo sono vivo non serve disperarsi."
Holo: "Sei uno stupido! Potevi morire!"
Urlo aggrappandomi alla sua camicia sbottonata da cui si intravedono i punti di sutura.
Lawrence: "Se ora sono qui è solo grazie a te." dice con fermezza afferrandomi per un polso.
Lawrence: "La colpa è mia, dovevo prestare maggiore attenzione. Sono stato ingenuo e... imprudente."
Holo: "Se mi avessi portata con te avrei potuto aiutarti."
Lawrence: "Il ragazzo che mi ha seguito e accoltellato... sono certo che era un loro complice. Voleva derubarmi ma non ci è riuscito... sono fuggito appena in tempo anche se mi sono beccato una coltellata come vedi... quel che è stato è stato, mi servirà senz'altro da lezione. Non mi lascerò fregare una seconda volta." dice guardandomi col fuoco negli occhi.
Gli cingo la vita con le mani, Lawrence cerca di alzarsi dal letto per vendicarsi di quei delinquenti ma non glielo permetto. Lo inchiodo e lui mi porta le mani attorno alle spalle circondandomi.
Holo: "Il medico ha detto che devi riposare, non fare mosse azzardate."
Lawrence: "Agli ordini comandante!" dice ironicamente.
Holo: "Lascia che stavolta sia io a prendermi cura di te."
Lawrence: "Grazie, Holo."
Holo: "Devi stare riguardato, capito?" dico sollevata dal fatto che sia di nuovo qui e che il peggio sia ormai acqua passata.
Lawrence: "Lo farò, promesso. Almeno finché non inizierà a cicatrizzarsi la ferita."
Lawrence mi fa l'occhiolino e mi dedica un ampio sorriso. Mi rilasso fra le sue braccia e fra di noi scatta un bacio passionale, sanguigno, uno di quelli da cui non ti staccheresti per nulla al mondo. Alla fine diventi parte di quelle labbra e le desideri ancora di più. E' il primo di una lunga serie.
Lawrence: "A cosa pensi?"
Holo: "Niente di particolare, sono felice che tu sia qui."
Lawrence: "So che non me l'hai chiesto ma, io stavo pensando al nostro futuro assieme."
Holo: "Lawrence..."
Lawrence: "Non ho grandi piani al riguardo, ma una cosa la so per certo."
Holo: "Che cosa?"
Lawrence: "Voglio viverlo con te Holo, voglio viverti giorno per giorno, senza programmi: liberi come il vento! Perché ti amo e l'unica cosa che desidero è stare con te."
Quelle parole sono come il sidro per me. Non riesco ancora a crederci, per la prima volta sento di potermi fidare lasciandomi tutto alle spalle.

Holo: "Anche per me è lo stesso!"
Il suo sguardo vale più di mille parole, non lo dimenticherò mai. E' un giovane mercante ed ha vissuto molto meno di me, ma sa donarmi tutto ciò che ho sempre desiderato: amore, comprensione, rispetto, condivisione. Lo stringo attirandolo a me e lui mi lascia fare, il dolore per quella ferita lo affligge ma non me lo fa notare, non vuole farmi preoccupare.
Holo: "Come ti senti?"
Lawrence: "Stò già meglio, scusa se ti ho fatta preoccupare."
Holo: "Ho avuto così tanta paura che ora non riesco a starti lontana."
Lawrence: "Infatti non devi, se mi stai accanto guarirò molto più velocemente e il dolore scomparirà."
Holo: "Ti chiedi ancora se sia possibile l'unione tra un uomo e una divinità pagana?" chiedo mentre siamo straiati l'uno accanto all'altra.
Lawrence: " Ho smesso di farmi delle domande. La mia risposta è seduta proprio accanto a me."
Lo bacio impulsivamente e in un secondo Lawrence è sopra di me.
Holo: "Fai attenzione ti prego, sei ferito." dico poggiando le mani sul suo corpo martoriato ricoperto di bendaggi.
Lawrence: "Sto bene tranquilla. Ci vuole molto di più per mettermi fuori gioco."
A quel punto i miei sentimenti fluiscono in lui. Facciamo l'Amore in quel letto fin troppo stretto per accogliere entrambi, così Lawrence diventa il mio cuscino ed il nla sua coperta. Superiamo il limite prestabilito fino a dipendere l'uno dall'altra, mi accoccolo fra le sue braccia rimanendo inebriata dal profumo della sua pelle. Il mio viso cerca le sue labbra, mentre le sue mani mi pervadono approdando nel mio fondoschiena dopo aver attraversato il litorale delle mie curve. Ad un certo punto Lawrence si addormenta per il dolore e la stanchezza, mentre io sono troppo in pensiero per quel che gli è accaduto e lo sorveglio tutta la notte posando il capo dove batte il cuore.
Holo: "Resta con me Lawrence." sussurro abbracciata a lui.
Lawrence: "Non ti lascerò mai, mia Principessa."
Holo: "Allora eri sveglio?"
Lawrence: "Certamente! Non potrei mai addormentarmi con tutto questo trambusto!"
Holo: "Ero preoccupata per te!" sbotto dopo aver letto l'ironia delle sue parole.
Lawrence: "Lo so, non era un rimprovero."
Verso qualche lacrima ripensando a quel che avrei potuto perdere. Lawrence mi bacia la fronte e quel semplice gesto è sufficiente per tranquillizzarmi. Il mio Principe è qui, il mio cuore esulta sentendolo così vicino.
"Chi, essendo amato, può dirsi povero?" (Oscar Wilde)
Fine.

 

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Altro - anime/manga shoujo / Vai alla pagina dell'autore: The Bride of Habaek