Anime & Manga > Ranma
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Autore: niwakaame    02/08/2019    2 recensioni
“Fra me e quello lì NON c'è nessun passato, nothing, nada, niente di NIENTE, CAPITO?!” Bercio sguaiata. “Lui mi ha offerto un lavoro ed io ho accettato, tutto qui!”
E se Akane non fosse una frana in cucina? E se invece fosse una talentuosa pasticcera? E se Ranma fosse invece la nuova stella della ristorazione stellata? Tra padelle, litigate, incomprensioni e piatti da leccarsi i baffi i nostri eroi troveranno (o ritroveranno) l'amore ... forse?!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Chiedimi di baciarti Akane ...”

 

Diamine, non desidero altro … ma non posso.

Non così, non ora.

Temo sia il mio turno di dire di no.

 

“Ranma aspetta …” faccio un passo indietro per guardarlo negli occhi, i suoi meravigliosi occhi blu, e ciò che ci leggo dentro è disappunto, delusione e amarezza.

“I Kami sanno quanto io voglia baciarti in questo momento ...” sospiro

“Ma prima ho bisogno di capire certe cose … non voglio commettere un errore di cui poi potrei pentirmi amaramente ...”

 

Con un gesto brusco si allontana

“Quindi staresti dicendo che io sono un errore di cui potresti pentirti?!?!” è furioso

“No!” mi affretto a dire

“E allora qual è il problema??”

“Sto solo dicendo che prima di compiere un passo importante come quello di baciarti voglio prima avere chiara la situazione … ci sono molte domande che esigono risposte e molte chiarificazioni che mi devi. Per me un bacio non è una cosa da poco … non con te almeno …Voglio solo fare le cose per bene Ranma, tutto qui. Riesci a capirmi?” termino arrossendo

“Ed il fatto che io non sia Ryoga non c'entra nulla vero?!” mi chiede furibondo

“Ryoga?? Cosa c'entra Ryoga ora?” sono a dir poco perplessa

“Eccome se c'entra mia cara, se fossi stato Ryoga a quest'ora saremmo già di là a scopa...”

 

Non gli faccio nemmeno finire la frase, gli mollo uno schiaffo talmente forte da lasciargli il segno di tutte e cinque le dita sulla faccia.

“Grandissimo bastardo e troglodita che non sei altro, come ti permetti?? Eh?!?! Ti presenti senza preavviso di notte a casa mia, mi implori di poter restare, mi chiedi di perdonarti e poi che fai?! Mi insulti e mi dai anche della puttana?! Ti dico una cosa Ranma Saotome, non è così che si ottiene il perdono di una persona e nemmeno il rispetto se è per quello. Adesso io me ne vado a letto, mi auguro che domani mattina tu abbia ripreso possesso delle tue facoltà mentali e che tu sia in grado di spiegarmi questa tua ennesima follia, altrimenti questa è l'ultima volta che mi vedi.”

E con questo mi volto e me ne vado in camera mia, non senza sbattere violentemente la porta come ultimo gesto di stizza.

 

Ma che cavolo di problemi ha?? Perché fa così?? Kami quanto mi fa incazzare … E poi perché ha tirato in ballo il povero Ryoga??

Mi infilo sotto le coperte, sapendo già che stanotte non chiuderò occhio.

 

***

 

E infatti non ho chiuso occhio.

 

Alcuni raggi di luce stanno iniziando a penetrare dalla finestra, il che significa che è mattina.

Ho passato la notte a girarmi e rigirarmi nel letto ed ora devo alzarmi ed affrontare quello stronzo che dorme di là.

 

Sbuffo.

Quasi quasi mando giù un litro di gocce di valeriana e dormo fino a domani.

Ma so benissimo che non posso e che devo invece far fronte alla situazione, perciò calcio via il piumone e mi alzo.

 

Prima di andare di là vado in bagno a darmi una lavata, sperando che l'acqua mi rinfreschi anche le idee oltre alla faccia.

Mi guardo nello specchio sopra il lavandino.

Gli occhi sono cerchiati da due enormi occhiaie azzurro-viola, il volto è tirato ed in testa sembro avere un rovo al posto dei capelli .

Una merda insomma.

 

Mi lavo i denti, il viso, mi pettino e mi riguardo allo specchio.

Le occhiaie sono sempre lì, ma sto riprendendo un po' di tono ed i capelli hanno un aspetto quasi decente.

“Temo che questo sia il massimo a cui posso aspirare ...” sospiro rassegnata

 

Esco dal bagno ed un delizioso aroma lievemente zuccherato mi invade le narici.

Entro in cucina e ci trovo Ranma, impegnato a lanciare in padella quelli che sembrano essere dei pancakes.

 

“ 'giorno ...” grugnisco

Sono ancora arrabbiata e voglio che sia ben chiaro.

Lui si si gira e mugugna a sua volta un 'giorno' strascicato.

Prendo il latte dal frigo, lo verso in una tazza e mi siedo a tavola.

“Ne vuoi?” chiedo con fare annoiato

Si gira appena a guardare

“No, ho già bevuto il tè”

“No, ho già bevuto il tè gne gne gne” lo scimmiotto senza farmi sentire.

Ce ne restiamo in silenzio, con me che bevo il mio latte e lui che si prepara la colazione.

“Ho fatto i dorayaki, ti vanno?” domanda mentre ne mette in tavola un intero piatto.

Sono rotondi, perfetti, profumatissimi e dall'aspetto soffice e gustoso.

Ne prendo uno e lo assaggio.

È divino … ovvio.

Non posso neanche avere la soddisfazione di dirgli dove può cacciarseli i dorayaki, perché ancor prima di accorgermene, ne ho già ingurgitati due.

“Hai per caso dell'anko*?” mi chiede

“Sì, dentro alla dispensa” bofonchio a bocca piena

Prende il barattolo, si siede di fronte a me ed inizia a mangiare senza proferire parola.

Dopo circa dieci minuti di questo surreale mutismo, decido di rompere il silenzio.

 

“Allora?!”

Ranma alza lo sguardo mentre continua a masticare

“Non hai nulla da dire?” insisto

Per tutta risposta mi ruba la tazza dalle mani e si scola tutto il latte rimasto

“Ho molto da dire, ma prima ho bisogno di una doccia” e chiude la conversazione sparendo in bagno.

 

Ti ci affogherei nella doccia, brutto maleducato!

Ma perché non lo sbatto fuori da casa mia?! Eh?! Perché?!

Stupida, stupida, stupida che non sono altro.

Me ne vado ad aspettarlo in soggiorno, pronta per il secondo round.

 

Quando lo vedo riemergere dal bagno però, tutti i miei bei propositi di litigare vanno a farsi fottere.

Ranma Saotome è coperto soltanto da un telo da bagno legato in vita e niente di più.

Per quanto lo abbia ormai già visto più volte ampiamente svestito, ogni volta è comunque un colpo al cuore.

Lo fisso sognante mentre si tampona i capelli con un asciugamano per poi raccoglierli nella sua solita acconciatura a treccia.

È bello da togliere il fiato.

Afferra al volo un cambio dal suo borsone e si richiude in bagno.

 

Accidenti Akane ripigliati!

Mi do un piccolo schiaffo da sola.

Quando, dopo pochi minuti ritorna in salotto, per fortuna vestito, io ho ritrovato un po' del mio contegno, perciò mi accomodo meglio sul divano e gli faccio cenno di sedersi.

Sprofonda nel posto accanto al mio a braccia conserte e gira la testa dal lato opposto a me.

Aspetto un po' e quando vedo che tanto non vuole saperne di parlare mi faccio avanti io.

 

“È così che mi darai le tue spiegazioni?”

Muto

“Credevo volessi chiarire.”

Nessuna risposta

“Complimenti Ranma, sei davvero molto maturo!” faccio per alzarmi, ma lui si gira con uno scatto verso di me e mi blocca per un polso

“Non volevo darti della puttana ...” borbotta

“Sì beh, però l'hai fatto. Sono molte le cose che non intendi fare, ma che poi fai comunque.”

Fa un lungo sospiro e si prende la testa fra le mani

“Senti non è colpa mia, è che quando ho a che fare con te io … io ...”

“Tu …?!” lo sprono

“Io perdo la ragione ...” mormora rosso come un pomodoro

“Si direbbe che tu perda più che altro l'educazione!”

“Ehi non è che tu sia esattamente innocente!”

“Ah si?! E sentiamo, che cosa avrei fatto?”

“Tu … beh .. tu …” esita

“Io?!” Chiaramente non trova nulla da rinfacciarmi

“Tu … mi hai dato più volte dello stronzo!” esclama trionfante

“Ranma tu SEI uno stronzo.” constato placida

“Ehi! Come osi dir...”

Gli appoggio l'indice sulla bocca

“Non ci pensare nemmeno! Non ti azzardare a dire nulla perché lo sai benissimo che ho ragione io. Sei un vero bastardo quando ti ci metti e ci sono almeno cinque dei tuoi dipendenti pronti a confermare ciò che dico.”

“Ah ottimo, quindi ora fai comunella con loro?!” mi rimprovera

“No, ma spesso ci consoliamo a vicenda dopo le tue scenate”

“Bravi”

“Grazie”

Di nuovo il silenzio

 

“Akane ...”

“Sì?”

“Cosa c'è fra te e Ryoga?” il tono della sua voce è inquieto, preoccupato

“Oddio ma è un'ossessione! Ma perché ce l'hai tanto con lui?”

“Tu rispondi alla mia domanda!” è visibilmente agitato

“Siamo amici Ranma, amici e nient'altro!”

“Ne sei proprio sicura?”

Santi Kami, ma è un interrogatorio?!

“Tra me e Ryoga non c'è assolutamente niente e mai ci sarà! Non so da dove tu abbia preso l'idea che noi due potessimo avere una qualche sorta di relazione, ma è un'idea folle!”

“Non è un'idea folle, potrebbe anche succedere!”

“No, non potrebbe!”replico piccata

“Non ti piacerebbe fare sesso con lui in tutti gli angoli del ristorante?!”

“Vuoi un altro ceffone Ranma?!” sibilo con la mano già alzata

Fa no con la testa coprendosi il volto con le mani

“Ma allora ...” dice dubbioso “allora perché l'altra sera da me lo hai invocato nel sonno?”

“Io avrei invocato nel sonno chi?”

“Ryoga!”

“Impossibile!”

“Ti dico di sì!”

“Aah Ranma ma cosa vuoi che ne sappia! Sarà stato un sogno no?! Che c'è di tanto grave?”

“È molto grave invece!” sbotta

“E perché, di grazia?”

“Per … per … perché era un sogno erotico!”

“Che cooosaaa??” assumo mille gradazioni di rosso differenti

“Tu … tu … mormoravi il suo nome … e poi hai mugolato e hai detto qualcosa tipo 'Oh sì' e sembravi tutta eccitata ...” ha gli occhi bassi, ma riesco ad intravedere comunque la sua espressione infelice.

“Non ho mai sentito niente di più stupido in vita mia! E anche se fosse? Anche se avessi fatto un sogno erotico su Ryoga?! Questo non significa che io voglia farci sesso nella vita reale. Non posso credere che sto avendo questa conversazione con te! Invece di parlare di cose serie mi fai la paternale su qualcosa di cui non ho coscienza!” mi alzo esasperata

 

“E poi!” continuo “A te cosa importa di chi mi porto o non porto a letto??” vado su e giù per la stanza gesticolando come una matta

“Mi importa eccome!” scatta in piedi anche lui “Non tollero relazioni amorose fra i miei dipendenti!” strilla

“Ma se Asumi e Wataru hanno una tresca da mesi ormai! Li hanno anche beccati insieme nei bagni!” sto sudando e non so se per il caldo o la rabbia

“Che c'entra, quella è una cosa diversa!” blatera imbarazzato

“Aaah! Sei impossibile!” grido furente

 

Mi fermo un secondo a riprendere fiato e chiudo gli occhi per calmarmi.

“Così non si va da nessuna parte ...” riprendo

“Dobbiamo darci una calmata e ricominciare da capo.”

Faccio un enorme respiro ed un passo avanti verso di lui

 

“Ranma …” fisso i miei occhi nei suoi “Perché ti importa? Perché ti interessa con chi vado o non vado a letto?”

Senza distogliere lo sguardo fa anche lui un passo verso di me e mi cinge per la vita.

Il mio cuore raddoppia immediatamente i battiti

 

“Io voglio solo il tuo bene ...” mi accarezza il viso con una mano

“E quale sarebbe il mio bene ...” metto la mia mano sopra la sua

“Di certo non Ryoga!” fa una smorfia di disgusto

“Magari invece lo è” lo provoco

“Non dirlo nemmeno per scherzo!” urla allontanandosi

 

“Ma ti senti?! Pretendi davvero di dettare ordini sulla MIA vita privata?! Tu sei pazzo!!!”

Per tutta risposta ricevo una specie di verso animalesco accompagnato da una linguaccia

 

“Sai che ti dico Ranma?! Che adesso esco e vado col primo che incontro, pensa un po'! Vediamo se riuscirai ad impedirmi anche di uscire!”

“Tu non vai proprio da nessuna parte stupida ragazzina! Non abbiamo ancora finito!”

“Abbiamo finito eccome invece!”

“Non azzardarti ad andartene da questa stanza!” è isterico

“E chi mi fermerà?! Tu?!” sbraito ancora più isterica di lui

“Smettila Akane!”

“Smettila tu!!! Se vuoi che rimanga rispondi alla mia domanda!”

Alza gli occhi al cielo e si prende la testa fra le mani

“Rispondimi Ranma!” ormai ho raggiunto il limite consentito dei decibel

“Dimmi perché ti interessa tanto la mia vita sessuale!?”

Mi fissa tremante

“DIMMELO!!!” tremo anch'io

“Perché è con me che devi fare l'amore! Solo con me è chiaro?! Me e nessun altro!” urla tutto d'un fiato

 

Lo fisso sconvolta.

Le mani sul petto per non far uscire il cuore che minaccia di saltare fuori; la gola improvvisamente secca; il respiro mozzato.

Sogno di sentirgli dire una cosa del genere da quando ero solo un'acerba adolescente ed ora che l'ha detta non riesco a reagire.

È come se fossi anestetizzata per lo shock.

 

D'altra parte anche lui non è messo meglio di me.

Ha gli occhi fuori dalle orbite, le nocche bianche per i pugni troppo stretti ed il respiro talmente ansante da sembrare prossimo ad un attacco d'asma.

 

Esito per un istante ancora, poi faccio un timido passo verso di lui ed è allora che succede.

 

Con una sola falcata chiude la distanza fra di noi, mi prende il viso tra le mani con foga e mi bacia.

Ci baciamo con irruenza, passione, intrecciando avidamente le lingue. È un bacio troppo a lungo represso e per questo violento, ma anche pieno di sentimento.

Non esiste più niente; il tempo, lo spazio, è tutto fermo, in attesa di noi, che ci baciamo all'infinito.

Quando infine ci stacchiamo, siamo entrambi senza fiato e con le guance imporporate.

 

Ranma appoggia la sua fronte alla mia

“Hai un sapore ancora migliore di quanto immaginassi ...”

“Degno del tuo palato?” chiedo dispettosa

“Mmmh … non so, dovrei avere un altro assaggio per capire meglio ...” replica con un sorriso sghembo

“E tu assaggia allora ...” sono stupita della mia sfacciataggine

Di nuovo incolla le sue labbra sulle mie ed è un altro bacio vorace, affamato e allo stesso tempo tenero.

 

Non so quanto tempo passi, un secondo, un minuto, un'ora, non lo so; so solo che non riusciamo più a smettere.

 

Le sue mani vagano veloci, quasi impazienti, su di me e quando trovano la pelle sotto al pigiama mi sento bruciare.

 

Inconsapevolmente e per un istante tremo.

 

Lui se ne accorge ed interrompe baci e carezze per chiedermi, con uno sguardo, il consenso a continuare.

Annuisco e riprende subito a baciarmi e toccarmi con ancora più bramosia.

 

Ma che sto facendo?! Non devo dirgli di sì, devo dirgli di no! Devo dirgli che prima dobbiamo parlare, che dobbiamo pensare alle conseguenze, devo fermarlo.

 

Invece abbandono quel po' di autocontrollo che ho e gli sfilo la maglietta di dosso.

La sua pelle è liscia, tirata ed il calore che emana mi scotta quasi le dita.

Le mie carezze lo esplorano su e giù per tutto il tronco, fino ad arrivare all'elastico dei boxer.

 

Il suo respiro si fa irregolare e più veloce insieme al mio.

 

Torno su, solleticandogli la base del collo e posandovi simultaneamente dei piccoli baci in punta di lingua per poi scendere di nuovo.

Non riesco a fare altro perché vengo sollevata di peso ed incollata alla parete.

 

“Akane ti voglio ...” articola fra un sospiro e l'altro

“Ranma …” mugolo

 

Devo fermarlo. Dobbiamo fermarci finché siamo ancora in tempo. Non posso fare sesso con lui.

 

“Anch'io ti voglio” mi esce invece

No, no, no, no, no, no, no!

Ma che sto facendo?! Io non sono una da sesso occasionale, sono una ragazza seria, con dei valori e dei principi.

Devo chiuderla qui.

 

Kami, ma doveva proprio essere così bello?! E profumato?!

Forse potrei cedere … solo per stavolta …

E se poi andasse a finire male?! Magari mi liquida con un semplice 'Pensavo meglio sai?! Non sei poi un granché, meglio se torni a fare le torte e basta'.

In quel caso sarei costretta ad emigrare in Europa per riprendermi dalla batosta.

 

I dubbi mi stanno martellando la testa, ma vengo riscossa dai suoi occhi azzurri che mi fissano con un'intensità mai vista prima d'ora.

 

“Akane ...” sussurra osservandomi come se avesse capito ciò che sto pensando

“Non farei mai nulla che tu non voglia …” promette; e mentre sprofondo in quelle due pozze colore del mare faccio la mia scelta.

 

“Fai l'amore con me Ranma ...” rispondo senza esitare

 

E per la prima volta da quando ci conosciamo, è Ranma Saotome ad obbedire ad un mio ordine.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*marmellata di fagioli rossi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono viva!!! Chiedo umilmente scusa, ma fra il lavoro ed impegni vari non sono più riuscita a scrivere una mazza … inoltre confesso che ho sofferto di un blocco, ero (e sono ancora) piena di dubbi … ho mille idee in testa, ma per ora nessuna di loro sta seguendo un filo logico … vedremo dove si andrà a finire!

Come sempre grazie a tutti coloro che leggono, recensiscono, seguono, ricordano e preferiscono …grazie per la pazienza!

A presto! :*

   
 
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