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Autore: Kizuato    06/08/2019    0 recensioni
Diarmuid e Saber, due cavalieri, due abili guerrieri.
La loro battaglia doveva diventare leggendaria, e così, secondo la Prima Lancia dei Cavalieri di Fianna, sarebbe stata.
Genere: Azione, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Irisviel von Einzbern, Kayneth El-Melloi Archibald, Kiritsugu Emiya, Lancer/Diarmuid Ua Duibhne, Saber/ Arturia Pendragon
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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《L'orgoglio è affidato alla lama della cavalleria!》 Un nascondiglio abbastanza spazioso, quello di Diarmuid e il suo master; ottimo per una lotta ravvicinata. Saber, il fiero Re dei Cavalieri, era a pochi passi da lui. 《Sono grato di averti incontrata.》 Il Re di Britannia era una ragazza fantastica, per l'eroe di classe Lancer: forte, bella, e in grado di resistere alla sua maledizione, che faceva innamorare qualunque ragazza di lui. Con Saber, ciò non accadeva, e Diarmuid poteva combattere con lei al meglio, entrambi senza restrizioni dovute ai sentimenti. La spadaccina aveva sprecato un gran quantitativo di forza magica per eliminare Caster, perciò il lanciere era restio al lottare con lei; tuttavia, la ragazza aveva dimostrato, ancora una volta, il suo onore e valore, decidendo di porre fine alla loro battaglia quella notte, ora che nessuno poteva disturbarli. Lancer iniziò a muovere Gaè Daerg, la sua fidata Arma Nobile dal colorito rossastro, a una velocità tale da renderla quasi invisibile all'occhio umano. 《Io sono Diarmuid O'Dyna, Prima Lancia dei Cavalieri di Fianna!》 E quanto ne era fiero, di quel titolo. La sua leggenda era finita in tragedia, ma... no. Non doveva pensarci. In quel momento, voleva solo godersi la lotta con la sua rivale, se così si poteva chiamare. 《Arrivo!》 《Splendido!》 Rispose Saber, col un bellissimo sorriso a illuminarle il volto. 《Io, Arturia Pendragon, Re della Britannica, accetto la tua sfida!》 E fu dicendo quelle parole che Arturia distese con rapidità la leggendaria lama dorata, Excalibur; era così veloce che sembrava tagliare l'aria. 《Vieni!》 Così, iniziò, veramente, il duello. Quello, per Diarmuid, non era un semplice duello mortale, né tantomeno un combattimento per ottenere il Santo Graal, quella coppa dorata a cui tutti ambivano: quello era uno scontro fra veri cavalieri, la cui vita era dedicata all'onore. Entrambi i contendenti scattarono, e la lancia di Diarmuid venne a contatto coi fendenti di spada della ragazza, facendoli vibrare il braccio. Lancer non era abituato a usare una singola arma, ma dopo aver spezzato in due la seconda, Gaè Buidhe, per permettere ad Arturia di eliminare Caster, era costretto ad usare solo Gaè Daerg. Non era un enorme svantaggio, però, vista la sua abilità a maneggiare le armi lunghe. Il cavaliere dai capelli corvini provò con vari affondi, ma la sua avversaria li deviò uno ad uno, indietreggiando e provando, nuovamente, un affondo. La Prima Lancia dei Cavalieri di Fianna non era uno sprovveduto, e difatti riuscì a parare il colpo distendendo la sua arma in modo obliquo, con un sorriso divertito, ma allo stesso tempo estasiato, sul volto. Arturia era forte e veloce, decisa e onorevole: non vi era nessun avversario migliore di lei. Dopo molti anni passati come Spirito Eroico e come cavaliere, questa era la una delle rare battaglie che voleva godersi a pieno. Stavolta fu Diarmuid a indietreggiare, ma solo per tentare l'ennesimo affondo con la sua lancia. Arturia riuscì a deviare anche quel colpo, e così Lancer passò oltre di lei. Con la coda dell'occhio la vide impunture i piedi sull'asfalto, fermandosi, per menare un altro diritto tondo dietro di lui, cercando di colpirlo al fianco. L'eroe, però, riuscì a evitare il colpo dell'eroina, facendo un salto dietro di sé per atterrare dietro Arturia. Stavolta, Diarmuid decise di non perdere troppo tempo ad ammirare la sua tenacia in combattimento, e tentò un fendente della sua lancia, dall'alto verso il basso. Il Re dei Cavalieri riuscì però, con eleganza, a spostarsi di lato, evitando l'assalto del cavaliere, la cui Gaè Daerg colpì solo l'asfalto, distruggendone una buona parte. I due si scambiarono uno sguardo, ed entrambi divennero più seri. Era finito il tempo di giocare. Saber bloccò la punta della lancia rossa a terra col suo piede, per poi cercare di colpire il viso di Lancer con la lama dorata. Egli, usando il proprio polso per parare la guardia della spada, riuscì a fermare il fendente prima che raggiungesse la sua guancia. Proseguì colpendo il piede di Arturia, facendola sbilanciare da Gaè Daerg e roteare in aria. Con grazia, ella riuscì ad atterrare dietro di lui, mentre Diarmuid preparò la sua lancia al prossimo attacco. Passò solo qualche secondo di silenzio, poi, entrambi i gli Spiriti Eroici si girarono, attaccando nello stesso istante l'altro. Come risultato, Saber si ritrovò la punta della lancia rossiccia vicino al collo, mentre, per Lancer, fu il mento ad essere minacciato dalla lama splendente dell'avversaria. Si guardarono ancora per un momento, poi sorrisero. Irisviel, la donna che accompagnava sempre il Re dei Cavalieri, restava ad ammirare lo scontro. Faceva bene, secondo Diarmuid. Assistere a un duello fra due veri cavalieri era una cosa più unica che rara, e a lui era capitata persino la fortuna di esserne partecipe. I due Servant abbassarono le loro armi nello stesso momento, e si distanziarono. Arturia stringeva la sua spada con una mano sola, perciò i suoi attacchi mancavano leggermente in forza, ma era ancora pericolosa. Diarmuid non poteva far altro che sorridere, mentre distendeva Gaè Daerg in modo obliquo, pronta sia per la difesa che per l'attacco. In quel combattimento, non vi erano Master che insultavano il loro onore, né interruttori. La sensazione che riusciva a dare una vera battaglia, contro un vero cavaliere... era meravigliosa. Il braccio che vibrava, il vento che gli colpiva il viso, la coscienza che un solo errore poteva risultare fatale; tutto ciò, di fronte all'affrontare Arturia, diventava splendido come la sua spada. Si, davvero splendido. Era felice, Diarmuid. Una felicità che pensava di non provare mai più. Poi, sentì il suo corpo vibrare. Strano, non aveva ancora incrociato la lama della ragazza... no, quello non era un semplice vibramento. Il suo corpo si stava muovendo da solo. Non ebbe neanche il tempo di realizzare, e già si era spostato di lato, con la punta della sua arma, la sua amata lancia rossa, a puntare contro il suo torace. Una lancia lunga due metri, che gli trafisse il petto con una velocità tale da non permettere, alla Prima Lancia dei Cavalieri dei Fianna, di pensare. Il sangue schizzò persino sulla guancia del Re dei Cavalieri, e si era formata una grande chiazza di quel liquido rosso per terra. La sua arma lo aveva trapassato come uno spiedino, portandolo a gemere di dolore e inginocchiarsi, mentre continua a perdere sangue dalla ferita e a sputarne dalla bocca. In quelle condizioni pietose, però, riuscì a realizzare ciò che era successo. Il suo Master, Kayneth, ancora sulla sedia a rotelle, e quello di Saber si erano fatti vedere. Kayneth piangeva, con la sua donna dai capelli rossi, poco prima data per dispersa, stretta fra le braccia, mentre il pistolero stava semplicemente fumando, con sguardo impossibile. La mano del suo Master non aveva più Magie di Comando. Allora, Diarmuid capì tutto. Saber era stata solo una distrazione, per permettere al Master di lei di catturare quello di lui, restituendoli la sua amata, ma costringendolo a far compiere un suicido a Lancer. Si... era stato davvero uno stupido. Per un momento, per quei momenti in cui si muoveva con agilità contro la lama di quella che, fino a prima, considerava un'avversaria leale, aveva davvero creduto che Saber lo stesse affrontando solo perché un vero cavaliere. Re dei Cavalieri... che titolo indegno per lei, adesso lo capiva. Lui voleva solo vivere con onore, combattere una vera battaglia, e invece era stato tradito, di nuovo. Proprio come con Fionn. Che cosa doveva fare, la sua anima, per realizzare il suo desiderio?! Si... doveva essere qualcosa di irrealizzabile, in quell'epoca. 《Volevate davvero... vincere fino a questo punto?! Desideravate il Graal così disperatamente?!》 Cominciò, urlando contro tutti i presenti. Saber era silenziosa, con gli occhi sgranati, mentre la donna dai capelli bianchi come la neve, dietro di lei, sembrava sconvolta. Tutta una sceneggiata, o una vera reazione? Non lo sapeva, non gliene importava. Gli occhi del Master di Saber restavano impassibili persino allora, e Lancer capì... quelli erano gli occhi di un assassino. 《Avete distrutto l'ultimo desiderio che serbavo nel mio cuore... nessuno di voi prova la minima vergogna?!》 Nessuno parlò. La sua era l'unica voce che si poteva udire, in quel luogo cupo e tetro. 《Non vi perdonerò... non perdonerò nessuno di voi per questo! Tutti voi, mostri che calpestate l'orgoglio di un cavaliere per il vostro personale guadagno... che il mio sangue contamini i vostri sogni!》 Kayneth aveva socchiuso gli occhi, per poi riaprirli per guardare Sola-Ui. Forse era soddisfatto. 《Che il Graal sia maledetto... che i vostri desideri vi portino al disastro!》 Il corpo di Diarmuid si stava disintegrando lentamente, riducendosi in semplice polvere nera. 《E quando cadrete negli abissi del disastro... ricordate dell'ira di Diarmuid!》 E fu con quell'ultimo monito che la Prima Lancia dei Cavalieri di Fianna sparì: con l'onore fatto a pezzi; preso in giro dall'unica che riteneva una guerriera onorevole; piangendo sangue. Era davvero patetico, per essere un cavaliere.
   
 
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