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Autore: vento di luce    06/08/2019    6 recensioni
Una raccolta di racconti eterogenei,che comprende non solo i personaggi principali,ma anche molti altri personaggi,trattando i loro sentimenti a partire da una parola,che sia astratta o concreta,che ha catturato la mia attenzione,facendo riferimento sia all'anime che al manga.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Bacio-Governatore di Sydney
One shot


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"Avanti bello,corri più veloce!",disse Abel sereno un'assolata mattina,giorno dell'inaugurazione della linea ferroviaria da Sydney a Brisbane,in sella al suo cavallo.
I lunghi capelli di Georgie,seduta davanti,gli solleticavano il volto,potendone percepire il profumo delicato. Ogni volta che cavalcavano per quei prati sconfinati,il ragazzo si sentiva libero da ogni pensiero,come quando la sorella era andata a prenderlo al porto,dopo essersi imbarcato in giro per il mondo.
"C'è troppa gente Abel,non riesco a vedere niente",esclamò la ragazza al fratello che la teneva per mano,giunti poco dopo in piazza della stazione.
Nel frattempo Arthur era andato in paese con la madre per ritirare i soldi della lana che avevano venduto il giorno prima,offrendosi di accompagnarla,prima di assistere alla cerimonia.
"Speriamo ci sia ancora posto",sussurrò poi la signora Buttman dispiaciuta,rivolgendosi al figlio che stava guidando il carro verso lo spiazzale,a ritmo sostenuto.
"Non preoccuparti mamma,vedrai che riusciremo a vedere la locomotiva",le rispose Arthur,sorridendo dolcemente.
"Georgie ho un'idea",esclamò intanto Abel,mentre cercavano di creare un varco tra le persone presenti,molte delle quali vestite con eleganza,le donne tenevano in mano un ombrellino,mentre molti uomini indossavano un cappello.
"Cosa fai!",esclamò stupita la ragazza bionda,ritrovandosi all'improvviso seduta sulle spalle del giovane.
"Dimmi,riesci a vedere qualcosa,ci sono la mamma ed Arthur?",le chiese il ragazzo sostenendo il peso della sorella.
"É bellissimo",rispose Georgie,scorgendo al centro del piazzale la locomotiva che sbuffava,meravigliata per non aver mai visto niente di simile in vita sua.
Allo sparare dei cannoni l'inaugurazione ebbe inizio,la banda ben posizionata iniziò a suonare una melodia solenne,sotto lo sguardo estasiato della folla.
"Li ho visti,li ho visti,eccoli laggiù!",gridò poi Georgie indicando la madre ed Arthur,muovendosi con foga,facendo quasi perdere l'equilibrio al fratello.
"Se  vuoi assistere alla cerimonia posso tenerti io,non preoccuparti",esclamò Abel,mentre la ragazza continuava a descrivere con entusiasmo quel che vedeva,sino a quando un uomo robusto in alta uniforme,con barba e baffi bianchi,si stava accingendo a salire sul palco.
"Il Colonnello Gray",mormorarono alcune donne,guardandolo con ammirazione.
"É il nuovo governatore di Sydney e quel bel giovane è Lowell J. Gray,suo nipote",sussurrarono altre.
"Lowell J . Gray",bisbigliò Georgie,osservando quel ragazzo biondo di spalle,che le sembrava di aver già incontrato.
"Quella elegante fanciulla al suo fianco invece è Elisa,la sua fidanzata,discendente di una delle più nobili famiglie inglesi",continuarono a dire alcune persone fra di loro.
"Non può essere lui",mormorò Georgie mentre il governatore,dopo essersi schiarito la voce,stava per iniziare il suo discorso.
"Biondino,dico a te,girati!",gridò la ragazza d'istinto a Lowell,facendolo girare,incontrando i suoi occhi azzurri come il cielo.
Il colonnello Gray rimase sbigottito per quell'improvvisa esternazione,pensando che gli australiani fossero molto diversi dagli inglesi,più spontanei,meno formali.
Mentre la gente mormorava per quanto accaduto,Abel si sbrigò a portar via la ragazza imbarazzata,con le guance accaldate per la vergogna.
"Sei troppo forte Georgie",disse il ragazzo ridendo poco dopo,sdraiato su di un prato fiorito poco lontano da lì,mentre anche la signora Buttman ed Arthur avevano lasciato la piazza,cercando di non dare nell'occhio.
Ma la ragazza bionda non faceva che ripetere nella sua mente il nome di Lowell come imbambolata,non prestando attenzione al fratello.
Qualche giorno dopo poi,non pensando più a quanto fosse successo,Abel e la sorella andarono a trovare lo zio Kevin che stava poco bene ed al loro ritorno videro Arthur dirigersi verso di loro,agitando un giornale.
"Che succede Arthur?",chiese Abel incuriosito.
"Guardate,guardate qua",rispose il giovane indicando un articolo in prima pagina.
"É stato organizzato un torneo di boomerang per la cerimonia d'insediamento del nuovo governatore di Sydney ed il vincitore riceverà come premio una raccoglitrice per cereali!",esclamò entusiasta Georgie, "ma è proprio quella che serve a zio Kevin,io sono bravissima ad usarlo",continuò la ragazza.
"Si,ma c'è scritto che è un torneo per soli uomini",disse Abel amareggiato,indicando le ultime righe dell'articolo,rientrando poi in casa con i fratelli per lavorare fino ad ora di cena.
"Così non mi riconoscerà nessuno",sussurrò poche ore dopo Georgie,dopo aver aiutato la madre nelle solite incombenze,indossando dei vecchi vestiti di Arthur,che le stavano un pò larghi.
"Allora come sto?",chiese poi a Mary ed ai fratelli che erano già seduti davanti alla tavola imbandita. "Vi presento Joe Buttman",esclamò sistemandosi i lunghi capelli biondi sotto il cappello,sorridendo.
Il giorno del torneo il governatore era di nuovo in alta uniforme,il capo con cui si sentiva più a suo agio data la sua formazione militare,ma amava anche divertirsi,proprio per questo,su suggerimento di alcuni suoi collaboratori,aveva deciso di organizzare quella gara,anche per entrare in contatto con la gente del posto ed imparare a conoscerne le abitudini. Quella mattina prese così posto in un palco a lui riservato,riparato dal sole da una grande tenda,insieme al nipote ed alla sua fidanzata.
"Levati dai piedi ragazzino",ripeterono più volte i partecipanti a Georgie sbeffeggiandola,mentre la ragazza aveva notato Lowell guardarla con insistenza.
"Ognuno di voi dovrà colpire le mele lanciate in aria con il boomerang ed il vincitore sarà quello che ne colpirà di più",disse il giudice proclamando l'inizio  del torneo.
I concorrenti così,man mano che la gara procedeva,sfoggiarono la loro abilità per essere poi eliminati ad uno ad uno,a differenza di  Georgie che effettuava dei lanci sempre più precisi,mentre la folla gridava ed Abel ed Arthur,anche loro presenti,la incitavano.
"Quel ragazzo è bravo ed anche molto carino,non è vero Lowell?",esclamò  Elisa mentre applaudiva Joe,seduta accanto al fidanzato,che sembrava assorto nei suoi pensieri.
La gara proseguì fino a quando non rimasero due contendenti per il premio finale,Georgie ed un omaccione dal petto villoso.
Il vincitore del torneo è Joe Buttman",esclamò poi il giudice,dopo un serie di lanci serrati,al termine della gara.
"Bravo,sei un campione,bravo!",iniziarono ad urlare le persone presenti,quando Lowell notò quel bracciale al polso di Georgie trasalendo.
"Sei stato davvero bravo ragazzo,possiedi un grande talento",disse il governatore alzandosi in piedi,dirigendosi verso Joe,"per questo ti concedo l'onore di un un premio speciale,un bacio dalla futura moglie di mio nipote",continuò l'uomo.
Nell'udire quelle parole Georgie si levò il cappello senza pensare,mostrando una cascata di boccoli biondi.
"Vi prego perdonatemi",sussurrò la ragazza spaventata,"lo ho fatto solamente per mio zio che ha bisogno di quella raccoglitrice."
Il colonnello Gray,nell'osservare quella scena,spalancò gli occhi incredulo,stringendo nervosamente i pugni,per poi scoppiare a ridere in una fragorosa risata.
"Non sono arrabbiato",esclamò l'uomo,"sei una ragazza eccezionale,l'Australia è una terra bellissima con ancora tanta strada da fare ed ha bisogno di giovani come te. Dal momento che sei una ragazza il premio speciale,un bacio sulla guancia,te lo darà mio nipote Lowel",disse infine stringendole le mani.
"Non è necessario",rispose Georgie imbarazzata allontanandosi dal nipote del governatore che si avvicinava sempre di più,guardandola intensamente negli occhi,fino a poggiare le sue labbra su quelle della ragazza.
A quel contatto Georgie si sentí come sospesa in un'altra dimensione,provando delle sensazioni nuove,indescrivibili.
"Bastardo!",gridò Abel in quel momento,mentre Elisa urlò nel vedere Lowell cadere a terra,colpito in pieno volto.
"Non toccare mia sorella",esclamò il giovane adirato,cingendo con un braccio la vita della sorella,portandola via.
"Fermate subito quel ragazzo",intimò però il Colonnello ai suoi uomini,trasformando il suo volto dall'espressione bonaria in autoritaria.
Se prima quello spettacolo lo aveva divertito,non poteva in quel frangente tollerare un simile affronto,da persone per di più di rango inferiore.
"Georgie,Abel",disse Arthur sconvolto,correndo verso i fratelli,distendendo le braccia  a loro difesa.
"Ti prego nonno",intervenne Lowell repentino per cercare di placare gli animi,"la colpa è solamente mia,non di quel ragazzo,ho sbagliato ma questa fanciulla è così bella che non sono riuscito a controllarmi. Perdonami",disse infine il ragazzo a Georgie,che non riusciva a proferire parola.
"Aspettate",esclamò però Elisa ai tre fratelli che stavano tornando a casa. "Lowell si è scusato,ma voi non lo avete fatto. Non sapete che nel colpire una persona come lui,nipote del governatore e mio fidanzato,è prevista la condanna a morte?"
"Smettila Elisa!",mormorò Lowell.
"C'è una differenza abissale fra noi e voi",continuò la ragazza senza ascoltare il suo promesso sposo,"voglio che ti inginocchi ai piedi di Lowell",concluse guardando Abel con aria di sfida.
"Sarò io a scusarmi al posto di mio fratello",disse prontamente Arthur.
"Elisa,se tu permetterai che accada questo chiederò perdono a Georgie nello stesso modo",sussurrò Lowell alla fidanzata ad un orecchio.
"Basta così",esclamò poi la nobile ridendo beffarda,mentre Arthur stava per chinarsi,"spero che adesso abbiate capito quanto i nostri mondi siano diversi",disse infine con disprezzo.
"Mi dispiace",mormorò solamente Lowell desolato,incontrando gli occhi di Arthur.
"Posso comprendere,mio fratello Abel avrebbe preferito morire che inginocchiarsi davanti a qualcuno",rispose l'altro,che avrebbe fatto qualunque cosa per le persone che amava,"ma penso che non si possa parlare in questo modo solamente perchè si occupa una posizione sociale diversa."
"Sono d'accordo con te",disse il nipote del governatore accennando un sorriso,guardando i tre fratelli andare via.
Quando Georgie,Abel ed Arthur portarono la raccoglitrice per cereali allo zio Kevin nel pomeriggio,il vecchio a stento trattenne le lacrime per la felicità e,mentre la fanciulla rimase in casa a fargli compagnia,i due ragazzi fuori dalla fattoria,ancora turbati per quanto accaduto quella mattina,ammirarono il tramonto senza parlare,come non volessero rovinare quel momento.
"Arthur ti ringrazio per quello che hai fatto per me",esclamò però poi Abel,rompendo quel silenzio quasi sacrale.
"L'importante è che tu sia qui",rispose il fratello.
"Però quel Lowell si è approfittato di Georgie,l'ha baciata e non riesco a dimenticarlo",disse Abel cambiando tono di voce,stringendo un pugno,come se fino a quel momento avesse tenuto tutto dentro. "Io non posso nemmeno pensare che nostra sorella possa innamorarsi di qualcuno,lasciarci da soli."
Arthur ascoltò quello sfogo senza dire niente,sapendo invece che un giorno quello che il fratello temeva sarebbe successo,se non con Lowell con qualcun altro e loro avrebbero dovuto continuare a volere bene a Georgie,almeno così sperava.
"Buonasera,sono riuscito a sapere che eravate qui",esclamò in quel momento il giovane Gray in sella ad un cavallo bianco,interrompendo quel momento così intimo fra i due fratelli. "Volevo scusarmi ancora per oggi e comunicarvi che siete invitati tutti e tre al ricevimento di domani sera a casa di mio nonno,il governatore,mi raccomando vi aspetto",concluse infine andando via,mentre Georgie,che era uscita fuori richiamata da quelle voci,aveva ascoltato quelle parole senza riuscire a rispondere per l'emozione.
Quella notte Lowel si era ritirato nella sua stanza senza cenare,non faceva che pensare a Georgie,a quel bacio appassionato,così diverso da quelli casti che si scambiava con Elisa. Anche la ragazza bionda,sdraiata sul letto,ripercorreva con la mente quanto successo,mentre Abel,avendola osservata mangiare radiosa poco prima di andare a dormire,si sentiva inquieto. Nonostante avesse confidato al fratello le sue sensazioni provava una forte gelosia che non riusciva a dominare,non riusciva a dimenticare come Georgie si fosse lasciata andare fra le braccia di quel ragazzo. Avrebbe voluto essere al posto di Lowell,ma non poteva perchè lei lo credeva suo fratello,non poteva rivelare i suoi sentimenti all'unica ragazza di cui era davvero innamorato e questo gli faceva ribollire il sangue.
L'indomani nel palazzo del Colonnello Gray fervevano i preparativi,camerieri indaffarati andavano avanti ed indietro,erano stati sistemati fiori profumati nei vasi,date disposizioni ai cuochi riguardo quel che doveva essere cucinato,mentre gli ambienti venivano puliti con minuzia.
"Chissà se Georgie verrà questa sera,non vedo l'ora di vederla",pensò Lowell in quel momento sospirando,osservando quel panorama incontaminato fuori da una finestra,mentre il vento gli accarezzava i capelli.
Suo nonno intanto,aiutato dal cameriere personale,stava indossando tutte le medaglie ben lucidate che amava sfoggiare in simili eventi.
"Spero che sarà pronto tutto in tempo",disse poi il Colonnello poco dopo al maggiordomo,entrando nel salone principale del palazzo,"mi auguro abbiate sistemato anche lo spiazzo per fare i lanci con il boomerang."
"Eccellenza,non ero a conoscenza che voleste assistere ad un altro torneo",rispose imbarazzato l'altro colto di sorpresa,"provvederò subito",disse poi l'uomo richiamando alcuni membri della servitù,mentre il governatore annuiva.
"No nonno,non ci sarà nessun torneo",esclamò Lowell con tono di voce alterata rientrando in quella grande stanza,avendo ascoltato tutta la conversazione. "Sarà solamente un'esibizione davanti ai nostri ospiti,non una gara. ",rispose il Colonnello.
"Georgie non è stata invitata per far divertire te ed i tuoi amici",replicò il giovane adirato,"inoltre  indosserà un vestito come le altre invitate,come puoi pretendere una cosa del genere?"
Il governatore guardò perplesso il nipote,toccandosi i baffi,non comprendendo il motivo per il quale se la prendesse tanto,per lui quella gente non contava molto.
"Ma non capisci Lowell?",intervenne poi Elisa in uno sfarzoso abito,andando verso di loro,"quale vestito può indossare una ragazza come quella? É una contadina come i suoi volgari fratelli ed insistendo nel volerla qui non faresti che farla sentire a disagio."
"A disagio?",sussurrò Lowell.
"Non sa comportarsi,l'unica cosa che puoi fare per farla sentire importante è farle usare quel boomerang,come un animale addomesticato,non è vero?",continuò la perfida ragazza rivolgendosi al Colonnello.
"Certamente",rispose l'uomo ridendo.
"Povera Georgie",mormorò il giovane Gray uscendo di nuovo fuori dal salone,non riuscendo più ad ascoltare quei discorsi,mentre la sua fidanzata continuava a sogghignare con suo nonno.
Quello che credeva un uomo giusto e di sani principi,in realtà era solamente un essere umano consapevole della sua posizione sociale,abituato al potere ed ai privilegi e che non aveva la minima considerazione delle persone di rango inferiore,se non per il suo personale divertimento.
Nonostante però quelle risate sgradevoli Lowell,perdendo lo sguardo verso l'orizzonte,pensò che doveva essere grato a suo nonno. Grazie al torneo ed al premio speciale voluto proprio dal Colonnello,diede quel bacio dal sapore dolce e selvaggio,come quella ragazza che,sentiva dal profondo del suo cuore,le avrebbe cambiato per sempre la vita.

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