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Autore: sab2fab4you    09/08/2019    0 recensioni
Non ho mai capito cosa fosse l’amore. L’ho sempre visto come una specie di droga, l’uomo è sempre alla ricerca di una nuova dose da iniettare nel suo corpo perché ne sente il bisogno, senza curarsi del fatto che essa lo uccide pian piano fino a portarlo all’overdose. Non ho mai capito cosa fosse l’amore fino a quando non ho incontrato lei, la mia droga personale, portatrice di salvezza e distruzione allo stesso tempo e da allora tutto ha iniziato ad avere senso.
***
Lily e Ben sono due semplici ragazzi di Bristol ma la loro vita è sempre stata complicata. Lily non sa chi sia suo padre e sua madre è in prigione; Ben vive con dei genitori completamente assenti, il padre lavora giorno e notte e la madre è sempre in giro. Sono l'uno il punto di riferimento dell'altro. Ben è da sempre innamorato di Lily ma non ha il coraggio di confessarle i suoi sentimenti perché ha paura di rovinare la loro amicizia. Lily d’altro canto prova dei forti sentimenti per Ben ma non ha mai capito cosa significhino realmente. L'amore tra Ben e Lily sboccerà oppure appassirà per sempre?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Capitolo 12


Ben

Continuavo a strappare piccoli pezzi di carta dal bordo del foglio su cui c’era stampato l’articolo dell’arresto della madre di Lily.

Non l’avevo mai vista così arrabbiata, avevo ancora impresso nella mente i suoi occhi accecati dall’ira e dovevo ammettere che mi aveva fatto davvero paura.

Mi era chiaro il motivo per cui mi aveva risposto in quel modo ma adesso l’unico tassello mancante del puzzle era perché aveva aggredito Georgia. Guardai quest’ultima seduta affianco a me e quando ricambiò lo sguardo avvertii una strana sensazione, era come se qualcuno mi stesse sussurrando all’orecchio “non fidarti”.

La ragazza oltre ad avere il labbro spaccato aveva anche due brutti lividi violacei, uno sullo zigomo e un altro vicino all’occhio.

Le rivolsi un sorriso tirato prima di spostare la mia attenzione sul posto di Lily ormai vuoto da più di tre giorni. Era stata sospesa ma nessuno sapeva quando sarebbe tornata.

All’improvviso la mia visuale venne occupata da una figura maschile che scoprii essere Thomas. Il ragazzo poggiò una mano sul mio banco e l’altra sul banco della sorella, incrociai il suo sguardo per pochi secondi perché poi si rivolse a Georgia.

<< Hai dimenticato il cellulare in macchina >>. Le disse prima di posare sul banco il suo iPhone nuovo di zecca e guardarmi di nuovo. Con la testa mi indicò la sua mano e quando se ne andò al suo posto mi accorsi che aveva lasciato una pallina di carta sul mio banco.

Senza farmi notare dalla mia compagna di banco aprii la pallina solo per trovarci un messaggio scritto molto disordinatamente.

Incontriamoci sul terrazzo durante la pausa pranzo, devo dirti una cosa importante.

Non ebbi il tempo di rispondere che la porta dell’aula venne chiusa dalla professoressa Jones.

<< Ognuno al proprio posto che non ho tempo da perdere >>. Il suo tono severo fece scattare sull’attenti tutti quanti per cui in pochi minuti la classe fu riempita di silenzio.

<< Oggi tratteremo il manifesto del Romanticismo inglese, qualcuno mi sa dire chi è che lo ha scritto? >>. Nessuno si degnò di alzare la mano per replicare e quando la Jones stava per dirci la risposta venne interrotta dalla porta che fu spalancata.

Una figura alta attraversò la soglia, non fui in grado di riconoscerne il sesso per via del cappello nero che aveva in testa.

<< Mi scusi per il ritardo >>. Anche se la voce era piuttosto femminile e vagamente familiare facevo comunque fatica a capire chi fosse. La sconosciuta aveva dei pantaloni a stampa militare ed un felpone grigio, abiti chiaramente maschili.

Improvvisamente la ragazza si tolse il cappello per non risultare maleducata e ciò che vidi mi fece spalancare così tanto la bocca da farmi quasi cadere la mascella a pezzi.

Lily era in piedi vicino alla cattedra con una mano nei pantaloni e la testa completamente rasata. Ero abituato a vederla con i capelli corti dato che li portava in stile paggetto da molti anni ma ora non c’era neanche più traccia di un capello, sembrava un soldato.

<< Murphy, la sua sospensione si è appena conclusa e arriva anche in ritardo? Complimenti >>.

<< Mi dispiace, il bus non è arrivato in tempo >>.

<< Non mi importa, ora vai al tuo posto e vedi di fare silenzio >>.

Lily camminò tra i banchi a testa alta e con una sicurezza che non le avevo mai visto prima. Guardò verso di me, o meglio verso la mia compagna di banco. Le rivolse uno sguardo pieno di indifferenza, come se i lividi presenti sul viso di Georgia non fossero opera sua. Fece lo stesso con me, venni investito dalla freddezza dei suoi occhi e per la prima volta mi sembrò una sconosciuta.

Prese posto accanto a Thomas, gli fece un cenno con la testa e il ragazzo in tutta risposta le rivolse un sorriso. Da quando erano così amici?

<< Vedo che nessuno sa chi ha scritto il manifesto del Romanticismo inglese, magari Murphy ci può illuminare con la sua conoscenza >>.

Vidi Lily passarsi una mano dietro la nuca per poi parlare. << E’ stato William Wordsworth con le Lyrical Ballads >>.

La professoressa la guardò con uno sguardo compiaciuto. << Molto bene, adesso andiamo avanti >>.

Passai l’ora di inglese con la mente altrove, era arrivato il momento di rompere il ghiaccio che si era venuto a creare tra me e Lily, il problema era come.

**

Mi strinsi nella giacca a vento mentre il freddo gelido di Stokes Croft mi penetrava sempre di più nelle ossa, eravamo solo al sei di Ottobre ma faceva freddo come se fosse Gennaio. Pestai un mozzicone di sigaretta già spento da tempo in attesa che Thomas arrivasse.

Stavo iniziando ad innervosirmi, era stato lui a dirmi di incontrarci ma erano già passati dieci minuti e di lui non c’era neanche l’ombra.

La porta del terrazzo si spalancò e per un secondo ebbi paura che fosse un insegnante ma quando vidi il viso scarno del fratello di Georgia mi tranquillizzai.

Thomas prese tra le labbra una sigaretta, cacciata qualche secondo prima dal pacchetto conservato in tasca, per poi offrirmene una. Scossi la testa e per parlare aspettai fino a quando non fece il primo tiro.

<< Allora? Vediamo di sbrigarci, credo che anche tu non sia contento di vedere la mia faccia per così tanto tempo >>.

Inaspettatamente Thomas sorrise. << Non ti posso dare torto >>.

Alzai un sopracciglio per incitarlo ad andare avanti con il suo discorso, questo suo fare misterioso mi dava sui nervi.

<< Benjamin, ti ho chiesto di vederci perché ci sono delle cose che non sai riguardo mia sorella >>.

Il mio sguardo si fece improvvisamente serio. << Che cosa intendi? >>.

<< Lei non è quello che credi >>. Passai dall’essere serio al confuso in un nanosecondo. << Non farti strane idee, ti sto dicendo questo solo perché sono stanco di vedere tutti cadere nella trappola di Georgia >>.

Mi passai una mano tra i capelli tirandoli leggermente, non stavo capendo più nulla. << Ti aspetti che io ti creda? Georgia è pur sempre tua sorella, perché dici queste cose? >>.

Thomas alzò gli occhi al cielo per poi gettare la sigaretta a terra e calpestarla. << Perché è la verità >>. Il ragazzo si infilò le mani in tasca e si posizionò proprio di fronte a me. << Senti, io non ci guadagno nulla a dirti tutto questo soprattutto perché mi farebbe comodo se tu finissi tra le braccia di mia sorella ma per il bene di Lily ho deciso di fare la cosa giusta >>. Non c’era traccia di menzogna nelle sue parole, lo guardai bene negli occhi e capii che stava dicendo la verità.

All’improvviso ricevetti una pacca sulla spalla. << Quindi, vedi di fare pace con Lily perché sei a tanto così dal diventare la marionetta di Georgia e credimi, non ti conviene esserlo >>.

Thomas mi lasciò sul tetto, solo con i miei pensieri. Cercai di creare un ordine mentale per metabolizzare la cosa:

1) Quello che si diceva sul legame inseparabile tra gemelli non era sempre corretto
2) A quanto pareva Georgia aveva una doppia faccia
3) A Thomas piaceva Lily

Non sapevo quale dei tre punti mi sconvolgesse di più. Certo, era chiaro che Thomas fosse interessato a Lily ma non mi aspettavo che me lo dicesse proprio in faccia.

Per non parlare di quello che mi aveva detto su Georgia, un conto era quello che mi diceva Lily e allora ci poteva pure stare che non le avessi voluto credere ma se anche il fratello mi aveva detto le stesse identiche cose un fondo di verità doveva esserci.

In quel momento mi resi conto di avere due missioni: scoprire di più sulla faccenda “Georgia” e riconciliarmi con Lily.



 
   
 
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