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Autore: Dauntless_99    11/08/2019    6 recensioni
Christian Grey il più giovane miliardario di tutti tempi non ha sempre avuto la vita facile. In alcune fasi della sua giovane vita ha imboccato delle strade che si sono rivelate essere sbagliate. Mi sono sempre chiesta: che cosa sarebbe successo se accanto a lui ci fosse stata una delle persone più importanti della sua vita? Una persona talmente speciale che solo lei conosce i segreti più oscuri di Grey (prima di Ana) e che gli è stato e gli sarà accanto per sempre.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Christian Grey, Nuovo personaggio
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve cari lettori, anche oggi vi chiedo di leggere attentamente l’angolo della scrittrice perché le vostre opinioni mi saranno molto d’aiuto per i prossimi capitoli. Buona lettura!

“Giorno Tiff” la saluto mentre la vedo camminare a passo svelto verso il suo ufficio, ma non ricevo risposta.
Busso un po’ preoccupato, di solito non è così il lunedì mattina.
“Giorno Tiff”
Niente di nuovo.
“Ehi tutto ok?” alza lo sguardo dai documenti che sta leggendo attentamente.
“Oh ciao. Scusa non ti avevo sentito.”
“Va tutto bene?”
“Sì, solo un po’ stanca.” Non mi convince del tutto, ma decido che è meglio non insistere per il momento.
“Ho i documenti che ti servono per l’acquisizione della SIP”
“Grazie” sto per uscire quando mi ferma
“Siediti, c’è una cosa che ti devo dire.”
“Che succede?”
“Ho esaminato tutti i curriculum dei dipendenti e c’è uno che mi è saltato all’occhio.”
Mi porge una cartellina gialla con scritto il nome di un certo Hyde Jack; la apro ed inizio a dare un’occhiata ai documenti, sembrerebbe tutto apposto.
“Be’ ha un ottimo curriculum.”
“Quello è vero, ma guarda questa pagina. Ha lavorato per case editrici molto più importanti della SIP, ma non si sa il perché ha deciso di trasferirsi in una più piccola.”
“Non vedo cosa c’è di strano. Forse vuole stare vicino alla famiglia.”
“L’ho pensato anch’io, ma ho voluto andare più a fondo ed ho scoperto un’altra cosa. Nessuna segretaria che ha avuto è durata per più di tre mesi. Miss Steele ha iniziato questa settimana il lavoro giusto?”
“Sì.” Rispondo.
“Vorrei darti un consiglio d’amica, se ci tieni davvero a lei avvertila su questo Jack.”
“Pensi che potrebbe farle del male?”
“Non lo so Chris, ma questa storia non mi convince. Ho analizzato tutti i curriculum ed alcuni penso che non servano all’azienda, anzi sembrano dei pesi. So che ci tieni al programma di tirocinio per gli studenti universitari quindi ho pensato che chi non servisse poteva essere mandato via e al loro posto mettere gli studenti.”
“Ma così mandiamo a casa delle persone!”
“Ho pensato anche a questo ed ho visto che ci sono delle posizioni molto promettenti per loro in altre case editrici e per questo chiederemo di fare delle lettere di raccomandazione. Vorrei mandare via anche Jack, ma è più complicato.”
“Capisco, ed Ana cosa centra?”
“È la sua assistente.”
“Quindi mi stai dicendo che in questo momento si potrebbe trovare a lavorare con un possibile ‘criminale’?”
“È possibile, ma non ci sono prove. È bravo nel suo lavoro e non ho in mano niente. Vorrei fare di più.”
“Hai già fatto abbastanza e per questo ti ringrazio.”
“Ho fatto solo il mio lavoro.”
“No! Hai fatto qualcosa in più.”
“Se ho novità ti aggiorno, ma per ora cerca di non far capire a Miss Steele dell’acquisizione…”
“Sì lo so la clausola di riservatezza, farò del mio meglio.” Le do un bacio sulla guancia ed esco dirigendomi verso il mio ufficio. Questa storia su questo Hyde non mi convince così chiamo Welch per indagare più a fondo.
 
“Buona sera Miss Steele.”
“Buona sera Mr Grey. Com’è andata a lavoro?”
“Il solito, ma questa domanda dovrei farla a te.”
“Be’ visto che me lo chiedi è andata bene.”
“Sono contento, andiamo a festeggiare?”
“Stupiscimi.”
Sono le tre di mattina quando il suono della suoneria del cellulare mi sveglia. Prendo il telefono e cerco ti fare il più piano possibile per non svegliare Ana.
“Elliot, ma che cavolo!”
“Ciao fratellone, disturbo?”
“Me lo chiedi anche? Sono le tre del mattino?”
“Sì certo sgridami pure, tanto lo o che stavi lavorando.”
“In verità stavo dormendo.”
“Pazienza ti devo chiedere una cosa”
“Adesso?”
“Sì adesso! Una cosa di donne?”
Elliot che mi chiede cose di donne a me. Questa non me lo sarei mai aspettato nemmeno, nei sogni più strani.
“E cosa vuoi sapere?”
“Allora ho un amico che ha una fidanzata un po’ arrabbiata e vorrebbe farsi perdonare, ma al tempo stesso vorrebbe vedere una sua cara amica per discutere di una faccenda di lavoro durante un bel pranzo. Questo mio amico però ha promesso alla fidanzata che non avrebbe visto questa sua amica perché è la causa della sua arrabbiatura, ma lui deve vederla per questioni di lavoro ma non a pranzo solo in ufficio. Come può questo mio amico uscire a pranzo con la sua amica e discutere di cose di lavoro, quando ha la fidanzata che lo controlla?”
“Questo tuo amico si chiama Elliot Grey?”
“No! Sì! Aiutami fratellino mi sono cacciato in un casino”
“Oh lo so! Ana mi ha raccontato tutto.”
“Per favore!”
“Non puoi dire al tuo amico di vedere questa sua amica in ufficio?”
“No perché a pranzo si diverte di più!”
“Capisco. Elliot non so come aiutarti.”
“Per favore.” Mi supplica.
“Senti perché non andate al mio club, la sera però a pranzo è chiuso.”
“Non posso devo uscire con Kate.
“E la sera dopo?”
“Sono nei guai fratellino, la sera è troppo sgamabile.”
“Non credo a quello che sto per dire.  Perché non vai a New York? Ti lascio casa.”
“Così è troppo sgamabile bro.”
“Non hai capito. Ti lascio il jet dell’azienda, tu e Tiffany andate a New York e parlate di affari. Se non sbaglio tu hai dei clienti la e puoi dire a Kate che vai via per due giorni a causa del lavoro, mentre io manderò Tiffany con qualche scusa.”
“Sei un genio. Grazie fratello.”
“Una cosa questa conversazione non è mai avvenuta e non voglio essere mai più convolto fra voi tre.”
“Coinvolto con chi?” mi chiede Ana cogliendomi di sorpresa.
“Mia ti devo lasciare, vedi di non divertiti troppo con Lenon.” “Ti ho svegliato?”
“No mi sono girata e non ceri, così sono venuta a cercarti.”
“Scusa Mia mi ha telefonato.”
“Tutto bene?”
“Certo. Voleva solo un aiuto dal suo fratello preferito.”
“Fratello preferito?”
“Ovvio.” Le faccio l’occhiolino e me la carico sulle spalle.
“Christian! Mettimi subito giù!”
“Assolutamente no! Dobbiamo finire di festeggiare!”
“Christian!”
 
“Christian mi vuoi spiegare il motivo del mio viaggio a New York?” una Tiffany abbastanza forse molto arrabbiata irrompe nel mio ufficio.
“Questa storia finirà spero.”
“Cosa?”
“Niente stavo riflettendo ad alta voce. Ti fidi di me?”
“Certo, ma…”
“Niente ma. Parti per New York e quando torni non voglio che mi mettiate più in mezzo.”
“Chi?”
“Lo sai chi!”
“Non lo so!”
“Credo proprio di sì. Se vuoi scusarmi avrei del lavoro da finire.”
Esce sbattendo la porta, non ce la faccio più! Guardo l’orologio e mi viene in mente un’idea.
 
È mezzogiorno e sono fuori dalla SIP, se non sbaglio Ana dovrebbe entrare in pausa pranzo tra poco. Eccola!
“Buongiorno Miss Steele. È uno schianto stamattina!” Indossa un vestito marroncino chiaro lungo fino alle ginocchia e grazie al cielo non troppo scollato.
“Christian che ci fai qui?”
“Be ho pensato che potremmo andare a pranzo.”
“Oh! Okey, ma non ho molto tempo.”
“Ci penso io.”
 
La porto in un piccolo ristorante italiano non troppo distante dal suo ufficio.
“Allora a cosa devo la tua visita?” mi domanda.
“Non posso venire a trovare la mia fidanzata in ufficio?”
“Certo che puoi, ma ho come il sospetto che ci sia qualcosa dietro.”
“Perspicace.”
“Sul serio Chris mi fa piacere che mi vieni a trovare durante la pausa pranzo solo che non vorrei che fosse solo perché hai discusso con qualcuno.”
“Chi ti dice che ho discusso?” accidenti! È così evidente?
“Vuoi negarlo?”
“No, ma sono felice di distrarmi un po’.”
“Mmmm… è successo qualcosa a lavoro?” mi chiede mentre un cameriere ci serve la pizza.
“Non proprio. È una cosa che non dovrei dirtela, ma sto impazzendo. Mi prometti che non dirai nulla a Kate?”
“Chris che succede?”
“Penso che Kate ci sia andata giù pesante con Elliot e adesso ho la netta sensazione che si sta mettendo nei guai.”
“E perché me lo dici?”
“Non lo so, di solito parlo con Tiffany di queste cose ma diciamo che abbiamo avuto una piccola discussione e poi non mi piace mentirti. Sai è tutto nuovo per me ed ho paura di perderti.”
“Quando mi avresti mentito?” mi domanda.
“Stanotte non era Mia al telefono, ma Elliot che mi chiedeva una mano. Non voglio dirti altro perché non voglio che tu abbia discussioni con Kate, ma sto impazzando.”
“Mi fa piacere che tu ti apra un po’ con me. Ci frequentiamo da solo tre settimane ed è difficile a volte capirti.”
“Immagino, io e Flynn ci stiamo lavorando.”
“Flynn?”
“Sì è il mio psicologo. L’hai visto al ballo.”
“L’altro pretendete?”
“Già.”
“Be ti prometto che non dirò nulla a Kate, mi fido di te Chris”
“Grazie, però non bombardarmi di domande eh.”
“Questo non te lo posso assicurare, ma intanto vorrei sapere qual è il tuo piatto preferito”
“Questa non è difficile: maccheroni al formaggio.”
“Sul serio?”
“Sì.”
“Sei strano. Si è fatto tardi.”
“Ti riaccompagno.”
“Buon lavoro Miss Steele.”
“Buon lavoro Mr Grey e veda di non creare troppi danni.”
“Non oserei mai, Ana”
“Christian”
“Sì?”
“Prossima settimana Josè tiene una mostra di fotografia qui a Seattle, mi chiedevo se ti andrebbe di accompagnarmi.”
“Volentieri. A dopo”
 
New York
 
Tiffany POV
 
Christian ha mandato me e Ross a New York per ‘questioni di lavoro’ ma non ne capisco il motivo. Ross ha davvero delle faccende da sbrigare mentre io non centro nulla. Mi sto dirigendo verso un indirizzo a me sconosciuto e quando arrivo, mi viene subito da ridere. “Central Park” è il nome del bar all’angolo ed è lo stesso posto dov’è stata ambientata una delle mie serie preferite: Friends.
Quando entro una voce attira la mia attenzione:
“Tiffany” mi volto e vedo Elliot appoggiato ad un tavolo vicino alla finestra.
“Elliot che sorpresa! Che ci fai tu qui?”
“Siediti. Io e te dobbiamo parlare.”
“Va tutto bene?”
“No…” e inizia a raccontarmi del litigio con Kate e della conversazione avuta con Tiffany.
“Be’ non so che dirti.”
“Sul serio? Guarda che sono in un mare di guai Tiff.”
“Be’ non è un mio problema se non sai gestire una ragazza gelosa e se mi hai scelto al ballo.”
“Stai scherzando!?”
“No Elliot! Lei non può dirti con chi e come puoi vedere la gente. Io e te siamo amici da parecchio tempo e per di più sono il tuo avvocato, quindi il suo ragionamento mi sembra insensato.”
“A me piace Kate e mi piace scherzare anche con te anche se a volte ti chiudi a riccio.”
“Se lei vuole che io non ti veda più al di fuori dell’ambito lavorativo d’accordo. Ma Natale? I compleanni? Pensi di evitarmi per sempre? E cosa succederà quando vi mollerete, se vi mollerete? Pensi di venire da me e che tutto torni come prima?”
“Io… non lo so”
“Pensaci bene. Elliot che conosco io non si farebbe comandare da una bambina viziata. Un’ultima cosa: non mettere più in mezzo tuo fratello! È felice con Ana e non voglio che il loro rapporto vanga inclinato.”
Prendo ed esco prima che mi veda piangere, inizio a correre fino ad arrivare nella mia camera d’albergo. Una volta dentro mi chiudo in bagno e scoppio a piangere. In meno di due settimane la mia vita è andata in mille pezzi.
 
Seattle
 
Christian POV
 
Sto salendo in ascensore dopo una fantastica giornata di lavoro. Quando entro l’ambiente mi sembra un po’ diverso: tutto è apposto, ma sento che qualcosa non quadra. Dirigendomi verso il mio studio noto che dalla sala cinema provengono dei suoni da quello che deduco essere il telefilm Friends. Tiff penso.
Quando entro la vedo addormenta sul divano, con tutto il trucco sbavato; decido di non svegliarla per il momento ma voglio delle spiegazioni.
“Fratellino”
“Elliot che cavolo è successo?”
“Nulla. Ho parlato con Tiffany ed abbiamo chiarito.”
“Chiarito? A me non sembra proprio.” Sto praticamente urlando al telefono.
“Cosa succede?”
“Dovresti dirmelo tu. Tiffany era qui quando sono tornato a casa, addormentata nella sala cinema con trucco il trucco sbavato.”
“Io… arrivo.”
“No Elliot! Domani quando si sveglierà le chiederò cos’è successo e ti farò sapere, ma se scopro qualcosa sappi che sei un uomo morto.”
 
Nel frattempo
 
Elliot POV
 
“Tutto bene?” mi chiede Kate.
“Sì senti perché non rimandiamo la sera cinema a sabato, ho delle cose da risolvere.”
“Va bene, ma…”
“Grazie.” Prendo esco facendo la cosa opposta che mi ha detto di fare mio fratello.
 
Ana POV
 
“Ehi sei già a casa?” domando sorpresa di rivederla a quest’ora.
“Sì Elliot aveva delle cose da fare.” Mi metto in allerta sperando che quelle cose da fare non riguardino lui e Tiffany. Se fosse così Kate si arrabbierebbe molto com’era successo all’indomani del ballo.
“Capisco.”
“Sai una cosa non mi torna. Elliot è tornato da New York e sembrava agitato ed ora annulla tutto così all’improvviso.”
“A cosa stai pensando?”
“Secondo me sta andando da quella Tiffany.”
Mi vengono in mente le parole di Christian dell’altro giorno, forse Elliot è andato a New York e ha incontrato Tiffany e lì è successo qualcosa. Decido di tenermi questi pensieri per me.
“Tu cosa ne pensi?”
“Non credi di essere un po’ paranoica.”
“Forse.”
 
S.O.S. Kate sospetta qualcosa
 
“A chi scrivi?”
“A Christian. L’ho invitato ad andare a vedere la mostra di Josè.” Mento.
“Tu cosa ne pensi di Tiffany? Sai domenica non ha aperto bocca, ho parlato solo io e poi quando siamo andate a letto mi è venuto in mente che non ti avevo chiesto nulla della serata.”
“Be’ non la conosco bene, ma sembra una ragazza in gamba.”
“Secondo te ha una cotta per Elliot?”
“Non ne so abbastanza.”
“Mi faresti un favore?”
“Mi fai paura.”
“Potresti indagare per conto mio?”
“No.”
“Ti prego.”
“No Kate, mi dispiace ma non posso. Christian mi ha detto che non ne vuole sapere niente, che si devono arrangiare da soli ed io sono dalla sua parte. Non mi metterò ad indagare sulla vita sentimentale della migliore amica del mio ragazzo.”
“Ti prego.”
“No Kate. Mi dispiace, ma non voglio passare per impicciona. Tiffany non la conosco ed è una persona importante per Christian e se continueremo a frequentarci vorrei avere un buon rapporto con lei.”
“Sì, ma lui non vuole che tu e Josè siate amici.”
“È diverso. E poi è una questione tra te, Elliot e Tiffany. Noi non centriamo. Ora scusami, ma andrei a dormire.”
Torno in camera mia non credendo a quello che mi ha appena chiesto Kate. Domani ne parlerò con Christian e spero vivamente che quei tre non mettano in mezzo.
 
Christian POV
 
“Ciao, cosa c’è di così importante da richiedere una colazione urgente con me, Miss Steele?”
“Voglio che mi prometti una cosa.”
“Sentiamo.”
“Qualsiasi cosa succeda tra quei tre mi prometti che non interferirà con il nostro rapporto.”
“Te lo prometto. E volevo giusto parlarti di questo. Non so cosa ti abbia detto Kate, ma Tiffany è a pezzi. Non la sto difendendo, ma quello che ha detto Kate ad Elliot non è stato molto carino.”
“Cosa ha detto?”
“Non ti ha raccontato nulla?”
“No.” Le faccio una breve sintesi di quello che mi hanno riferito quei due. Stamattina Elliot e Tiffany si sono chiariti, ma dentro di lei so che ha una ferita aperta che sarà difficile da guarire.
“Io non lo sapevo.”
“Capisco che Kate sia arrabbiata, ma non può decidere per Elliot.”
“Lei mi ha detto che tu stai facendo lo stesso con me e Josè.”
“Io… non è la stessa cosa. Non mi fido di lui, ha cercato di sedurti in un momento di debolezza e non mi è piaciuto. Non dico che non lo puoi più vedere, anzi mi fa piacere che tu abbia le tue compagnie solo che ho paura che succeda di nuova. Che si approfitti di te.”
“Sei dolce a preoccuparti per me, ma non ti devi preoccupare.”
“Più facile a dirlo che a farsi, ma ci proverò. E per dimostratelo verrò alla mostra perché voglio che i tuoi amici siano anche i miei anche se non mi andranno a genio.”
“Non vieni per controllarmi vero?” mi chiede scherzando.
“Mi sorprende questa tua domanda Miss Steele.”
“Forse dovrei dirlo io questo.”
“Buon lavoro piccola”
“Buon lavoro Chriss.”
“Ana?”
“Sì. Tiffany mi ha chiesto se ti andrebbe di uscire con lei questo sabato. Ha detto che avete una conversazione in sospeso dal ballo.”
“Dille che accetto molto volentieri.”
 
Angolo della scrittrice:
Buon/ a giorno/ sera cari lettori,
non ho ancora deciso quando pubblicherò questo capitolo, mentre scrivo l’angolo della scrittrice, ma eccoci qui.
In questi giorni mi sono venute molte idee per questo capitolo e anche per il prossimo.
Ma lasciamo stare le chiacchiere e partiamo!
Ho pensato di ritagliare un capitolo dedicato un po’ ad Elliot e al nuovo triangolo amoroso che si è appena formato e spero tanto che l’idea vi sia piaciuta. Ovviamente non ho voluto trascurare il rapporto tra Ana e Christian che sta diventando molto forte. Infatti qui c’è un Christian del tutto diverso, un Christian che si sta aprendo con Ana e che vuole rassicurala ed essere rassicurato che quei tre non li mettano in mezzo.
Nel prossimo capitolo vorrei far avvenire un incontro tra Ana e Tiffany e molto probabilmente il capitolo sarà breve, ma ancora non lo so.
 
Dato che prossima domenica non potrò aggiornare per impegni personali, spero di far uscire il capitolo la settimana dopo, ma per farmi perdonare ho voluto che questo capitolo sia più lungo del solito senza lasciare nulla al caso.
 
Nei prossimi capitoli la storia non sarà tanto diversa da quella del libro per questo scriverò dei riassunti e aggiungerò poi io i dialoghi che mi serviranno per spiegare tutto negli ultimi capitoli e per concludere quindi la storia. Infatti non penso di portare grosse modifiche agli eventi principali. Spero che non vi dispiaccia l’idea. Ma ATTENZIONE le soprese non mancheranno!!!
 
Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti di questo capitolo e dell’impostazione che voglio dare ai prossimi capitoli, ma intanto vi lascio con un’altra domanda:
 
Secondo voi come sarà l’incontro tra Ana e Tiffany?
 
A presto,
Dauntless_99
 
P.S. Qualcuno nei commenti ha indovinato tra chi avverrà il dialogo che vi ho lasciato nel capitolo 15, ma non vi dico chi sono.
 
   
 
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