Lei osserva il proprio riflesso sulla superficie di vetro, ma non riesce a scorgere se stessa poiché una patina bianca ricopre lo specchio. Allunga la mano verso di esso, cancella ogni traccia di condensazione e preme il palmo contro di esso finché non scompare completamente. Sansa è davanti a Sansa.
 
Deglutisce a fatica, mentre conta tutti i lividi verdastri sul proprio corpo sparsi dappertutto. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto.
 
Otto. L’infinito.
 
Svia lo sguardo. Si sente impotente. Sansa vorrebbe essere liberata da Joffrey.
 
Sogna un mondo in cui il dolore non esista più per lei.



 

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Salve,

spero che vi piaccia.