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Autore: MuttigMaggie    12/08/2019    0 recensioni
[https://mydramalist.com/30962-2-moons-the-series-season-2]
Dopo la notte bollente tra Beam e Forth, un ignaro Laem entra in camera sua.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Erano le sei di mattina quando Laem si alzò dal divano, spostando la testa di Mark, appoggiata sulla sua spalla, il quale poco dopo si sdraiò completamente sul divano. Si avviò verso il bagno, con un pesante mal di testa e con lo stomaco in fiamme.
Fece per avvicinarsi al bagno, osservando una figura che stava scendendo lentamente le scale, un gradino alla volta, fermandosi per qualche istante prima di riprendere la camminata.
Gli fece un cenno, il ragazzo, ovvero Beam, lo guardò per qualche istante spaventato. Aveva la camicia sbottonata, i capelli, di solito ordinati, erano sparati verso l’alto eccetto un ciuffo di capelli che andava verso sinistra. -Dormito bene?-sospirò Laem, prima di sentire un rigurgito nel suo stomaco e correre verso il bagno. Tempo di ritornare e Beam era riuscito ad uscire dalla porta, e zoppicare verso il vialetto. Fece per avvicinarsi, ma il suo stomaco aveva ancora cominciato a lamentarsi.
Era tornato a dormire, sdraiandosi per terra ed addormentandosi poco dopo. Venne svegliato qualche ora dopo, da una lamentela di Oat.
-Laem.-sbadigliò il ragazzo, sdraiato intorno alla poltrona, quasi come se fosse un felino.
-Che vuoi?-disse Leam, che era sdraiato in terra, senza nemmeno un cuscino, consapevole del terribile mal di schiena che lo avrebbe afflitto durante il giorno.
-Spegni il sole.-si lamentò Oat, aprendo gli occhi, e cominciando ad abbracciare il cuscino.
-Che ore sono?-sentirono la voce di Mark, provenire dal mondo dei morti. Laem si alzò e prese il cellulare, erano quasi le nove, i suoi sarebbero tornati entro la sera ed avrebbe dovuto cominciare a pulire. Dopo un caffè.
-Le nove.-
-Mmm.-disse Mark, chiudendo gli occhi, prima di alzarsi velocemente. -Merda…ho lezione. E dovevo andare a fare colazione con Mild, mi ucciderà.-disse, prendendo il suo portafoglio.-Laem scusa, devo scappare.-disse il ragazzo, correndo fuori dalla porta, alla velocità che il suo mal di testa gli permetteva.
Laem non fece a tempo a dire: tranquillo tanto ci sono Oat e Forth, quando si ricordò: che fine aveva fatto l’amico? Si ricordava che la sera prima era seduto sul tavolo, che ad un certo punto avevano cominciato a giocare a carte, e poi che si era offerto di portare Beam in camera sua, poi il vuoto, od almeno non si ricordò più di averlo visto scendere.
Doveva essere davvero ubriaco, perché di solito nemmeno sua sorella poteva entrare in camera, a meno che non rimaneva sulla porta, camera sua era un luogo sacro, in cui nemmeno una briciola sarebbe potuta entrare.
-Forth?-lo chiamò a voce alta, avviandosi verso le scale. Non ricevette risposta, se non una lamentela di Oat, che sospirò ancora spegni il sole.
Camminò preoccupato, dato che non ricevette risposta. Forse stava male, magari è in bagno ed ha colpito la testa, o peggio: è stato male nella camera dei suoi. Tutte le sue preoccupazioni però non era nulla, rispetto a quello che scoprì davvero: Forth non era in camera sua.
-Non c’è.-disse a Oat, che non lo aveva assolutamente sentito, prima di scendere le scale. Si fermò però al primo gradino, e tornò indietro verso la stanza. Sembrava pulita, eccetto le coperte che erano spostaste, ma era quasi normale, sapeva che Forth era molto disordinato, e Beam non era cero al suo livello d’ordine. Poi notò che le scatole alla sinistra del suo letto, erano spostate ed erano state spaparanzate. Notò che i suoi anime erano stati spostati, la lavagna di legno era ormai caduta, e che erano caduti dei fogli, che dovevano essere sulla sua scrivania, ma che ora si ritrovavano sotto la sedia.
Si avvicinò alle sue lenzuola color panna, fece per metterle nella cesta, quando notò delle piccole macchie color ruggine, mentre spostava le coperte. Non solo, notò, sia sulla coperta, che sul lenzuolo delle macchie un po’ più opache. Si allontanò velocemente, dal suo letto. Prima di prendere un guanto in lattice, ed avvicinarsi al suo cellulare, per chiedere se gli era successo qualcosa, magari era caduto ed ha sbucciato le gambe.
Ciò avrebbe spiegato le macchie di sangue, ma per quelle opache.
-Che è successo?-chiese Oat, che lo stava chiamando preoccupato da ormai cinque minuti.
-Non lo so, sembra che qualcuno si sia picchiato, guarda, c’è tutto in disordine.-disse Leam, prendendo con due dita le lenzuola.
-Già, o che qualcuno ci abbia dato dentro. -disse Oat, sentendo un odore un po’ acre.-Già, qualcuno ha trombato.-, prima di notare lo sguardo gelido di Laem, e notare che una lacrima gli stava scendendo sul volto.-Che c’è?-disse Oat, quasi preoccupato, avvicinandosi all’amico e mettendogli una pacca sulla spalla.-Ci ha mica dormito Beam?-disse Oat, notando che Laem aveva gettato a terra le lenzuola. Aveva finalmente capito.
-E Forth.-disse poi, guardando con sguardo triste l’amico.-Ha dormito qui.-disse Laem, notando che Oat si stava quasi mettendo a ridere.
-Forth e Beam hanno usato la tua camera. Il tuo letto.-disse, scoppiando ancora a ridere.-Non è più un luogo sacro.-disse ancora. Ed ogni sua parola era come un pugnale nel suo petto. Avrebbe dovuto chiamare la disinfestazione.
-La mia povera stanza. Il mio letto è stato testimone di atti impuri. -si mise a piangere, inginocchiato, accanto al muro, prendendo con due dita la lavagnetta, che per una ragione ,a cui lui non voleva assolutamente pensare, era caduta per terra.
 
 
 
 
 
Forth era seduto, su una panchina, poco lontano da dove Beam, Kit e Phana stavano facendo una raccolta fondi. Lo stava osservando da almeno mezz’ora, notando lo sguardo triste e preoccupato di Beam, voleva avvicinarsi a consolarlo, o cercare almeno di parlargli, quando sentì il suo telefono vibrare.
Era un messaggio di Laem: tu sei bandito, diceva solo. Poi si ricordò, e scoppiò a ridere quando Oat gli mandò una foto di Laem, che piangeva, seduto accanto ad un muro. Si sarebbe dovuto impegnare prima di ricevere il suo perdono, ma prima doveva fare suo Beam.
 
 
 
Nda
Oat è un nome inventato, perché della gang di ingegneria sappiamo solo di Laem e di un Mark. Vedendo la stanza che era così ordinata, ho capito che avremmo dovuto sapere della reazione di Laem.
  
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