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Autore: brokenlights    28/07/2009    1 recensioni
“Che c’è?Perchè ridi?..”aspettò un secondo..
“Se è qualcosa di divertente fai ridere anche me..”
Sorrisi sulla sua spalla e girai lo sguardo ancora verso il sole arancione.
“Stavo pensando che mi sembra di conoscerti da sempre..
E’ come se fossi stato sempre dentro di me..
Non lo so che mi succede in questo preciso istante..
Ma ho sempre saputo che un giorno saresti arrivato..”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: One day,you will come
Personaggi: Thomas and Katie
Generi: Romantico,Triste
Rating: Verde/Giallo
Avvertimenti: One Shot
Informazioni/Presentazione: Salve xD Ecco qui una mia One Shot.
I personaggi in questione provengono dalla mia fantasia come tutta la storia.
Mi sono ispirata alla canzone One Day dei Trading Yesterday,che adoro *OO*
Questa Fan Fiction inoltre partecipa al contest nel forum delle Vale&Vale,
ed assolutamente vietato copiarla questa idea e tutto il resto punto ù.ù
I hope you like it.. Buona Lettura e se vi va,recensite xD




ONE DAY,YOU WILL COME..



Stavo camminando per le strade della mia New York.. Era pieno agosto.. Macchine in viaggio,caldo,bimbi che corrono per strada..
Era il mio passatempo preferito in quel periodo..
Musica alle orecchie,bibita alla mano e un libro da leggere.
Camminavo senza meta,non so perché lo facevo,ma non avere una meta
precisa in testa ti fa scoprire nuovi luoghi della tua città che mai avresti immaginato esistessero.
Girai così all’interno di un piccolo vicolo e di fronte a me mi imbattei in un piccolo negozio di
antiquariato,almeno così sembrava ai miei occhi..
Mi avvicinai alla piccola vetrina a destra,e osservai i piccoli oggetti posti in ordine sparso..
Giocattoli,soprammobili,statuette..
Improvvisamente la mia attenzione venne attirata da un piccolo luccichio alla sinistra del vetro..
Guardai con attenzione e fu in quel momento che vidi un quadro..
Raffigurato vi era un piccolo parco giochi,qualche altalena e una piccola panchina di legno.
Sorrisi,sembrava l’immagine esatta della serenità..
Un luogo incantato che esiste solo nelle fiabe raccontate ai più piccoli per farli addormentare e sognare..
“Bello vero?” una voce dietro di me,fece capolino nella mia mente.. Mi girai di scatto,spalancando gli occhi..
E fu in quel momento che il mio cuore perse un piccolo battito per la prima volta..
Due occhi azzurri come il cielo mi guardavano da sotto quelle ciglia scure,e il suo viso sorrideva appena,dolcemente..
“Scusa ti ho spaventata? Non volevo..” abbassò gli occhi imbarazzato e si pesto i piedi nervoso..
Feci un respiro profondo e trovai il coraggio di parlare..
“No figurati.. E’ stata solo la sorpresa sai.. Pensavo di essere sola”
I suoi occhi azzurri tornarono sui miei,che lo fissavano ..
Mi sorrise felice di non avermi spaventata..
Mi girai nuovamente verso la vetrina e ammirai il quadro..
Il ragazzo dietro di me mi affiancò..
“Ci sei ma stata?”
Lo guardai sorpresa e ridendo “Esiste davvero un posto del genere?”
Alzò un sopracciglio divertito e mi squadrò “Certo che sì..” mi prese la mano e
iniziò a correre lungo il piccolo vicolo che avevo percorso un attimo prima..
Tra me e me sorrisi.. In fondo non lo conoscevo,me c’era qualcosa in lui che mi portava a fidarmi
e a lasciarmi condurre dalla sua mano calda..
“Siamo arrivati?” urlai sopra il rumore frastornante delle strade di New York..
Lui si girò e mi guardò divertito “Impaziente?” e mi lanciò un occhiata maliziosa..
Involontariamente arrossii e abbassai gli occhi..
Lui rise di gusto scuotendo la testa e contagiando anche me con il suo buon umore..
Sorrisi e lui riprese la sua corsa..
All’improvviso si fermò di scatto..
Inconsciamente gli finii addosso e mi aggrappai alla sua t.shirt..
Il mio senso dell’equilibrio era veramente scarso..
“Oddio scusa..” si girò di scatto verso di me,facendomi mollare la presa da lui
e prendendomi entrambe le mani tra le sue.. “Non l’ho fatto apposta..”
Mi fece un sorriso sghembo portando una sua mano sulla mia guancia arrossata per la corsa,
ma soprattutto per l’imbarazzo.. “Fa nulla..”
E camminando mi prese per mano,facendomi entrare all’interno di un parco in qui non ero mai stata..
Percorremmo un piccolo sentiero fino a che lui mi bloccò,
prendendomi per le spalle e guardandomi negli occhi.. “Allora.. Sei Pronta?”..
lo fissai,sembrava un angelo..
Non mi ero mai accorta di quanto bello fosse,fino a quel momento..
Gli sorrisi e gli accarezzai la guancia.. “Pronta..”
Mi afferrò la mano mettendosi dietro di me e con l’altra mi coprì gli occhi..
“Ehi ma che fai?” dissi cercando di liberarmi delle sue mani..
Le sue labbra si appoggiarono sul mio orecchio destro ..
“Voglio che sia una sorpresa.. Me lo concedi?”
Un brivido mi percorse la schiena.. La sua voce roca e bassa,portò la mia mente ad
annebbiarsi facendomi perdere la ragione..Scossi la testa lentamente e ripresi lucidità..
Annui sbuffando.. E lui rise divertito..
Camminammo per un’altra po’,quando all’improvviso lasciò la presa su di me e si mise al mio fianco..
Aprii gli occhi lentamente e il sole per poco non mia accecò..
Mi guardai intorno.. Era tutto bellissimo.
C’era l’altalena del quadro in vetrina,le panchine…
Ma tutto era più bello.. Il prato era ricoperto di fiori gialli e viola che splendevano timidi
sotto i raggi del sole sopra di noi..
Presi il ragazzo per mano e lo condussi con me..
Ora volevo guidarlo io..
“Ma è bellissimo.. Il quadro non gli rende giustizia”
“Sono d’accordo..” disse in un sussurro e io mi voltai verso di lui..
“Grazie..” mi guardò sorpreso da sotto quelle ciglia lunghe..
“E di cosa,piccola?” sobbalzai incredula.. mi aveva appena chiamata “piccola”
senza conoscere nulla di me,nemmeno il mio nome..presi un respiro profondo..
“Di quello che mi stai facendo vivere..
Insomma,non mi conosci,non sai chi sono e mi hai portata qui,in un posto magico..”
Non mi rispose.. Si limitò a prendermi per mano e a condurmi sotto un albero dove si sedette..
Lo seguii e mi misi accanto a lui..
“Allora visto che non ti conosco..” E prese la mia mano tra le sue.. “ Mi dici qualcosa di te?”
Lo guardai ancora una volta in quegli occhi color del mare..
“Mi chiamo Katie,ho 18 anni compiuti da 3 mesi..
Abito qui a New York,con mia sorella di 25 anni,Marie..
I miei sono separati da circa 6 anni.. Li vedo qualche volta..
Sono sempre presi dai propri impegni lavorativi..” Lui non disse nulla,prese un fiore tra le mani
e me lo mise tra i capelli,accarezzandoli..
Arrossì ancora..
“Sai mi piace quando arrossisci.. Sei adorabile..”
E il suo sorriso smagliante mi abbagliò ancora una volta..
“Ehm.. Mi racconti di te ora?” guardai le mie scarpe imabarazzata..
Lui avvicinò una mano alle mie e la prese accarezzandone il palmo.. “Mi chiamo Thomas,ho 19 anni..
Vivo qui da sempre,possiamo dire” e rise contagiandomi a sua volta
“ho una sorella più piccola,ha 10 anni.. si chiama Rose..le voglio un mondo di bene..
sai i nostri genitori sono morti in un incidente 5 anni fa..
Viviamo con la nostra nonna..
Ma ormai quello che si prende cura di Rose,sono io..”
Quella storia mi colpì..
E io che credevo di essere una tra le più sfortunate..
Lui ne aveva passate di peggio.. Ne ero certa..
Lo guardai triste mentre un piccola lacrime mi scendeva sugli occhi..
Se ne accorse.. La prese tra le sue dita e mi accarezzo la guancia..
“Non essere in pena per me.. Capita a tutti in fondo..
Sono stato meno fortunato di altri ragazzi,ma sono felice credimi.. Soprattutto adesso,che sono qui con te....”
Sorrisi con gli occhi un po’ arrossati e appoggiai la testa sulla sua spalla.
Il sole stava calando di fronte a noi..
Sorrisi inconsciamente attirando la sua attenzione.
“Che c’è?Perchè ridi?..”aspettò un secondo..
“Se è qualcosa di divertente fai ridere anche me..”
Sorrisi sulla sua spalla e girai lo sguardo ancora verso il sole arancione.
“Stavo pensando che mi sembra di conoscerti da sempre..
E’ come se fossi stato sempre dentro di me..
Non lo so che mi succede in questo preciso istante..
Ma ho sempre saputo che un giorno saresti arrivato..”
Mi prese il volto tra le mani e con occhi ricchi di emozione mi guardò..
I miei verdi sui suoi azzurri..
“Anche io,amore..”
E le sue labbra si avvicinarono timide alle mie..

  
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