Quando era bambina la piccola Pandora si diverte e si impegna a costruire castelli di sabbia. Sa che non dureranno, ma lessenziale č essere lė, sognarli realizzati, vederli crescere divertendosi.
Poi passano gli anni e questi castelli di sabbia vengono sgretolati dal peso di mille preoccupazioni che ora per Pandora era essere la sacerdotessa e comandante dell'esercito infernale.
Si trovava in spiaggia ad osservare il mare, ma quando sentė due mani che l'abbracciarono e sorrise facendole dimenticare i ricordi di quando era bambina.
-Ciao Rhadamanthys.-
-Vedo che sei guarita dalla scottatura.-
-Tutto merito tuo...-
-Cosa ci facevi qui tutta sola?-
Pandora si voltō verso Rhadamanthys guardandolo negli occhi.
-Prima di diventare la sacerdotessa di Hades ero una bambina normale, e mio padre quando non era impegnato con il suo lavoro, mi portava al mare.-
-Devi aver passato un'infanzia molto bella.-
Pandora annui e subito dopo riprese il suo racconto.
-Mi piaceva costruire castelli di sabbia e con mio padre ero solita fare una gara.-
Non appena Pandora finė di parlare, Rhadamanthys capė i sentimenti della sua sacerdotessa e sorride proponendole una gara.
-Vuoi fare una gara di castelli di sabbia?-
-Siamo in vacanza, ma il mio lato competitivo rimane lo stesso.-
-Va bene, ma attendo Rhadamanthys io sono molto brava.-
-Lo vedremo.-
Presero secchielli e palette e cominciarono la loro sfida.
Rhadamanthys era negato a costruire castelli di sabbia, ma il suo intendo era quello di far felice la sua Pandora.
[241 Parole]
Note Autrice:
Mi piaceva tantissimo costruire castelli di sabbia da bambina ed ho voluto che anche Pandora amasse costruirli e i suoi ricordi d'infanzia la rendono triste, ma grazie a Rhadamanthys riesce a sorridere.
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Note Autrice:
Mi piaceva tantissimo costruire castelli di sabbia da bambina ed ho voluto che anche Pandora amasse costruirli e i suoi ricordi d'infanzia la rendono triste, ma grazie a Rhadamanthys riesce a sorridere.