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Autore: Frida Rush    16/08/2019    0 recensioni
Scritta per il drabblethon del gruppo ''we are out for prompts''
Prompt: aveva fatto di tutto per rivederlo. E ci era riuscito
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jim Moriarty, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Le poche parole che risaltavamo sul bigliettino bianco erano scritte con inchiostro blu notte e con una calligrafia elegante e quasi arricciata.
“Did you miss me, darling?”


Una semplice frase che però fece perdere un battito al cuore di Sherlock, che si guardò intorno cercando di cogliere qualche segno tra i volti degli invitati.
Quel pezzo di carta gli era arrivato tra le mani all’improvviso e non immaginava che /lui/ avrebbe fatto di nuovo la sua comparsa proprio quel giorno, al matrimonio di John. Anzi, in realtà il detective era quasi del tutto certo che Moriarty fosse morto e che mai e poi mai avrebbe fatto ritorno. 
Con gli occhi andava a cercare il minimo dettaglio in quella sala ricevimento, che fosse un paio di occhiali, un completo elegante o le tracce di una maschera sul viso di qualcuno. Le luci colorate e la musica però non lo stavano certo aiutando, anzi, lo confondevano soltanto. 
Poi ad un tratto lo vide.
Avrebbe riconosciuto il volto di James Moriarty tra mille. Era lì, in mezzo ad un gruppo di invitati intenti a chiacchierare e bere champagne. Sherlock vide il criminale ricambiare il suo sguardo, per poi sorridere e girarsi, sparendo tra la folla.
Il più alto non perse tempo e si precipitò ad infilarsi il suo fedele cappotto.
Era sicuro di ciò che aveva visto, voleva raggiungerlo a tutti i costi. 
In fondo aveva sempre saputo che non era morto, se lo sentiva dentro. James non lo avrebbe mai lasciato in quel modo. Non lo avrebbe lasciato solo, senza la possibilità di una nuova sfida. 
Mentre si aggirava all’esterno del ristorante scrutava nell’oscurità, cercando, osservando, sperando. 
Possibile che si fosse immaginato tutto? Che la musica alta e le luci accecanti avessero in qualche modo compromesso la sua lucidità?
Corse in mezzo a degli alberi dopo aver intravisto qualcosa muoversi. 
Ne era sicuro, non se lo sarebbe il lasciato scappare…
 



Dall’altra parte del giardino James Moriarty sorrideva estasiato. Guardò Sherlock correre in mezzo agli arbusti e si sentì subito sollevato. 
Voleva solo rivederlo, niente di più. Aveva fatto tanto per poter essere lì in quel momento, viaggi sotto copertura, inganni, molta organizzazione, attenzione e tanto altro e alla fine ce l’aveva fatta.
Quale sarebbe stato il prezzo di un rischio simile? 
Moriarty era ben consapevole della rete di videocamere di sorveglianza di Mycroft Holmes, e anche se aveva controllato più volte di non essere ripreso non poteva fare a meno di sentirsi inquieto. Non poteva certo farsi trovare così, dopo essersi praticamente fatto saltare il cervello, rovinando così i suoi piani. 
Si soffermò sugli occhi azzurri di Sherlock, intenti a cercare in mezzo agli alberi, osservò la sua figura slanciata e desiderò con tutto se stesso di andare verso di lui.
Ma non poteva. 
I suoi piani non glielo permettevano, ma era soddisfatto. Aveva saziato il suo desiderio, era la spinta di cui aveva bisogno per portare avanti il suo gioco.
Vedere Sherlock correre per cercarlo, quasi senza fiato gli diede la conferma che non aveva perso interesse per lui. Si poteva, al contrario, dire che era aumentato. 
Sorrise, James, e scomparve nella notte lasciando il detective confuso e irritato. 
Avrebbe presto avuto sue notizie, ma fino a quel momento il suo desiderio era stato di rivederlo. E ci era riuscito.
 
 
  
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