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Autore: Queen FalseHearth    17/08/2019    1 recensioni
Dal capitolo 2:
“C’era voluto un po’ di tempo, ma alla fine Gwen si riabituò alla sua routine. Era come se non avesse mai partecipato al reality: nessun riflettore l’accecava e le sfide che inseguiva riguardavano solo lo studio. Riaffrontò i pensieri di qualche mattina fa, le mancava il reality? Assolutamente no, ma non poté negare di essersi divertita un mondo e conosciuto emozioni e persone nuove. Per non parlare delle sensazionali avventure che aveva vissuto; negli ultimi giorni gli eventi più sbalorditivi furono la perdita momentanea del suo telefonino e l’aver trovato un dollaro per terra.
Vorresti vivere una nuova avventura, ma come?
Il telefono squillò. Una persona, guidato dal puro divertimento, aveva provveduto a sconvolgerle la vita senza permesso. La ricatterà per costringerla a lavorare nell’ultimo posto in cui una ragazza come Gwen vorrebbe lavorare, in un Maid Cafè.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Nuovo Personaggio | Coppie: Alejandro/Heather, Bridgette/Geoff, Duncan/Gwen
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Maid Cafè
👑Capitolo 8🎻

 

20 Aprile 2014, Mercoledì

Gwen, Zoey, Mike e Cameron erano appena usciti dalla sala che aveva proiettato il film “Divergent”, sui loro volti non c’era un briciolo di soddisfazione.
-Il film non mi è piaciuto, forse è per questo che c’eravamo solo noi in sala…- disse Cameron deluso.
-Siamo andati a vedere il film un mese dopo la sua uscita, è normale che siamo gli ultimi ad averlo visto!- fece notare Mike. -Ah ecco perché il tizio che ci ha venduto i biglietti mi ha guardato male-
Zoey preferiva parlare d’altro piuttosto che discutere di quel film.
-Sono molto contenta che sia venuta al cinema con noi, Gwen. É da molto tempo che non riuscivi a trovare un momento libero!- disse la rossa, Gwen sorrise: era vero, dopo atroci impegni si sentiva leggera come una piuma.
A causa di una multa, la dark dovette lavorare all’odiato Maid Cafè cinque giorni a settimana invece di tre, ma adesso che aveva restituito tutto a Duncan (che le aveva fatto un prestito per farle una cortesia), la settimana scorsa Courtney le impose di venire a lavorare solo il lunedì, giovedì e domenica.
-Hai ragione Zoey. Comunque ragazzi devo andare, ci vediamo domani al bar-
Gwen buttò il pacco di popcorn in un cestino dell’immondizia prima di andarsene, fu in quel momento che notò Sierra e Cody nelle vicinanze.
Appena la gotica vide il suo amico corse per abbracciarlo, Sierra fece centomila foto ai tre ex concorrenti di Total Drama Revenge of the Island.
-Come sta andando la tua vita Gwen?- chiese Cody felice di vederla -Tutto bene, più o meno. E voi come state?-
-Benissimo, io e Cody abbiamo aperto un blog, l’ho convertito al lato oscuro- dopo aver fatto una delle sue solite risate, la blogger e continuò a fotografare i tre senza alcun ritegno.
-Sono contenta di averti rivisto Sierra, ci vediamo!- esclamò Zoey per poi trascinare i suoi amici fuori dal cinema, in realtà era a disagio davanti alla telecamera del cellulare. Gwen non fece obbiezioni, doveva andare a casa e riposarsi: domani era giovedì e avrebbe dovuto affrontare una verifica di scienze e una giornata al Maid Cafè a tema Principesse Disney.


21 Aprile 2014, Giovedì

Vestiti per Carnevale, parrucche, coroncine di cartone e guanti gettati per terra: nel Princess Cafè sembrava essere passato un tornado. Mancava solo un’ora prima dell’apertura, lo staff della caffetteria più stravagante d’America non poteva permettersi di accogliere i fan della disney impreparate.
Tutte stavano finendo di completare il proprio cosplay nei minimi dettagli: le tiare dovevano essere della giusta misura, le scarpe pulite e i capelli perfetti. Dovevano lavorare sulla postura e sul comportamento come se fossero dipendenti del Disneyland Paris, non c’era più tempo!
Il ruolo di Cenerentola venne affidato alla ragazza più adatta, cioè Lindsay. Tuttavia, assomigliando a un’altra principessa Disney e il numero delle maid era poco, le venne dato anche la parte di Ariel la sirenetta. Il lato destro dell’abito era rosa e grazioso mentre la parte sinistra era di colore celeste argenteo scintillante con una scollatura. Metà dei suoi capelli erano i suoi, dall’altra parte indossò una parrucca rossa.
Mentre Sammy, con indosso il vestito rosa di Rapunzel, cercava di trascinare 22 metri di capelli finti nel locale, Carrie si provava la tiara color d’oro presa a Toys Center pensando al suo principe: nella sua immaginazione, Devin la baciava per rompere il malefico incantesimo del sonno come nel film “La bella Addormentata nel Bosco”, la principessa che la bionda doveva interpretare. Il sogno di ogni giovane innamorata, più o meno.
Gwen e Kitty avevano lottato per il ruolo di Mulan, l’unica principessa Disney che la protagonista abbia realmente apprezzato: era coraggiosa, indipendente e sapeva combattere, non si ritrovavano quelle caratteristiche in una principessa Disney di solito. Gwen riuscì a ottenere la parte a patto che riuscisse a memorizzare tutte le battute pronunciate dalla cinese nel film, non era stato facile dato che doveva studiare anche la Distillazione dei carboni fossili ma ce la fece.
Inoltre il suo kimono verde era il vestito più semplice rispetto alle agli altri, era felicissima di non dover indossare la sua divisa stile ghotic lolita. Teneva i capelli corti sciolti.
A Kitty toccò Jasmine, per via della somiglianza con gli occhi. Era la prima volta che Gwen vedeva l’asiatica con un’acconciatura diversa dai codini. Non sembrava a disagio indossare un top corto a tubino celeste che lasciava scoperto il suo ventre e il suo ombelico, almeno i pantaloni gonfi con una vita a forma di V erano molto comodi.
Serena e Marta si erano travestite come le protagoniste del film che negli ultimi anni aveva riscosso molto successo, ovvero Frozen. Serena era perfetta nel ruolo della dolce e maldestra Anna, invece la mora aveva lo stesso sguardo serio e gelido di Elsa prima del finale.
Se Anne Marie avesse potuto scegliere, avrebbe voluto vestirsi come Jasmine invece di Tiana: il celeste le donava più del verde. Purtroppo il personaggio era già preso, inoltre fu un sacrificio enorme raggruppare i suoi capelli in uno chignon.
Infine Courtney faceva il cosplay di una principessa che aveva il carattere opposto al suo ma entrambe avevano in comune il colore dei capelli e d’essersi innamorate di una bestia. Belle era una ragazza gentile, avventurosa e che non si fermava alle apparenze, il capo del maid cafè avrebbe dovuto impegnarsi parecchio per impersonarla.
 
Gwen stava sistemando le tovaglie che ritraevano le principesse Disney sui tavoli quando vide Marta che puliva il palco. Non era la parrucca bianca o il vestito scomodo che richiamava l’inverno a donarle un’aria gelida, c’era qualcosa che la turbava. Gwen si avvicinò al palco e chiamò la sua attenzione.
-Tutto bene Marta?- chiese la gotica con già addosso il suo costume, era la prima che aveva finito di prepararsi.
-Si sto bene, vedi di non starmi addosso- Marta tornò a pulire, era impossibile prenderla sul serio: a volte era dolce come il pane e in altri giorni ti fulminava con lo sguardo se le rivolgevi la parola. Gwen pensò che non sarebbe mai riuscita a comprendere la maid Celeste.
Ci vollero tre quarti d’ora per finire gli ultimi preparativi, l’apertura del locale era imminente.
-Perché devo essere io Rapunzel? Odio questa parrucca- si lamentò Sammy promettendosi che non si sarebbe mai fatta crescere i capelli.
-Perché entrambe avete occhi enormi e verdi, inoltre Rapunzel è la principessa Disney con gli occhi più grandi- rispose Kitty rilassata.
-Non dovremmo farci domande oggi. Siamo tutte principesse, il sogno che avevamo da quando ci facevamo vestire dalle nostre mamme (che orrore a pensarci) si è avverato- scherzò Anne Maria guardandosi il vestito verde.
Courtney sorvegliava la situazione con occhi vigili e richiamava l’attenzione delle cameriere ogni cinque minuti.
-Avete visto il film della vostra principessa e imparato le loro battute e canzoni?- chiese Courtney per la decima volta, tutte acconsentirono di nuovo tranne Marta.
-E comunque prima di aprire possiamo esercitarci con un finto cliente che è venuto per far visita a una di voi-
L’altra volta l’ospite speciale era stato il migliore amico di Carrie, questa volta fu Kitty a portare una persona cara nel Princess Cafè prima della sua apertura. Aveva implorato settimane Courtney per concedere una visita speciale a sua sorella.
Kitty era felice come una Pasqua, emozionata che Emma conoscesse il suo mondo.
-E’ qui che lavori?- chiese la diciannovenne* con tono serio e autorevole appena entrata. Gwen non notò particolare interesse o apprezzamento verso il maid café da parte della ragazza.
Sembrava la persona più seria che avesse varcato la soglia del locale. Era simile a Kitty d’aspetto ma allo stesso tempo erano così diverse.
Courtney, finito di prepararsi, accolse Emma con un’eleganza che poteva essere paragonata solo a quella di una nobile.
-Piacere di conoscerti, Emma. Benvenuta nel regno delle principesse!- l’asiatica non poté fare altro che annuire imbarazzata, poi gettò un’occhiataccia verso la sorella: dal suo punto di vista Kitty sprecava le giornate in quel posto che le sembrò adatto per bambine.
-Come ti sono sembrata?- disse Courtney con la sua voce normale.
-Bene…-
Anne Maria si fece avanti, era quella che aveva più bisogno di provare.
-Per nessun motivo, neanche se cascasse il mondo, io potrei mai, mai, mai, dico, mai, baciare un ranocchio! Bleah!-
-Perché devi dire proprio questa frase? E’ disgustosa- commentò Emma.
-Che ne dici di questa: “la via più veloce per il cuore di un uomo passa per il suo stomaco”-
-Meglio…-
Quando finirono tutte di provare (Kitty non le aveva detto che doveva recitare il ruolo del cliente), Emma tentò di andarsene ma venne fermata dalle amiche della sorella. Gwen vide il tentativo di fuga, avrebbe voluto dirle “povera illusa”: era impossibile scappare da un Maid Cafè e lei lo sapeva bene.
-Allora Emma, Kitty ci ha parlato molto di te, studi per diventare avvocato?- domandò Sammy, Emma annuì non distogliendo lo sguardo dalla porta.
-Anche Courtney prima di diventare il capo migliore del mondo studiava legge- disse Serena, l’ispanica fece finta di niente ma non riuscì a nascondere un’espressione triste e delusa.
-Beh io non abbandonerò gli studi per aprire un posto come questo, poco ma sicuro- lo sguardo di Courtney ritornò ad essere autoritario e brillante.
-Stiamo per aprire, Emma tu…-
-Sisi devo uscire dal locale perché non volete che i clienti pensino che facciano preferenze, Kitty ieri non mi ha fatto dormire per dirmi ogni informazione che dovevo sapere, tranne che dovevo valutare le vostre frasi da principessa. Dopo devo ritornare, i miei genitori mi hanno obbligato a controllare Kitty…e poi se non faccio una pausa dai miei studi crollerò-


15.30. Il Disney Princess Day era ufficialmente iniziato.
Le persone che si presentavano erano molte, ci fu una fila che faceva invidia a quelle per i parchi di divertimento nei giorni di festa. I clienti del giorno erano soprattutto bambine, all’entrata Anne Marie distribuì con molto affetto tiare di cartone. Courtney si era assicurata di comprare coroncine uguali tra di loro così nessuno si sarebbe lamentato.
Il capo, una volta che tutti i tavoli fossero pieni, spiegò le novità della giornata in poche parole.
-Per l’esibizione canora e una foto con la propria principessa preferita richiedono dieci dollari, per i clienti di Anne Marie oggi Tiana è disponibile solo la foto. Durante la giornata verranno proposti dei giochi a premi con le vostre maid. Poi devo dire un’ultima cosa importante: divertitevi!-
L’atmosfera che si creò nel locale era quasi magica. I fan della Disney canadesi non potevano perdersi questa giornata.
-Io ho dei capelli magici che risplendono quando canto.- cinguettò Sammy arrivata al suo primo tavolo con un taccuino in mano, le persone fecero attenzione a non calpestare i “suoi” lunghissimi capelli.
Gwen notò anche che Serena stava servendo i tavoli, ma non doveva preparare i dolci?
-Conosco a memoria tutte le battute della principessa Anna! Quale scena volete vedere?- disse la cuoca allegramente.
Quasi tutti i clienti le chiesero della parte in cui Anna dice per dodici volte “Freddo” dopo essere uscita da un lago ghiacciato. Serena nascose la sua delusione: aveva passato la notte, come tutte, a studiare ogni singola battuta della principessa che interpretava per poi recitare una singola frase.
Carrie era stata fortunata dato che il suo personaggio appariva solo diciotto minuti nel film e aveva poche battute e una canzone all’interno del film.
La più richiesta fu la principessa Jasmine. Kitty si divertì a cantare con i clienti “Il mondo è mio”, trascinava più persone possibili nella sua contagiosa allegria.
-Il mondo è mio!
È sorprendente accanto a te
Se salgo fin lassù, poi guardo in giù
Che dolce sensazione nasce in me
- Kitty era un vulcano di gioia in quel momento, la fatica non la sfiorava.
-Fra mille diamanti correrò- cantò al primo tavolo e corse al successivo danzando.
-Con un po' di follia e di magia- intonò al secondo tavolo e raggiunse il prossimo girando su sé stessa tenendo le braccia allargate.
-Solo per noi- Kitty arrivò anche al tavolo della sorella la quale stava mangiando una red velvet da sola, era l’unica immune alla sua sprizzante personalità.
Riguardo alle canzoni, Lindsay ebbe difficoltà a distinguere quelle presenti in Cenerentola e quelle nella Sirenetta, Courtney aveva sbagliato ad affidarle due principesse contemporaneamente.
-I sogni son desideri di felicità. Quando accadrà, no, non lo so, ma del tuo mondo parte farò! Nel sonno non hai pensieri, li esprimi con sincerità! Tu sogna e spera fermamente. Guarda e vedrai che il sogno mio si avvererà… e il sogno realtà diverrà!- nessuno si accorse che aveva mischiato le frasi del “i sogni son desideri” con “Parte del tuo mondo”.
Dall’altra parte del maid cafè, Marta si sforzò di cantare intonata. Non avendo mai visto il film di Frozen, ciò aveva studiato era una parodia della famosissima canzone Let It go.
-I hear it** everywhere, this song has got to go
On tumblr, twitter, youtube, even on the radio
This song has more covers than Anna Kendricks cups
yet im not sick of it, whatever, I give up-

Quasi tutti se ne accorsero, ma non dissero nulla perché non volevano in alcun modo offendere maid Celeste.
Nel frattempo Gwen, contro le aspettative di tutti, sembrava nata per interpretare il ruolo di Mulan: era spontanea nel prendere le ordinazioni con l’atteggiamento dell’eroina della Cina. Distribuiva sorrisi e cantava alcune parti delle canzoni presenti nel film con molto piacere.
-Mi chiamo Mulan. Che cosa vi porto da mangiare?- 
-Io voglio salvare la Cina come hai fatto tu!- disse una bambina seduta insieme ai suoi genitori, forse aveva cinque anni. Gwen per un momento non seppe cosa dire, poi trovò le giuste parole.
-Quando sarai grande lo farai anche tu- la signora vicino a lei le fece un sorriso di approvazione.
-Per favore possiamo avere una cioccolata con Crema di crema alla Edgar e due fette di torta al cioccolato Arendelle? - Gwen scrisse le ordinazioni di buon umore.
-C’è una cosa che devo fare, torno subito!-
Mentre la gotica si diresse verso le cucine, vide un’altra bambina dai soffici capelli color cioccolato alzarsi da un tavolo e correrle incontro.
-Ti voglio bene Mulan- disse abbracciandola, Gwen non era abituata alle manifestazioni d’affetto di bambini.
Fu in quel momento che la tenerezza di un infante riuscì a scardarle il cuore. Rappresentare l’idolo di quella bambina la faceva sentire importante ed era meraviglioso poter vedere gli occhi di una bambina luccicare come diamanti.

Courtney, provvista di megafono, annunciò un minigioco ai propri clienti. Tutto stava procedendo come programmato e non c’era stato nessun imprevisto, azzardò a definire il Princess Day perfetto anche se erano passate solo un’ora e quindici minuti.
-Rapunzel cerca il suo principe azzurro!-
Gwen vide Sammy affacciata alla finestra della torre di cartone situata sopra il palco in fondo al locale. Finalmente aveva trovato l’utilità di quella torre!
-Le regole sono semplici: a turno dovrete convincere con dolci parole la maid Sammy, oggi la vostra Rapunzel, a lanciare i suoi lunghi capelli fuori dalla torre ed essere salvata! Il vincitore vincerà un dolce, una bevanda gratis e la possibilità di trascorrere mezz’ora con una maid a scelta!-
Tutti i ragazzi fecero emergere il poeta nascosto dentro di loro pensando a frasi convincenti e romantiche, non potevano perdere l’occasione di vincere quel premio. Nessuno sapeva che cinque minuti prima Courtney aveva chiaramente detto a Sammy di far vincere solo a chi le offriva dei soldi.
-Mia principessa, fino a quando sorgerà il sole sul mondo io prometto che veglierò su di lei- disse il primo, Sammy molto dispiaciuta chiese il prossimo candidato.
-"Preferisco morire domani, che vivere 100 anni senza conoscerti"-
-Hai sbagliato film, mi dispiace-
Il prossimo a tentare la fortuna fu Rodney, il cliente preferito di Sammy e suo grande amico.
-Ti prego! Vi amo con tutto il cuore principessa! Proclamatemi vincitore!!-
-Non sei tu il mio principe caro Rodney. Chi è il prossimo cavaliere?-
Dopo il fallimento di dieci ragazzi un certo Mark, un cliente abituale del locale da un anno, decise di provare.
-"D'accordo, senti, io non sarei voluto arrivare a questo, ma ormai non mi lasci scelta: sguardo che conquista"- dopo aver recitato perfettamente la parte in cui nel film in cui Eugene tentava di persuadere la principessa al loro primo incontro, Mark imitò persino lo sguardo tenero per nulla affascinante dello sposo di Rapunzel. Sammy apprezzò parecchio lo sforzo del ragazzo.
-"Deve essere una giornata no per me, in genere funziona sempre"-
Sammy doveva farlo vincere, come faceva a ignorare chi interpretava lo sposo della principessa che interpretava? Si sarebbe scusata con il suo capo più tardi. Dato che non riuscì a far cadere dalla torre i “suoi" lunghi capelli procedette con la proclamazione del vincitore.
-Il padrone Mark ha vinto! Mi ha salvato la vita!-
-Sul serio?! Posso passare mezz’ora con una maid che scelgo?!- chiese Mark incredulo sperando di ricevere una risposta positiva: era sempre stato il suo sogno passare una mezz’ora da solo con Kitty.
-"È una promessa. E quando prometto sta’ pur certo che niente, niente mi farà tradire la promessa. Niente!"- disse Sammy, in quel momento quella frase detta da Rapunzel le sembrò molto azzeccata. 
Gwen continuò a lavorare portando i dolci ai tavoli giusti. Si sentì serena come non lo era mai stata all’interno delle mura del locale. Ma ogni volta che si sentiva a suo agio nel maid Cafè, il Destino si divertiva a rovinarle la tranquillità. Gwen aveva appena consegnato tre torte a forma di orsacchiotto che alle spalle sentì la voce di Emma.
-Ciao, Jake-
Non sapeva cosa, ma dalla voce seria capì che Emma stava per perdere la calma che caratterizzava il suo carattere.
-Ora mi faccio chiamare Lance…ma per te sarò per sempre Jake perché fai parte del passato-
Appena riconosciuta la voce, la gotica si fece prendere dal panico. Gwen ebbe il tempo di nascondersi sotto un tavolo vuoto prima di farsi scoprire. Sperò che non l’avesse vista. Riuscì ad intravedere con molta difficoltà il volto della persona con cui stava parlando un’irritata Emma, era davvero il Lance che conosceva!
Gwen si era già fatta scoprire nelle vesti di una maid da Lindsay, Duncan e Trent, non voleva aggiungere il nome di un altro amico nella lista. Aprile era stato un mese tranquillo, perché lui era qui?
Courtney notò l’ex rivale sotto il tavolo e intuì che nel maid café ci fosse un suo conoscente da cui doveva nascondersi. La perfettina si guardò attorno scocciata e vide Lance, si diresse verso di lui a passi svelti. Era molto furiosa.
-Perché sei qui? Ti ho già detto che non puoi venire!- Gwen si era dimenticata che Lance fosse il fratello di Courtney, era la prima volta che vedeva quei due nella stessa stanza, non sembravano molto legati.
-Mi annoiavo a casa, non mi aspettavo di incontrare una…vecchia amica- il viso di Emma divenne livido dalla rabbia per l’affermazione di Lance: non si erano allontanati in amicizia.
-Con quale dei tuoi tanti nomi le ti sei presentato, Oliver? Jake? Tom?-
-Jake-
-Ah quindi è successo un anno fa-
Courtney era l’unica a sapere la particolarità di Lance: non sapendo il suo vero nome, il ragazzo  amava farsi chiamare in modo diverso ogni anno, a volte cambiava persino identità.
-Mi scuso per la spiacevole presenza di questo individuo, il maid cafè vi offre un thè caldo- disse Courtney inchinandosi davanti a Emma come segno di scusa.
-Grazie…- disse Emma con voce contaminata da nervosismo.
-Oggi c’è molta gente, i miei più sinceri complimenti. Che ne dici di farmi suonare?- propose Lance mostrando la custodia nera del suo strumento che aveva posato per terra. Emma voleva solo che parlassero altrove, non sopportava la presenza del suo ex.
-No poi esigi qualcosa in cambio- rispose Courtney mentre scrisse su un taccuino di consegnare il thè gratis per la neo universitaria, quando alzò gli occhi Lance si era già diretto verso il palco.
Alle 17:00 era in programma un quiz sulle principesse Disney che doveva coinvolgere tutti i clienti, come avrebbe dovuto comportarsi cacciare Lance nel minor tempo possibile? Doveva scegliere se essere un capo rigoroso o come la sorella competitiva che era sempre stata. Sapeva cosa fare.
-LANCE! STAI ROVINANDO LA GIORNATA DISNEY!! TI DISGRUGGO-
Lance suonò The Circle Of Life prima di essere raggiunto da Courtney, anche ella aveva un violino in mano preso da chissà dove. Gwen pensò che non fosse lo stesso strumento che l’ispanica si era portato sull’isola, poco ma sicuro.
-Ti sfido: se vinco io te ne vai, sennò…ehm…io non valuto mai la mia sconfitta…puoi rimanere- disse Courtney con voce rabbiosa. Sammy e Marta raggiunsero il capo prima che perda completamente la calma.
-Courtney in realtà i clienti apprezzano l’esibizione del vio…- prima che Sammy potesse finire Courtney la interruppe con la sua ira incontrollata, ci voleva poco per innervosire la perfettina.
-NON VOGLIO CHE SUONI ANCORA! CHIARO?!- Anne Maria prese un microfono prima che la situazione sfugga dal loro controllo.
-Ehm…cari clienti, state per assistere a una battaglia musicale del tutto inaspettata! Buon divertimento!-

 (vi consiglio di leggere con il sottofondo di questa lotta fra violinisti: https://www.youtube.com/watch?v=KulLsS1GzWc)
 I due avversari si studiarono e si guardarono per un lungo minuto.
Iniziò Courtney incantando il pubblico con un brano raffinato che solo in pochi potevano suonare perfettamente. Era concentrata: in quel momento non era Courtney, un capo del maid cafè, un adolescente con problemi della gestione della rabbia o Belle: solo una violinista. Nonostante non suoni da molto tempo, non c’erano imperfezioni nel suo brano. Intanto si alzarono i primi clienti per assistere lo spettacolo da più vicino.
Gli applausi non tardarono ad arrivare. Courtney si era fermata curiosa di sapere come il fratello intendeva sconfiggerla.
Lance decise di stupire gli spettatori con un brano più ritmato ma non per questo semplice. La sua musica aveva il potere di rallegrare chiunque lo ascolti e invitarlo in una danza vivace. Era davvero bravo. Gwen non voleva assistere quello spettacolo sotto un tavolo, non poteva godersi l’esibizione in una posizione scomoda. Uscì dal suo nascondiglio e raggiunse la fine della piccola folla che si era creata intorno al palco, aveva più probabilità di non essere riconosciuta dal suo amico.
Il momento solista era finito: ora suonarono entrambi agguerriti come non lo erano mai stati. Era iniziata come una battaglia per cacciare via Lance dal locale, si era trasformato in un confronto ricco di emozioni.
Courtney, senza difficoltà, esibì il suo talento da violinista accompagnando con passi da danza alla Lindsey Stirling***. L’abito giallo acceso non le impediva i movimenti anzi esaltava la sua grazia.
D’altro canto, Lance imitava il fascino e la precisione di David Garrett**** senza sforzi, Gwen rimase colpita di nuovo dalla sua passione.
Il pubblico era in estasi, anche chi non apprezzava gli strumenti della famiglia degli archi. Nessuno voleva che la battaglia finisse, un cliente registrò l’evento con il suo telefono sapendo di finire primo in tendenza. Grazie alla confusione della folla, Kitty riuscì a scappare dalle attenzioni di Mark, era il cliente più fastidioso che avesse mai conosciuto.
Durate il loro duello musicale, si poteva percepire il loro ardente desiderio di essere i primi. La gotica pensò che tutti i Barlow fossero persone competitive, forse era questione di DNA. Mancava soltanto che usassero quegli archi come spade.
Successe sul serio: per un attimo Courtney e Lance interruppero l’esibizione per duellare come moschettieri. Ripresero a suonare più determinati di prima. Anche nell’apparente rabbia quei due erano in sintonia.
Si concluse come era iniziata: con uno sguardo d’intesa.
Anche se ogni cliente applaudì (persino Emma che non era una fan della musica e odiava Lance), Courtney si sentì soddisfatta: non c’era stato un vincitore.
Sudata e con i capelli in disordine, la perfettina annunciò il proseguimento della giornata delle principesse ignorando per un attimo il fratello.
-Per me hai vinto tu sorellina, me ne vado. Ma prima…- Lance aveva intenzione di buttarsi dal palco per essere preso dal pubblico come fanno tutti i cantanti nei film, ma Courtney lo obbligò a scendere dalle scale.
Kitty non perse tempo per farsi un selfie con Lance affermando che lui fosse il più giovane violinista migliore dell’America. Nel frattempo Gwen corse verso il bagno con i mano i suoi vestiti gotici.

Lance uscì dal locale con un sorriso sulle labbra. Da quando aveva iniziato a suonare per un pubblico le sue giornate si concludevano con la soddisfazione protagonista nel suo cuore. Suonare per tutta la vita era il suo sogno.
Il sole splendeva ancora della stessa intensità in cui era uscito di casa poche ore prima, la Primavera aveva il compito di rendere migliori le sue giornate.
-Lance! Aspetta!- urlò la gotica prima che il ragazzo sia troppo lontano. Lance, sentendo quella voce familiare, si fermò subito e si voltò.
-Gwen? Che sorpresa!- appena lo raggiunse la ragazza ricontrollò, per sicurezza, di non avere nessun accessorio Disney. Doveva fargli i complimenti e soprattutto ringraziarlo, altrimenti se ne sarebbe pentita.
-Ho riconosciuto la tua musica da fuori il locale e ho visto l’esibizione dalla finestra- si giustificò per la sua presenza dei pressi del Princess Cafè.
-Ah ok, come ti sono sembrato?- le chiese interessato della sua opinione, era molto importante per lui.
-Dire che sei stato bravo è poco. Quell’energia, quella passione…-  Lance sorrise: ogni volta che riceveva un complimento da una persona cara era come ricevere un prestigioso trofeo.
-Grazie mille! Se io e Courtney non avessimo avuto la passione per il violino, a quest’ora la mia vita sarebbe diversa-
-Che vuoi dire?-
Lance si girò per un momento con sguardo riflessivo. Forse avrebbe raccontato la sua storia a Gwen un giorno, ma non si sentì pronto.
-Comunque penso che sia merito di Courtney se siamo diventati amici. Il giorno in cui ti ho incontrata le ho detto che ho conosciuto una ragazza gotica davvero interessante e lei ha fatto apparire dal nulla il tuo numero di telefono senza dire niente. Ci ho impiegato dieci giorni per chiamarti, l’evoluzione del mio starter sembrava un buon motivo per convocarti-
-Quindi è indirettamente colpa sua se ho preso la multa…e ho dovuto lavorare così tanto…- pensò a bassa voce Gwen.
-Che cosa?-
-Ehm…di solito a questo punto tu scompari- disse Gwen ricordando un loro incontro al tramonto (capitolo 2).
-Ah ok me ne vado- disse Lance fingendosi offeso.
-Aspetta…mi trovo bene in tua compagnia- ammise la gotica, sentì per un istante un tonfo al cuore. Lance sorrise di nuovo.
-Mi basta una telefonata, ti sei fatta sentire solo pochi giorni fa! Negli ultimi tre mesi sei sparita, sono state settimane noiose senza di te- con quella frase Lance aveva dimostrato di tenere alla compagnia della gotica, ma Gwen non ci fece caso.
-Ora mi sono liberata dai miei …impegni- Lance non perse tempo a proporre una nuova uscita.
-Domenica c’è un torneo Pokèmon in un negozio di videogame, viene a fare il tifo per me?- le chiese felice.
-Ho da fare quel giorno, mi dispiace. Che ne se ci vediamo sabato?-
-Ok, mi aiuterai ad allenarmi allora .Posso andare ora o…rimango?-
-Va vai, ti libero- disse affettuosamente. Dopo essersi salutati Gwen rientrò al locale, era tornata la normalità.
Si fermò sulla soglia, una strana sensazione la costrinse a fermarsi. L’ambiente le sembrava diverso, persino la luce. Non riuscì fare altro che guardarsi attorno. Si rese conto che per la prima volta era entrata nel maid café non come una ragazza ricattata, ma di una persona qualunque. Vedeva…solo gioia.
Chiunque avrebbe potuto intuire che il lavoro di quelle cameriere era di migliorare le giornate delle persone e condividere con loro la loro spensieratezza. Nell’animo di Gwen erano svaniti la rassegnazione e la frustrazione: ora il maid cafè non appariva come il posto peggiore della terra ai suoi occhi.
-Be’, la ringrazio… La ringrazio con tutto il cuore!- disse Courtney rispondendo a un complimento di un cliente abituale.
-Oh è come un sogno! Un sogno meraviglioso divenuto realtà…- esclamò Lindsay quando una bambina la invitò a prendere una fetta della sua torta alla crema.
La protagonista non sapeva che cosa stesse succedendo. Doveva capire se quello che stava provando era confusione o qualcos’altro.
-Gwen perché ti sei cambiata? Devi andare via?- chiese Carrie distraendo la gotica dai suoi pensieri. Gwen scosse la testa.
-No ero solo uscita un momento, torno a fare Mulan…- dopo averle mostrato un sorriso sincero Carrie tornò a svolgere il suo lavoro, la gotica doveva fare lo stesso. Questa volta non le veniva spontaneo sbuffare, che strano.
Era il momento di ritornare ad essere una maid principessa.


*nel 2014 Emma ha 19 anni, in Missione Cosmo Ridicola (2015) ne ha 21.
**riferito a Let it go, ecco il link della parodia da cui ho preso la frase: https://www.youtube.com/watch?v=htWEgKNvGog
***violinista statunitense pazzesca, andate subito a vedere i suoi video!
****stesso discorso al maschile (solo che David è tedesco), dovete ascoltare i suoi brani! Sapete che è l’unico a saper suonare il volo del calabrone in un minuto e sei secondi??


👑💎 Angolo autrice 💎👑
Questo capitolo è uno dei capitoli più facili da scrivere (dal punto di vista delle informazioni per la giornata a tema) perché la sera guardo sempre video curiosità della disney, so molte cose sugli idoli delle bambine! Ovviamente non c’è Moana perché questa storia è ambientata nel 2014.
Se volete sentire una battaglia di violinisti vi ripropongo il link di una presente nel film di New York Academy https://www.youtube.com/watch?v=KulLsS1GzWc.
Inoltre, dato che sono andata a correre e non mi sento molto bene, prima di pubblicare non ho ricontrollato con la giusta attenzione se ci sono errori nel testo, ieri non ne ho visti (tanto ci sono di sicuro…)!
Alla prossima, ciaoooooo👑
🍩 Aggiornamento…..lo so che due settimane fa avevo scritto che avrei aggiornato il 31 ma...non ce l'ho fatta. Pubblicherò il prossimo capitolo appena possibile, MI DISPIACE🍩
P.S.: scusate se mi prendo più tempo, ma i capitoli 10 e 11 verranno pubblicati poco dopo il prossimo capitolo  (sono praticamente già pronti) ^__^
P.S.n.2: avrei voluto che Gwen e company guardassero al cinema un film della Disney, ma Big Hero Six è uscito nelle sale americane a ottobre e non ho potuto posticipare questo capitolo.

P.S.n.3: ecco le citazioni delle principesse (e di Eugene e John Smith) che ho preso da Wikiquote e dal film:
Io ho dei capelli magici che risplendono quando canto (Rapunzel)
È una promessa. E quando prometto sta' pur certo che niente, niente mi farà tradire la promessa. Niente! (Rapunzel)
D'accordo, senti, io non sarei voluto arrivare a questo, ma ormai non mi lasci scelta: sguardo che conquista. […] Deve essere una giornata no per me, in genere funziona sempre. Va bene, ti accompagno a vedere le lanterne. (Eugene)
Be', la ringrazio... La ringrazio con tutto il cuore! (Belle)
Per nessun motivo, neanche se cascasse il mondo, io potrei mai, mai, mai, dico, mai, baciare un ranocchio! Bleah! (Tiana)
La via più veloce per il cuore di un uomo passa per il suo stomaco. (Tiana)
Oh è come un sogno! Un sogno meraviglioso divenuto realtà… (Cenerentola)

C’è una cosa che devo fare (Mulan)
Preferisco morire domani, che vivere 100 anni senza conoscerti (John Smith)

   
 
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