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Autore: Reika76    28/07/2009    1 recensioni
In molte fanfiction si accenna ad un particolare legame esistente tra Vegeta e Bulma, questa è la mia versione in proposito.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL LEGAME
Reika76


Bulma aprì lentamente gli occhi ed attese qualche secondo perché si adattassero all'oscurità della camera, qualcosa la rendeva inquieta e le impediva di dormire, ma cosa?
Allungò lentamente la mano a toccare la schiena dell'orgoglioso sayan che giaceva con lei,sfiorò con un dito i potenti fasci muscolari che la attraversavano,poi la ritrasse velocemente timorosa di svegliarlo. Che diavolo c'era che non andava? Cercò una posizione più comoda ma neppure quello servì a molto, infine decise di alzarsi,per un attimo il suo corpo nudo rimase esposto alla luce lunare che entrava dalla finestra, raccolse da terra l a propria camicia da notte e la indossò. Senza far rumore si diresse verso la porta.
Lasciò la camera, passò silenziosamente davanti alla stanza di Trunks e si avviò verso la cucina, forse una tazza di the le avrebbe conciliato il sonno.
Che fossero i suoi pensieri a tenerla sveglia? Eppure le cose non avrebbero potuto andare meglio: Vegeta era tornato da lei , per restare questa volta.
Si amavano ogni notte con passione , eppure c'era qualcosa che la turbava,come se un pericolo si stesse avvicinando alla sua famiglia.
Armeggiò un po' con i fornelli finchè una spia dell'interfono attrasse la sua attenzione: nel laboratorio, c'era qualcuno! A quell'ora di notte di certo non erano invitati!
Ma no, che cosa stava pensando, il sistema d'allarme si sarebbe attivato in caso d'intrusione, sicuramente si trattava di un falso contatto, sarebbe andata a dare un'occhiata, un guasto, in quel caso avrebbe potuto rivelarsi una distrazione gradita: l'avrebbe aiutata ad allontanare i pensieri nefasti.

Il sayan si svegliò di colpo, qualcosa intorno a lui era cambiato, la sua mano corse immediatamente all'altro lato del letto: freddo e vuoto.
Donna! Ma dove diavolo poteva essere andata a quell'ora di notte?
A vedere Trunks forse?
Portò le braccia sotto la testa e si rassegnò ad attendere, non sarebbe stato dignitoso correrle appresso. Ingannò l'attesa ripensando al suo meraviglioso corpo, coperto unicamente dalla lunga cascata di capelli azzurri, nessuna tra le donne sayan ne aveva di così morbidi e setosi, che dire del suo profumo di donna, non ne aveva mai sentito uno più dolce, gli piaceva stringerla al petto fino a sentirla sussultare per l'impazienza della propria virilità.
Eh, sì, la notte era dispensatrice di insperati piaceri, poco importava se di giorno si scambiavano solo insulti,o nel migliore dei casi si ignoravano,la sera si incontravano tra le lenzuola per perdersi l'uno negli occhi dell'altro ed appagare la fame dei loro corpi. Il loro legame era forte ed andava oltre le parole.

Bulma avanzò lentamente lungo il passaggio interno, di raccordo, tra il suo appartamento e i laboratori della Capsule Corp.
Camminò spedita oltre la porta della gravity room , diretta verso il tratto finale ad elle del corridoio.
Appena girato l'angolo fece pochi passi prima di appiattirsi al muro.
Voci! C'era qualcuno, ladri probabilmente! Ma come avevano fatto a bypassare il suo efficacissimo sistema di sicurezza?
Per un attimo rimase incerta sul da farsi,Qualunque cosa volessero lì non avrebbero trovato nulla,i progetti erano al sicuro nel computer della sua camera, Vegeta nel suo letto era il miglior deterrente a cui potesse pensare contro ospiti sgraditi,. meglio allora retrocedere fino alla gravity room, sigillare il condotto e mettere in funzione l'allarme.
Forte della sua decisione Bulma si voltò e si mise a correre , stava per svoltare l'angolo quando qualcosa non andò come previsto, una sagoma si stagliò all'improvviso nella flebile luce alle sue spalle.

Vegeta si rigirò per l'ennesima volta incapace di prendere sonno,quando improvvisamente un dolore acuto lo fece boccheggiare per la sorpresa, il legame tra lui e Bulma ! Aveva sentito il suo dolore! Si alzò di scatto dal letto indosso i pantaloni e si mise a correre in direzione dei laboratori, uno sparo ne era certo , l'aveva sentito non solo con le orecchie ma anche con gli altri sensi , quel dolore acuto poi…..Bulma doveva trovarla ed al più presto.

Per un attimo rimase assordata dal colpo , poi un dolore lancinante si irradiò con violenza dalla spalla a tutto il suo essere, solo in quel momento realizzò di essere stata colpita, prima di perdere l'equilibrio e di cadere a terra il suo ultimo pensiero fu per Vegeta.

"Dove sei amore mio?"

Il sayan vide gli uomini correre lungo il corridoio, uno di loro impugnava ancora la pistola, richiamò una sfera d'energia sul palmo della mano, e li ridusse in cenere molto prima che se ne rendessero conto.
Il pensiero successivo fu per lei, dov'era la sua donna?
L'odore del sangue gli colpì immediatamente le narici, ne vedeva alcuni rivoli oltre l'ansa del corridoio, lei era lì, proprio al centro della chiazza, in quel momento non seppe trattenere la sua ira ed il colore dei suoi capelli virò in un flash da nero a dorato, maledetti , se avesse saputo cosa le avevano fatto li avrebbe torturati prima di ucciderli!
La sollevò piano temendo di farle del male, il sangue scorreva copioso da una brutta ferita alla spalla.
Quando la strinse tra le braccia, Bulma riprese brevemente conoscenza:" Vegeta, pensavo fosse un guasto…ora ho freddo", un rivoletto di sangue le scorreva via dal naso.
"Sssh, andrà tutto bene" le fece eco lui.

Si alzò in volo e uscendo da una finestra si diresse alla velocità massima verso l'ospedale.
Il vento che le accarezzava il viso, le braccia forti di lui che la proteggevano, un bel modo per morire, fu questo il suo ultimo pensiero coerente prima di scivolare nell'incoscienza.

Una ferita simile per lui sarebbe stata poco più di un graffio, ma per lei, per una fragile donna umana avrebbe potuto significare la morte.
Non poteva tollerare nemmeno di pensarci, lei era sua e nessuno aveva il diritto di portagliela via!
"Bulma " Le sussurrò dolcemente, sicuro che lei non potesse udirlo: " Non mi lasciare".
Entrò in volo da una delle finestre del pronto soccorso , creando un certo subbuglio, affidando infine il suo prezioso carico ad uno dei medici, poi si rassegnò ad attendere.

Un dottore si avvicinò a lui poco dopo:" Signor Vegeta, la signorina Brief è stata gravemente ferita, il proiettile ha reciso un'arteria, per il momento siamo riusciti a bloccare l'emorragia, sfortunatamente la perdita di sangue è stata massiccia, ed in questo momento la nostra banca del sangue è priva del suo gruppo sanguigno.
Ne abbiamo fatto richiesta ad un'altra clinica, non resta che aspettare."
Vegeta rimase impassibile durante l'intera tirata del medico, solo un rapido incupirsi dello sguardo a manifestare la rabbia.
"Potete prendere il mio, il sangue dei sayan è di un gruppo universale"
Il medico non riuscì a nascondere il sollievo,trattare con persone del calibro di Vegeta lo rendeva nervoso:"Bene, in questo caso ogni minuto è prezioso, mi segua presto."
L'intera procedura di prelievo non durò che pochi minuti, un cuore sayan pompa infatti più velocemente di uno umano.
La  ri-trasfusione del sangue in Bulma necessitò di più tempo, il medico incontrò, nonostante i lunghi anni di pratica, non pochi problemi a trovare una vena adatta, sotto il glaciale sguardo del sayan.

Vegeta sedette lentamente accanto al letto, fissando alternativamente il cadere del sangue dalla flebo ed il viso della sua pallida compagna.
I medici del pronto soccorso avevano rimosso quanto restava dei suoi abiti, sotto le lenzuola bianche, indossava un camice chirurgico verde.
Il Sayan chinò leggermente la testa, lasciandosi catturare dai propri ricordi: la sua risata, squillante,contagiosa, quella sera, solo poche ore prima avevano consumato la loro passione in un frenetico amplesso, per restare esausti infine, uno nelle braccia dell'altra. Sentì montare dentro la rabbia, stupida, stupida donna! Perché diavolo aveva affrontato da sola i ladri?
Un lieve gemito lo riportò rapidamente alla realtà.
Bulma stava lentamente riprendendo conoscenza.
Le parole faticosamente mormorate:
"Vegeta?"
"Due ladri ,donna, ti hanno ferita."
La secca risposta.
Bulma guardò per un attimo nei suoi occhi, una muta domanda nel suo sguardo.
"Non daranno più fastidio ora"

Bulma si mosse nel vano tentativo di alleviare il dolore alla spalla, involontariamente le sfuggì un gemito.
"Sta ferma ,donna, la tua ferita è grave,avverto il medico del tuo risveglio."
"Mmm, no, ti prego rimani Vegeta, non voglio restare sola"
La sua supplica rimase inascoltata, il rude sayan aveva già raggiunto la porta.

La scienziata dai capelli blu dovette restare in ospedale per oltre una settimana,un tempo esageratamente lungo per l'orgoglioso principe, per fortuna i genitori di Bulma si occuparono per tutto il tempo del piccolo Trunks.
Vegeta divise equamente il suo tempo tra la gravity room e la stanza d'ospedale, divenendo l'oscuro terrore di medici e infermieri.
Bulma dal canto suo non poteva che sorridere, sebbene Vegeta passasse il tempo accanto a lei  strillandole contro ed accusandola di essere una perfetta idiota,si sentiva ogni giorno più forte e strana, talvolta era preda di sensazioni che neppure lei avrebbe saputo spiegare, che fosse colpa del sangue sayan?
Vegeta non era stato in grado di rispondere a nessuna delle sue domande sulla composizione del sangue alieno.
Dalle analisi dei medici risultava fosse del tutto simile a quello umano ad esclusione di una più rapida capacità rigenerativa delle ferite.

Al termine della convalescenza Bulma venne rimandata a casa, si sentiva abbastanza diversa, sebbene non fosse in grado di descrivere in cosa consistessero esattamente le percezioni che provava, era un po' come all'inizio della gravidanza di Trunks,quando  si alzava al mattino in preda ad una bizzarra sensazione di estraneamento…

Si esaminò con attenzione nella specchiera della propria camera, la vestaglia da bagno che indossava lasciava intravedere la pelle ancora lievemente arrossata intorno alla ferita ormai cicatrizzata.
Il segno del proiettile sarebbe scomparso del tutto con il tempo, o almeno così le aveva assicurato il chirurgo plastico a cui si era rivolta.
Alla fine lasciò cadere del tutto la vestaglia e rimase ferma davanti allo specchio, si sentiva differente, ma in cosa? Stava ancora riflettendo quando Vegeta entrò nella stanza e la sorprese totalmente nuda.
"Donna, dove diavolo ti sei caccia….!" Le parole gli morirono letteralmente sulle labbra immediatamente sostituite da uno sogghigno compiaciuto, il Sayan non aveva certo bisogno di farsi pregare…
Le fu rapidamente alle spalle utilizzando la sua ultra velocità, le avvolse le braccia intorno alla vita e iniziò a farle correre la lingua sul collo.
" E' troppo tempo che non ti possiedo, ed ora mi tenti in questo modo."
Bulma ruotò lentamente tra le sue braccia e rispose con dolcezza al suo bacio.
Vegeta non esitò a sollevarla ed a portarla  verso il letto, si liberò rapidamente dei vestiti,sentendola gemere piano tra le lenzuola, presto fu sopra di lei e poi dentro, con movimenti lenti e ritmici fino a raggiungere il completo appagamento.
Al termine dell'amplesso non si ritirò dall'altra parte del letto,come era solito fare,con estrema dolcezza lasciò invece che lei gli appoggiasse la testa nell'incavo della spalla.
La guardò prendere sonno,seguendo il corso dei suoi pensieri.
Amava quella donna, ed ora ne era certo, era letteralmente impazzito all'idea di perderla, lei ed il ragazzino dai capelli lavanda era no le uniche due persone per cui lui contasse qualcosa.
Le spostò una lunga ciocca di capelli blu dal viso,e, mentre lo faceva un solo pensiero gli attraversò la mente: "Bulma,  non ti lascerò  più", si guardò bene anche solo dal sussurrarlo, aveva comunque un orgoglio da salvaguardare.

Bulma si sollevò di colpo a sedere:
"Hai detto qualcosa Vegeta?".

"No, donna che ti prende, torna a dormire!" fu la brusca risposta di lui, prima che si girasse dandole come era solito fare un'ampia visuale della sua schiena.
Le labbra di Bulma si sollevarono lentamente a formare un sorriso, l'aveva sentito chiaramente, come se le avesse gridato nelle orecchie, poteva sentire i suoi sentimenti!!
Il suo sangue di sayan aveva rafforzato il loro legame, sapeva che Vegeta l'amava!!

Bulma soffocò la voglia di ridere sul nascere, si limitò a fissare la sua schiena, allungando piano un dito fino a toccarla:"Non importa che tu mi volti la schiena, mio orgoglioso principe, adesso so con certezza che sei mio e non mi lascerai, nasconditi pure dietro una maschera, se ti fa sentire meglio,ora non puoi più nascondermi i tuoi sentimenti".
Con questi felici pensieri Bulma si addormentò, e da quella notte nessuna inquietudine turbò più il suo sonno.

FINE
  
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