«Iona, per caso hai visto Ribbon in giro?» chiede Glasan sistemandosi gli occhiali da sole sulla testa.
La ragazza fa cenno di diniego senza nemmeno guardarla.
«Prova a chiedere a Megumi»
Glasan biascica un “ok” e Iona può tornare a concentrarsi sulla traduzione nel libro di inglese.
Non passano neanche dieci minuti che Glasan riappare più perplessa di prima e picchietta la spalla della sua partner.
«Megumi ha detto che non la vede da alcune ore!»
Iona fa cadere la testa da un lato e guarda la fatina senza reale interesse; nella mente ha ancora il suono di quella subordinata piena di tempi verbali strani a cui sta ancora cercando di dare un ordine.
«Sarà uscita a prendere qualcosa per Hime... tornerà presto»
«Hime!» pigola immediatamente Glasan battendo le zampette tra di loro, «Posso chiedere a lei!»
«Aspetta!» la blocca subito Iona, «Sta studiando di là, cerchiamo di non disturbarla per una volta che ci si è messa senza fiatare»
La fata però vola fino all’altezza del naso della Pretty Cure e sfodera uno sguardo preoccupatissimo.
«Ma Iona, Ribbon non esce mai di casa senza avvertire! C’è qualcosa sotto! Hime è l’unica che può aiutarci a risolvere il mistero»
Iona tira un grosso sospiro di rassegnazione e smette di picchiettare nervosamente il gommino della matita sulla pagina aperta del libro. L’unico mistero che vorrebbe davvero risolvere è quello sull’utilizzo dei modal verbs.
Alla fine, si rende conto, cedere è l’unico modo per andare avanti.
«D’accordo. Vengo anche io così vediamo di risolvere la questione».
 
La stanza di Hime è particolarmente silenziosa; Iona e Glasan la ritrovano intenta a risolvere alcuni problemi matematici. Iona aggrotta le sopracciglia scettica, non sapendo da che parte cominciare a esprimere le sue riserve.
«Ehi Hime!» rompe il silenzio Glasan, «Hai visto Ribbon?»
La principessa alza lo sguardo verso le due ospiti.
«Ribbon?»
«Eh, Ribbon» incalza Iona.
«No...» è la risposta flebile dell’amica.
Un mugolio lontano interrompe l’aggiunta di qualsiasi altra risposta e tutti si voltano verso il grande armadio di Hime, chiuso da una scopa puntata contro l’anta.
Glasan vola verso l’armadio, sposta l’inciampo e lo apre: una Ribbon sommersa dai vestiti esce fuori urlando.
«Ribbon! Che ci facevi lì dentro?»
La fatina addita Hime:
«Chiedetelo a lei! Mi ha chiusa dentro!»
La ragazza presa in causa salta sul posto e arrossisce.
«Ti dispiacerebbe spiegare?» chiede Iona incrociando le braccia.
«Beh... abbiamo litigato, Ribbon voleva assolutamente che pulissi la stanza, ma io dovevo mettermi a studiare, e allora ha cominciato a farmi una lunga ramanzina sull’importanza della pulizia, e allora non sapevo come fermarla»
«E quindi la conseguenza logica era chiuderla nell’armadio?!» strilla Glasan volando ad aiutare Ribbon a liberarsi di una gonna che le si è attorcigliata sul guscio.
«L’idea me l’ha fatta venire una frase di quella serie tv in inglese che ho visto ieri sera con Iona... era qualcosa come keep your enemies close»
«E di grazia come questo ti avrebbe-»
Iona ammutolisce all’improvviso.
Forse ha capito da dove è nata l’interpretazione sbagliata, ma non riesce neanche a dirlo. Non vuole crederci, non ancora, e quindi cerca affannosamente dentro di sé spiegazioni alternative.
Finché non è la stessa Hime a confermare ogni suo terrore.
«Non significa “tieni i tuoi nemici chiusi”?»
La situazione è sbagliata sotto così tanti punti di vista che Iona non sa nemmeno da dove partire a vomitare il suo disappunto.
Per prima cosa, però, decide che d’ora in poi le serie tv in inglese le vedrà da sola.




 

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Note di Alex
Ah ah ah.
Dedico questa breve OS ad _Alcor, alla quale l'avevo promesso se lei avesse finalmente pubblicato una storia nel fandom di Love Live... lei l'ha fatto (ormai molti mesi fa) e io mi ero promessa di ricompensarla così, scrivendo qualcosa con un prompt a sua scelta!
Spero vi piaccia, e spero LE piaccia <3
Alex