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Autore: RLandH    21/08/2019    3 recensioni
-Si con i titoli faccio schifo -
Raccolte di fanfiction per l'iniziativa proposta da CampMezzosangue dei "100AU"
(Non sono certa di riuscire a scrivere tutte e cento le storie, ma tentar non nuoce)
#32(Frank/Hazel)
#81 (Leo/Calypso)
#87 (Luke/Thalia)
#10(Jason/Piper)
#100 (Nico/Will)
#18 (Travis/Katie)
#11 (Chris/Clarisse)
#42(Reyna/Annabeth)
#5 (Leo/Khione)
#23 (Percy/Annabeth)
#34 (Percy/Reyna)
#33(Luke!Centric)
#28(Leo/Echo)
#90(Michael/Clarisse)
#98(Percy/Rachel)
#19(Jason&Leo)
#65 (Annbeth/Luke!Past)
#77 (Calypso/Lester)
#39 (Harry Potter!AU) (Charlie/Silena)
#15 (Nico/Will)
#38 (Annabeth/PercyPercy/Calypso)
#17 (Percy/Calypso)
#70 Quella spogliarellista ha un aspetto familiare OMG sei tu!AU (Nico&Reyna)
#2 Mi sono infiltrato in casa tua alle due di notte perché ero ubriaco e pensavo fossa casa mia!AU(Leo/Calypso)
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: I sette della Profezia, Quasi tutti
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo(Storia):   I Cento Mo(n)di
Titolo Capitolo:  Quando il mondo cerca chiaramente di dirti qualcosa
 Prompt: #15 Ho chiamato il numero sbagliato!AU [Nico/Will]
 Personaggi:  Nico di Angelo, Will Solace (citati: Percy Jackson, Annabeth Chase, Austin, Kyla, Michael Yew, Billie NG, Hazel Levesque e Leo Valdez)
Paring: Saolangelo (pernico!minor, Austin/Billie NG)
Rating: Verde come l’erba
Warning:  Modern!AU/NoCamp!AU(?)/Roomates!AU
 Beta: Nessuna
Note: Eccomi tornata! Con un paring già affrontato, lo so che ne esistono ancora di sconosciuti da scrivere (tipo sto lavorando ad un Thalia/Leo?!?; anche se vorrei scrivere una Grover/Juniper, ma aspetto di trovare il prompt calzante), però questo prompt si prestava bene a questa ship, visto i precedenti, di fatto questo capitolo è un diretto sequel del capitolo 5 [L’altro uso delle scale antincendio (e delle pale)], così effettivamente questo capitolo non può essere letto senza il precedente, cioè in realtà può essere letto, ma chiaramente non risulterebbe chiaro, perciò breve riassunto: Nico bacia Percy in un atto di follia ed ha la brillante idea di scappare dalle scale antincendio, in preda al panico sceglie di chiamare Jason, ma accidentalmente chiama uno sconosciuto Will a cui racconta tutto.
Inoltre vorrei ringraziare Farkas, little_psycho e fenris per aver recensito!
Come sempre sentitevi liberi di proporre ship!
Potete trovare i prompt nei capitoli precedenti


Buona lettura!
 
 
Quando il mondo cerca chiaramente di dirti qualcosa
 

“Senti un po’ Austin, se non torni qui entro un’ora e pulisci il macello che hai lasciato, io cambio la serratura” Will era stato perentorio, “E per caso sai anche perché Kayla sta dormendo in una tenda in balcone?” aveva aggiunto.
Era anche piuttosto esausto, erano le cinque del mattino, aveva avuto un turno infinito all’ospedale, era uno specializzando al primo anno ed era dovuto stare in pronto-soccorso … e voleva solo dormire …
Mentre quel genio del suo coinquilino Austin aveva organizzato una festino a casa loro, era ritornato che non aveva più un soggiorno, quando un quadro di Picasso, con chiazze di alcool, vomito e dio-non-voleva-sapere-altro, con il divano completamente sbucciato, il frigo pieno di gelatine alla fragole – e null’altro, neanche i suoi yogurt –  e dei reggiseni in congelatore, Michael Yew che dormiva in vasca da bagno, stringendo un paio di mutande come un trofeo, e Kayla in balcone dentro una tenda, con indosso i vestiti di Will.
E Austin scomparso.
Ma Will riconosceva in lui l’artefice di quella disfatta.
Io … io … non capisco” la riposta che aveva ottenuto dall’altra parte del telefono era stata confusa, forse anche un po’ nasale.
“Come non capisci Austin? C’è una pista da biglie nel mio salotto, costruita con scotch, carta igienica e cartoni della pizza, ecco” aveva aggiunto spazientito.
Quando aveva chiamato il suo coinquilino ci aveva messo un po’ a rispondere, probabilmente si era addormentato da qualche parte, probabilmente su una panchina, e non stava ancora cominciando a riconnettersi al mondo.
No, io non sono Austin. Non conosco nessun Austin!” aveva detto la voce, con un po’ più di verve, non più sbattuta dal sonno e dalla stanchezza, chiaramente non pareva la voce del suo amico, “E sono le cinque e trentasette del mattino” aveva aggiunto la voce con una certa isteria, “E … dei, Will” aveva aggiunto, con una leggera confusione.
Chi cazzo sei?” aveva aggiunto la voce, “Mi hai chiamato con il mio nome, vorrei farti notare” aveva risposto Will leggermente risentito.
Certo, era stato lui a chiamarlo nel cuore della notte, “Sei sicuro di non aver preso il telefono di Austin?” aveva provato, allontanando poi la cornetta dal suo orecchio per assicurarsi di aver effettivamente chiamato chi doveva.
Ah, no, si era sbagliato: Nico.
Giusto, uhm, chi era Nico?
E come aveva fatto a chiamare lui al posto di Austin?
Be si grazie, il mio amico Leo si diverte a rinominare i contatti del telefono, quindi tu sei Will Voce Sexy e …” aveva argomentato il ragazzo dall’altro lato, bloccandosi poi immediatamente.
“Be, grazie” aveva ammesso Will sentendo le voce acutizzarsi per l’imbarazzo e le gote arrossarsi, in realtà era una persona che si imbarazzava per nulla.
Però quel nome Nico, non era molto comune, un po’ suonava un campanello famigliare …
Sei quello dell’altra volta” aveva aggiunto tetro Nico, “Quello che ho chiamato per sbaglio” aveva aggiunto funereo.
“Certo il Nico delle scale antincendio, quello che aveva baciato Percy, fidanzato con Annabeth, me lo ricordo” aveva esclamato Will, con una certa risata.
“Oh hai conservato il mio numero” aveva esclamato Will divertito, “Ed ho una voce Sexy” aveva rincarato; erano passati almeno due mesi ed era sembrava ovvio che il ragazzo avesse registrato il suo contatto.
Aveva sentito Nico farfugliare al telefono un attimo, probabilmente bruciante di imbarazzo e disagio, “È colpa di Leo … poi anche tu hai conservato il mio numero” aveva stabilito Nico, con più vigore, “Mi hai chiamato” aveva rimarcato.
Will aveva riso, non nascondendo l’affaticamento, “Si, mi spiace, è stata una giornata infinita e torno a casa per scoprire che il mio coinquilino ha organizzato la pausa di primavera a novembre nel mio salotto” aveva detto placido, passandosi una mano sugli occhi.
Di lì a poco si sarebbe addormentato in piedi nel mezzo del soggiorno.
Tranquillo, vivo con due sorelle, sono abituato a ragazze che strillano alle sei del mattino nel mezzo di un pigiama party in salotto” aveva ammesso Nico, calmo, “Poi stavo giocando a Skyrm … La verità è che la notte dormo poco” aveva ammesso placido.
E per la cronaca non ho visto il tuo coinquilino” aveva aggiunto.
“Immaginavo, probabilmente lo hanno arrestato per disturbo della quiete pubblica” aveva ammesso Will, spostandosi dal posizione in cui era, provando ad approcciarsi al suo divano, la pelle era stata in parte raschiata via, l’altra meta era sommersa da altre cose non identificate.
“Ma poi come è andata a finire la questione di Percy?” aveva domandato Will, passandosi la mano sulla fronte, volendo non addormentarsi.
Non sarebbero esattamente affari tuoi” aveva soffiato di rimando Nico, “Dai, lavoro diciotto ore al giorno tra l’ospedale e la caffetteria, sono un pettegolo di natura, poi …” si era limitato a lamentarsi Will.
Sai com’è? Il primo cuore spezzato non si scorda mai. Percy da perfetto essere umano eterosessuale è rimasto mio amico” aveva detto.
“Ti avevo detto che tutti avevano avuto i loro rifiuti, sembravano sempre drammatici, ma poi si superano” aveva ammesso placido, Nico aveva emesso un mugolio, “Si mi avevi detto di un certo Mason” aveva riportato subito l’altro; “Oh te lo ricordi!” aveva aggiunto Will con un sorriso allegro: “Ti avevo anche detto di chiamarmi, ora che ci penso” aveva precisato poi.
Mi sembrava così surreale” aveva ammesso Nico, prima di ridacchiare.
Will stava per rispondere, quando lo stesso ragazzo lo aveva zittito, parlando con qualcun altro.
Non ci crederai mai” aveva detto subito Nico, “Stupiscimi con effetti speciali” aveva risposto Will, con uno sbadiglio, “Mia sorella Hazel è appena tornata da una festa a casa di, sue testuali parole, 'Austin quello che suona il mercoledì al NY Jazz'” aveva esclamato con voce divertita.
“O MIO DIO DIMMI CHE SANNO DOVE SI E’ CACCIATO!” aveva esclamato subito Will.
Haz, sai che fine ha fatto il proprietario?” aveva chiesto immediatamente Nico a quella che immaginava fosse sua sorella.
Ah,ah” aveva detto, poi si era rivolto verso Will, “Sul tetto! Hazel dice di averlo visto salire con una certa Billie NG” aveva detto.
“Allora metterò il chiavistello alla porta e rimarrà fuori fino a che qualcuno non si sveglierà ed avrà la decenza di farlo rientrare” aveva stabilito calmo Will.
Nico aveva riso, “Comunque incredibile come piccolo è il mondo” aveva soffiato il ragazzo.
“Il destino sta cercando di dirci qualcosa Nico” aveva risposto lui.
   
 
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