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Autore: QueenMorningstar    28/08/2019    0 recensioni
"Sherlock, no!! Non sa controllarlo! Potrebbe finire male! Uccidere me, e chiunque altro nel raggio di miglia!"
"Siamo su un'isola. C'è odore di mare e se ascolta bene si sentono le onde sbattere in tutte le direzioni. Non si preoccupi, ci vorranno pochi minuti.
Genere: Avventura, Fantasy, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson, Mycroft Holmes, Sherlock Holmes
Note: Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Sherlock Holmes e il signor Watson si risvegliarono in una stanza completamente vuota. Non c'erano finestre, né porte, solo un'apertura nell'alto soffitto, chiusa da una grata, irraggiungibile anche se si mettessero in piedi uno sulle spalle dell'altro. "Non sono il tipo che perde le speranze facilmente, ma... credo che non usciremo finché non lo vorrano i nostri sequestratori" disse nervoso il signor Watson. Sherlock rimase in silenzio, analizzando ogni millimetro della stanza, sia con gli occhi che con le mani. Si girò di scatto. Annusò. Si guardò intorno e riprese ad analizzare quei muri lisci. "Lasci perdere, Sherlock! Lo vedo io stesso che non c'è via di fuga." "Si sbaglia, signor Watson!" esclamò Sherlock come se avesse avuto un'epifania. "C'è sempre una via d'uscita, ogni piano ha il suo punto debole. E credo di averlo trovato!" "Di che si tratta?" "Le mura sono abbastanza sottili da fratturarsi sotto un'alta pressione, e se il cunicolo qua sopra viene stimolato a dovere, creerebbe diversi cedimenti strutturali. L'uscita corrisponde all'entrata!" guardò in alto. "Come pensa di raggiungerla e di "stimolarla"?" Sherlock rimase a fissare il cunicolo in silenzio. "Sherlock?!" lo chiamò Watson per farlo rinsavire. "C'è solo un modo..." disse, iniziando a spogliarsi. "Sherlock, no!! Non sa controllarlo! Potrebbe finire male! Uccidere me, e chiunque altro nel raggio di miglia!" "Siamo su un'isola. C'è odore di mare e se ascolta bene si sentono le onde sbattere in tutte le direzioni. Non si preoccupi, ci vorranno pochi minuti. E se perdo il controllo... ha sempre il siero con sé, no?" "Sherlock, non lo faccia! Ci dev'essere un altro modo!" Silenzio... "Sherlock... ti prego..." "Bene, signor Watson, lo trovi!" Sherlock si tolse le mutande e lo guardò con aria di sfida. Watson distolse lo sguardo e Sherlock in un attimo si morse il pollice, facendo colare sangue sul braccio e in bocca. Watson urlò, ma il suo urlo venne coperto dal frastuono delle mura che andarono in frantumi e da un terribile ruggito. "Dio abbia pietà di noi!" urlò Watson, arrampicandosi sulla coda del drago. "Reggiti forte, piccolo hobbit!" disse il drago con voce profonda che scuoteva anima e cuore. "Perché deve apostrofarmi sempre in quel modo!" urlò Watson per farsi sentire. Il drago spiccò il volo, Watson si resse fortemente alle protuberanze sulla schiena. Lanciò una fiammata in aria, tossendo un po'. Si girò verso l'isola e carbonizzò ogni cosa sulla superficie. "Sherlock, adesso basta!" Watson faceva fatica a reggersi con tutti quei strattoni. "Sherlock!!" "Io non sono Sherlock!" disse il drago in tono minaccioso "Io sono fuoco. Io sono... morte!!" sparò un'altra fiammata sull'isola, sterilizzandola del tutto. "Lo sapevo!" Watson si arrampicò fino alla testa del rettile e gli fece gocciolare il siero in bocca. In un attimo, si ritrovarono in picchiata tuffati in mare. Raggiunsero la riva, Sherlock tornato normale. Watson tirò un pugno al compagno. "Non lo faccia MAI più!" "Siamo usciti, no?" rispose Sherlock massaggiandosi la guancia colpita "Era la nostra unica possibilità. Preferiva rimanere lì sotto?" Watson non rispose e raggiunse la cella, completamente sciolta ed annerita, come i resti dei vestiti dell'investigatore. "Bene, "Fuoco e morte", ora ti tocca girare nudo, sei contento?" Sherlock sorrise, ma non disse nulla. Raggiunsero una barca, situata in un molo dietro la scogliera, che l'ha protetto dalle fiamme. "Comunque non c'era nessuno sull'isola..." disse Sherlock per rincuorare l'amico, una volta in mare aperto. "E perché hanno lasciato una barca?" "Mycroft." "Cosa!?" Un enorme Yacht gli apparve davanti, costringendolo a rallentare. "Capisco..." ...
   
 
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