Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: Jikimo    29/08/2019    2 recensioni
"Quelle parole le disse in italiano e maledizione, l'unico italiano in quella stanza era lui..."
Una romerica senza tante pretese ragazzi!
+ Bonus "Relazione stabilita" e coccole sul divano.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Tu mi piaci"

Quelle parole le disse in italiano e maledizione, l'unico italiano in quella stanza era lui. 

A meno che non lo stesse dicendo al contenitore di cibo che gli stava porgendo prima che la mano dell'americano cominciasse a stringergli saldamente il braccio... (Decisamente troppo forte a causa dell'eccitazione che poteva vedere bene sbrilluccicare nei suoi occhi limpidi)

Le lasagne meritavano di piacere!

"Scusami?" Romano posò lo sguardo su di lui, sui suoi capelli biondissimi e sul loro taglio tutto sbagliato ma che il giovane definiva orgogliosamente alla moda.

Possibile che fossero sul serio simbolo di stupidità???

Non che non potevano, Belgio era bionda ma molto carina e gentile...

Quindi probabilmente era l'accoppiata pelo giallo/occhio blu a fare di qualcuno un idiota...

"Cosa hai detto, non ho capito" gli chiese con la voce leggermente tremolante.

"Ho detto che mi piaci"

"Non posso piacerti perché ti ho preparato delle lasagne"

America arrossì e il più grande trovò la situazione alquanto sbagliata e imbarazzante.

Come era finito a dover affrontare questa situazione?

"Non è per le lasagne" 

È OVVIO CHE NON È PER LE LASAGNE si ritrovò a gridare isterico nella propria testa la mezza nazione.

"E perché?" disse, sentendosi stupido subito dopo.

Non l'avevo detto con malizia, per metterlo in soggezione o altro, ma con vera e propria curiosità.

Che gli era venuto in mente a quella testa di hamburger ora?

Da quale delle sue fissazioni si era fatto prendere adesso?

E perché proprio lui doveva essere la vittima dei suoi giochi?

Nella sua apparente età di diciannove anni, era solo un ragazzino ai suoi occhi...

Era espansivo, impulsivo, tremendamente energico e fin troppo innocente...

"Non c'è un perché"

E come poteva esserci? 

Che avevano in comune di preciso?

Quando mai avevano condiviso qualcosa insiem... Ah.

Un turbinio di pensieri girò improvvisamente nella testa di Romano, scombussolandolo e facendogli battere il cuore fin troppo forte.

Ok, forse qualcosa ce l'avevano.

Cose piccole che avevano unito la storia degli Stati Uniti d'America e il Sud Italia...

Piccole cose che di certo non avrebbero dovuto unirli in alcun legame affettivo, però.

Le proprie genti si erano fatte del male in passato in diverse occasioni...

Perché quell'infatuazione...?

Ricorda ancora dei suoi lunghi viaggi verso la ricca nazione per accompagnare gli abitanti delle sue terre, scappare dalle sue responsabilità, dalle pressioni e, soprattutto, da suo fratello.

Ricorda America dargli una delle stanze della sua casa .

Ricorda America offrirgli un lavoro e ignorare la sua inutilità pur di aiutarlo in qualche modo, con una genuinità che Feliciano lo aveva convinto non appartenergli per non sa quale motivo.

Ricorda America che tornava la sera da qualsiasi lavoro facesse, bere del thè preparato da Lituania e, a volte, letteralmente svenire sul divano per poi svegliarsi la mattina dopo e ricominciare tutta la sua giornata da capo.

Con un gran sorriso, ovviamente.

Quasi fastidioso.

Ricorda Alfred su quel tetto a cui aprì il suo cuore sfogandosi, non per avere la sua compassione ma solo liberarsi di un peso che non lo faceva dormire la notte.

Il peso di essere un fallimento sotto praticamente ogni punto di vista.

Poteva esserci anche un manichino al suo posto e ingenuamente Romano pensava (O meglio, sperava) sarebbe stata la stessa cosa.

Però c'era stato un ragazzino vestito con un maglione orribile con lui sotto quel cielo stellato e la sua presenza gli era servita tanto.

Era un bravo ragazzo, America...

E ora lo guardava, come ad aspettarsi qualcosa .

Che cazzo si aspettava?

Una dichiarazione senza senso e con del romanticismo pari a zero in una sala riunioni mezza vuota di un meeting appena terminato che diavolo di risposta poteva avere? 

E solo ora si accorge di essere rimasto a fissarlo imbambolato senza effettivamente nulla da dire.

"Allora?"

Ah, giusto... America era anche davvero impaziente.

"Allora cosa? Ma ti accorgi di che cazzo hai detto? 

Sei solo un ragazzino suggestionabile, non sono un capriccio che ti viene d'improvviso!

Stronzo mollami che di questo passo mi lascerai pure i segni delle dita sul braccio"

Ok... Pessima mossa.

Si era fatto prendere dal panico come un idiota, non voleva dire quello...

Se il giovane spaventava Romano anche solo da affamato, l'uomo più basso non sapeva se avrebbe retto la rabbia della grande potenza mondiale.

Che invece non gli fece nulla e lo guardava come se in qualche modo si aspettasse quella risposta così amara ma che pur sempre lo aveva deluso.

Lasciò l'arto della mezza nazione, le guance gli si erano rosate imbarazzate mentre qualche nazione dall'altra parte della stanza ridacchiava di lui, si alzò dalla sua sedia e in un silenzio che solitamente non raggiungeva neppure quando dormiva, sistemò i suoi documenti e tutte le sue cose e si avviò nel corridoio per andarsene a casa, con l'orgoglio ferito e la coda fra le gambe.

E Romano rimaneva ancora un volta imbambolato, arrossì e abbassò lo sguardo dispiaciuto .

I sensi di colpa iniziavano a roderlo dall'interno...

Cosa alquanto giustificata data anche la risposta fatta con la stessa delicatezza e sensibilità di uno scaricatore di porto.

Che poi non era vero, alcuni scaricatori erano dei gran signori...

Non come quei camionisti Veneti che sparavano bestemmie a caso.

Posò lo sguardo sul contenitore che aveva ancora in mano.

Il pranzo che aveva preparato per America pur di non vederlo pranzare con delle merendine.

Lo faceva ogni tanto ed era una cosa carina da fare.

Uh... Maledizione...

Si morse il labbro inferiore.

Fanculo i camionisti veneti.

"Bastardo torna qui!" e gli corse dietro lungo il corridoio, attirando per un secondo gli occhi di alcune persone lungo il passaggio che però tornarono a ignorarlo subito. 

America si fermò e si girò per guardarlo

"Questo è tuo"

Il biondo lo squadrò da capo a piedi, perplesso.

"A sto punto puoi tenerlo" 

La prima cosa a cui Romano pensò è che nessuno avesse mai rifiutato il suo cibo...

E nessuno avrebbe dovuto farlo mai, sopratutto quando si aveva una dieta di porcherie, bevande energetiche e acqua sporca.

"Ci ho messo un sacco di formaggio dentro sta cosa, non è più una lasagna, è una bomba calorica!

Se la mangio io potrebbe uccidermi... 

E poi l'ho fatta per te stronzo!"

"Non lo voglio"

"Ma ti piace!"

"Mi piacciono tante cose, 'Mano"

L'italiano non sapeva cosa dire, mortificato dal suo tono ferito e dalla frecciatina.

I rumori della strada alle spalle del più giovane rendevano tutto solo più frustrante...

"E che mi sono spaventato"

Il biondo lo guardò confuso.

"Non ti ho chiesto di sposarmi"

"Non è il momento dell'ironia!" esclamò nervoso il moro, per poi calmarsi e fare un rumoroso sospiro.

"Dico... Mi hai preso di sorpresa, ecco... Non me lo aspettavo"

"Se lo avessi saputo prima saresti stato più cattivo? No dico... Perché lo sei stato davvero tanto, io non ti ho fatto nulla"

Lì per lì l'italiano avrebbe voluto rinfacciargli qualche bomba qua e là per la sua terra durante l'ultima guerra ma gli dispiaceva per l'americano e decise di rinunciarci.

"Va bene Va bene, scusami America. Però non essere arrabbiato con me.

Dai, non è successo niente... -Spero-

Che dici, vuoi pranzare con me?

Ma non nel senso che credi tu, mettitelo in testa..."

Ci teneva a chiarirlo...

"Come amici, ti piacerebbe?"

Alfred corrugò la fronte e sembrò pensarci sù un attimo.

Poi gli sorrise.

"Ok! Andiamo" esclamò entusiasta, gli prese la mano e lo tirò verso una macchina gialla che sembrava aspettarlo, Lovino gli sorrise di rimando e decise di mollare le lasagne all'autista del taxi su cui lui e il biondo avrebbero viaggiato.

Quello che i due non sapevano però è che si sarebbero fidanzati alla faccia di tutti circa due mesi dopo.




*Angolo di Jikimo*


Non si apprezza abbastanza questa coppia nel fandom... E volevo dare un piccolo contributo seppur grezzo e imbarazzante!

Nella storia si fa riferimento ad alcune vicende davvero accadute fra Sud Italia e America che occupano alcuni capitoli parecchio carini e buffi nel manga (Come il fatto che l'italiano si preoccupi che l'altro mangi correttamente, nel manga gli offre le sue lasagne e in questa oneshot succede lo stesso) ma di cui il fulcro è proprio la loro chiacchierata sul tetto della casa di Alfred; dove Lovino prende coscienza di tutte le sue debolezze e rivela al biondo le insicurezze che si è lasciato alle spalle in Europa prima di andarsene per un pò a vivere negli USA.


   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Jikimo