Sogni
nel volo di un gabbiano
Le ali bianche aperte a forma di
croce
Scivolando ora sul letto del vento
Plani e ti fermi non lontano da me
Uccello dei mari, freccia d’argento.
Immagino solo quali correnti
Che venti, verso altri lontani lidi
Cavalcasti verso l’ignoto per me
Cosa tu scopristi che io mai vidi.
Quel segreto che in quell’attimo
fermo
Feci mio, mentre tu eri immobile
Cavalcando con te, le tue larghe ali
Partì il mio immaginario docile.
Ora mi guardi, capisco l’intesa
E di nuovo ti alzi, le ali a croce
Il diniego di partire insieme con te
Da lontano, sento ancor la tua voce.