T'importa,
mio dolce Rododendro?
Mi chiedo, t'importa?
Nella mia testa, una voce mi risponde:
"No, Narciso. Ovvio che no."
Eppure...
Abbiamo passato serate sdraiati
sui sedili posteriori di un'auto.
Abbiamo riso, appannato vetri...
Abbiamo sudato, sudato piacere.
Mi tocchi.
Lo fai sempre.
Mi guardi...
Non come vorrei.
Mi stai abbandonando, Rododendro?
Lo stai facendo davvero?
Perché vuoi dirmi addio?
O forse, questi sono solo i lamenti
di una donna isterica,
insicura,
bipolare.
Forse, questo Narciso che ha smesso di sperare,
lo ha fatto troppo presto.
Ma un felice epilogo
per me
non c'è mai stato.
E adesso...
perché dovrebbe essere diverso?