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Autore: Lady_purosangue    04/09/2019    0 recensioni
Una figlia di un lord, una spada e tante avventure.
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Dal testo:
"Madison guardava rapita la miriade di colori che danzavano in cielo. Il rosso del sole si specchiava nel piccolo fiume, facendo risplendere le foglie dei pini. Quel posto le dava tranquillità e nonostante tutto si sentiva a casa. "
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Catelyn Tully, Jon Snow, Nuovo personaggio, Robb Stark, Theon Greyjoy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Prologo


Castello Cerwyn


Il sole stava tramontando. Madison guardava rapita la miriade di colori che danzavano in cielo. Il rosso del sole si specchiava nel piccolo fiume, facendo risplendere le foglie dei pini. Quel posto le dava tranquillità e nonostante tutto si sentiva a casa. Non voleva partire. Troppi ricordi erano rinchiusi in quelle alte mura di pietra. Alcuni erano certamente dolorosi, ma la maggior parte erano pieni di malefatte ben architettate da lei e i suoi fratelli. Gli sarebbero mancati tutti, anche Rich.

“Mia signora, volete scusarmi ma il Lord vostro padre mi ha mandata ad assicurarmi che sia tutto pronto per la partenza” sussurrò la ragazzina dai capelli castani.

Madison si voltò. Gli occhi coperti dai capelli come a celare un segreto. Erano neri corvino e le ricadevano in onde ordinate sulle spalle mentre la pelle candida brillava alla luce del tramonto. Sembrava una dea.

“E’ tutto pronto vi ringrazio. ” rispose con voce dolce. “Potete andare, ma prima mandatemi la nan.”

La ragazzina se ne uscì facendo un inchino goffo che fece sorridere Madison. Una parte di lei avrebbe voluto essere come quella ragazzina, goffa, malvestita, ma felice e libera. Cosa che non aveva mai potuto essere. Fin da piccola si era dovuta scontrare con la crudeltà del mondo e la morte di sua madre aveva peggiorato tutto.

Se tu fossi con me sarebbe tutto diverso” si ritrovò a pensare mentre si toglieva il pesante vestito rosso. “Avresti convinto mio padre, non mi lasceresti andare via.

Una lacrima le solcò il viso fino a disperdersi nella sue labbra rosse. Sapeva di sale e tristezza.

Quando la sua balia arrivò era già in veste da notte e aspettava seduta sul tavolo da toilette.

“Mi scusi il ritardo mia signora” proruppe trafelata iniziando a sistemare le vesti nel baule. “ma conoscete la vostra matrigna voleva controllare che avevate tutto il necessario per il viaggio e mi ha trattenuto a lungo.”

“Mia signora?” ripeté preoccupata non ricevendo risposta.

“Non voglio andare.” Quasi urlò con gli occhi pieni di lacrime.

“Oh mia signora non dovete piangere” disse avvicinandosi e poggiandole una mano sulla spalla. “Dovreste essere felice. Dicono che grande inverno sia molto bella e poi vi sono i figli di Lord Stark. Il più grande ha la vostra età, vedrete che…”

“Sono troppo brutta per piacere al figlio di un lord.” Si lagnò.

“Non lo siete affatto. Insomma guardatevi!” La incitò la serva spostandole i capelli dal viso.

Madison fissò il suo riflesso nello specchio. Ma in quell’immagine non vide altro che i suoi occhi. Suo padre diceva che era colpa di quella puttana di sua madre se erano così e che sarebbe stato meglio se il vaiolo se la fosse portata via tutta. Sentiva gli occhi pizzicare.  Altre lacrime andarono ad imperlarle la pelle candida. Le bagnavano le labbra, il collo e scendevano sempre più in basso; verso quelle forme che la facevano sembrare più grande dei sui 12 anni. Anche se non lo ammetteva in cuor suo era ancora la bambina che nascondeva gli occhi dietro i capelli per evitare le prese in giro dei fratelli. Si era sempre vergognata di quegli occhi.

“I miei occhi non sono degni di una lady.” Proruppe voltando le spalle allo specchio.

La balia sorrise. Ricordava ancora la prima volta che quelle strane iridi la fissarono. Ne era rimasta incantata. Il color mogano si scontrava con il turchese degli zaffiri, come la terra cruda che incontra il tumultuoso mare. Madison non li aveva mai apprezzati, ma lei pensava che fossero proprio quelli il suo forte. Non i capelli ordinati o la pelle lucente, ma quegli occhi di colori diversi che affascinavano ed esprimevano la sua forza.

“Non devi odiarli. Credimi questi sono gli occhi più belli che io abbia mai visto e ne ho visti di occhi!” Esclamò  strappandole un sorriso. “Vedrai che i figli di lord Stark impazziranno vedendoti.”

“Grazie.” Rispose in un sussurro.

La Nan iniziò a pettinare i lunghi capelli corvini della ragazza. Le sarebbe mancata ma era certa che a grande inverno avrebbe trovato l’amore di una famiglia, cosa che non vedeva più da molto tempo. Il padre la ignorava, la matrigna la odiava e i suoi fratelli erano troppo impegnati a diventare cavalieri per ricordarsi di lei.  Le ritornò alla memoria una piccola Madison che nelle notti di tempesta scappava nel letto del gemello per farsi confortare. Non ricordava l’ultima volta che era successo, forse erano passati quattro o tre anni, poco prima della morte della madre. Si forse era così. Ma come tutti i fratelli crescendo avevano iniziato ad odiarsi e lentamente si erano separati.

“Chiederò a lady Catelyn di farti rimanere con me.” Disse quando le finì di acconciare i capelli in due lunghe trecce. “Così potrai venire anche tu via dalle grinfie della mia matrigna.”

“Mi fa piacere mia lady, ma ho promesso di servire la casa Cerwin e lo farò fino alla fine dei miei giorni. E’ ormai tempo per voi di avere un’ancella e non un balia. Sono certa che sarà molto più giovane e brava di me. ”

“Non ne sono certa.”Madison recandosi verso il letto abbassò lo sguardo delusa.

“Tra non molti anni vi sposerete ed avrete dei figli.” Continuò la donna avvolgendo la giovane tra le pesanti pellicce. “E se gli antichi dei vorranno sarò ben felice di crescerli come ho fatto con voi.”

Maddison sorrise. “Grazie Nan. Mi mancheranno molto le vostre parole dolci. Vi scriverò ogni giorno.”

La balia appoggiò la mano ruvida sulla guancia di Maddison sorridendo. “Ho cresciuto diverse figlie di nobili ma voi siete in assoluto la migliore, così dolce, gentile ed educata. Promettetemi di non cambiare e di diventare la donna forte che era vostra madre; qualunque cosa succeda ricordatevi quello vi ripeteva ogni notte prima di dormire..”

“Una donna deve difendersi da sola, non aspettare che un cavaliere la salvi.” La interruppe ripetendo le parole della madre.

“Esatto.” Annuì la balia. “Ho nascosto la spada di vostra madre infondo al baule. Usatela con parsimonia.”

“Vi ringrazio.”

“Buonanotte mia signora.” Sorrise la Nan prima di scomparire dietro la porta.



Grande inverno
 
La notte era calata da tempo su grande inverno, ma da alcune delle finestre fuoriusciva ancora la luce giallognola delle candele. I cani latravano pigramente alla luna, mentre guardinga una figura incappucciata proveniente dalla cantina attraversava il cortile a corsa. Proseguì verso l’ala ovest del castello per poi salire delle scale e fermarsi davanti ad una grande porta di mogano.

Un leggero bussare risvegliò i fratelli Stark dalla noiosa conversazione su chi fosse il migliore cavaliere dei sette regni.
Robb non fece in tempo a dire “Avanti” che una la figura incappucciata entrò affannata nella stanza.

“Guardate che ho portato!” Gongolò un giovane e dinoccolato Theo Greyjoy. Mostrando sopra la testa una bottiglia scura come fosse un trofeo.

“Alleluia! Pensavamo che gli estranei ti avessero catturato.” Dichiarò esausto il ramato.

“Molto divertente.” Ridacchiò l’altro iniziando a versare il vino nei calici. “Lo sai benissimo che l’unica che può rapirmi è Genna.”

“Genna, Genna, Genna.” Lo canzono lo Stark. “Non continuare a dire che ci sei andato a letto perché sappiamo benissimo che non è così.”

“Facile da dire Stark, vero? Nessuno si è fatto tante donne quanto tu!” Ribattè.

“Non dovresti parlarmi in questo modo. Un giorno o l’altro potrei fartela pagare” Disse con superiorità Robb sistemandosi meglio sulla poltrona.

Mentre i due ridevano Jon si alzò velocemente dalla seduta dirigendosi verso la porta.

 “Che fai non vuoi del vino?” Chiese il fratello porgendogli la coppa.

“Non ho intenzione di essere qui quando lady Catelyn vi scoprirà.” Mentì con una mano già sulla maniglia.
In realtà sapeva benissimo cosa preannunciava lo scambio di battute che avevano avuto i due e non voleva sentire oltre. Erano già sufficienti i commenti che Theon si lasciava scappare di proposito ogni qualvolta una bella ragazza gli passasse accanto. Era stufo ed irritato dal suo comportamento superficiale, tanto da non riuscire più a passare del tempo con lui senza sentire l’irrefrenabile desiderio di prenderlo a pugni in faccia. Lo guardava con superiorità ogni qualvolta parlasse; nemmeno lady Catelyn, in tutta la sua freddezza lo aveva mai trattato così.

“Non succederà nulla. Domani arriveranno i Cerwyn sono certo che mia madre sarà già nelle sue stanze.” Tentò di rassicurarlo.

“A proposito di Cerwyn!” Guaì Theon. “Mi sono informato su lady Maddison e a quanto pare è bella come la madre… credo che sarà facile portarmela a letto.”

Jon scosse la testa e prima di sbattere la porta dichiarò: “Continuate pure con i vostri discorsi da taverna. Io vado”

“Il bastardo è veramente fuori di testa ultimamente!” Disse scuotendo la testa il castano. “Un brindisi a lady Maddison e alla sua virtù.”

I calici si alzarono in aria. Il giovane Stark brindò amaramente. In cuor suo temeva che lady Madison potesse cadere realmente nella trappola fatta di parole dolci e sussurri dell’amico. In quel momento provò invidia. Nessuna donna lo aveva mai guardato come facevano con Theon e si continuava a chiedere cosa avesse più di lui. In fin dei conti era il primogenito di grande inverno, un giorno sarebbe stato lord. Chi non vorrebbe passare una notte con il futuro lord! Considerando le lezioni con maestro Luwin e Ser Rodrick certamente non gli rimaneva molto tempo libero, a differenza di Theon il quale passava la maggior parte della giornata a zonzo per il castello. Certo doveva essere quello il problema. Aveva a malapena tempo che stare con i suo fratelli e certamente una donna non si conquista in due giorni. Certo Theon poteva impiegare anche meno tempo, ma lui era diverso. Con la sua sfacciataggine riusciva ad arrivare ovunque.

Bevve un altro sorso e sperando che fosse vero disse: “Non ci riuscirai mai. E se lo farai mia madre ti ucciderà. In fin dei conti è la sua protetta.”

“Lady Catelyn non verrà mai a saperlo.” Dichiarò con un sorriso sghembro. “E a quanto ho sentito sembra che tua madre sia nuovamente in cinta. L’ultima volta è rimasta a letto per 3 lune, può darsi che succeda di nuovo.”

“Stai attento Theon le serve non hanno sempre ragione. E anche se fosse è successo solo una volta, non darlo per scontato. Potresti ritrovartela tranquillamente in giro per il castello e allora si che saranno guai.” Concluse.


Piccolo angolo autrice
Ciao a tutti sono consapevole che nessuno leggerà il mio commento ma faceva figo scrivero quindi mi sono detta perchè no?
E' da molto tempo che questa storia mi frulla per la testa (da qaundo ho iniziato a seguire GOT)... più o meno 6 anni. E ora voi vi starete chiedendo e perchè diavolo è saltata fuori solo ora? Semplice il finale dell'8 stagione non mi ha fatto ne caldo ne freddo quindi mi sono detta perchè non scrivere una mia storia per tirarmi su il morale? Ed occomi qui. 

Prima di salutarvi vi lascio qualche informazione in merito alla mia creazione. Come avrete ben capito è ambientata prima dell'inizio della nostra amata serie, ma non preoccupatevi arriveremo con calma anche alla fatidica prima stagine. Ho deciso di intrapendere questa strada in modo da farvi conoscere con calma la mia adorata Madison e in base a queato farvi comprendere alcune sue future scelte che altrimenti sembrerebbero strane. Oltre a questo mi scuso se in questo piccolo estratto il mio adorato personaggio sembra una piagnucolona... tranquilli non sarà così per sempre, anzi già nel prossimo capitolo avremo un bel cambiamento!
Detto questo spero che la storia vi piaccia.

 
LASCIATE TANTI COMMENTI E SALVATELA TRA LE PREFERITE
 
Baci la vostra amata e (forse)in futuro odiata,


Lady_purosangue

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