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Autore: Giadavnt    07/09/2019    3 recensioni
-Si...Ma certo, mamma! Hai ragione! Devo avere un figlio!-
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-Beh, io e te, come dire...passiamo già molto tempo assieme quindi...ho pensato che...-posò il bicchiere sul ripiano e le prese teatralmente le mani nelle sue. - Insomma fossi perfetta per avere un figlio con me.- un sorriso a 32 denti si aprì sul volto del Diavolo.
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Ambientata nella 2x15
Una mia personale interpretazione della decisione di Lucifer "Devo avere un figlio", formatasi nella mia mente nei pochi minuti tra le due scene della puntata e scritta di getto dal cellulare, quindi mi scuso per eventuali errori grammaticali e di battitura. Spero comunque possa piacervi e farvi sorridere.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chloe Decker, Lucifer Morningstar
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Aveva appena rifiutato le tre false Decker ed era tornato a sfogliare quello stupido libricino colorato preso in quell'altrettanto stupido istituto in cui tutti risolvono i loro problemi con parole, baci e carezze.

Disgustoso.

Sua madre, intanto, continuava a blaterare al suo fianco, incurante di non essere minimamente ascoltata.
Girò un'altra pagina ritrovandosi un disegno infantile di un abbraccio.

Ripeto: Disgustoso!

Eppure la soluzione doveva essere scritta li dentro da qualche parte.
Come controllare e incanalare le proprie emozioni.
Diamine! Perché non trovava nulla!?

-Capiresti se avessi dei figli! Molti dei quali non vedi da millenni!- terminò la Dea seccata, prendendo un sorso dal suo bicchiere.
Una lampadina si accese nella testa di Lucifer. Ora tutto gli sembrava più chiaro!
Il Diavolo si girò verso la donna, con un sorriso a illuminargli il volto.

-Si...Ma certo, mamma! Hai ragione! Devo avere un figlio!- si alzò dallo sgabello e diede un buffetto al libricino, lasciandolo leggermente verso la madre.

-Bene. Dai un occhiata a questo. Magari impari qualosa.- e si avviò verso l'uscita.

***

Parcheggiò in fretta l'auto nel vialetto della casa.
Erano le 7 e 30 del mattino: era sicuro che la Detective fosse ancora a casa.

Poggiò l'orecchio alla porta, alla ricerca di rumori che segnalassero la presenza di qualcuno oltre quell'asse di legno.
La voce di Chloe gli arrivava lieve, insieme ad altri rumori di piatti e cassetti chiusi.
A intervalli, la Detective si zittiva, senza ricevere alcuna risposta udibile a Lucifer. Perciò concluse che fosse nel bel mezzo di una telefonata.

Meglio!

Effetto sorpresa assicurato!

Tirò fuori dalla tasca la copia delle chiavi, gentilmente fornite da Maze, ovviamente all'insaputa della Detective.
Chissà come avrebbe dato di matto se avesse scoperto che aveva copiato anche le chiavi della sua auto.
Lucifer rise divertito al solo pensiero mentre girava cautamente la chiave nella serratura, facendo il meno rumore possibile.

Aspettò che la Detective riprendesse a parlare per aprire leggermente la porta, sempre attento a non emettere il minimo rumore.
Si affacciò attraverso il piccolo spiraglio.

La bionda gli dava le spalle e si muoveva veloce nello spazio tra la cucina e la penisola mentre manteneva il cellulare all'orecchio.
Lucifer richiuse la porta alle sue spalle senza che Chloe si accorgesse di nulla.

Alzò gli occhi al cielo notando che il giubbotto di pelle che indossava le andava largo.
Sicuramente era di qualche taglia in più.
Quando avrebbe capito che, col suo fisico, avrebbe potuto permettersi anche di andare in giro con qualcosa di più osè?
Avrebbe chiesto a Maze di darle una mano o, in alternativa, sconvolgerle in guardaroba.

Il Diavolo mise le mani in tasca attraversando l'ingresso, fermandosi a pochi passi dalla penisola e continuando ad osservare quella figura esile muoversi concentrata e sicura.

Finalmente la telefonata finì e Chloe si voltò velocemente ritrovandosi davanti il viso sorridente di Lucifer.
Sobbalzò leggermente per la sorpresa per poi poggiarsi al ripiano, sbuffando.

-Oh, Okay! Vedrai che ti metterò un bel campanello al collo prima o poi.- disse scherzosamente per poi prendere la borsa.

-Mmh, preliminare divertente ma devo parlarti di cose più importanti Detective.-

-Si, ne sono sicura ma aspetta, qualcosa non mi torna: il killer ha tolto le impronte dal manico ma non il sangue dalla lama e...- Chloe non riusciì a continuare la frase che Lucifer le parlò sopra.

-Si si, ok. Credo che ciò che ho da dire sia più importante di questo. Puoi ascoltarmi un minuto?- le chiese, abbassandosi leggermente verso di lei e guardandola negli occhi.
La donna stava per ribattere e fece per alzare una mano e aprì la bocca.
Poi rinunciò e lasciò ricadere il braccio lungo il fianco.
Girò il viso, guardando intorno, interropendo quel contatto visivo che la metteva in soggezione.

-Va bene...se è così importante.- si diresse verso il frigo prendendo la bottiglia d'acqua. -Dì pure.-

-Bene. Allora, ci ho pensato parecchio e sono giunto a una conclusione.-

-Riguardo a cosa?-

-Beh, tu sei una maga dell'autocontrollo e credimi, se ti dico che in questo periodo ciò di cui ho più bisogno è controllare le mie emozioni.-

-Okay... ma non capisco dove tu voglia andare a parare.- disse per poi portarsi il bicchiere alle labbra e iniziando a bere.

-Voglio un figlio.- Lucifer lo disse senza troppi giri di parole e Chloe sentì l'acqua andarle di traverso. Tossì leggermente.

-Cosa?! E io che c'entro?!- si portò la mano alla gola cercando di far passare la leggera sensazione di soffocamento rimasta.

-Semplice! Tu riesci a mantenere l'autocontrollo grazie a tua figlia, no? Se sei preoccupata, pensi a Trixie e ti senti meglio; se sei arrabbiata, torni ad essere calma; riesci a non mandare a quel paese Detective Stronzo perchè pensi che lei è anche sua figlia. Ho ragione?-
Chloe roteò gli occhi a quel soprannome ma ci pensò un momento.

-Si, ora che mi ci fai pensare, è vero.-
Lucifer sorrise soddisfatto poi superò la donna, cominciando ad aprire e chiudere le ante dei mobili.

Maze doveva pur avere qualcosa da bere lì. Ma dove diavol...AH! Eccola!
Una bottiglia di Vodka a metà, vicino a una scatola di cereali. Prese il primo bicchiere di vetro a tiro e tornò al fianco della Detective, che era rimasta ferma lì.
Possibile che fosse un libro aperto per lui?

-Come fai a saper...- ancora una volta non riuscì a finire la frase.

-Per questo ho deciso di avere un figlio! Magari funziona anche con me questa cosa e sarò capace di controllare le mie emozioni. Non fa una piega!- il Diavolo si complimentò con se stesso per la grande idea avuta. Nel frattempo verso l'alcolico nel bicchiere prendendone un sorso.
Chloe, nel mentre, scosse leggermente la testa per riprendersi e sospirò.

-Bene. Dopottutto è una bella cosa. Hai già...non so...visto qualcosa per l'adozione?-

-Adozione? Cosa?! Detective, non mi cadere così. L'adozione la lascio di tutto cuore a coloro che non sono capaci di averle con i loro apparati riproduttivi.- roteò gli occhi e bevve un'altro sorso.

-Beh, allora chi è la fortunata? Non credevo fossi tipo da legati a qualcuno in questo modo.-

-No, infatti.- disse leggermente divertito e annuendo con la testa.
-Per questo sono venuto da te.-

Chloe scosse di nuovo la testa, arricciando le labbra.

-E perchè?-

-Beh, io e te, come dire...passiamo già molto tempo assieme quindi...ho pensato che...-posò il bicchiere sul ripiano e le prese teatralmente le mani nelle sue. - Insomma fossi perfetta per avere un figlio con me.- un sorriso a 32 denti si aprì sul volto del Diavolo.
La bionda rimase per qualche momento come in shock, incapace di parlare.

-Oh...Ah certo. Ho capito.- si liberò dalla presa di Lucifer. -E' un nuovo modo per provare a portarmi a letto.Credevo di essere stata chiara su questo argomento.- si voltò e riprese la borsa.

-Andiamo Detective, immagina un piccolo me, o una piccola te, gironzolare per casa.-
Chloe prese a spingerlo verso la porta.

-Oppure una piccola Lucifer o un piccolo Chloe...- disse sempre col sorriso in volto, allargando leggermente le braccia.

-Sei forse impazzito?- chiese lei seccata, eppure la fantasia le stava giocando brutti scherzi.
Riusciva a stento a nascondere il sorriso scatenato dalla figura di un piccolo Lucifer, vestito di tutto punto, ovviamente, che si stava formando nella sua testa.

-Non ancora Detective ma se non mi aiuti probabilmente succederà. Non vuoi fare una buona azione e aiutarmi col mio problemino? Inoltre, credevo che gli avvenimenti degli ultimi tempi potessero aver cambiato qualcosa.-

-Lucifer, no!-ribattè decisa e aprì la porta, provando a spingere nello stesso tempo l'uomo verso di essa.

-Inoltre ti si aprirebbe un mondo. Davvero non hai idea di ciò che ti perdi, Detective! Non ricordi tutte le testimonianze delle mie amanti?-

-Purtroppo sono fin troppo impresse nella mia mente.- disse lei, arricciando le labbra e riuscendo finalmente, a spingerlo sull'uscio della porta.
Fece per chiuderla, senza successo: Lucifer aveva avanzato un piede, impedendo alla porta di chiudersi e ora le parlava attraverso il piccolo spazio rimasto aperto.

-Visto, Detective? Sei rimasta colpita delle mie capacità. Non sei curiosa di provare?- provò ancora, sempre con lo stesso sorriso smagliante in volto. Spinse leggermente con la mano la superficie della porta, aprendola di più e trovandosi di nuovo davanti alla donna.

-Grazie ma no grazie!- Chloe sentì il viso accaldarsi. Spingeva la porta con le mani, poggiando tutto il peso su di essa, così come farebbe un bambino, senza riuscire minimamente nell'impresa. E la beffa era che lui non sembrava per nulla impegnarsi o affaticarsi nel mantenere l'imposta aperta.

-Uff, come vuoi.- lasciò di colpo la presa e la porta di chiuse di colpo. Chloe sbattè leggermente con la spalla contro la superficie. Sbuffò leggermente. Non sapeva se per la botta presa o per le cavolate del suo partner.

Era forse reamente impazzito?

-E comunque, Detective, sono sicuro che un piccolo me sarebbe adorabile!.-
Chloe si voltò di scatto verso la finestra adiacente alla porta, dove spuntava nuovamente Lucifer e il suo sorriso divertito.

-Tu da solo sei già abbastanza.- la bionda incrociò le braccia.

-Oh...grazie Detective!- rispose lui intenerito.

-Temo tu non abbia capito: sei già abbastanza da sopportare!-

-Capisco.- l'espressione divertita sul viso del moro non cambiò.
-Se cambi idea non esitare a chiamarmi!- e così dicendo scomparì dalla visuale di Chloe e dopo poco si sentì il rombo dell'auto che partiva.

Solo in quel momento la poliziotta si poggiò al muro senza più trattenere le risate.

La figura di un mini-Lucifer non voleva più abbandonare la sua mente.

-Mamma perchè ridi così forte?- Trixie spuntò dalle scale con un sorriso timido in viso.

-Nulla scimmietta. Ridevo perchè prima Lucifer mi ha detto una barzelletta molto divertente.-

-Hai ragione. Lui è molto divertente.- il sorriso della bambina si allargò.

-Forza. Vai a prendere lo zaino così ti accompagno a scuola.-




Angolo Autrice
Davvero non so da dove sia saltata fuori questa One-shot ma non ho potuto far a meno di scriverla.
Alle 2 di notte. Sul cellulare. Distesa sul letto. Non il massimo vero? 
Spero comunque di aver fatt nascere un sorriso durante la lettura :) .
Ovviamente pareri e commenti sono ben accetti.
Grazie per il vostro tempo e tanti baci.
Giada00

  
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