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Autore: roby626    07/09/2019    1 recensioni
Tratto dal testo:
Cordelia Carstairs sposata Herondale si sentiva morire, morire di dolore.
Era sempre stata convita che le cose con suo marito sarebbero migliorate che finalmente avrebbe smesso di essere un’amore a senso unico il suo. Lo amava così tanto in un modo totalizzante e sincero che la consumava, non credeva però che amare troppo una persona potesse fare dei tali danni al cuore. [...]
*Tratto dal testo
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cordelia Carstairs, James Carstairs, James Herondale, Lucie Herondale, Matthew Fairchild
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                    UN SORPRENDENTE INVITO



 

Mentre all’istituto di Londra c’era aria di guerra, al cottage di Cordelia Carstairs in Herondale regnava la pace. Era ormai sera inoltrata e per quanto la situazione non fosse conforme alle regole della buona società, formava uno splendido quadretto: Cordelia ed il suo ospite Rys (come Fenrys aveva preteso da lei ed Owen) avevano messo a dormire il piccolo shadowhunter per poi mettersi comodi a chiacchierare davanti al fuco che il lupo si era gentilmente offerto di accendere.

La serata procedeva tranquilla e dopo mesi Cordy finalmente si sentiva veramente felice. Durante il tragitto di ritorno si era aperta con il licantropo raccontandogli a grandi linee la sua vita di Londra ed il motivo per cui se ne era andata e ciò che aveva visto nei suoi occhi non era stato commiserazione o pena ma affetto e comprensione, come se anche lui avesse sofferto simili pene d’amore e la capisse. 

Daisy quella sera andò a letto facendo un profondo respiro e sentendo il peso che aveva sul cuore farsi più leggero, Forse si disse sto guarendo davvero da questo mal d’amore.

 

… 

 

 

Cordelia aprì di corsa la porta di quella che ormai da due mesi era diventata effettivamente casa sua trovandosi davanti un mondano, o meglio un postino mondano, che le consegnò una lettera da parte di Lucie Herondale.

 

Trovava adorabile comunicare via lettera come quando erano piccole prima che decidessero di diventare parabatai. Ed il suo essersi spostata a Birmingham aveva riacceso quella piacevole tradizione, la corrispondenza era fittissima, praticamente si scrivevano lettere tutti i giorni parlando di qualsiasi cosa: da cosa succedeva a Londra, a come stavano lei ed il bambino, le aveva inoltre raccontato come l’amicizia con Fenrys si era fatta più stretta, infatti la riaccompagnava sempre a casa dopo il lavoro e spesso si fermava da lei per il te o la cena. Iniziava ad adorare quella routine anche se era strano compierla con qualcuno che non era suo marito, non poteva fare a meno di amare come Owen si era abituato alla sua presenza e di come lei trovasse oltremodo piacevole chiacchierare con lui sia di sciocchezze di poco conto che della situazione tra gli Shadowhunters ed i Nascosti. Le sarebbe tanto piaciuto che Rys potesse avere prima o poi la possibilità di parlare con William Herondale, lui era sempre stato propenso all’integrazione dei Nascosti come membri di rispetto nelle riunioni del Consiglio del Mondo Invisibile quando i suoi colleghi trattavano gli stregoni, i seelie, i Figli della Notte e i Figli della Luna con disprezzo.

 

Grazie alle lettere era anche venuta a conoscenza dello stato pietoso in cui riversava James alla notizia del matrimonio di Grace ed era rimasta sconvolta nel sapere che lo sposo sarebbe stato Christopher, non aveva neppure idea che si parlassero loro due, figuriamoci progettare un matrimonio. Le si strinse il cuore nel leggere che il marito non aveva fatto un solo tentativo per cercarla ma non se ne stupì.

Inoltre aveva saputo che il fratello aveva ricevuto l’ordine di rimanere a Idris ancora per qualche mese quindi per adesso era salva dallo spiacevole scontro che avrebbero avuto una volta che fosse tornato all’istituto per poi scoprire che se ne era andata… era già d’accordo con Lucie sul come fare per avvertirlo nella maniera più delicata possibile.

Sebbene non andasse troppo d’accordo con il fratello data la sua indole troppo autoritaria, sapeva di poter contare su di lui se la situazione si faceva nera, Alistair Carstairs era fatto così: poteva essere scortese, burbero, spocchioso, arrogante ed intransigente, poteva non sopportare il marito che si era scelta, poteva condannare la decisione di partire e lasciare tutto ma avrebbe capito, se la situazione si faceva tragica sapeva sempre come tirare fuori la sorella dai pasticci.

 

 

Aprì piena di curiosità la lettera e vi lesse la notizia.

Lucie per quanto ci avesse provato non era riuscita a compiere il miracolo dei miracoli: fare in modo che la presenza di Cordy non fosse necessaria il giorno delle nozze. 

Niente, non c’era stato nulla da fare, zia Cecily si sarebbe offesa mortalmente se non avesse partecipato e siccome morivano tutti dalla voglia di vedere come stesse, avevano insistito che doveva partecipare a tutti i costi. 

Non solo, per fare in modo che non disertasse l’invito all’ultimo avevano incaricato il piccolo Owen di fare da paggetto e portare lo stilo agli sposi con cui si sarebbero disegnati le rune matrimoniali, praticamente era fregata.

Anche se le venne da sorridere davanti all’immagine di tutti i suoi parenti acquisiti che si mettevano a discutere su quale sarebbe stata l’idea più geniale per convincerla a partecipare! Era certa che alla fine Will e Gabriel avessero finito per litigare con Tessa che cercava di mettere pace intorno a se con il suo sguardo calmo e sereno. Ah come le mancavano tutti! Sarebbe stato stupendo rivederli dopo due mesi, tranne per il fatto che avrebbero richiesto spiegazioni, spiegazioni che lei non aveva ancora la forza di dare.

 

 

Un lieve bussare le fece interrompere la lettura della missiva, e tenendo in mano il foglio con un lieve sorriso malinconico sulle labbra andò ad aprire trovandosi davanti la figura da dio norreno di Fenrys:

 - “Oh Rys buon pomeriggio!”

 - “Cordelia ti trovo sempre più bella” - Il sorriso ammiccante la fece arrossire, non aveva mai ricevuto così tanti complimenti in tutta la sua vita come da quando aveva fatto a conoscenza dello scanzonato mannaro.

 - “E tu sei sempre più sfacciato!”

 - “Mia cara lo sai che non riesco a resisterti. A questo proposito ero venuto per informarti di persona che una nostra comune conoscenza, Lucie Herondale, ha pensato bene di consigliarmi di chiederti di farti da cavaliere al matrimonio”

 - “Oh non ci posso credere! Ti ha persino disturbato! Devi scusare la sua esuberanza Rys non lo fa apposta…  è che quando entra nel suo periodo di ispirazione si fa un po’ troppo prendere la mano.” - Cordy si nascose il viso tra le mani, in che situazione l’aveva cacciata la sua parabatai? Non era mica uno dei suoi personaggi dei libri… prese un battito quando sentì la risposta di lui, la voce bassa e carezzevole le fece venire piacevoli brividi.

 - “Nessun problema, mi sarei proposto comunque senza che  lei me lo ordinasse con l’aggiunta di fantasiose punizioni/maledizioni nel caso non avessi accettato. Alla fine mi è stata utile per sapere la data precisa.”

 - “Tra una settimana esatta… se non puoi dati i tuoi innumerevoli impegni capisco. Insomma accompagnare ME, che sono una shadowhunter, in un matrimonio tra due shadowhuntes non sarà per niente facile, dalla lettera Lucie mi ha detto che la signorina Blackthorn ha voluto fare tutto in grande stile, ma nessun Nascosto è stato invitato con l’eccezione di Magnus Bane, che molto probabilmente non accetterà mai dato che non sopporta la sposa. Quindi…”

 - “Correrò il rischio pur di accompagnarti piuttosto … come ti senti?”
Inutile girarci attorno, Cordelia sapeva esattamente cosa volesse dire la domanda:

 - “Mi sento strana, e mi mancano le forze, se penso che lo rivedrò mi gira persino la testa, ormai sono due mesi che non ci vediamo e mi domando spesso cosa possa pensare, come si senta. Lucie mi ha detto che dopo il suo arrivo si è ripreso ed ha reagito imbarcandosi in innumerevoli missioni e cercando di fare il più contento possibile il Conclave ma proprio non so.”

 - “Cosa?”

 - “Io so che non potevo rimanere più li ma ci ho lasciato una parte del mio cuore, il pensiero di rivedere tutti mi elettrizza ma allo stesso tempo mi terrorizza, ho paura che tornando a casa poi non riuscirò più ad andarmene, e se non lo farò allontanarmi non avrebbe avuto nessun senso, devo prima guarire, ti sembra una cosa sciocca?”- Daisy gli fece quella domanda guardandolo con i suoi grandi occhi color cioccolato che emanavano dolcezza e fragilità, ma lui dopo il tempo passato insieme sapeva che sotto la superficie si nascondeva un’anima si delicata ma anche decisa e fiera, spesso si era domandato come avesse fatto il marito a lasciarla sola, quel James Herondale doveva essere uno sciocco ragazzino per non accorgersi della gemma al suo fianco. 

Lui di certo non se la sarebbe fatta scappare. Per rispondere si avvicinò a lei lentamente ma deciso, provando un forte senso di protezione e dolcezza:

 - “Forse ti posso dare un piccolo incentivo a tornare e vedere come potrebbe essere la tua vita qui a Birmingham” - Mentre lo diceva si chinò verso di lei e le diede un dolcissimo bacio a stampo sulle labbra, lieve come una carezza ma lei lo sentiva. Lo sentiva bruciare come fuoco quel piccolo contatto.

Si mise una mano davanti alla bocca guardandolo con occhi sgranati mentre lui le sorrideva dolcemente per poi dirle:

 - “Daisy quando saremo là e non avrai la forza di tornare pensa a questo ed alla possibilità che possa nascere qualcosa di più. O se non vuoi che succeda nulla bene, non succederà nulla ma se vorrai buttarti, io ci sarò per accoglierti a braccia aperte.” - Fenrys allungò dietro di se una mano sul pomello della porta le disse: - “Ti ho lasciato il conto aperto alla sartoria per farti confezionare l’abito che più desideri e non badare a spese, tanto lo sai che noi Nascosti troviamo sempre il modo di arricchirci di senza farlo sapere al Conclave.” - Le strizzò un occhio per poi farle un breve inchino ed uscire per tornare dal suo branco mentre lei ancora con la mente su di giri chiudeva la porta si appoggiava con un sospiro ad essa e si toccava la bocca.

Era stata baciata! Certo, un bacio a fior di labbra ma pur sempre un bacio! E per lei che non aveva mai avuto altri che James era qualcosa di totalmente nuovo. 

Non sapeva assolutamente come interpretare il gesto di Fenrys.

Era stato così assurdo ed inaspettato … doveva scrivere a Lucie. Almeno buttando giù qualche riga avrebbe dato un senso matassa ingarbugliata che sentiva nel cuore. 

 

 

 

 

Angolo autrice:

allora innanzitutto mi scuso per il ritardo ma in vacanza non avevo la possibilità di aggiornare (infatti con la storia sono andata avanti alla vecchia maniera: figli e penna), ed appena tornata avevo da preparare degli esami. Fatta questa premessa parliamo delle cose importanti BACIO BACIO BACIO, parliamo del bacio: allora Fenrys le sta offrendo qualcosa in più dell’amicizia, un sostegno ed una relazione basata sul rispetto reciproco ma ovviamente non potrà mai sfociare in qualcosa di ufficiale (non esistevano ancora i divorzi e ricordiamoci di Annabel e Malcom). Non è comunque una cosa che loro cercano per adesso bastano la gentilezza, il sostegno ed il rispetto.

Cordi ha scoperto di Jamie e le si è spezzato in cuore anche se dentro di lei lo sapeva già come avrebbe reagito.

E Lucie … adoro come sostenga sempre l’amica ed abbia caldamente consigliato al lupo di farle da accompagnatore.. non so ce la vedevo molto a complottare per farla felice ahahahah

Quanto a Fenrys e Jamie … chissa chissa 

  
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