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Autore: Jason Gaming    08/09/2019    1 recensioni
P.S. Questa storia non tiene conto di nessuno spin-off del manga.
Dopo tre anni passati dalla guerra i membri di Fairy Tail sono maturati, ed hanno scoperto cos’è il vero amore... per niente.
L’amore è una fantasia adolescenziale/infantile, basti pensare com’è ridotto Gildarts.
L’amore vero esiste però, anche Gildarts lo ha trovato (Lui nella storia non ci sarà ve lo dico subito), ma vi assicuro che l’amore non è facile da trovare come sembra, e la crescita lo rivelerà, ma rivelerà anche una altra cosa... il desiderio carnale.
Genere: Commedia, Erotico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natsu, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Mai accettare regali da amici idioti

Erano ormai passati tre anni dalla fine della guerra, il team di Natsu intendeva completare la missione dei cento anni, ma quando arrivarono sul posto si resero conto del fatto che la richiesta era stata ritirata, perciò (dopo aver rischiato di distruggere mezza città per la rabbia e la frustrazione) il team Natsu tornò alla gilda, ma non successe niente per tantissimo tempo per motivi abbastanza ovvi:
Primo motivo:Alvarez era stata sconfitta, ed era l’unico continente più potente di Ishigal,quindi di nemici estranei realmente pericolosi non ce n’erano.
Secondo motivo: Le tre gilde dell’alleanza Balam erano state sconfitte, così come Zeref, il più grande mago oscuro mai esistito , e Acnologia, il re dei draghi. Di conseguenza le gilde oscure “vicine” erano nemici pressoché inesistenti.
Era trada sera , alla gilda Natsu stava bevendo vino da una scodella di legno, ormai aveva imparato a reggere l’alcol, probabilmente la vicinanza con Gildarts e le sfide (sempre perse) con Cana, a Fairy Tail i membri stavano diventando realmente adulti, più maturi, intelligenti e vissuti. Anche Natsu, esatto... ci sono voluti mesi per convincere gli altri membri della gilda che quel Natsu non fosse un impostore, vero che era difficile credere che quella testa calda maturasse, ma non ci volevano credere, anche quello sarà stato per via della vicinanza con Gildarts, ma soprattutto con Dusty, un nuovo membro della gilda entrato l’anno prima. Natsu aveva anche cambiato il modo di vestire, adesso portava jeans neri attillati, tenuti fermi da una cintura che aveva lo stemma di Fairy Tail, e dalla sua sciarpa, che portava come panciotto, le sue cicatrici erano sempre più vivide, e portava degli occhiali da sole con lenti rosse a tenergli fermi i capelli. La bevuta di Natsu venne interrotta da una botta alla schiena data con tutta la forza che ci si può aspettare da un umano, “Ehi Natsu-Senpai! Vuoi sballarti?!” gli urlò un giovane ragazzo da dietro, aveva all’incirca diciassette anni, statura media arrivava all’incirca sotto la fronte del Dragon Slayer, capelli fucsia tirati indietro con la lacca ,e portava una canotta nera e un sacco grigio.
Non mancò molto prima che quel ragazzo venne sbattuto a terra da una manata data da un ragazzo adulto mingherlino dai capelli viola “Le tue erbe non sono di nostro interesse al momento Brodi. Correggimi se sbaglio Natsu-San” con i mano un libro aperto si fece avanti un uomo alto e magrolino, portava rotondi occhiali da vista che sfioravano le punte dei capelli a caschetto e una maglia maniche lunghe poco aderente, “No non sbagli Dusty, e ti ho già detto di chiamarmi solo Natsu” rispose il ragazzo dai capelli rosa dopo aver chiesto a Mira un altra scodella di vino, un istante dopo Brodi si rialzò massaggiandosi la nuca “Ti rendi conto che hai la forza di un demonio Dusty?! Devi andarci piano!” si lamentò il ragazzo, per poi venire steso nuovamente dall’occhialuto, “Mi pare di averti già detto che per te è “Dusty-San”, non è vero Brodi?” gli ricordò “Non pensi dì esagerare però Dusty? Certo che a volte fai paura quasi quanto Erza...” disse Natsu con in volto un espressione leggermente inquietata, nel mentre Brodi si era rialzato di nuovo “Natsu ha ragione, se sei sempre così rigido e impassibile tutte le donne scapperanno via da te Dusty...-“ non finì la frase che subito il compagno lo fulminò con il suo caratteristico sguardo di ghiaccio, “-San...” disse Brodi
tremando e sorridendo come un ebete.

Un istante dopo dalla porta della gilda entrò una donna di carnagione leggermente scura vestita come una ballerina de flamenco che si avvicinò velocemente a Brodi tirandogli uno schiaffo, per poi baciarlo rendendo confusi i compagni che erano lì vicino “Tu sei realmente un pervetido” gli disse ghignando “Ci vediamo esta noche...” e poi se ne andò, Brodi sospirò con sguardo sognate “Ahhh è dura la vita de play boy.” disse ridendo “Avanti su, dicci come sei riuscito a “conquistare” questa altra donzella” gli disse Dusty con tono sarcastico, e il ragazzo rispose con un sorriso ebete “Ero andato a caccia di fanciulle audaci, e mi sono sono imbattuto in questa caliente ballerina, le ho offerto un po’ d’erba, e poi... beh, è successo quello che succede quando sono con una donna che ho drogato”poi ridendo continuò “A proposito, voi come siete messi a donne?” scocciato il mingherlino rispose “Donne? Ma quale donna si mette a considerarmi. Non sono mai stato con una donna ,e sinceramente non mi interessa neanche così tanto.” poi entrambi si voltarono verso il Dragon Slayer che sembrava non aver capito neanche di cosa stessero parlando, “A te neanche lo chiedo Senpai... so già la risposta” disse Brodi con un’espressione di sufficienza in viso, seguito poi da Dusty “Con tutto il rispetto Natsu-San. Ma tu non sai cosa siano né il desiderio né il sentimento, stai crescendo, dovresti almeno comprendere-“ non finì la frase che Brodi gli aveva strappato il libro dalle mani “Ridammi il mio libro Brod-IIIIIIII” Dusty non fece in tempo a finire la frase che, per sbaglio, spostò il suo sguardo verso Mira e cominciò a sanguinare dal naso. Poco dopo un aura oscura lo ricoprì, divenne più muscoloso, tanto da rompere la maglia, e gli spuntarono due gigantesche ali nere, i suoi occhi divennero rossi, e i suoi capelli mossi e neri come carbone, “Ce ne hai messo di tempo per farmi uscire Brodi...” disse quello che sembrava un angelo della morte “Mi spiace Devil-Senpai, sai che Dusty non si lascia quasi mai scoperto.” rispose il ragazzo per giustificarsi.
L’uomo con cui  Brodi stava parlando era Devil, l’incarnazione della magia di Dusty. Il problema di quella magia è che creava un altra personalità, e trattandosi di una magia oscura, che faceva ricorso al potere demoniaco, quel tipo era peggio di Brodi. Ed era anche il motivo per cui Dusty , ogni volta che era senza libro, impazziva davanti alle donne, quando Devil è libero è difficile fermarlo, quindi spesso finisce per andare con le donne, il problema è che il corpo ha vissuto l’esperienza e lo stato mentale di Devil si è adattato, invece quello di Dusty, che non aveva mai fatto nulla, non era adattato al corpo che aveva già “esperienza”.
Devil fulminò con lo sguardo Natsu “Fratello sentì un po’, posso capire se ti innamori e quindi perdi il desiderio carnale per le femmine. Ma se TU mi vieni a DIRE che non riesci a COMPRENDERE nessuno dei due tu hai qualche problema! Te lo direbbe anche quel mingherlino quattrocchi” gli disse, poi Natsu rispose “Io non ci ho mai fatto caso” quando si parlava di donne, che fosse amore o desiderio ,Natsu non sapeva neanche cosa rispondere quando gli chiedevano o come intervenire in proposito, aveva avuto due o tre
esperienze “amorose” ma l’amore di quel tipo era tutta una fantasia infantile, basti vedere com’è ridotto Gildarts, oppure Macao e Wakaba. I due sospirarono delusi, ma negli occhi di Brodi si accese un luccichio, e tirò fuori dalla sua sacca un bastone di legno che stava facendo bruciare una fiamma verde,
”Tieni Natsu-Senpai. Non abbiamo nulla da fare quindi abbuffiamoci!” Natsu lo guardò perplesso, quella fiamma aveva un odore strano ma sembrava buono, ma la cosa più stana era che Brodi avesse una fiamma della sacca e che gliela stesse dando, forse doveva pensarci bene prima di accettare, ma lui era Natsu che cosa ci si può aspettare? Natsu aveva preso quella fiamma e se la era mangiata senza esitare, improvvisamente gli fece male la testa, ma un istante dopo gli passò, e Natsu si sentì tranquillo e rilassato
“Brodi... Ma che gli hai dato” chiese Devil al ragazzo dai capelli fucsia, Brodi ghignò “È una fiamma che brucia grazie a un bastone fatto con le mie erbe, con la magia sono riuscito a sintetizzare sia le erbe, che la fiamma.” disse Brodi fiero della sua opera, guadagnandosi una risata sadica da parte dell’amico
“HAAHAHAHAHAAAHAHA! Geniale Brodi! Che effetto produce?” chiese Devil sempre più curioso “Mhmhmh, è semplice: alza i sensi e le emozioni al massimo. In termini più interessanti: alza gli istinti umani e diminuisce le difese del cervello, ho reso Natsu capace di provare desiderio quanto me, forse anche di più!” rispose Brodi ridendo sempre più soddisfatto della sua opera, ma qui a Devil si gelò il sangue nelle vene, ed Erza, che fino a quel momento era seduta dall’altra parte della gilda a mangiare una torta alle fragole, si alzò di scatto e si avviò verso i tre, poi Brodi domandò a Devil il motivo della sua preoccupazione “Me lo chiedi anche? Ok ora telo spiego vedi... NATSU È UN DRAGO! I SUOI ISTINTI SONO GIA FIN TROPPO ALTI! CON QUELLA DROGA CHE GLI HAI DATO IL SUO DESIDERIO ADESSO SARÀ ALMENO TRE VOLTE IL TUO!” Devil vomitò a dosso tutte le urla a Brodi, che si pietrificò “Ma mi spieghi perché non gliela hai data prima?!” rise Devil con il suo proverbiale ghigno, per poi venir seguito da Brodi. Ma ci volle poco prima che Erza stese entrambi con un pugno e con un volto uno sguardo furioso, “MA CHE VI È SALTATO IN MENTE!?” Devil la guardò colpito, “Mi sarei aspettato critiche da Mira piuttosto che da te Erza”, “Mi preoccupa quello che potrebbe succedere a qualche malcapitata, ora come ora Natsu potrebbe fare di tutto no?”, replicò la rossa“Si ma basterebbe una controvoglia totale della malcapitata per farlo fermare, e nemmeno Lucy è così sessualmente frustrata, quindi penso non ci siano problemi.

Inoltre è tardi, e se Natsu non riuscirà a fare cose “brutte” entro stasera andrà a casa a dormire. E si sveglierà domani con un mal di testa terribile, e non si ricorderà niente. Forse è meglio se mi scuso con lui, è un mal di testa dolorosissimo” intervenì Brodi dopo essersi rialzato, ed Erza parve sollevata “Comunque è maglio controllarlo. Natsu-“ Erza però si paralizzò nel rendersi conto che Natsu era uscito dalla gilda mentre loro stavano parlando.

 

Nel mentre Natsu stava andando in giro per Magnolia

 

Stava sentendo caldo, lui, il più grande mago del fuoco mai esistito, che il fuoco se lo mangiava pure, sentiva caldo. Tutto sembrava più luminoso, ovunque si girasse riusciva a scrutare perfettamente ogni dettaglio delle persone, li a destra c’era un uomo alto vestito di nero, capelli castani occhi scuri, stava sudando in modo impercettibile, ma per Natsu sembrava palese, a causa della droga Natsu aveva i sensi e gli istinti al massimo, ma anche le emozioni, quindi aveva capito una cosa, quell’uomo era nervoso, indeciso, ma soprattutto innamorato e desideroso verso la donna che gli era di fronte, che a differenza sua era arrabbiata, come se stesse perdendo tempo, ma nessuno lo capiva. Natsu in quel momento aveva al massimo emozioni, sensi e anche istinti, quindi riusciva a capire ciò che sentivano, provavano e desideravano tutte le persone che lo circondavano.

All’improvviso una voce femminile chiamò il nome del mago del fuoco, e di tutte le persone che doveva incontrare, proprio la persona che per lui provava “affezione”, “Ciao Natsu, come va’?” chiese la ragazza ignara di ciò che era successo all’amico, che non rispose “Natsu? Ti senti bene?” chiese la ragazza preoccupata, ma Natsu gli saltò addosso, la portò al muro di un vicolo lì vicino e gli stampò un bacio con tutta la passione che ci poteva mettere, dopo poco si staccò da lei ,paonazza e sconvolta dal comportamento dell’amico, con un ghigno stampato in volto “Natsu ma che fai!? Lasciami!” la ragazza si stava contorcendo, non si aspettava un atteggiamento simile da parte di lui “Non hai la faccia di una a cui la cosa dispiace, sai?” e lei arrossì ancora di più, imbarazzata del fatto che lui avesse effettivamente ragione, non capiva il perché di quel comportamento, lo guardò dritto negli occhi, ciò che vedeva era sempre il solito Natsu, semplicemente era... sveglio, ora riusciva a vedere ciò che la gente provava, ed era molto più istintivo, come se prima non lo fosse già. Lui , come in risposta allo sguardo della ragazza, la abbracciò e le diede un morso su un’orecchio, per poi guardarla ,che era ancora più rossa di prima, e darle un altro bacio, che lei accettò lasciandosi cullare dalle grandi braccia del Dragon Slayer, esprimendo tutto ciò che provava.

 

La mattina dopo a casa di Natsu

 

Natsu di alzò dal letto con la testa dolorante, trovando la sua amata sciarpa per terra e gli occhiali da sole ai piedi del letto, non ricordava niente della sera prima. Si guardò intorno e trovò sul divano vicino al letto un Happy sconvolto che guardava alla destra di Natsu, quest’ultimo girò la testa e vide qualcosa sotto il lenzuolo, pronto a tutto lo alzò  e ,rosso come un peperone, urlò sconvolto dalla figura candida che trovò nel suo letto nuda come un neonato “LISANNA?!”, Natsu si paralizzò nel trovare la sua amica d’infanzia nel suo letto sopra una piccola macchia rossa, era sangue, la ragazza si svegliò a causa dell’urlo di quello che, per quella notte, era stato il suo “amante”, e lo guardò gonfiando le guance con un espressione rilassata in volto. Si sentì bussare alla porta, ma il visitatore entrò senza aspettare l’autorizzazione, era Brodi “Senti Senpai mi volevo scusare per il mal di testa e per la fiam-maaaaa...” Brodi rimase scioccato nel trovare Natsu e Lisanna nudi nello stesso letto, poi ghignò “Bene Senpai allora hai fatto colpo! Complimentoni! Ti lascio questo omaggio e me ne vado, vi lascio fare le vostre cosine...”brodi lasciò una bustina di plastica su una mensola li vicino e scappò ridacchiando chiudendosi la porta dietro perché aveva notato che Natsu gli aveva tirato un occhiata omicida. Il Dragon Slayer si avvicinò alla mensola ,dopo essersi messo pantaloni, sciarpa e occhiali, prese la busta e vide una sigaretta con al posto del tabacco uno strano materiale verdognolo insieme ad un bigliettino e Natsu cominciò a leggerlo, una scrittura disordinata e scura, sicuramente quella di Brodi sotto effetto di erbe, “Soffri di Alzheimer? Hai la memoria corta? Bevi come una spugna e ti ubriachi spesso? Nessun problema! Fumati una di queste per ricordarti di una notte passata a trom-“ Natsu accartocciò il biglietto, sapeva che cosa c’era scritto e non aveva voglia di leggere le cavolate di Brodi, non dopo il casino che era successo, doveva annotarselo, “Mai accettare regali da amici idioti”. Prese la sigaretta, quella era una delle droghe che Brodi vendeva, nello spaccio era un venditore affidabile quindi gli effetti segnati dal foglietto erano sicuramente corretti, più che altro c’era da chiedersi il perché il Master non lo avesse già rimproverato per essere un pusher. Natsu prese la sigaretta, se la mise in bocca, accese il suo pollice come fosse un accendino e fece la stessa cosa con la sigaretta, respirò a pieni polmoni e si sentì rilassato e più calmo, riuscì a ricordare. Ricordò come sentisse il suo desiderio carnale venire alla luce, come riuscisse a comprendere i desideri e sentimenti delle persone, come avesse baciato Lisanna e come la avesse portata a casa sua, di come la avesse stretta a se e delle fatto delle cose poco “decenti” con lei, a quel pensiero Natsu divenne rosso come un peperone, aveva avuto la sua prima esperienza sessuale in un modo tanto sconcio, non era nemmeno capace di controllare il suo corpo e come se non bastasse in quel momento lui sentiva ancora il desiderio, aveva ricordato la sensazione della sera prima, ora riusciva a comprendere i sentimenti e i desideri. Andò nel letto verso Lisanna, nel mentre Happy era sparito, probabilmente era scappato, sconvolto per l’avvenimento e desideroso di raccontarlo a tutti, l’albina si avvicinò all’amico accasciandosi sulla sua spalla, quest’ultimo arrossì ,ma poi divenne serio e spiegò alla ragazza cos’era successo la notte prima. Lisanna guardò il mago del fuoco con gli occhioni azzurri sul punto di lacrimare, lei la notte prima lo aveva guardato negli occhi, era sempre lo stesso Natsu ,però sveglio, come se prima fosse assopito, ma non pensava che fosse stato drogato “Quindi è per quello... che mi hai portata qui... per quello che abbiamo fatto, era tutto a causa della droga?” Lisanna era disperata e sul punto di piangere, credeva che Natsu la desiderasse davvero, ma dal ragazzo l’unica risposta che ottenne fu un ghigno, Natsu e saltò addosso e le stampò un bacio sulle labbra, “Ho detto che questa droga ha alzato i miei istinti e desideri, non che gli abbia creati dal nulla”, Natsu guardò Lisanna con gli stessi occhi della sera prima, però Stavolta non era sotto effetto di erbe, “Io non avevo controllo del mio corpo ieri notte. È irritante sapere che ho dato la mia prima volta quando non ero cosciente. Che ne dici se non la facciamo valere e cominciamo ora?”. La ragazza arrossì per poi annuire.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ed eccomi qui a ridacchiare come un forsennato!

E sono tornato nel bunker di massima sicurezza per nascondersi, solo per aver pubblicato una storia su questa coppia (non esattamente, in realtà è una stori incentrata un po’ su tutti i personaggi) probabilmente verrò perseguitato per il resto dei miei giorni.

Spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto, forse con la faccenda delle droghe e del desiderio ho un po’ esagerato lo so, ma punti di vista. Detto questo ci vediamo al prossimo capitolo (sì esatto voglio torturarvi ancora con questi due, è sì sono sadico).

Un saluto da parte di me stesso Jason

   
 
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