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Autore: angel77    09/09/2019    2 recensioni
Un missing moment. Judy e Jervis, in attesa del loro primo appuntamento che riflettono sull'importanza del sentimento che li lega. Perché se anche nulla è come sembra non c'è mai niente di più vero della capacità di amare.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jervis Pendleton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Come aveva potuto scordarlo? Eppure fino a poche ore prima era totalmente persa nell'attesa di quel momento. Tutto era sfocato, un'immagine indistinta sullo sfondo, solo il loro prossimo incontro non c'era null'altro di importante. Che sciocca Judy! Proprio per questo non si era accorta del disagio di Julia. Certo non si era comportata da buona amica, non aveva saputo vedere sul volto dell' altra il disagio e il turbamento di chi ha bisogno di confidarsi e non trova le parole.. Eppure era una sensazione che ben conosceva. Avrebbe dovuto capirla con facilità. Quel che invece non avrebbe potuto immaginare era il coraggio di Julia, la determinazione con la quale aveva affermato se stessa, chiarito con i suoi cosa voleva, o meglio chi non voleva..Non era fuggita, non si era nascosta, aveva manifestato con sincerità i suoi sentimenti, guadagnandosi con tenacia un sorriso e una possibilità con Jimmie. In fondo  poteva dire di invidiarla un po'. Quante volte avrebbe voluto lei stessa smettere di fingere? Far cadere le maschere. Raccontare a Sallie e Julia ogni cosa. Non c'erano  grandi famiglie  o vecchi amici nel suo passato. Non c'erano affetti da cui tornare, solo l'immagine buia di un orfanotrofio e un mondo fatto di quei sogni che una ragazzina troppo sola faceva nel tentativo di impare a vivere. Poi certo c'era lui, il suo Papà Gambalunga. Un benefattore che le aveva offerto la possibilità di trasformare quei sogni fragili come cristalli nella concretezza della vita quotidiana. Uno sconosciuto che le aveva aperto le porte di un mondo nuovo. Il college con le sue mille scoperte, all'improvviso era lì per lei. Così pieno di promesse e di novità da far quasi paura, e tutto il suo entusiasmo non sembrava sufficiente per affrontarlo. Appena arrivata il divario che c'era tra lei e le altre studentesse, tra la loro vita precedente e la sua le era sembrato incommensurabile, una montagna troppo difficile da scalare. E lei era così stufa di sentirsi "diversa", di essere guardata come uno spettacolo curioso. Voleva così tanto essere come tutte ...Una ragazza spensierata e amata. Una nuova Judy. Era stato un nuovo inizio senza dubbio, ma era cominciato con una finzione. Aveva indossato una maschera e mostrato agli altri la ragazza che si aspettavano, piuttosto che affrontare il loro giudizio. Una menzogna aveva cancellato il suo passato, una scelta facile di cui si era spesso pentita. Oggi   aveva nuovi amici sui quali sapeva di poter contare. E tuttavia con loro non era mai completamente se stessa, i suoi silenzi avevano creato un sottile muro invisibile. Poi era arrivato lui. Imprevisto e imprevedibile. Jervis.. chi avrebbe potuto immaginare che lo zio di Julia fosse un tipo simile? Una vera incredibile sorpresa. Judy correva, nella speranza di colmare un po' il suo clamoroso ritardo. Un appuntamento per festeggiare il suo compleanno, un momento speciale tutto per loro..Ma la fuga di Julia aveva scombussolato i loro piani! Pazienza, non le restava che affrettarsi, lui la stava aspettando. Finalmente avrebbero potuto rivedersi! Correva per strada e sorrideva senza sosta. Bastava l'idea di vederlo per farla sentire così, felice ed emozionata. Leggera e consapevole. Il tempo che trascorrevano insieme sembrava così pieno, giusto. Chiacchierare, parlare confrontarsi. Era cominciato tutto così, come una amicizia assolutamente inaspettata. Improbabile, persino assurda avrebbero detto in molti. In fondo cosa potevano avere in comune una ragazza comparsa dal nulla e un uomo dell'alta società? Senza contare la differenza d'età. Eppure da subito erano stati capaci di confrontarsi su tutto, senza filtri. Una immediata fiducia reciproca che si era trasformata in qualcosa di più profondo, una complicità sottile e palpabile di cui era difficile fare a meno. Judy ci aveva messo un po' ad ammetterlo con se stessa, ma si era innamorata. Profondamente. E si sentiva amata. Con lui finalmentete si sentiva "a casa". Tra le sue braccia, quello era il suo posto perfetto nel mondo. Ridere, discutere, progettare il futuro, affrontare il quotidiano. Insieme. Ed era così naturale da sembrare si conoscessero da sempre. Jervis conosceva la vera Judy, vedeva quelle sfumature e quelle ombre che lei era così brava a nascondere al mondo. Era il migliore amico della Judy allegra, tenace e spiritosa ma soprattutto sapeva amare la Judy ombrosa, spaventata e insicura. E il suo amore la rendeva forte. Di questo era assolutamente convinta Judy. Solo poche sere prima avevano avuto modo di chiarirsi, di confidarsi reciprocamente quanto fossero importanti uno per l'altro.Il tempo le sembrava essersi arrestato, immobile, sospeso nell'attimo perfetto di un bacio. Il loro primo bacio, uno di quei momenti che era sicura avrebbe ricordato per sempre. Un momento perfetto. Eppure era  arrivato dopo un'accesa discussione. Jervis le aveva detto che probabilmente non era ancora pronta per affrontare libera e sola le difficoltà della vita adulta. "Non devi avere fretta Judy.  Non c'è nulla di male ad accettare il sostegno delle persone che ci amano", erano state le sue parole. E lei si era sentita ferita, non compresa nella suo desiderio di indipendenza. A ripensarci non aveva detto nulla di male. Ma il modo così diretto, così suo, di parlare..L'aveva fatta infuriare. Jervis era la persona a cui si sentiva più legata e avrebbe voluto che condividesse in pieno le sue emozioni. Le sue scelte. Per lei poi era una sensazione così nuova: avere qualcuno con cui condividere la vita. Quel sottile perenne desiderio di voler raccontare tutto a lui, perché così ogni cosa sembrava migliore è più vera. Ma fino ad allora non avevano mai discusso...E le parole di chi amiamo possono essere penetranti come lame. E fare molto male. Ma in fondo anche discutere serve a conoscersi. Mai le giornate le erano parse tanto lunghe e tristi come quando si era persa nel loro silenzio...Un silenzio provocato  anche dal proprio orgoglio, ora se ne rendeva conto. Se qualcuno ci manca così tanto bisogna saper fare un passo in avanti, superare il silenzio. La voglia continua di cercarsi supera la rabbia. E il desiderio di conoscersi nel profondo, di far parte della vita dell'altro rende capaci di perdonare, andare oltre difetti e debolezze. Ora Judy lo sapeva. Jervis glielo aveva mostrato. Aveva fatto il primo passo, il più difficile...E alla fine avevano vissuto il loro momento magico: non volevano perdersi, non potevano. Si amavano. Amore..Una sola parole per esprimere così tanto ..Eppure le sembrava quasi insufficiente per descrivere quello che lui le faceva provare. Eccolo! Ormai in prossimità del cancello del college, dopo aver corso a perdifiato, Judy riusciva già a scorgerlo, la sua altezza spiccava sui passanti. Ancora pochi passi e avrebbe potuto perdersi nel suo sorriso...E poi all'improvviso la sua voce. "Judy!". Ormai l'aveva vista e le stava venendo incontro. Una manciata di secondi, e poi finalmente erano di nuovo uno di fronte all'altra. Incatenati in uno sguardo perfetto, e il mondo intorno sembrava sparire. E con quello tutti i dubbi e le paure. Judy ne era sicura, con lui avrebbe lasciato cadere le maschere. Gli avrebbe raccontato ogni cosa...E questo non avrebbe fatto alcuna differenza.. Perché lui già la conosceva, meglio di chiunque altro al mondo. Bastava solo un po' di coraggio. Un saluto, un abbraccio, un bacio leggero. Poterla avere vicino. Jervis stava assaporando quel momento. Lo aveva atteso a lungo. Il momento nel quale tutti i pezzi di quel puzzle caotico che era la sua vita sembravano trovare il giusto incastro. Non avrebbe mai potuto credere che si sarebbe legato così a lei, quando curioso aveva voluto incontrarla la prima volta. Eppure... Già allora  aveva avuto quella incredibile, fortissima sensazione di aver incontrato una persona speciale. Da subito aveva capito che Judy aveva la capacità innata di andare oltre le apparenze, e questo aveva creato una sintonia speciale tra loro.  Una amicizia improbabile che era cresciuta lentamente, ma a dismisura. O forse era stato fin da subito qualcos'altro..Con nessuno aveva mai provato una simile complicità, la consapevolezza di essere compreso. E poi il desiderio di saperla al sicuro, di averla vicino aveva era diventato sempre più intenso, fino a divenire insopprimibile. Si era innamorato. Del suo sorriso, della sua vivacità, della sua intelligenza. Di quel loro modo di vedere la vita e della capacità che avevano di ridere insieme. Ogni attimo insieme era qualcosa di speciale, di cui non avrebbe più potuto fare a meno. La fiducia con cui Judy era capace di guardarlo lo faceva sentire l'uomo che aveva sempre voluto essere, amato per ciò che era, non per quello che rappresentava. La amava. E non c'era nulla di tanto straordinario e semplice quanto questo sentimento, così vero e potente. La amava. E proprio per questo non le aveva ancora raccontato ogni cosa. Probabilmente avrebbe dovuto dirle fin dal loro primo incontro che era lui il suo caro Papà Gambalunga. Ma forse così non avrebbero potuto trovarsi e capirsi come era accaduto. La amava. E non poteva perderla. Non ne era mai stato tanto consapevole quanto ora, che finalmente poteva di nuovo vederla ridere, tenerla tra le braccia, baciarla. Avrebbe trovato il modo e il momento per raccontarle ogni cosa. E lei avrebbe compreso. Jervis ne era convito. Sarebbe caduta ogni maschera, e sarebbero rimasti solo un uomo e una donna semplicemente innamorati. Solo Judy e Jervis, stretti in quell'abbraccio che era il loro posto perfetto nel mondo.
   
 
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