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Autore: Alicia_Hotaru    11/09/2019    2 recensioni
Aori è una ragazza normale. Almeno finchè non finisce invischiata nella grande guerra tra Servamp trovando e accudendo il pigro Kuro. Il suo destino, però, non è certo stare dalla parte del bene: perchè quando Tsubaki decide di prendersi qualcosa, nemmeno il più anziano dei Servamp riuscirà a togliergliela.
Avvertenze: per i primi 10 capitoli (circa) seguirò la versione del manga, mentre nei successivi mi baserò su quella dell'anime. Grazie per la pazienza ^-^
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kuro/Sleepy Ash, Nuovo personaggio, Tsubaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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– Perchè dovrei fare coppia con te?

La domanda secca, e vagamente disgustata, di Aori fece sospirare Higan. I due erano stati incaricati da Tsubaki di intercettare Licht e portarlo alla base, proprio come la sera prima il Servamp e la sottoposta avevano fatto con Lawless. Perché avesse deciso di mandare anche lei la ragazza non l'aveva capito.

– Vedete di fare amicizia – aveva detto Tsubaki, salutandoli dalla porta.

Aori avrebbe preferito di gran lunga rimanere con lui, soprattutto dopo averlo visto così giù la sera prima: tutti quei sottoposti persi...la ragazza sentiva l'urgente bisogno di stare al suo fianco e consolarlo, anche se apparentemente sembrava già passato alla fase successiva del piano.

– Non avertene così a male, sarà divertente – cercò di rabbonirla Higan. Il ricordo del loro scontro sul tetto continuava a ricordargli di andarci piano con lei. Le parole sibilline di Tsubaki, poi, continuavano a tormentarlo.

Cos'era successo qualche mese prima?

Guardando Aori di sottecchi, l'uomo si ritrovò a notare un dettaglio che lo disturbò non poco.

Quegli occhi terribilmente azzurri.

– Penso di aver trovato il nostro bersaglio – gli comunicò la ragazza, indicando davanti a sé con un cenno della testa. Cercando di scrollarsi quell'inquietante pensiero dalla testa, Higan guardò nella sua stessa direzione: un ragazzino arrancava, appoggiandosi al muro accanto a lui, a piccoli passi, borbottando qualcosa tra sé e sé.

– Vuoi avere tu l'onore? - chiese l'uomo ad Aori, che scosse la testa con un sorriso derisorio.

– Penso che potrebbe essere più facile per un vecchietto come te avere un nemico già debole – sorrise candidamente, intrecciando le dita dietro le schiena – Se hai bisogno di una mano basta che lo dici.

Sbuffando divertito a quel tono impietoso, Higan si arrese ad assecondarla. D'altronde, aveva proprio voglia di sfogarsi su qualcuno.

L'approccio dell'uomo alla faccenda lasciò Aori perplessa: la notte prima non si era resa conto di quanto quel vecchio fosse letale, nonostante in qualche modo fosse riuscita a metterlo in difficoltà. Probabilmente, pensò, con lei si era trattenuto, troppo confuso da quel suo nuovo potere per reagire prontamente. In più, chissà cosa ne avrebbe pensato Tsubaki se l'avesse ferita.

Troppo pensierosa per dare attenzione alla vicenda, la ragazza quasi non si accorse delle occhiate di Licht, che continuava a tormentarsi con un'insistente domanda: perché il giorno prima era stata così gentile e disponibile con lui e Lawless e ora invece sembrava completamente impermeabile alla violenza che si stava consumando nei suoi confronti? Che l'approccio amichevole fosse solo un modo per avvicinarli ed eliminarli?

Non sapeva perché, ma Licht continuava a pensare che non fosse così. D'altra parte, però, capiva la sua reazione di fronte al rifiuto secco di Lawless e la probabilità che dividerli e farli fuori fosse, oltre che una strategia di Tsubaki, anche una specie di vendetta di Aori.

Se davvero ormai poteva considerarla una nemica, il ragazzo pensò al da farsi. E decise di reagire.

Con uno scatto, usando i suoi stivali-guida, Licht puntò dritto sulla sottoposta, che sembrava ancora assorta nei suoi pensieri; il momento migliore per coglierla di sorpresa, l'Eve ne era consapevole.

Ad un nulla dal colpirla, però, il ragazzo incontrò i suoi occhi terribilmente divertiti.

Una serie di lame nere emerse dal nulla, sfrecciando intorno a lui per andare a conficcarsi nel terreno alle sue spalle. Sorpreso dall'attacco inaspettato, Licht si bloccò, saltando indietro, ma venne bloccato prontamente da una seconda fila di spade, che lo circondò.

– Sei divertente per essere un pianista – sorrise Aori, avvicinandoglisi piano – Sarebbe un peccato rovinare così un talento tanto promettente.

Detto ciò, rivolse una lunga occhiata seccata a Higan, che le rivolse uno sguardo imbarazzato, passandosi una mano sulla nuca.

– Vedi di portare a termine il tuo compito – gli disse la ragazza, facendo sparire le lame e voltandosi.

– Quel riccio schifoso aveva ragione.

Le parole di Licht la fecero bloccare di scatto.

– A che proposito quello sterminatore di sottoposti avrebbe ragione? - sibilò Aori, guardandolo da sopra la spalla.

Il ragazzo si prese un momento per pensare, notando che anche Higan si era fermato ad ascoltare; si chiese come quella sottoposta potesse essere così diversa da quella notte sul tetto, a come, quella volta, gli avesse dato l'impressione di essere sincera, nel voler fare amicizia con loro.

– Sei solo una banale imitazione del tuo padrone – concluse Licht, sapendo che non avrebbe ricavato nulla da quell'uscita, se non altro dolore – Sei solo un'ipocrita.

Una lama gli arrivò ad un nulla dal viso, talmente veloce che il ragazzo non riuscì nemmeno a pensare di scansarsi. Lo sguardo di Aori, in ogni caso, l'aveva pietrificato sul posto.

Sembrava così piena di odio, sembrava furiosa...eppure, nei suoi occhi sbarrati, Licht credette di leggere una paura divorante. Una completa mancanza di controllo.

– Ehi ehi, Tsubaki ha ordinato di catturarlo vivo – si intromise Higan, alzando le mani per mostrarsi amichevole – Fai sparire quella spada. Lascia finire me.

Come riscuotendosi, Aori spostò lo sguardo su di lui, annuendo, l'espressione spaesata, e fece sparire la lama d'ombra.

Proprio in quel momento, Mahiru girò l'angolo.

 

Mahiru proprio non si aspettava di trovarsi di fronte ad una simile situazione: già solo il fatto che Higan si fosse messo sulla loro strada avrebbe dato loro del filo da torcere; ma perché Aori era proprio davanti a loro?

– Aori! - la chiamò l'Eve, cercando di mostrarsi amichevole nonostante il presentimento che cominciava a tormentarlo – Cosa ci fai qui?

La ragazza lo squadrò, passando poi senza rispondere lo sguardo su Kuro, un passo dietro il suo padrone: sembrava combattuto, notò la sottoposta, come se trovarsela davanti in quel modo avverasse i suoi incubi peggiori.

Ed era proprio il pensiero che continuava a girare nella mente del Servamp, prepotente quanto una condanna: la consapevolezza che uno scontro era inevitabile, finché la situazione versava in quelle condizioni.

Doveva arrivare a risolvere il problema di Aori il prima possibile, altrimenti, se lo sentiva, le cose sarebbero andate sempre peggio.

– Cosa succede, Kuro? - gli chiese la ragazza in tono duro, facendolo rabbrividire – Adesso che capisci come stanno le cose non hai ancora il coraggio di occupartene?

– Cosa stai dicendo, Aori?! - esclamò Mahiru, mettendosi in mezzo – Cosa sta succedendo? Perché stai attaccando Licht?

– Voi non mi conoscete, Mahiru – sibilò la sottoposta, stizzita – Non sapete nulla di me. Non sono chi credete che io sia. Non lo sono più da molto tempo.

Detto ciò, alzò il braccio verso di loro, facendo apparire una lunga spada nera e stringendone l'impugnatura con le dita.

– Il mio padrone è Tsubaki e io gli sarò fedele per sempre – disse, quindi portò la lama ad un nulla dalla nuca. E tagliò.

Sotto gli sguardi attoniti dei presenti, compreso Higan, la lunga coda di capelli nero pece cadde a terra, avviluppandosi su se stessa, seguita subito dopo dal nastro con cui era legata.

Quando Aori gli scoccò un'occhiata dura, Kuro deglutì a vuoto, non riuscendo a togliersi dalla mente quell'unico pensiero che continuava a tormentarlo.

– Non sono più la Aori che conoscevi – gli disse la sottoposta, facendo sparire la spada e svanendo nel nulla.

Era già troppo tardi.

 

Lawless socchiuse gli occhi, accorgendosi di essere circondato solamente dalla penombra. Quell'attacco a sorpresa di Tsubaki l'aveva lasciato senza fiato, come lo sguardo crudele di quella misera sottoposta che gli aveva dato del filo da torcere nel teatro. Sembrava estremamente potente, troppo per essere un banale vampiro, o almeno, quella era stata la sua impressione mentre combatteva con lei. Doveva esserci qualcosa sotto, ma standosene a rimuginare in quella stanza buia non l'avrebbe aiutato.

Qualcosa, però, gli impediva di muoversi.

– Non preoccuparti, presto il tuo Eve tornerà abbastanza vicino da non farvi morire – mormorò una voce, in tono neutro.

Lawless guardò con astio la figura esile di Aori entrare nel suo campo visivo, e si stupì di quanto sembrasse diversa dall'agguato del giorno prima: i capelli erano ora corti fin sotto il mento e gli occhi rilucevano di un bagliore azzurrino ancora più sinistro. Azzurro...

– Tu sei qualcosa di profondamente sbagliato – mormorò il Servamp, in tono che sperò essere di scherno ma che suonò solo soffocato – Quegli occhi...è tutto sbagliato!
– Non c'è più nulla di sbagliato – replicò Aori, con un sorriso inquietante – Nè io, né la guerra di Tsubaki. È tutto così logico, ora.

Si chinò in avanti, ponendo il viso a livello di quello del Servamp senza smettere di sorridere.

– Se fosse per me, ormai il tuo spirito sarebbe già fluito fuori dal tuo corpo – sussurrò, giocherellando con la targhetta con su scritto Hyde.

Lawless tentò di scostarsi, scoprendo di essere legato troppo strettamente e di non poter far altro che subire, per il momento. Con Licht lontano non poteva contare sul suo potere, e con quella sottoposta non poteva rischiare di nuovo.

– Ma Tsubaki vuole fare le cose in grande, e Lilac è ancora dai tuoi amici... - aggiunse Aori, rialzandosi e assumendo un'espressione seccata – Dovremo aspettare che vengano qui, consegnandoci l'ostaggio. A quel punto...

Il suo sguardo si fece crudele, un bagliore azzurrino le illuminò gli occhi e la sagoma di una decina di spade apparve e scomparve alle sue spalle. Lawless deglutì a vuoto, desiderando per la prima volta di poter scappare a gambe levate. Non si poteva ragionare con lei, per quanto Mahiru dicesse il contrario.

Ormai era troppo corrotta.




Angolino dell'autore

Annuncio con orgoglio che, tranne un paio di righe conclusive dell'epilogo, ho finito la storia *-*, quindi d'ora in poi, diciamo ogni due/tre giorni, potrei pubblicare tutto quello che manca. Entro fine settembre, lo prometto, pubblicherò tutto, così da mettere fine alle sofferenze della mia adorata fan Anna3 che si starà chiedendo perchè mi segue ancora ^-^'
Per il resto, stiamo per entrare nelle battute finali, qui siamo ancora nella trama dell'anime, ma tra uno/due capitoli entreremo nella parte veramente originale (nel senso non presente nell'anime) della storia.
Vedrò di mettere un avvertimento, giusto per essere sicuri.

Alla prossima ~♫
   
 
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