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Autore: Khailea    12/09/2019    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo: 
Jack 
Daimonas 
Ailea
Khal 
Lighneers 
Zell 
Astral 
Lacie 
Hope 
Grace 
Milton 
Seraph 
Alexander 
Johanna 
Samantha 
Nadeshiko 
Ayame 
Ryujin
Yume
Cirno
Vladimir
 
 
 
 
 
Il mattino seguente tutti quanti scesero presto per far colazione, dopo essersi riposati a dovere.
In realtà visto erano in vacanza in un’altra città non avevano nemmeno fatto qualcosa di particolarmente stancante, e pure volendo poltrire c’era il servizio in camera.
Si erano quindi sistemati allo stesso tavolo della sera precedente in praticamente le stesse posizioni.
Johanna tra tutti però era sicuramente quella più sveglia, anche perché aveva qualcosa da dire.
-Ragazzi, ho deciso che questa sera parlerò dei miei sentimenti con il mio amico.-
-Grande Johanna!-
Disse Nadeshiko completamente dalla sua parte.
-Sono felice per te.-
Rispose subito dopo Hope con un tenero sorriso.
-Vi ringrazio. Per parlarci però andrò alla sua festa di compleanno in una discoteca non molto lontana, ve l’ho detto per non farvi preoccupare, visto siete con me…-
-Uh possiamo venire? Sicuramente ci sarà da divertirsi.-
Chiese Yume già immaginando quanti bei ragazzoni avrebbe incontrato.
-Se volete venire non è un problema, non vorrei costringervi però.-
Rispose la bionda guardando tutti. Il supporto dei suoi amici sicuramente le avrebbe fatto piacere, oltretutto quel genere di feste rumorose a lei non piacevano molto, al contrario di Mattia.
-Con me sarà ancor più grandiosa!-
Disse Cirno già pronta a scatenarsi.
-Balleremo e ci divertiremo tutti assieme, nessuno escluso!-
Continuò Nadeshiko altrettanto euforica.
-Non dovremo portare un regalo però, non è vero?-
Chiese Ailea guardando la ragazza.
-No penso che lo farò solamente io, anche se non so bene cosa…-
-Possiamo fare una passeggiata tra i negozi.-
Propose Ayame sempre pronta per un po’ di shopping.
-Forse dovremmo anche trovare i giusti vestiti.-
Disse Milton non senza ragione, tutti loro avevano solo abiti per dei giri lungo le strade, nulla per una festa.
-Bene, allora direi che possiamo organizzarci così: compreremo tutti dei vestiti e Johanna un regalo, poi a sera ci incontreremo qui ed andremo alla festa.-
Concluse Khal sorridendo a Johanna, che rispose in maniera altrettanto gentile. Nemmeno per lui era un problema accontentare la sua richiesta, per quanto sciocca gli sembrasse.
-Grazie a tutti amici.-
Avendo tutto il pomeriggio per prepararsi non intendevano perder tempo, decisero quindi di dividersi in dei gruppi; Johanna, Ailea, Seraph, Cirno, Ayame, Yume e Nadeshiko era il primo, e si era formato principalmente perché le ultime tre erano molto interessate al tipo di regalo per il ragazzo, ed avevano escluso le più “santarelline per aver via libera”, c’erano poi Hope, Grace, Milton, Lacie e Sammy che sarebbero semplicemente andate a comprare dei vestiti. Per quanto riguardava i ragazzi, quindi Daimonas, Ryujin, Vladimir, Alexander, Zell, Lighneers e Khal, tutti quanti avrebbero fatto lo stesso, ad eccezione di Jack ed Astral, che a detta loro avevano prima qualcos’altro da fare…
 
 
 
 
 
 
Johanna, Ailea, Seraph, Cirno, Ayame, Yume, Nadeshiko:
 
-E’ veramente necessario andare con loro?-
Chiese Seraph con la testa che già le faceva male.
-A quanto pare sì, fare una pausa dalla camera da letto non ti farà male.-
Scherzò Ailea ricevendo così un pugno sul braccio, mentre l’amica arrossiva.
-Non sono come te.-
-Ma lo diventerai. Comunque, a parte gli scherzi, sono felice per te, Astral sembra un bravo ragazzo.-
Disse infine l’amica sorridendole. Apprezzava la pensasse così, infondo era stata la prima ad incoraggiarla per quella relazione ed il suo supporto era d’aiuto mentre dall’altra parte c’era Lacie inferocita.
-Grazie.-
Le due camminavano non molto lontano dalle altre ragazze, ma prevalentemente Johanna era bloccata da Ayame, Yume e Nadeshiko.
-Allora, sai già cosa gli comprerai?-
Chiese Nadeshiko saltellando divertita.
-Non saprei…magari un bracciale?-
Chiese Johanna imbarazzata per esser al centro dell’attenzione. Non aveva potuto evitare che la seguissero e purtroppo nemmeno far sì che le altre venissero. Con Grace ed Hope aveva un rapporto più stretto, anche perché tra loro si assomigliavano, ed esser sola soprattutto con Yume ed Ayame…era strano. Ovviamente non aveva nulla contro di loro, solo che al contrario suo erano molto esplicite.
Invece Ailea e Seraph…erano due dure, e lei molto soffice.
L’unica su cui non poteva ancora dir nulla era Cirno.
-Ma no, deve esser qualcosa di utile, perché non dei preservativi visto ti dichiarerai?-
Propose Yume facendo diventare la bionda completamente rossa. Per lei era invece un’idea geniale.
Gli si sarebbe dichiarata mostrandogli anche il suo lato più sexy, e se pure fosse andata male avrebbe potuto farsi consolare con un po’ di sesso, almeno per vedere come poteva essere farlo assieme. Peccato che Johanna non era assolutamente dello stesso avviso, non aveva mai pensato con Mattia all’andare oltre qualche bacio, almeno all’inizio, e quello…per ora era sicuramente troppo.
-N-non credo sia il caso!-
-Ma come, quale modo migliore per invitarlo a star con te che star dentro di te?-
Continuò lei portandola quasi a desiderare di svanire all’istante. Forse non era stata affatto una bella idea uscire per far compere…
-Non tutte le ragazze bruciano le tappe come fai tu.-
Disse Seraph rigidamente, più infastidita dal fatto non mollasse l’osso che dalla proposta.
-Oh ma nemmeno tu da quanto ci ha detto Lacie.-
Alla risposta di Yume Seraph era già pronta a colpirla, ma Ailea le afferrò il polso scuotendo il capo per incitarla a contenersi.
A Rookbow sarebbe stato già diverso, ma lì era troppo rischioso. Oltretutto era abbastanza certa farlo avrebbe messo addosso a Johanna un bel po’ d’agitazione.
-Johanna non è così in ogni caso, quindi è meglio pensare ad altro.-
Concluse quindi Seraph mentre Yume faceva spallucce.
-Potremmo comunque comprarli, a me non piace usarli ma magari a voi due sì, ed io potrei farvi avere uno sconto dal venditore dandogli qualcosa.-
Disse facendo ad entrambe l’occhiolino, ricevendo solo un sospiro stanco dalla bionda ed un cenno con la testa di Ailea, per far capire stava già bene così.
-Perché non del cioccolato a forma di gatto?-
Propose Nadeshiko passando a qualcosa di completamente innocuo.
-Non è tipo da dolci, si mantiene molto in forma.-
-Oh, che peccato. Però potrei comprarmeli io.-
Disse l’azzurra leccandosi i baffi.
-Ed una rana congelata? Sono divertenti.-
L’affermazione di Cirno fece voltare tutte le ragazze, ma almeno Johanna non si sentì assolutamente imbarazzata.
-Da piccoli si divertiva a prendere le rane al parco, ma penso che non sia adatto portarne una alla festa.-
-Oh, che posto noioso allora.-
Disse semplicemente l’altra scrollandosi le spalle.
-Un animale qualsiasi non andrebbe bene?-
Chiese però Ayame, ricordando che dei tanti le avevano regalato le avevano sempre fatto piacere, almeno fino a quando non l’avevano stancata.
-No, non penso saprebbe prendersi cura di un animale da solo.-
Effettivamente Mattia era un bravissimo ragazzo, ma era troppo esagitato e distratto quindi non voleva rischiare dimenticasse magari di dar da mangiare ad un animale o di pulirlo.
A ben pensarci non era affatto sicura di cosa regalargli, ogni anno era sempre più difficile…ogni proposta poi fino a quel momento era stata un completo fiasco.
Sapeva bene d’esser ingiusta a pensarlo, ma avrebbero anche potuto prender la cosa un po’ più seriamente.
-E’ inutile pensarci troppo, quando vedrai il regalo perfetto sicuramente lo riconoscerai.-
Disse tutto d’un tratto Ailea, che capiva bene quanto potesse esser difficile trovare un regalo per qualcuno.
Johanna, felice avesse cercato di rincuorarla, le sorrise.
-Intanto pensiamo a noi. Dobbiamo trovare dei vestiti per la festa.-
Disse Cirno muovendo le mani ad indicare tutti i negozi che le circondavano.
-Adesso sì che parliamo, facciamo belle per la festa!-
Rispose Ayame esaltata prendendo per un braccio Johanna, e Nadeshiko fece lo stesso presa dall’euforia, entrando nel primo negozio che videro.
-Sarà veramente una lunga, lunga giornata.-
Disse Seraph sospirando arrendendosi all’evidenza.-
 
 
 
 
 
Hope, Grace, Milton, Lacie, Sammy:
 
 
 
-C’era veramente bisogno di separarci per andar a compare dei vestiti?-
Già dal primo momento Grace non aveva fatto i salti di gioia per la forzata separazione, ma davanti al muro di Ayame, Yume e Nadeshiko per il bene dei suoi nervi si era dovuta tirare indietro.
-Penso anche io che sia inutile, ma ormai è fatta e dobbiamo pensare solo al da farsi.-
Rispose Hope cercando di non dar modo alla rabbia dell’amica di esplodere.
-Lo so, però sai come sono, e sai come è Johanna.-
-Stara bene nya, c’è anche Ailea con loro.-
Disse Lacie cercando di dare un appoggio alla situazione.
-Ed anche Seraph.-
Aggiunse Milton guardando le altre, ma Hope e Grace quasi sobbalzarono sentendo quel nome, visto temevano la reazione di Lacie.
-Già nya, come ho già detto, c’è Ailea con loro nya.-
La castana rispose con un dolce sorrise, e tutte preferirono sorvolare sulla cosa.
-Ma cosa c’è di male se Johanna è con loro?-
Chiese stavolta Sammy confusa, trovava le tre delle persone simpatiche.
Non era certo facile spiegare ad una bambina il perché della loro preoccupazione, ma Grace tentò comunque.
-Diciamo che loro sono molto…estroverse, mentre Johanna è più timida e riservata su certe cose, che tiene chiuse ad altri.-
A quell’ultima frase Hope lanciò un’occhiataccia alla ragazza, che serrando le labbra alzò gli occhi al cielo con nonchalance.
-Però non sono persone cattive…-
-Non intendeva questo, semplicemente avendo caratteri diversi si preoccupa facciano sentire Johanna a disagio.-
Spiegò subito Milton accarezzandole la testa.
-A me dicono spesso metto la gente a disagio nya.-
-Magari perché schizzi da ogni parte come una trottola e sembra tu abbia bevuto trenta caffè?-
-Nyhahaha vero Grace nyahahah.-
Non le importava molto di quello che la gente pensava, anche perché alla fine era riuscita in ogni caso a farsi molti amici.
Sammy però ancora era ferma sull’argomento precedente.
-Però io non mi trovo a disagio con loro.-
-Questo perché non sei come Johanna.-
Rispose la rossa rapidamente.
-Ed è un male?-
-Assolutamente no, il mondo è bello appunto perché siamo tutti diversi.-
Disse Hope sorridendo.
-Ma se siamo tutti diversi allora come possiamo andare d’accordo?-
La questione stava iniziando a farsi complicata per la bambina, che cercava di pensare anche a come potesse esser lei per i suoi amici.
-Andiamo d’accordo perché, anche se abbiamo delle differenze, ci sono delle cose in cui siamo simili nya. In base a queste cose si può essere più o meno amico di una persona nya, prendi Yume, io e lei ancora non sappiamo se abbiamo qualcosa in comune, ed infatti non parliamo molto. Con Daimonas invece, che ha la coda come me ed è agile, posso già parlare di queste cose nya.-
-Quindi se non si ha nulla in comune con qualcuno non si può essere amici?-
Chiese la bambina guardandola, ma la risposta venne da Milton.
-Non proprio, essere amici è facile e difficile allo stesso tempo. Ad esempio io ed Ailea siamo amiche, ma a me piace la danza ed a lei piace lottare, due cose molto diverse, ma nonostante questo io potrei parlargliene e ascoltarla se lei volesse raccontarmi qualcosa sulla lotta.-
-Quindi…come si fa ad essere amici?-
-Dipende da entrambe le persone, il tempo sicuramente aiuta a dimostrare chi ti è amico e chi non lo è. La gente purtroppo tende a dire molte bugie, ma non può nasconderle per sempre. Essere amici significa anche dimostrare che ci si può fidare l’uno dell’altra, significa ridere assieme, lasciare che l’altro possa sfogarsi se sta male e tanto ancora.-
Continuò Hope sorridendole.
-Oh…è molto complicato…non sono sicura di capirlo…-
Disse Sammy abbassando la testolina sconsolata.
-Però hai tanti amici, quindi in un certo senso hai già capito tutto nya.-
Rispose Lacie sfregandole una mano sui capelli, facendola ridacchiare.
-Bene, se fosse per me potremmo anche continuare a parlare di queste, ma temo dovremmo andare comunque a prenderci qualche vestito.-
Disse Grace interrompendo la conversazione, indicando un negozio che non sembrava così male.
Hope sorridendo le prese il braccio tirandolo a sé.
-Dai, sono sicura che ti divertirai anche tu nel far shopping.-
-Ciao, il mio nome è Grace, piacere di conoscerti.-
 
 
 
Daimonas, Ryujin, Vladimir, Alexander, Zell, Lighneers, Khal:
 
 
-Bene, visto le ragazze sono andate a comprare un regalo per l’amico di Johanna sarà meglio darci da fare per trovare a tutti qualcosa da metterci, e magari anche un pensierino visto andiamo alla festa senza invito.-
Ryujin era, per così dire, il ragazzo incaricato di mantenere l’ordine e far sì tutti trovassero qualcosa, o almeno si era autoproclamato così, senza necessariamente dir nulla, soprattutto perché già due di loro erano andati via e anche gli altri rischiavano di farlo.
-Già che andiamo là sicuramente nessuno si accorgerà di noi.-
Ribatté Lighneers sbuffando. Se accettava d’andare era solo per non trascorrere un’altra serata senza far nulla, cosa alquanto noiosa, oltretutto erano a Londra quindi cosa sarebbe potuto accadere di brutto?
Era impossibile far casini.
-Più che altro riusciremo veramente a entrare? Se c’è una lista sarà tutto inutile.-
L’osservazione di Vladimir non era così errata, ma Khal era molto sereno a riguardo.
-Per la festa di compleanno di un diciassettenne non penso ci saranno dei buttafuori o code infinite, a meno che non sia ricco e famoso.-
-Cosa che non risulta.-
Puntualizzò Alexander che aveva già condotto delle ricerche, e come i fratelli avevano visto quanto Mattia fosse insignificante avevano già perso interesse.
-Efficienti.-
Disse Vladimir alzando un sopracciglio.
-E’ sempre un bene sapere dove si va e con chi.-
Rispose Khal sorridendo.
L’unico rimasto in silenzio fino a quel momento era stato Daimonas.
Già di base non aveva una gran voglia di andare a quella festa, ed il fatto d’esser solo senza nemmeno Jack lo incupiva in qualche modo.
Non che ci fosse qualcosa di brutto nelle persone con cui stava camminando, ma con Jack aveva un rapporto più stretto…in qualche modo la sua mancanza era sempre più marcata delle altre, anche se non capiva perché lo pensasse.
Ryujin aveva notato questo distacco da parte del ragazzo, e tentò in qualche modo di non farlo sentire escluso.
Era oltretutto uno dei più calmi e riteneva non dovesse esser male parlare con lui.
-Tu hai già qualche idea Daimonas per il vestito?-
-Qualcosa di non troppo formale immagino andrà bene?-
La risposta del ragazzo sembrava più una domanda, non era andato molte feste, soprattutto di compleanno, quindi non sapeva come fosse e come ci si doveva vestire.
-Stando all’invito basta essere un minimo eleganti.-
Disse Alexander riferendosi sempre al post su facebook.
-Poteva essere un pelo più specifico.-
-Fino a quando non ci vai come quegli elegantoni alle feste di gala o con uno struzzo al posto di una sciarpa andrà bene.-
Scherzò Zell guardandosi attorno, c’erano così tanti negozi che era quasi difficile scegliere il migliore, che certe volte si traduceva in quello più economico.
-Bene, direi che possiamo provare qui.-
Disse poi Ryujin, indicando un negozio che sembrava far proprio al caso loro, dall’altra parte della strada.
 
 
 
 
 
Astral, Jack:
 
-Allora, spiegami di nuovo cosa vuoi fare.-
Astral e Jack avevano iniziato a camminare lontano dall’hotel, parlando del favore che Jack gli aveva chiesto la scorsa notte.
-Come già sai, io ho tre fratelli, ma da quando sono…beh, morto, ovviamente non li ho più visti. Non ho avuto contatti con loro e non avevo modo di sapere come stavano, ma ora che sono qui non me la sento di evitarlo.-
-Quindi perché non vai direttamente da loro?-
Chiese il ragazzo guardando davanti a sé, quando aveva perso i contatti con la sorella non aveva mai smesso di cercarla, ma la sua situazione era leggermente diversa.
-Perché io sono una profonda cicatrice nella loro vita, e non voglio che torni a sanguinare. Immagina se Lacie morisse…-
-Bada a come parli.-
Disse subito Astral stizzito.
-Ho detto solo pensa, allora, se accadesse e passassero anni ed anni, tu arriveresti a superarla no? O almeno a star meno male, poi all’improvviso eccola che torna, e con lei tutto il dolore hai provato e la confusione per il fatto non sia arrivata prima. Aggiungici poi che è uno zombie.-
-Ma non pensi che alla fine sarebbero felici di sapere sei ancora qui?-
Capiva il suo punto di vista, ma forse c’era anche un altro modo per sapere se i suoi fratelli stavano bene.
-Sono qui ma allo stesso tempo non è così, e non potrei restare a Londra. Non voglio ferirli solo per abbandonarli di nuovo…-
Rispose Jack con un tono amaro, aveva anche paura della loro reazione al suo cambiamento.
Non voleva lo considerassero un mostro, perché alla fine era ciò che era diventato.
Preferiva lo ricordassero semplicemente come il loro fratello scomparso.
Sospirando Astral non poté far altro che arrendersi alla richiesta, non sentendosela visto l’argomento a lui vicino di evitarla.
-Allora che vuoi fare?-
-Vorrei che tu li incontrassi sia per fargli sapere che sto bene, non nel senso che sono vivo, per così dire, ma che non ho rimpianti e che gli voglio bene, ed anche per sapere come stanno.-
-Dovrei quindi presentarmi a casa tua e parlargli?-
-No, è passato troppo tempo ormai e magari non ti crederebbero, pensando tu possa avere secondi fini.-
-Oook, e allora cosa dovrei fare?-
Chiese Astral confuso guardandolo, non avevano parlato nello specifico del piano anche perché era tardi l’altra sera, e lui voleva tornare dalla sua ragazza.
Jack rimase per un po’ a pensarci su, poi finalmente gli venne il colpo di genio.
-Ecco! Potresti fingere di essere un medium, sistemarsi all’angolo di una strada che frequentano spesso e parlare con loro!-
-Un medium? Ed i tuoi fratelli sono tipi da cascarci in queste cose? Oltretutto, sei sicuro che frequentano ancora le stesse strade conoscevi?-
Effettivamente Astral non aveva tutti i torti, ma era l’idea migliore gli fosse venuta fino a quel momento, e preferiva continuare con quella.
-Posso solo sperare. Magari già parlandogli come se mi conoscessi si avvicinerebbero.-
-Spero tu abbia ragione…allora, come vogliamo sistemarci? E soprattutto, dubito di poter rimanere vestito così.-
Nessun medium indossava semplici jeans ed una maglietta blu, magari la maschera ed il cappello erano abbastanza eccentrici, ma c’era anche da pensare ad una specie di stand.
-Non preoccuparti Astral, stiamo già andando nel posto giusto…-
   
 
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