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Era successo un'altra volta.
Era successo un'altra volta e, puntualmente, una ferita si era aperta nel suo cuore.
Pochi istanti prima, mentre i sussurri leggeri del vento primaverile la accarezzavano, in lei era germogliata una sensazione strana, un connubio di fastidio e rancore.
Pochi istanti prima, mentre la baciavano i caldi raggi del sole, in lei era sorto un malessere pungente, come le spine di una rosa - un'acredine velenosa come il morso di una serpe che striscia nell'erba alta, pronta a seminare discordia, ad aggredire le prede più sfortunate.
Pochi istanti prima, mentre nell'aria Maggio continuava ad urlare respiri di vita, sotto lo sguardo terso del cielo, aveva indirizzato gli occhi sottili verso il suo caro Giroro, seduto a pochi centimetri di distanza da lei.

Si era sorpresa quando aveva notato che fosse, per così dire, immerso nelle nuvole, in bilico tra sogno e realtà, che stesse vagheggiando atmosfere di miele.

Aveva esibito una smorfia contrariata, quasi scocciata, nel momento in cui si era accorta che la tonalità del volto del ranocchio che l'aveva tratta in salvo da un temporale in passato - svelando quel lato di sé altruista e gentile ostinatamente celato dietro ad una maschera di coraggio e durezza - si fosse accentuata.
Una vivida sfumatura porpora si era dipinta sulle sue guance, segno che un forte senso di imbarazzo gli avesse pervaso l'animo, senza lasciarlo più andare, dopo essersi arrampicato per le sue pareti alla stregua di un'edera rigogliosa, che un brivido di emozione gli avesse in fretta percorso la schiena.

Era stato sufficiente ponderare attentamente quei piccoli dettagli, cioè che con la mente stesse fluttuando in mezzo a degli idilli fatati, trasportato dalla bellezza dei sentimenti, dalla magia delle illusioni, e che avesse messo a tacere per qualche secondo l'ardore e la grinta che lo caratterizzavano, per comprendere che, sicuramente, quella ragazza dai capelli del colore delle fragole, tenuti spesso a bada in una coppia graziosa di codini, lo avesse ringraziato con dolcezza per un favore oppure per un aiuto da lui ricevuto o, in alternativa, che gli avesse detto di provare per lui un certo affetto.

Presa dalla gelosia, la gatta dal manto chiaro sembrò irritarsi ulteriormente: si domandò, sdegnata, per quale motivo Giroro non la guardasse allo stesso modo in cui lei lo vedeva, ma la considerasse addirittura meno importante di Natsumi, che, tranne in rare occasioni, nemmeno lo salutava, apparendo quasi ineffabile, irraggiungibile - capitava persino che gli riservasse una critica, un rimprovero.
Si domandò, sconsolata, per quanto tempo ancora avrebbe sofferto, se quell'amarezza che, in quanto animale, non poteva perfettamente esprimere, si sarebbe mai placata un giorno.






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~ Magico Regno dei Kinder Pinguì ~

Tantissimi auguri di buon compleanno a Celeste, che mi segue sempre!🌻
Spero che lo trascorrerai serenamente!🎂

Per il resto... Sono contenta di essere tornata a pubblicare nel fandom. Mi auguro che la fanfiction sia stata di vostro gradimento❤

Un bacio

InsaneMonkey🌸