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Autore: Mahlerlucia    13/09/2019    0 recensioni
Ho imparato che ci sono amori impossibili, amori incompiuti, amori che potevano essere e non sono stati. Ho imparato che è meglio una scia bruciante, anche se lascia una cicatrice: meglio l'incendio che un cuore d'inverno. Ho imparato che è possibile amare due persone contemporaneamente. A volte succede: ed è inutile resistere, negare, o combattere.
(Ferzan Ozpetek)
PAIRING(S):
Flash 1: Haruki x Akihiko
Flash 2, 4, 6, 8, 10, 12: Hiiragi x Shizusumi
Flash 3, 9, 13: Itaya x Ueki
Flash 5: Mafuyu x Uenoyama
Flash 7, 11: Akihiko x Ugetsu
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Akihiko Kaji, Hiiragi Kashima, Mafuyu Satō, Ritsuka Uenoyama, Yagi Shizusumi
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Manga: Given
Autore: Natsuki Kizu
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life
Personaggi: Mafuyu Satō, Ritsuka Uenoyama
Tipo di coppia: Shonen-ai

 

 

Here comes the sun



 
Cosa ho fatto!? Cosa diamine ho fatto!? L’ho davvero baciato?
Senti un brusio di voci in sottofondo, ma non riesci a prestare loro la dovuta attenzione. Itaya ha iniziato a punzecchiarti in maniera assillante sulla testa e sulle spalle, nonostante la perentoria protesta di chi pare esserne parecchio infastidito. Senza alcun dubbio, Ueki.

“Dicono che oggi Satō-kun sia assente.”

Cosa?
Sollevi d’impeto il capo, recuperando al volo il cellulare dalla tasca anteriore dello zaino. Bastano un paio di messaggi per avere la conferma da parte del diretto interessato: è influenzato.
Avverti l’esigenza di accampare una scusa per andare a trovarlo. Poco importa se dovrai affrontare le conseguenze di quello che è accaduto giusto qualche ora prima.
Beh... più o meno.
 
***
 
Sua madre non si trova in città a causa di un viaggio di lavoro. Decidi di fare le sue veci passando a fare la spesa in un konbini. Non ci vuole poi molto ad immaginare che non abbia provviste a sufficienza per potersi sfamare a dovere.
Esiti un’ultima volta prima di avvicinare il tuo indice al citofono, curiosamente decorato dall’immagine di una croma.

“Uenoyama-kun, sono contento che tu sia qui!”

Il suo viso ti lascia senza fiato, ancor più del consueto. I grandi occhi languidi, le guance arrossate, il sudore che imperla la sua fronte ed il suo collo, i capelli in disordine... Niente di tutto questo è riuscito a guastare la sua genuina attrattiva, soprattutto di fronte al giudizio dei tuoi occhi irrequieti.

“Come stai?”

“Un pochino meglio. Vieni dentro.”

Mafuyu apre la porta della sua camera e subito vedi comparire quel batuffolo di pelo bianco che non ne vuol proprio sapere di restare da solo. La tenera bestiola ti corre incontro scodinzolando e inducendoti ad un sentimento di colpa per non aver portato nulla da offrirgli.

“Tama, vieni qui!”
 
“Ma perché ha il nome di un gatto?”
 
“In realtà si chiamerebbe Kedama.”

Satō tenta di voltarsi per cercare di comprendere il motivo per cui non ti sei ancora mosso dal suo genkan.
Non riesce nemmeno a terminare la frase a causa della fiacchezza dovuta alla febbre. Si accascia sul pavimento, mentre ti chiede per un’ultima volta di restare.
 
***
 
Lo guardi socchiudere gli occhi, vinto ancora una volta dall’innalzamento della temperatura corporea. Poggi una mano sulla sua guancia, sperando di riuscire a donargli un po’ di sollievo, anche minimo.
Come tuo solito temi di essere troppo diretto, indelicato, scontato.

“Mafuyu, la canzone che hai cantato ieri... parla di un cuore spezzato?”

“Sì. Ma non ti devi preoccupare. La prossima volta scriverò una canzone diversa.”

Il sonno prende il sopravvento sul suo evidente desiderio di proseguire quella chiacchierata con te.
Sarà per la prossima volta.

Ieri sei stato straordinario e la tua canzone ha lasciato tutti senza fiato.
Mi chiedo solo come sia possibile che in un corpo esile come il tuo possa esserci così tanta sofferenza.

Con quale forza sei riuscito a tenerti tutto dentro fino ad ora?
Ad ogni modo, spero che la tua prossima volta... possa essere io.
  
 
 
[…]
Little darling, it's been a long cold lonely winter
Little darling, it feels like years since it's been here


Here comes the sun
Here comes the sun, and I say
It's all right... 










 

Angolo dell’autrice


Ringrazio in anticipo tutti coloro che avranno voglia di leggere e recensire questa mia piccola flashfic! :)

Ho deciso di mettere insieme tutte le flash che da qui in avanti dedicherò al mondo di Given. Dal mio modesto punto di vista non ha molto senso tenerle spaiate. Mi premurerò d’indicare il pairing a cui è dedicata ogni singola flash nell’introduzione.

Rullo di tamburi... finalmente un pensiero va anche alla coppia di punta della Kizu! Non la mia preferita in assoluto (Mafuyu lo preferivo decisamente con Yuuki), ma molto gradevole nelle sue primissime fasi. Uenoyama è l’emblema del ‘panico da primo amore’, per non dire altro! E Mafuyu sa bene come prenderlo ora che è praticamente ai suoi piedi.
Un’utente non italiana del fandom mi ha fatto notare quanto il comportamento di Ritsuka risulti essere piuttosto maturo di fronte al dolore che Maruyu mostra quando si trova a cantare per la prima volta la canzone che ha scritto in memoria di Yuuki. Non un moto di gelosia o ‘fastidio’ che sia uno; si è limitato a riconoscere le forti emozioni che si portava dietro dal suo infausto passato. Questo piccolo accorgimento, unitamente alla visione del decimo episodio della serie, mi ha seriamente fatto venir voglia di scrivere qualcosa su di loro. Se lo meritano! ;)

In questo caso il POV è quello di Uenoyama. La storia è scritta in seconda persona e al tempo presente.
Il titolo e la parte di testo riportata al termine della storia sono tratti dalla famosissima canzone ‘Here comes the sun’ dei Beatles (in onore del significato del nome ‘Ritsuka’), mentre la citazione presente nell'introduzione è di Ferzan Ozpetek.

Piccole annotazioni:
  • Croma --> nota musicale dal valore di 1/8 rispetto all’intero (è quella con una ‘coda’ sola attaccata in alto alla stanghetta).
  • Konbini --> Convenience store
  • Genkan --> spazio adibito al deposito delle scarpe all’ingresso delle abitazioni giapponesi.
 
Grazie ancora a tutti coloro che passeranno di qua! **

A presto,

Mahlerlucia
   
 
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