C'ho il casino sopra la testa e dentro mi martella l'anima
Che poi l'anima si spezza pure lei
E non è vero che il tempo la aggiusta
Al massimo ne rivela le molte più facce a chi saprà guardare ma avrà paura di restare
Avrà paura degli angoli poco smussi dietro ai quali si dileguano le belle intenzioni
O del rumore che sovrasta il piattume dello squallido, acido mondo in cui vivo
Perché sta urlando e non mi fa respirare
Ma quando urla, urlo con lei e mi porto le coperte fin sopra il muso imbronciato
E con gli altri ci sto bene che nessuno mi fraintenda
Non sono certo un asociale di merda
È che da solo ci sto meglio
La mia anima si ricompone
Forse domani mi sveglio e torno a respirare
Sotto il balcone a imprecare.