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Autore: kamy    14/09/2019    0 recensioni
Spesso ci dimentichiamo troppo facilmente il passato, soprattutto chi proviene da un destino di sangue e morte.
Se il passato, però, non si dimenticasse di noi?
[Fa parte di DBNA].
[Remake del precedente Mercenary Returns].
Elly appartiene a BlueMuskteer.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Freezer, Vegeta | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Pan/Trunks
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap.44 Kakaroth Vs Turles

 

I’m a broken man

 

Turles boccheggiò, il suo corpo fumante vedeva la pelle abbronzata disseminata di ferite e bruciatura, la sua era tuta strappata.

Si pulì la bocca sporca di sangue con il dorso della mano.

< Con quell’attacco sono riuscito a farlo indietreggiare, ma niente di più. Non lo ha danneggiato minimamente, eppure gliel’ho sparato diritto in faccia > pensò. Fece un ghigno storto e piegò di lato il capo, allargando le braccia.

“Sai, non ho voglia di morire. Penso che mi giocherò la mia ultima carta per non morire.

Però prima, dimmi… Chi sei realmente?

Modo di parlare e pensare possono cambiare drasticamente, ok, modo di combattere forse, non ho visto così bene mio fratello battersi ultimamente.

Però colore degli occhi no e neanche modo di muoversi così radicalmente” gli chiese Turles, nascondendo una mano dietro la schiena.

Kakaroth si leccò le labbra.

“Sai, sei interessante molto più di quanto credessi. Forse potrei anche decidere di non ucciderti, ma di tenerti prigioniero con me. Penso sarebbe divertente seviziare qualcuno con un cervello troppo sveglio come il tuo” lo minacciò.

Turles volò ancora più in alto e lanciò una sferetta bianca.

< Ho paura. Sono una terza classe, questa tecnica è decisamente fuori dalla mia portata o dal mio controllo. Mio padre ci riusciva, ma neanche i miei fratelli ne erano capaci. Questo è qualcosa di riservato ai nobili e ai reali > pensò, mentre un rivolo di sudore gli scivolava lungo il viso. < Non ho mai osato, ma questa volta mi gioco il tutto per tutto. Sono già morto, non è quello che mi spaventa. Però non posso lasciare la mia famiglia nei guai ora.

Naly, ti amo, se deve finire così, ti prometto che tornato negl’inferi ti sposerò > giurò.

Una luna bianca comparve nel cielo violaceo, Turles sgranò gli occhi, il suo corpo si gonfiò, i suoi vestiti andarono in pezzi. Il suo intero essere iniziò ad avere degli scatti seguendo i battiti accelerati del suo cuore. Il petto si alzava e si abbassava come seguendo delle esplosioni interne, Turles si ritrovò a spalancare la bocca a causa di una nuova dentatura aguzza e ritorta.

 

“Non avresti dovuto usare quella tecnica!” gridò Bardack.

Turles intrecciò le mani dietro la testa e chinò il capo, gli occhi liquidi.

“Con le tue pazzie non dimostri niente a nessuno. Hai quasi distrutto casa nostra, potevi uccidere Radish! Non è facendo l’incosciente che diventerai un valido guerriero” lo rimproverò Bardack.

“Tesoro. Papà non te l’ha insegnata per un motivo. Aveva paura tu perdessi il controllo. Non è mancanza di fiducia, semplicemente sei piccolo. Magari crescendo” lo rassicurò Gine. Lo raggiunse e gli accarezzò i capelli a cespuglio.

Bardack sospirò pesantemente.

“Fila dentro con tua madre e stai attento. Non voglio perdere nessuno della mia famiglia” borbottò.

 

Turles posò la mano sul vetro rosso della navicella.

“Papà, papà!” chiamò, scoppiando a piangere.

“Se non ci dovesse essere nessun pericolo torneremo a prenderti” promise Bardack, mentre Gine lo abbracciava. Anche lui aveva la mano ancora rivolta al figlio.

“Papàààà!” sbraitò Turles.

 

Sotto gli occhi rossi di Kakaroth, il corpo di Turles mutava, cambiava e si trasformava.

Le urla di Turles si facevano sempre più forti, gli altri mercenari lo guardavano tremando, assordati da quelle grida disperate e selvagge.

< De-devo mantenere il controllo… stavolta.

Papà, tu usavi il tuo coraggio solo quando era veramente importante. Questa è una di quelle volte.

Non voglio essere un debole dipendente dagli alberi della vita, voglio essere come te! > si disse Turles.

Con un fragoroso ruggito, davanti lo sguardo di tutti i guerrieri, comparve l’Oozaru. Aveva una spessa pelliccia marrone e le sue zampe affondavano nel terreno, solcando delle tracce profonde.

Cercò di colpire Kakaroth con una serie di pugni, spalancò la bocca e lo sfiorò con un raggio di energia rossa.

“Non voglio perdere!” sbraitò.

< Lui resta più veloce, ma ora la mia forza lo mette in difficoltà. Perché ancora non si trasforma? Vuole umiliarmi riuscendo a sconfiggermi nella sua forma normale?

Folle orgoglioso, non mi lascerò abbattere >.

Colpì Kakaroth con una sferzata della coda, lanciò Kakaroth contro una montagna, infierendo con una serie di colpi furiosi.

< I miei colpi si fanno più precisi, riesco a lanciare onde ben calibrate, a tirare persino dei calci.

Sto riuscendo a controllarmi! Sto vincendo, finalmente! >.

Gli occhi di Kakaroth erano diventati completamente rossi, due pallidi laser intenti a scansionare l’avversario.

Il cyborg incrementò la sua energia, sgretolando la montagna intorno a lui con l’aura.

Con un calcio al muso fece volare all’indietro l’Oozaru, l’immensa scimmia si rialzò a fatica, con dei versi di dolore che risuonarono tutt’intorno.

“Ridammi Goku!” ruggì l’Oozaru.

“Quel beota è finito” gridò Kakaroth.

< Fratellino, spero tu non sia dentro quel mostro. Non posso permettere che quell’essere sopravviva, lo avresti capito anche tu > pensò.

“Chou Macho!”. Sparò una gigantesca onda rossa.

“Kamehameha!” gridò Kakaroth. I due attacchi si scontrarono, quello di Turles venne spazzato via. L’Oozaru volò all’indietro, un secondo colpo gli tagliò la coda.

Turles si ritrasformò, cadde all’indietro, perdendo i sensi.

Kakaroth raggiunse Turles, steso a terra incosciente, ignudo, con braccia e gambe aperte.

“Te l’avevo detto che ti avrei condannato ad una vita di torture.

Non potevi niente contro di me” sussurrò. Lo raccolse, mentre ridacchiando i vari scommettitori si allontanavano spartendosi la vincita.

Kakaroth si mise Turles in spalla, a testa in giù, tenendolo per i fianchi, poco sopra l’attaccatura della coda.

Lo scouter iniziò a vibrare.

“Kakaroth, ho bisogno urgente della tua presenza” gli arrivò l’ordine di Cooler.

“Cos’è successo, mio signore?” domandò Kakaroth con voce roca.

“Quel maledetto di mio fratello non si trova da nessuna parte ed il ‘prigioniero’ è scappato” spiegò Cooler con voce concitata. 

“Arrivo subito, mio signore” rispose Kakaroth, chiudendo la chiamata. Guardò Turles e ridacchiò. “Ti lascio nelle mie stanze e poi mi occuperò del fratellino a cui tanto sembri tenere” gli sussurrò.

 

  
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