Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: Nymeria87    18/09/2019    2 recensioni
la mia prima Jonsa con tutto il cuore...
-------------------------------------------------
[dal testo] scese da cavallo continuando a cercare tra la piccola folla che si stava radunando attorno a loro…
ancora niente…ma dove poteva essere, a chi poteva chiedere…
cautamente, senza smettere di studiare ogni singola persona, si girò ancora una volta, 
e li, sul parapetto che si stagliava di fronte a lei, infine lo vide!
[...]erano loro due, il centro del mondo erano loro due,
ad ogni passo Jon realizzava davvero chi aveva di fronte,
---------------------
riparto dalla 6x4 per ricostruire il loro percorso insieme, interpretando il non detto che traspare incontrollabile dall'alchimia del loro rapporto.
primissima fanfic, spero piaccia!
La ff si conclude con Winds of Winter, seguiranno altre 2 ff che andranno a percorrere gli eventi della settima e dell'ottava stagione.
Genere: Fantasy, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jon Snow, Sansa Stark
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Battle of the Bastards (parte 3)

 

Araldi bianchi in campo azzurro, una cavalleria armata che si stagliava da una collina a ovest come un manto funereo giunto per casa Bolton.
Sono arrivata in tempo, i cavalieri della valle ribalteranno le sorti di questo scontro.
Sansa riluceva algida sulla sua puledra bianca e il sorriso che le apparve in volto era figlio della consapevolezza che la vittoria era loro.
Jon dal canto suo non poteva credere ai suoi occhi mentre i cavalieri della Valle arrivavano agguerriti pronti al soccorso.
Jon, spero tu possa perdonarmi…non ho avuto scelta.
Pensò Sansa guardando in direzione del fratello.

Sapendolo ormai salvo si concesse poi uno sguardo diretto a Ramsay solo per un frangente, per valutarne la reazione, mentre le armate di Arryn si infrangevano sulle schiere nemiche spazzandole via. Sansa non si perse un singolo istante di quella imminente vittoria, era riuscita nell’intento di distruggere tutte le sicurezze del marito, tutte le sue forze alleate in un battito di ciglia; un sorriso soddisfatto tornò a distenderle il volto, la vendetta verso i suoi cari si stavo consumando sotto i suoi occhi pervinca, senza tregua e senza esitazione.

Jon approfittando della situazione generale riuscì a districarsi dall’ammasso di corpi in cui si trovava raggiungendo la collina di cadaveri alle loro spalle; la scalò con animosità fino a raggiungerne la vetta e scrutare finalmente la figura di Ramsay che si stagliava sulla collina, ancora in sella al suo destriero, freddato dal contemplare una situazione che non aveva minimamente immaginato.
Un impeto d’ira lo travolse montando dalle viscere. 
Si ritrovò inaspettatamente spalleggiato da Thormund e Wun Wun sui due lati; Ramsaey al contempo, nell’incredulità generale fece vagare gli occhi sulla situazione che gli si stagliava di fronte, fino a che non incontrò lo sguardo collerico di Jon specchiarsi nel suo.
A noi due ora!
Jon lo vide battere la ritirata e non esitò un secondo a lanciarsi al suo inseguimento, scortato dai suoi compagni, mentre Sansa dall’altro assisteva alla scena sentendosi nuovamente avvolgere da  un incontrastabile terrore; i suoi occhi lucenti seguivano l’energica corsa di Jon, avido di rivalsa ed ebbe paura di perderlo ancora una volta.

Wun Wun fu il primo a raggiungere il grande portone di legno della fortezza di Grande Inverno e vi si scagliò contro con tutta la forza incurante delle frecce che gli arcieri posizionati sulle mura di pietra continuavano a scoccargli addosso.
Ramsay si ritrovò nel cortile della fortezza, paralizzato dal terrore a fissare il legno del portale che si disgregava ad ogni colpo del gigante, fino a quando questi, con una botta secca non ruppe lo sbarramento precipitandosi nel cortile e atterrando in ginocchio sovrastato dai dardi, mentre lateralmente a lui gli uomini del nord entravano sbaragliando i nemici ovunque essi si trovassero.
Jon gli fu affianco subito dopo col fiato corto mentre osservava il gigante esanime, respirare a fatica; giunse anche Thormund con la spada sguainata, pronto all’ultimo scontro.
Wun Wun ricambiò lo sguardo di Jon

Ti sei immolato per la mia causa senza esitazione...
Pensò lui guardando l’amico, tendendo il braccio con l’intento di confortarlo, grato per il suo prezioso e incessante aiuto, quando una freccia fulminea trapassò l’occhio destro del gigante uccidendolo all’istante.

Ramsay Bolton trasudava superbia da tutti i pori, lo sguardo arrogante e sfrontato, i capelli in ordine, il farsetto di pelle immacolato mentre ancora imbracciava l’arco che aveva scagliato il dardo fatale. “Avevi suggerito un combattimento uno a uno giusto?” asserì arrogante guardando Jon e tutti gli uomini che lo attorniavano tenendolo sotto tiro “ci ho ripensato, credo che ora suoni come una magnifica idea” ammise con un sorriso tronfio apprestandosi ad estrarre una freccia dalla faretra, sicuro di vincere il suo avversario ancora una volta.

Jon pronto come non era mai stato, a quelle parole gettò Lungo Artiglio da un lato, imbracciando il primo scudo che ebbe a tiro, avanzando verso Ramsay che scagliò repentino una freccia verso la sua direzione.
Il lupo bianco parò il dardo con furia incontaminata, bloccandosi per un secondo, per poi avanzare a viso aperto verso il suo avversario, già pronto a scoccare una seconda freccia.
Parò nuovamente il colpo con solerte maestria, e ancora avanzò con sempre più ardimento nello sguardo
Mena il tuo colpo più duro lord Bolton. Non mi fai paura.*

E Ramsay colpì, ancora una volta lo scudo Mormont che proteggeva Jon.

Che errore trafiggere Wun Wun. Con quella freccia avresti dovuto colpire me, l’arroganza è stata la tua rovina.
Accortosi dell’ennesimo tiro andato a vuoto Ramsay si agitò cercando di recuperare un’ultima freccia, ma quello che gli piombò addosso fu una sferzata e un colpo secco in pieno petto da parte dello scudo di Jon che lo catapultò schiena a terra.
Fu un momento e poi Jon gli fu addosso come un predatore, mentre Ramsay si ritrovò in balia di un violento susseguire di pugni in pieno viso imbrattandolo del suo stesso sangue.

Jon era incontenibile, alimentato da una furia e da una ferocia tale da allontanarlo dalla sua stessa umanità; intorno a lui gli uomini del nord fissavano la scena con il gelo nelle vene, ad ogni colpo che sferrava, Jon diventava sempre più impetuoso, sempre più spietato, sempre più violento.
Più Jon colpiva più, Ramsay sorrideva.
Più Ramsay sorrideve e più Jon colpiva.
Sembrava che niente potesse distoglierlo dall’obbiettivo di distruggere Ramsay nel vero senso della parola, fino a che non giunse LEI a ridestarlo dalla sua brutale alienazione.

Fino a che LEI non arrivò, avvolta nel suo mantello, altera come una regina di neve, calamitando l’attenzione di lui e bloccandolo dal fare ciò che LEI avrebbe dovuto fare. 

Jon si fermò,
si fermò per lei e per lei sola,
perso nei suoi occhi,
condividendone lo stato d’animo e comprendendo più di tutti che la vita di Ramsay doveva incontrare la fine per mano sua.

Ramsay accolse l’arrivo della moglie con un sorriso suadente, per quanto potesse, mentre lei rispose con sguardo freddo e ripugnante.
Jon tornò a fissare con sdegno il volto imbrattato di sangue di Bolton.

Non avresti mai dovuto toccarla, cane!
Si scostò da lui, lasciandolo inerme sul terreno.
Non ho finito con te...

 

                    

 

*La citazione è ovviamente presa dal finale di uno dei miei film cult di quando ero bambina, la frase finale di un magnifico Kurt Russel in Grosso guaio a China Town.

Ve la riporto completa perché merita tutta e se non avete visto il film e amate le pellicole anni ’80 dovete assolutamente vederlo!

“I consigli del vecchio Pork Chop Express sono preziosi, specialmente nelle serate buie e tempestose, quando i fulmini lampeggiano, i tuoni rimbombano e la pioggia viene giù in gocce pesanti come piombo. Basta che vi ricordiate cosa fa il vecchio Jack Burton, quando dal cielo arrivano frecce sotto forma di pioggia e i tuoni fanno tremare i pilastri del cielo. Sì, il vecchio Jack Burton guarda il ciclone scatenato proprio nell'occhio e dice: "Mena il tuo colpo più duro, amico. Non mi fai paura"

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: Nymeria87