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Autore: Jin Kazama    29/07/2009    5 recensioni
E se "lui" tornasse? Se volesse qualcosa? Come scampare a una morte così orribile? Come poter combattere contro qualcuno che non esiste? SI RINGRAZIANO UCHIHA BETTO E KONOMU
Genere: Triste, Horror, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Jin Kazama, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mentre scrivevo questa fan fiction ho pensato a tre persone...Probabilmente non capirete nemmeno chi sono... ma io lo dovevo dire....Ah, ringrazio tanto Uchiha Betto per il titolo e vi consiglio di rispondere alle sue domanda su yahoo answers. ora vi lascio alla storia!!!


Quella mattina mi svegliai presto. Il sole non era ancora nel cielo e la mia camera veniva illuminata da una lggera luce, che gli dava un aspetto sempre più cupo.
La penombra mi aveva sempre messo paura, anche quando ero piccolo.
Sentii uno scricchiolio dalla porta della mia camera. Una figura piccola dai capelli lunghi si avvicinò. Un lamento, si sentiva solo quello.
Acesi velocemente la luce per vedere chi fosse.
Prima che me ne potessi accorgere una bambina mi era già saltata al collo, e piangeva rovinosamente sulla mia maglietta.
-Jin! Jin! Ho paura!!!-
-Cosa c'è Ibi, un brutto sogno?-
Quella bambina mi aveva fatto prendere uno spavento di quelli che capitano poche volte nella vita.
Odiavo svegliarmi, e ancor di più vedere qualcuno appena svegliato. Ma quella volta mi lasciai andare e le chiesi cosa aveva.
-Jin era una persona! Sì, urlava! Aveva due occhi rossi, due grandi occhi rossi che mi guardavano! Mi diceva che tu saresti andato con lui, che non saresti stato più mio amico, che sresti diventato cattivo!!! Dimmi che non lo farai DIMMELO DIMMELO!!! Era tutto vero!-
-Era un sogno. Tornatene a letto. E' ancora presto.-
Freddezza. Rispondevo spesso con freddezza, ma non mi era mai capitato con Ibi. La bambina mi guardò, abbassò lo sguardo e se ne andò via, in lacrime.
Mi sentivo un verme. Come avevo potuto risponerle così? In fondo, dorse, era l'unica che credeva ancora in me, con la sua ingenuità...
Forse ero anch'io un pò teso. Quella storia mi aveva quasi fatto preoccupare. E se fosse stato tutto vero e fosse tornato davvero...DEVIL?


Mi misi qualcosa addosso e decisi di farmi un giro per la mishima zaibatsu. Il sole era ormai sorto ma il cielo aveva un orrido colore grigiastro, chiazzato qua e là da nuvole nere. Minacciava di piovere, ma fortunatamente indossavo il cappuccio. Un suono attirò la mia attenzione. Veniva verso il vicolo cieco, quello vicino alla porta posteriore della Zaibatsu. Un pianto. Lo riconobbi. Era Ibi. Le corsi incontro. La bambina era seduta a gambe incrociate con le mani posate sul viso. Mi avevano sempre intenerito i bambini. Gli dissi che le volevo bene, che doveva smetterla di piangere e non fu tutto inutile. Riaquistai in breve tempo la sua fiducia e anche il suo sorriso. Una scritta attirò la mia attenzione e quella dela piccola. Era in alto, abbastanza grande, scritta di nero con qualche sbavatura.
" La vostra esistenza è segnata...riprenderò quello che è mio... "
Non sapevo cosa significasse ma non mi lasciava per niente tranquillo.
-Lui è venuto qui, ieri notte-
La voce della bambina mi fece distogliere lo sguardo dalla scritta. "lui"...chi era lui? Cosa voleva? Mi presi la testa tra le mani. Perchè non ero lì con lei l'altra notte? L'avevo lasciata sola, sola in un vicolo cieco. E ora non sapevo nemmeno con chi avessi a che fare...


Note dell'autore: Spero che questa anfiction non sia cancellata. E' difficile cimentarsi in qualcosa di sovrannaturale e in prima persona (ora ti capisco, konomu!). Vi saluto!!!
   
 
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