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Autore: sonia1977    20/09/2019    0 recensioni
Vader convive con Anakin nella testa, poichè non è sicuro di aver fatto bene a fidarsi di Palpatine.
Cerca e trova Obi-Wan, ma il Jedi non è quello di un tempo.
Insieme si imbarcheranno su di filo sottile chiamato "speranza" ma entrambi sanno che se ci sarà una seconda caduta sarà la fine di ogni cosa.
La storia è una Obi-Wan/Anakin
Genere: Avventura, Commedia, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Obi-Wan Kenobi, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buona sera a tutti voi :)
Vi lascio un'altro capito di questa long

Buona lettura, Sonia


12. Il peso della verità
 
La musica ad alto volume del posto aiutava a non farsi sentire, per cui potevano conversare tranquillamente senza essere uditi ed essendo molto vicini non dovevano gridare.
Gli antipasti, erano stavi mangiati tutti.
Anakin sorrise soddisfatto appoggiando la schiena alla sedia, Obi-Wan chiese, dopo aver bevuto un sorso d’acqua e rimpiangendo l’ultimo fiore fritto che l’altro gli aveva rubato da sotto il naso applicando impropriamente la Forza,
“Cosa hai fatto?” Anakin lo guardò un secondo, se aveva capito bene voleva sapere della missione, che la Forza lo aiutasse, non poteva dirgli di aver ucciso quattro persone! Fortunatamente arrivò Lux a portare via i piatti, comunicando che il primo sarebbe arrivato in cinque minuti. Una volta che si fu allontanato, gli fu chiesto di nuovo cosa avesse fatto così rispose
“Non vuoi saperlo realmente”
“Se l’ho chiesto vuol dire che mi interessa” il tono era secco e deciso, il Jedi lo guardò un attimo, sapendo bene cosa l’altro aveva fatto, era chiaro che Vader non voleva informarlo delle sue azioni, quindi erano sicuramente riprovevoli, aveva ucciso qualcuno, la domanda vera era: quante vite aveva tolto?
“Sul pianeta di Carida, più esattamente sulla sua luna, vi si trovava una sacca della resistenza, chiamata comunemente ribellione. Un gruppo di persone guidate dal Senatore Organa e dalla Senatrice Mon Mothma, che combattono ancora per gli ideali della Repubblica e della democrazia, mi stupisce in effetti che non si sei unito  loro. Come puoi immaginare per lui, sono una specie di spina nel fianco, noiosi, ma niente di più” si fermò per bere un sorso d’acqua, mentre il Jedi lo ascoltava attentamente
“Sono del parere opposto. La resistenza, può fare molti danni se non viene fermata in tempi brevi. Purtroppo o per fortuna, dipende dal punto di vista, non è d’accordo con me, li trova quasi divertenti, per cui ogni tanto quando scoviamo un loro avamposto lo distruggiamo, ma non gli stiamo dando una caccia spietata. In questo caso si trattava di una piccola stazione di ricognizione, composta da venti uomini e una donna. La donna è sopravvissuta insieme ad altri undici di loro, di questi otto sono fuggiti con i caccia presenti, tre sono ancora sul pianeta, inseguiti dai soldati di Cody, non so quanto dureranno e non posso tirarli via di lì” spiegò abbastanza tranquillamente, intanto erano arrivati due piatti di pasta, ma entrambi erano concentrati sulle parole di Vader.
Obi-Wan lo fissava dandogli la solita sensazione che riuscisse a leggere oltre la corazza, era a disaggio sotto quello sguardo, lo conosceva, lo stava esaminando e alla fine dell’esame lo aspettava il responso
“E gli altri nove?” chiese invece
“Morti ovviamente” replicò Vader arrotolando gli spaghetti con attenzione, senza fare ulteriori domande, Obi-Wan guardò il suo di primo, una bella ciotola di pasta bianca con della carne accompagnata da una tazza di brodo, anch’esso, di carne, fece per parlare quando Anakin gli ricordò che avrebbe mangiato quello che rimaneva
“Non ha l’aria di essere un alimento leggero” replicò invece
“Lo è fidati, non è la prima volta che la ordino. Questo posto è abbastanza orribile, come atmosfera, ma il cuoco è un genio” e detto quello si concentrò sul piatto, Kenobi fece lo stesso, assaggiata la pasta dovette ammettere che era gustosa oltre che leggera, non c’era traccia di grasso o altro, però era particolarmente aromatica
“Bantha?” chiese alzando gli occhi, quel sapore lo conosceva bene, piuttosto chissà se i suoi bantha se la stavano cavando
“Non si direbbe di quei bestioni, se lavorata bene, è molto leggera e altamente digeribile. Ti consiglio di finire il brodo invece, è altamente proteico, e solo la Forza sa se hai bisogno di incamerare proteine e nutrimento” spiegò Anakin mangiando
“La tua?” domandò osservando quanto, diversamente dalla sua, quella di Anakin erano grassi liberi che viaggiavano per il piatto,
“Se vuoi morire assaggiala, non più di due fili però” affermò ridendo, e inclinando il piatto verso il Jedi, il quale raccogliendo la sfida prese due spaghetti e li assaggiò e ringraziò il fatto di avere il brodo che spense l’incendio che aveva in bocca
“Ma… mmh mmh… come fai a mangiarla è incandescente!” esclamò con gli occhi lucidi, Anakin scoppiò a ridere
“Bocca di duracciaio. Peperoncino delle colline di Raymer1, non sento quasi niente, non so perché sono sempre riuscito a mangiare alimenti particolarmente pesanti, piccanti o speziati, digerendoli senza problemi”
“I più piccanti di tutta la galassia. Il che spiega come facevi a dodici anni a mangiarti spice space da Dex, me lo sono sempre chiesto. Quanti ne contiene la ricetta?” chiese osservando male il piatto, con la le guancie ancora che bruciavano
“Sì lo so, te lo leggevo in faccia; anche Dex se lo chiede, ancora. A dirti la verità non lo so. So unicamente che il cuoco, usa l’olio aromatizzato con i peperoncini” scosse le spalle e finì il piatto per poi bersi un intero bicchiere di vino come fosse acqua
“Tieni finisci la mia se ti va” Anakin annui e terminò anche il mezzo piatto che era rimasto
“Tu mangi o fai come i Jedi?” chiese ridendo, mentre l’altro gli lanciava un’occhiataccia, però aveva anche ragione, se era in missione tendeva a non mangiare e poi quando tornava si abbuffata,
“Certe cose non cambieranno mai” osservò il Jedi, mentre finiva il brodo, vide Anakin ridacchiare di qualcosa che sapeva solo lui, appena posò la ciotola arrivò il cameriere per tirare via i piatti vuoti
“Aspetta a portare il secondo. Te lo dico io” ordinò Anakin e il cameriere sparì annuendo
“Bene. Mi puoi dire che fine hanno fatto quei nove uomini?” la domanda lo gelò sul posto, Vader lo sapeva, l’altro non avrebbe mollato l’osso, non lo faceva quando era piccolo, figurarsi se sentiva puzza di bruciato
“Essendo un avamposto molto piccolo, non c’era bisogno di un attacco dallo spazio, per cui siamo scesi a terra e abbiamo bombardato la zona, cinque sono morti durante il bombardamento, gli altri quattro li ho uccisi, per arrivare nella zona centrale dei computer e prendere le informazioni in loro possesso, che devo dire erano molto scarse. Le cose più rilevanti sono nei caccia che ci sono sfuggiti o nei tre uomini che stanno fuggendo da Cody, oppure erano nelle mani della donna, che mi è scappata da sotto il naso” non gli faceva piacere la risposta che aveva dato al Maestro Jedi, poteva leggere il disappunto della cosa, quindi trovò utile ricordargli chi era
“Sono un Sith, non penserai che lascio fuggire la gente così, sopratutto se si sono azzardati a mettere le mani su dei piani di battaglia che appartengono all’Impero”
“Sì, so chi sei. Perché ucciderli, sono inermi contro di te, puoi tranquillamente sbatterli contro un muro” replicò guardando il ragazzo di fronte a lui,
“Il Negoziatore, sempre così eh! Lo potrei fare, ma non voglio, non puoi pensare che il mio comportamento verso di te, sia uguale per il resto della galassia. Non devi pensare che quelli che facevano e fanno parte della ribellione, sono tutti angioletti, alcuni sono dei criminali tanto quanto lo sono io, e tu questa cosa non puoi cambiarla, lo devi capire ed accettare. Non chiedermi perché ti ho portato a cena fuori per farti mangiare proteine, o perché sto cercando di farti stare bene, quando dovrei semplicemente staccarti la testa, non chiedermelo perché non lo so” il silenzio scese di nuovo tra i due.
In realtà erano cose che Obi-Wan si era chiesto più volte e più volte aveva trovato solo una risposta e non gli piaceva per nulla, però al contempo l’aveva scartata, qualcosa lo spingeva a pensare che lo facesse perché era  lui, ma il motivo gli sfuggiva, salvare un Jedi era una cosa illogica per un Sith
“Non sei il solo che ha fatto o visto cose strane” disse di punto in bianco, dopo aver esaminato la zona due volte e aver visto cose che gli hanno fatto prudere la spada al suo fianco, mentre Vader lo fissava come sperando che si alzasse e facesse qualcosa molto Jedi così che lui potesse farne una molto Sith, povero Darth, aveva ancora imparare il controllo
“Cioè?”
“Ho visto Cordè” Vader sgranò gli occhi grigi e ringhiò
“Dimmi che mi stai prendendo in giro”
“No, era lì. Quando sei tornato era già andata via. Perché ti altera sapere che è viva? Me lo hai detto tu che lo era” lo stupore del Jedi era autentico, non capiva perché si era innervosito
“Hai idea di cosa succede se i Jedi sopravvissuti si riuniscono tutti al Tempio? Hai idea di cosa succede se anche solo voi due vi unite alla ribellione?” le domande erano corrette e Kenobi non aveva la risposta
“Credo che mi abbia trovato per errore, era stupita che fossi lì. Stupita che fossi vivo” affermò muovendo una mano indicando il Sith
“Ovviamente se sono vivo, tu dovresti essere morto. In teoria dovrebbe essere così” disse afferrando al volo il concetto.
Passarono altri dieci minuti immersi in pensieri differenti, quando il cameriere chiese se poteva portare loro il secondo, in effetti era passata una mezz’ora
“Sì portalo pure, ma aggiungi delle patate condite”
“Anakin”
“Mi sono dimenticato che il tuo secondo non aveva contorno, le patate vanno bene” Kenobi, sorrise, si forse le patate poteva digerirle ammesso che digerisse quello che aveva mangiato prima
“Problemi?” chiese Anakin osservando la mano dell’altro appoggiata sullo stomaco
“No, direi di no. Solo fastidio” Anakin gli allungò il bicchiere di vino
“Solo un sorso, dovrebbe stabilizzare lo stomaco” mentre il Maestro beveva Anakin lanciò la bomba
“La donna che ho visto era Padmè” nessuno nell’intera galassia aveva mai sorpreso Obi-Wan prima d’ora, lo stupore era l’unica emozione presente sul suo volto
“Scusa?”
“Padmè, mia moglie. Ora ti chiedo, sei sicuro di non avermi mentito? Lei è morta?” dolore, era presente dolore nel tratti del viso dell’ex-apprendista
“Sì Anakin, sono sicuro. È morta davanti a me, senza dare alla luce tuo figlio. Anakin ho provato a trattenerla, ma non ci sono riuscito, le avevo detto di non arrendersi2” un dolore diverso era dipinto sul viso dell’altro
“Lo so ti ho visto” affermò mestamente
“Cosa? Come?” chiese aggrottando le sopracciglia
“Un giorno, prima che tutto questo avesse luogo sono andato a trovare Padmè e prendendo un suo pad ho avuto la visione di lei che moriva in un ospedale alieno e di te che le dicevi di non arrendersi3” Anakin aveva le spalle piegate come se quell’errore fosse più pesante di qualsiasi massacro fatto fin’ora e forse era così, il Jedi rifletté per un secondo e poi disse qualcosa che forse avrebbe dovuto dire quel giorno su Tatooine
“Anakin non l’hai uccisa tu”
“Bella bugia. Ricordo bene di averla strangolata quando ti ho visto sulla rampa di discesa4
“Sì è vero, ma lei era viva quando sono tornato, era tornata da sola nell’astronave”
“Come scusa?”
“Ti dico che è così. Lei era viva quando sono tornato, triste, disperata, ma viva. Si è sentita male nella stazione di Alderann, voleva nascondersi lì per un po’ di tempo, invece è stata ricoverata ed è morta due giorni dopo. Non l’hai uccisa tu”
“Sidious mi aveva detto che l’aveva trovata morta su Mustafar e l’ha fatta consegnare alla Regina di Naboo per rispetto perché è stata mia moglie” replicò sicuro Vader
“Ti ha mentito” rispose tranquillamente il Jedi, osservando gli occhi dell’altro che si assottigliavano mentre affermava che forse lo stava facendo lui.
“No, non ho mai avuto motivo di mentirti o nasconderti le cose. Posso provarlo, se vuoi, ho un paio di olofoto con lei e la Regina di Alderann”
“Rako Hardeen, ti suona famigliare? Mi piacerebbe vederla. Scusa ma devo capire chi sta mentendo”
“La smetti con questa storia? Ti ho già chiesto scusa e ti ho spiegato i motivi, non l’ho fatto perché non mi fidavo, l’ho fatto perché saresti voluto venire con me e non c’era modo di trovare un secondo killer che uccidesse anche te. In più come ti ho detto altre volte, la tua reazione alla mia morte, mi ha tenuto al sicuro da possibili sospetti” Anakin lo guardò mentre il Jedi con estrema pazienza ripeteva il concetto che conosceva a memoria, e lo faceva sempre con lo stesso tono di scusa e colpa, lui non gli ha detto di Padmé perché credeva che lo avrebbe fatto espellere dal tempio
“Padmé?”
“Non c’è problema, le olofoto sono al Tempio”
Rabbia ecco cosa provava Obi-Wan in quel momento, una cupa, fredda, ben giustificata rabbia, come aveva osato quell’essere viscido di Palpatine, mentire ad Anakin in quel modo, e per quale motivo, renderlo ancora più crudele era impossibile, almeno dal suo punto di vista
“Obi-Wan mi stai facendo paura, sei furioso” la voce di Anakin lo riportò nel ristorante
“Scusa”
“Figurati, tu che emani rabbia a quei livelli è successo una sola volta, e non è finita bene. E poi ti si freddano le patate, mettici in mezzo il sugo con il pesce fidati viene fuori una cosa deliziosa”, era talmente arrabbiato che non si era accorto che era arrivato il secondo
“Non credo di finirla, tu la vuoi?” lo sguardo goloso di Anakin fu una risposta sufficiente, mangiò finché era pieno, poi lo passò ad Anakin che ebbe la faccia tosta di fare anche la scarpetta, sennò il sugo andava sprecato
“Prendi il dolce così fai trentuno” era una provocazione ovviamente, non pensava che ci fosse spazio per del gelato, nello stomaco di Anakin, e invece quest’ultimo se ne fece portare una coppa maxi con panna e cioccolato con due cucchiai
“Mangiane almeno uno”
“No, questa volta meglio che non ti do retta. Gelato! Anakin se vuoi uccidermi conosci un modo rapido” replicò incrociando le braccia
“Sì, ma sicuramente meno gustoso, mangia” spinse la coppa verso il Jedi e dopo un duello di sguardi, Kenobi mangiò un paio di cucchiaini ricolmi di panna per poi far tornare la coppa ad Anakin
“Ti piace la panna” osservò”
“Sì, non lo sapevi?” la domanda era più una curiosità personale, insomma si conoscono da anni possibile che oltre la sua allergia mortale per le alghe, il ragazzo non sapeva che andava matto per la panna, motivo per cui evitava sempre di prenderla quando la vedeva
“No, non la mangiavi mai, eppure di dolcetti con la panna al Tempio ce ne erano sempre” replicò ripulendo il cucchiaino
“Gola, Anakin, gola” dallo sguardo che gli lanciò era chiaro che se avesse potuto gli avrebbe sbattuto la testa contro il muro, invece si alzò e andò a pagare, seguito pochi istanti dopo dal Jedi.

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Note dell'Autore
 
1 – Luogo inventato. Non esistono colline con questo nome nell’universo di Star Wars
2 – Ripreso dal film Star Wars III – La Vendetta dei Sith
3 – Ripreso dal film Star Wars III – La Vendetta dei Sith
4 - Ripreso dal film Star Wars III – La Vendetta dei Sith
  
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