Amore è quando inizi a sudare ed agitarti perché il ragazzo che ti piace sta salendo per le scale della scuola, tu stai scendendo e non sai se cambiare strada o tirare dritto e provare a sorridere, sperando che si accorga di te, pregando che si accorga di te.
O forse amore è continuare a tornare da un ragazzo che ti sta antipatico, che ti stuzzica e ti prende in giro, ma ti parla come se fossi una persona adulta invece di una bambina.
Lui non ti fa i complimenti, non ti riempie di attenzioni, ma a volte senti che con uno sguardo sfuggente ti ha dato così tanto di se stesso che hai voglia di fare due passi in avanti per parlargli da vicino, per chiedergli chi è, che cosa desidera, per cosa soffre, cosa vuole diventare da grande.
È una connessione folle, assurda.
È amore? Se lo è questo, non lo era quello di prima?